Diffioltà nel riconoscere la realtà e vaneggiamento.

Salve a tutti. Sono fidanzato da 3 anni con una ragazza che è sempre stata molto ansiosa e tendenzialmente si è sempre caricata di troppe responsabilità. Fortunatamente è sempre riuscita a "scaricarsi" con lo sport e in altri modi. Ultimamente ha cominciato a soffrire di disturbi che la portano a farsi mille tipi di problemi quasi sempre inesistenti e sembra essere angosciata da un senso di colpa perenne per non si sa chi o cosa. A volte vaneggia, ringrazia le persone a lei vicine (me compreso) per cose che non hanno assolutamente un senso (ieri ha ringraziato sua sorella per "averle organizzato la puntata di porta a porta della sera precedente) e ha paura di "dover affrontare il mondo da sola". Capita che parlandole annuisce con un gesto meccanico ma in realtà è persa nei suoi pensieri.
I suoi genitori l'hanno portata dal medico curante che ha suggerito una visita in neurologia. Fatto ciò le hanno detto di calmarsi e di stare serena perchè le sue preoccupazioni sono infondate. Non essendosi riuscita a calmare hanno proceduto con una tac che non ha rivelato nulla di irregolare e le è stato prescritto un medicinale in compresse che dovrebbe aiutarla a "riordinare le idee".
Mi stavo chiedendo se non fosse il caso di portarla da uno psichiatra. Ho paura che le pillole possano essere solo una soluzione "momentanea".
Inoltre ho associato questi sintomi di cui sta soffrendo ad una possibile gravidanza dato che le mestruazioni sono in ritardo di 5/6 giorni.

Tra le altre cose metto in dubbio la mia "resistenza fisica e mentale" dato che non riesco più a mangiare e ho paura di non darle il giusto supporto. Mi sta preoccupando molto.
Voi che ne pensate?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo, anche un possibile disturbo dell'umore o di tipo ansioso potrebbe portare la sua ragazza a comportarsi come ci racconta, ovvio che si tratta di una ipotesi.
Visti gli esiti negativi degli esami neurologici una valutazione presso uno psicologo-psicoterapeuta sarebbe da prendere in considerazione.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
Utente
Ma parlando di disturbo dell'umore o di tipo ansioso si parla di "reazioni scatenate" da un fatto/avvenimento? oppure sono reazioni inconscie?
Il fatto è che non riusciamo a trovare il momento o l'evento scatenante. Da un giorno all'altro si è bloccata.
Ad ogni modo io cercherò di suggerire ai suoi genitori una visita specialistica. E' eventualmente da scartare l'ipotesi di una gravidanza?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo i quesiti che pone non possono essere risolti a distanza senza esami oggettivi.
Non ha importanza capire per lei la causa scatenante, ciò che è importante è che la ragazza venga ascoltata da un terapeuta.
saluti
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Utente
Utente
Capisco. La ringrazio per i consigli. A risentirci.
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Utente
Utente
Oggi sono stato con lei. Le hanno prescritto mezza compressa di zyprexa al giorno ( lo psicoterapeuta ha fatto questa prescrizione ). Mi sembra più calma e "pacata" ma allo stesso tempo più "distaccata". Lei dice di star bene e di voler andare alla partita di pallavolo prevista per domani e lunedì di voler andare a scuola. Non so ma il mio "sesto senso" mi dice che c'è qualcosa che non va.
Poi leggevo che lo zyprexa si usa per curare la schizofrenia. Quindi la "diagnosi definitiva" è questa? Schizofrenia? Io credevo che avesse avuto al massimo un esaurimento nervoso.
Ho paura che questi eventi possano capitare nuovamente. Io sono molto triste e preoccupato logicamente e ho paura di trovarmi in una situazione irrecuperabile. Lo psicoterapeuta non mi è sembrato troppo allarmato ma io lo sono. Cosa devo pensare?
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Lo zyprexa non viene prescritto solo ed esclusivamente nei casi di schizofrenia ma anche per altri disturbi. Mi sembra di capire che lei non sappia la diagnosi precisa della sua ragazza, se è così come mai? Capisco la sua preoccupazione. Si fidi del suo sesto senso ma non si faccia sfuggire la situazione di mano, non sia troppo ansioso anche lei. Se la sua ragazza è già ansiosa di suo non le farebbe bene. Sicuramente le è molto d'aiuto avere un punto di riferimento come può esserlo lei stesso. Le stia vicino come può. Bisogna aspettare e capire come potrà evolvere il disagio manifestatosi nella sua ragazza. Non si disperi per il momento, non pensi subito al peggio, certe situazioni prese in tempo possono evolvere per il meglio.
In bocca al lupo.

Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Non conosco bene la diagnosi perché credo che una visita accurata non sia stata fatta. Io logicamente cerco di starle vicino e con lei sono sereno e sono il primo a tranquilizzarla. La situazione per me è un po più difficile quando sono solo e cercando di rilassarmi mi vengono in mente purtroppo solo brutti pensieri. Però devo andare avanti, per il suo bene.
Lei dice che la situazione potrebbe evolvere. Mi chiedo solo negativamente o tutto si potrà ristabilire alla normalità?
Per quel che riguarda il problema del ritardo mestruale (so che non è propriamente il suo campo) potrebbe dipendere dallo stress subito?
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Utente
Utente
Altri pareri?
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Gentile utente, cercherò di essere più chiara.
E' assolutamente indispensabile che la ragazza in questione faccia una visita con un bravo psichiatra. Se il bravo psichiatra è anche un bravo psicoterapeuta, oltre a prescriverle un eventuale farmaco, saprà aiutare la ragazza nel suo disagio e formerà con lei un'alleanza terapeutica che l'aiuterà ad affrontare le sue ansie e paure. Dopodichè bisognerà che anche la ragazza ci metta della volontà per uscire dal suo malessere.
Evidentemente questa ragazza sta abbastanza male, per questo è necessario un intervento tempestivo e da parte di un bravo professionista.
Per quanto riguarda il ritardo del ciclo mestruale certamente lo stress potrebbe senz'altro incidere.
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dopo
Utente
Utente
Da quello che mi ha riferito sua mamma lo psicoterapeuta è abbastanza tranquillo. Le ha detto di farle assumere il medicinale e di passare un paio di volte a settimana dallo studio così che lui possa darle un'occhiata. Io non so che modo di procedere sia questo, fatto sta che quando ho proposto alla mia ragazza e alla mamma il consulto di un altro psicologo loro mi hanno detto che va bene così (la mia ragazza è convinta di non averne bisogno). Cosa faccio?
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Non faccia nulla per il momento. E' presto per valutare. Se ho capito bene la sua ragazza è seguita da uno psichiatra che è anche uno psicoterapeuta? Comunque due volte alla settimana mi sembra una buona frequenza.
Non si può decidere al posto della ragazza e della sua famiglia, soprattutto se loro sono convinte del medico che hanno scelto. Deve essere una decisione della ragazza, quella di cercare aiuto.
Lasci passare un pò di tempo e non si faccia prendere dal pessimismo.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Allora da quello che ho capito è uno psicoterapeuta. La mamma della mia ragazza dice che lui vorrebbe darle solo un'occhiata un paio di volte a settimana. Io mi chiedo se un'"occhiata" possa bastare. Tra le altre cose io non so quale sia la diagnosi, non so nulla di nulla. Sua mamma mi ha detto che lo stesso dottore dice che ultimamente questo tipo di evento sta capitando a molti ragazzi dell'età della mia ragazza. Resta il fatto che io non ho la più pallida idea di cosa può essere successo. Vorrei saperlo perchè magari è dipeso da me. Ho la testa piena di dubbi. L'unica cosa che mi calma è il fatto che le cose effettivamente stanno andando meglio ma non vorrei dipendesse tutto dal medicinale. Non amo l'idea che lei diventi dipendente da uno psicofarmaco.
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