Edema traumatico al seno

Circa un mese fa,sono rimasta incastrata tra la parete del garage e la carrozzeria della macchina. Ho fatto movimenti assurdi, col braccio, la spalla e la parte anteriore del corpo, seno destro in primo piano. Il giorno dopo, questo era gonfio ed edematoso, soprattutto verso l'alto pettorale. Al pronto soccorso, mi sono state fatte delle lastre, ma hanno trovato soltanto uno stiramento. Nei giorni precedenti, avevo avuto una bronchite e mi ero ampiamente spalmata il petto, fino al seno, col «Vicks VaporRub». Non l'ho lavato e, anzii, ho messo almeno una decina di creme antiedemiche, alcune delle quali scadute, una sopra l'altra. Il seno è diventato gonfio ed arrossato e gli edemi sono aumentati. Il medico mi ha fatto fare un'ecografia al muscolo pettorale destro, della cute e del sottocute. Si evidenziava come reperto caratteristico un edema dei tessuti molli in sede pettorale supero-esterna, senza tumefazioni abnormi a carattere evolutivo. Non alterazioni riferibili a lesioni del muscolo pettorale di destra, né immagini riferibili a tumefazioni linfonodali di significato patologico in regione ascellare.Siccome gli edemi non scomparivano, nonostante gli aniinfiammatori, il dottore ha voluto la visita di un ortopedico, che mi ha prescritto un antiedemico orale e la mammografia. L''ho fatta subito, quando tutte le mie amiche, medico compreso, mi avevano consigliata di sottopormi all'esame quando gli edemi fossero diminuiti. Non ho voluto ed ho patito le pene dell'inferno. Il giorno dopo il seno era duro come una pietra, con formazioni nodulari, presto scomparse, che prima non avevo ed era dolente. Ho messo del ghiaccio, ho continuato con gli antiedemici e, piano, piano, si è sgonfiato.La mammografia metteva in evidenza solo la solita mastopatia fibrocistica, con un'immagine rotondeggiante displasica, già presente nella precedente mammografia e controllata, con esito negativo, con una successiva ecografia. Niente micro-calcificazioni raggruppate o nodulazioni patologiche. Avendo il seno così gonfio e pieno di edemi a destra, mi sono fatta visitare dalla sostituta del mio dottore, che ha confermato il fatto che non fosse coinvolto il tessuto ghiandolare, ma solo il tessuto sottocutaneo.Ho fattoun'altra ecografia, che evidenziava un parenchima mammario a prevalente componente fibroadiposa, con ecostruttura omogenea e senza alterazioni nodulari solide o cistiche né sospette del parenchima mammario.. Si evidenziava un ispessimento edematoso del tessuto adiposo sottocutaneo al quadrante supero esterno Regolare l'epimisio superficiale dei muscoli pettorali. Niente tumefazioni adenopatiche patologiche in regione ascellare. Ora, l'edema si è leggermente sgonfiato a destra, lasciando piccoli noduli talora pungenti, e si è spostato a sinistra, verso il capezzolo. Mi hanno detto che è una migrazione naturale verso il basso e che significa che c'è un miglioramento e che la guarigione è lenta. Devo preoccuparmi o credere ai medici, che dicono che non ho nulla?
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
E a chi vorrebbe credere ? (^__^)

>>Devo preoccuparmi o credere ai medici, che dicono che non ho nulla? >>

Ha chiaramente descritto e spiegato nei dettagli la diagnosi iniziale di "edema traumatico del seno"

Tanti saluti
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottor Catania, innamzitutto la ringrazio della sua celere risposta e le auguro di trascorrere un buon Ferragosto.
Deve sapere che soffro di disturbi psichici e che, in particolare, sono ossessiata dslle malattie. Prima era il cuore, poi la lingua, poi ls gola, ora il seno.
Nei giorni fesivi, non c'è volta che non tormenti la guardia medica, anche con ripetute telefonate, tanto che ornaai tutti i dottori mi conoscono e, l'ultima volta, la dottoressa mi ha riconosciuta e, dopo avermi chiesto se si trattava ancora del seno, ha deposto elegantemente la cornetta.
Il nio ginecologo è amico di famiglia da 57 anni e, per questo, ne approfitto. Gli ho telefonato pure in vacanza, agli orari più strani, svegliando i nipotini, Anche lui, dopo avermi dato retta per diverse volte, l'ultima mi ha detto che il tumore ce l'ho in testo e che devo rimettermi in cura dallo psicchiatra, perché faccio impazzire tutti.
Domenica scorsa, ero agitata ed ho conposto il suo numero, sperando mi desse nuovamente il suo parere, e, invece, ha staccato la telefonata.
Un'ora dopo, ho ricomposto il numero e mi ha risposto la figlia, dottoressa, e mia amica, che,con la massima calma, mi ha detto che non posso telefonare al papà tutti i giorbìni e che devo lasciarlo in pace.
Il fatto è che ha lavorato per molti anni all'IEO di Milano e che conosce molto bene il Professor Umberto Veronesi ed io speravo che mi facesse sottoporre ad una visita senologica da lui. Ma non lo fa, forse perché è convinto che il fastidio del mio incidente sia ampliato dalla mia ipocondria.
Leggo su Internet tutto quello che riguarda le malattie al seno ed ora sono convinta di avere la mastite cancerogena, ora il morbo di Paget, ora quello di Mondor. Maledetta a quella volta che mi sono collegata ad Internet1
Il mio medico di base, dal quale mi reco praticamente quasi tutti i giorni, continua a ripetermi che, se né la mammografia,né l'ecografia mettono in evidenza forme cancerogene, anzi, devo solo avere pazienza che l'edema faccia il suo corso, per il quale, però, ci vorranno anche mesi,
Ecome farò, col mio carattere, a sopportare?
Vorrei farmi ricoverare, ma nessuno è disposto a farmi l'impegnativa.
Ho acquistato anche un costoso apparecchio per magnetoterapia, che fa prprio al mio caso, ed il medico di base mi ha detto che ho fatto bene.
Ma, a parte la pomata di aeìrnica, l'unica alla quale non sono allergica, non c'è qualche altro preparato che faccia passare, più in fretta possibile, il mio malanno?
E poi, è proprio vero che, perché tutto ritorni come prima, possono passare anche mesi?
Il mio timore è quello di avere qualcosa di diverso ed ho chiesto all'ecografista a quali altri esami potrei sottopormi, malui, nonostante sia molto scrupoloso, mi ha risposto che è più che sufficiente quello che ho fatto.
Per fortuna che, nonostante i miei 64 anni, continuo a collaborare con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell'ambito della geografia e mi distraggo dai miei incubi scrivendo contributi e libri, anche apprezzati. Altrimenti, andrei davvero fuori di testa.
Tormento pure mio fratello, con telefonate alle 6.00 del mattino, forse prima, e poi lo accuso di non volermi ascoltare, quando faccio dello «stalking» vero e proprio.
Mi sto facendo terra bruciata attorno.
Scusi, Dottor Catania, il mio sfogo.Forse, visto che esercita anche a Lecco, dove io ho abitato per circa 19 anni, prima di stabilirmi a Monza, conoscerà il mio. ginecologo, il Professor Costantino Mangioni, fino a poco tempo fa primario a Monza.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
No non lo conosco anche se da 3 anni vado a Lecco ad operare proprio all'Hospital Mangioni.

Internet per Lei è una bella complicazione.

Legga , e poi comprenderà perché (sono frequenti le richieste di consulto come la sua)

https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, leoi, a quato mi risulta, lavora nella clinica dello zio del Professor Costantino Mangioni, il Dottor Giovanbattista Mangioni, anche lui ginecologo e nostro carissimo amico. E' venuto più volte a trovarci a Monza, quando ci siamo trasferiti, con la sua cara Signora, deceduta pure lei. Andavamo a pranzo insieme a lui e ai nipoti, Costantino con moglie e figli, e con Luisa Tondini e marito, purtroppo mancato sotto una valanga. E' stata proprio sfortunata, perché aveva perso, solo qualche anno prima, sua sorella minore, mia compagna di Università, ma affetta fin dalla nascita da una grave cardiopatia.
Siccome a 16 anni mi è cresciuta una mammella ectopica, sotto l'ascella destra, senza capezzolo, è stato lui ad operarmi, come a 22 anni mi ha tolto una ghiandola sudoripara, che si era formata nello stesso punto. E' stato lui, a 11 anni, a farmi la prima visita interna, naturalmente per via rettale, voluta dalla mamma, che temeva mi fossi sviluppata troppo presto. Mentre, essendo da parte di papà, di origini meridionali, di Napoli per la precisione, si trattava di un fatto nella norma. Da lui mi sono recata per le successive e usava con me la massima delicatezza, evitando sempre la via vaginale, conoscendo il mio carattere apprensivo.
Ricordo che, un Ferragosto di tanto tempo fa, sono tornata dal mare con uba gastroenterite. Medici non ce n'erano e i miei genitori si sono rivolti a lui, che è accorso con tutto l'amore. Mi chiamava «La mia nipotina».
Costantino, invece, mi ha operata a 47 anni di isterectomia totale, nell'Ospedale di Monza, in quanto soffrivo di forti e perenni emorragie, che mi avevano portato l'emoglobina a 7, con tutto quello che ne deriva. Ha tentato, prima, con due raschiamenti, ma poi ha dovuto optare per questa soluzione.
Chissà quantei medici conoscerà in comune con me. C'è ancora, per esempio. il Dottor Tignanelli? Esercitava lì anche il Dottor Pietro Fezzi, nostro medico di base a Lecco, ed ora abbastanza anziano e paralizzato da alcun mesi.
Ma lei dove abita? Potrei diventare sua cliente, perché ho capito, che oltre ad essere un esperto senologo, è anche psicologo ed io di questo ho bisogno, di qualcuno che mi rassicuri, come è stato capace di fare lei, con le sue chiarissime risposte e con il link che mi ha allegato. Io Internet dovrei usarlo solo per motivi di studio, settore nel quale è indispensabile, soprattutto nella ricerca di libri rari esauriti, non certo per informarmi sulle malattie del momento. Poi, mi sembra di avere tutto io e cado in depressione. Oggi, grazie a lei, è il primo giorno di festa che non contatto la guardia medica ed è un miracolo conseguente alla sua dote ch possiede di tranquillizzare pazienti stressanti come me.
Il mio indirizzo è il seguente:
Via vaVlsugana, 38/A-Monza
Tel. 039/46008.
La attendo. Guai se , passando da queste parti, non viene a conoscermi di persona!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
La ringrazio del cortese invito a casa sua. Ma ora mi trovo più vicino alle Piramidi che alle Alpi.

Ma mi faccia capire . Trascorre i giorni di festa nei P.S. o collegata telefonicamente con questi presidi sanitari.

Lei è ossessionata dalle malattie e nelle pause delle ossessioni, tra l'altro da tutta la vita, frequenta esclusivamente medici, o familiari o segretarie di medici ?

Mi pare già un bel risultato avere resistito alla tentazione di sposarne uno !

E provare qualche volta ad interagire con operatori che svolgono altre professioni per condividere conversazioni piacevoli , passeggiate rilassanti, vacanze culturali, cinema , teatro ecc ???

Provo ad allegarle un elenco completo certo di fare cosa utile

http://www.professioni.info/abecedni/abecedni.htm

Tanti saluti (^____^)
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dopo
Utente
Utente
Si trova in Egitto? Non mi sembra il poto ideale. Alla televisione, hanno raccomandato ai turisti di non spostarsi dai luoghi di villeggiatura sul Mar Rosso e di non addentrarsi nel deserto. Mi raccomando! prima di muoversi, consulti sempre la protezione civile.
Io di vacanze non ne posso fare. In primo luogo, per i pensieri che ho avuto e poi perché la mia pensione, nonostante abbia insegnato per anni come insegnante di lettere nella scuola media (ho iniziato proprio a Lecco, a San Giovanni) ed anche all'Università, come professore a contratto di geografia ed altro, non arriva a 1200 euro al mese. Devo «tirare la cinghia», anche perché l'eredità che papà, morto il 16 Agosto del 2004, si è dissipata nella ristrutturazione della casa, non a noema, e nel cambiamento di mobili. Inoltre, per i miei studi, acquisto molti libri. D'altronde, adoro la geografia, è la mia passione, tutta la mia vita. Per frequentare l'istituto di geografia alla Cattolica, mentre avevo contemporaneamente la scuola, e per scrivere, ho rinunciato a formarmi una famiglia, tanto, con gli impegni dalla mattina presto a tarda ora, il matrimonio sarebbe stato un fallimento, come lo è stato per alcune mie colleghe. da questa attività, però, ho ottenuto grandi soddisfazioni ed ora un mio libro è candidato al «Premio Internazionale sul Libro di viaggio» di Revigliasco (Moncalieri). Tratta dell'Italia vista dai musicisti stranieri, attraverso diari, lettere, eccetera. Deve sapere che mia mamma è (ha 96 anni) diplomata in pianoforte ed io a 4 anni ho incominciato a strimpellare. Lei mi ha mandato a lezione da una collega, sicura che, se avesse fatto da sé, non avrebbe ottenuto niente. Odiavo teoria e solfeggio, di cui a quell'età non comprendevo limportanza, e seguivo l'orecchio più che lo spartito, pigliandomi grosse sgridate dalla professoressa di piano. Ma ora ho uno «Stenaway & Sons» e leggo tutti i classici.
La saluto e le auguro buone vacanze, attendendola a casa mia.
Mille grazie.
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