Un varicocele di 3° grado che mi da un pò di fastidio quando faccio attività fisica sostenuta

Salve, ho 25 anni e un varicocele di 3° grado che mi da un pò di fastidio quando faccio attività fisica sostenuta (ma i valori dello sperma sono ok)
mi hanno consigliato di fare un intervento di sclero-embolizzazione (quella mini-invasiva dove si è soggetti però anche a radazioni, di basso livello penso)

ci sono rischi/conseguenze comuni? il fastido ha una buona probabilità di andarsene dopo questo intervento?
ci sono da fare esami prima dell'intervento?
l'operazione circa quanto dura? e come si svolge?
alla fine di questo intervento vengono inseriti dei "tappi"?

Grazie per le eventuali risposte
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
1) Come tutte le procedure ci possono essere delle complicanze, ma di questo e sulla metodica della tecnica è bene parlarne nel dettaglio con il suo chirurgo soprattutto per non indurre false ansie

2) Se il dolore/fastidio è in diretta correlazione con il vaircocele esso ha buone probabilità di passare

3) Normalmente è consigliabile eseguire i comuni esami del sangue, ma spesso non sono indispensabili

4) Il tempo medio dell'intervento è 30' ma anch'esso è variabile.

5) I presidi per eseguire la scleroembolizzazione sono di diversi tipi e sono a discrezione del chirurgo
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Utente
Utente
Grazie per le risposte dottor Scalese.

non ci sono esami/visite con specifici strumenti da fare per capire quante vene hanno un problema ectect?
il varicocele mi è stato diagnosticato anni fa, dove ricordo che feci anche degli esami/visite del genere, mentre qualche mese fa ho solo fatto una visita dal dottore che mi ha consigliato di fare questo intervento, "mini-invasivo" mi ha detto.

da quel che avevo letto infatti non viene neanche eseguito da un chirurgo vero e proprio, sbaglio?

prendere l'aereo subito dopo (in giornata o il giorno dopo) può creare problemi? (perchè non lo farò qui nella mia zona dato che non eseguono questo tipo di intervento qua...

infine pensavo meno di 30 minuti, comunque il tempo in cui si è esposti alle radiazioni credo sia inferiore no? di che quantità di radiazioni stiamo parlando?

grazie ancora

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
1) Lo si vede intraoperatoriamente

2) Lo esegue in genere il "radiologo interventista" che può essere o meno chirurgo Urologo

3) Viaggiare con l'aereo nell'immediatezza dell'intervento è sconsigliabile comunque è bene concordarlo con il suo medico operatore

4) Il tempo di esposizione ai raggi X in genere non supera il minuto e non crea problemi

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Utente
Utente
Grazie ancora per le risposte esaustive
domani dovrei parlare col medico per concordare il tutto

l'ultimo dubbio quindi ora è sull'aereo, per "nell'immediatezza" quanto tempo intende?
cioè prendere l'aereo alle 19 con l'intervento fatto penso in mattinata è troppo presto?
il giorno dopo cambia qualcosa?
in alternativa sarebbe meglio il treno? (ma il viaggio è lungo, lombardia-sicilia)
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Per lo meno è più ragionevole consigliabile ripartire il mattino successivo, ma questa è una consideerazione personale.
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Utente
Utente
Salve ancora dottor Scalese, ho fatto l'intervento alla fine, quello radiologico, durato pochissimo, credo meno di 10 minuti, quesa è la relazione:

Con accesso giugulare interno destro è posizionamento di introduttore 5 F si esegue cateterismo della vena spermatica sinistra. si evidenzia reflusso della vena già in respiro indifferente in clinostatismo. Si evidenzia altresi dilatazione del plesso pampiniforme sinistro..
Sotto controllo fiuriscopico s esegue sclero-rmbolizzazone iniettando 4ml di Atoxisclerol 3% in mousse.

poi ho tenuto il ghiaccio per 1 ora forse 2 e poi mi han detto di non metterlo più e poco dopo mi han dimesso
ho anche preso l'aereo (a 30 ore di distanza dall'intervento circa)

ora, a circa 35 ore dall'intervento tornato a casa ho visto con calma, e i testicoli sono molto molto gonfi, ma lo sono stati da subito dopo la fine dell'intervento(non so bene se cosi, se di più o meno)
pero non ho dolore, è tutto ok? non c'è rischio idrocele con questa tecnica radiologica giusto?

infine il dottore che mi ha operato alla fine mi ha chiesto 1 volta o 2 se soffrivo della sindrome di Marfan (se ricordo bene il nome) e ora guardando su wikipedia mi sono un pò preoccupato, crede che mi abbia fatto questa domanda perchè ha visto qualcosa di "sospetto"?

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
L'incremento volumetrico del testicolo del lato dell'intervento nei primi giorni dell'intervento può essere nella norma; meno il coinvolgimento di quello dell'altro lato,.
Difficile che il collega abbia parlato di Sindrome di Marfan che è una malattia sistemica (che interessa più parti dell'organismo) e difficilmente passa inosservata.
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dopo
Utente
Utente
I testicoli erano gonfi entrambi (+ volumetrico quello del lato del varicocele) proprio come palloncini direi, in questi ultimi giorni però si son sgonfiati, e adesso mi sembrano quasi normali (c'è ancora credo un pò di incremento volumetrico in quello sx, ma poco, anche se è un pò indolenzito)

Per il discorso della S di M, credo abbia detto proprio quella, anche se era + una domanda di "conferma che non l'avessi".
Però poi a casa leggendo cos'era, e che cmq è una malattia rara mi è venuto appunto il dubbio del perchè me l'abbia domandato, alcuni sintomi in realtà un pò li avrei, altezza normale 1,80, ma arti abbastanza lunghi e soprattutto magri(ma sono di costituzione magro) specialmente le mani, piedi piatti, palato un pò stretto, e soprattutto un pò il petto carenato (non eccessivamente però)
e anche gli arti direi non eccessivamente, visto che c'è scritto che chi ha questa sindrome riesce a toccarsi l'ombelico passando una mano dietro la schiena, mentre io arrivo al fianco, o anche il pollice, che non è cosi lungo come invece è in questi casi.

Mi domandavo però se in questo intervento, tramite le radiografie potessero vedere "altro", tipo la grandezza delle vene/arterie, e soprattutto l'aorta (che poi mi sembra di capire, il problema principale a cui vanno incontro le persone con questa sindrome riguardi proprio l'aorta) e che sia stato qualcosa visto alla radiografie mentre facevano l'intervento a spingerlo a farmi questa domanda.
(considerando che l'intervento è durato davvero pochissimo, il che indica che cmq ho le vene "grandi"?)

grazie ancora
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
In effetti probabilmente è stata solo una domanda anamnestica (domanda che il medico pone al paziente per conoscere la sua storia clinica e quindi le eventuali malattie di cui soffre)
Comunque non le costa nulla contattare il medico che le ha sollevato questo dubbio e chiedere chiarimenti.
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dopo
Utente
Utente
Si grazie, avevo già contattato il mio medico per informarsi col dottore che ha fatto l'intervento e la domanda, anche se ancora non ho avuto risposta(non ha avuto modo di vederlo/sentiro), ma cmq sono ormai abbastanza sereno su questa cosa.

avevo invece un dubbio, dovrei assumere un normale multivatimanico-minerale (multicentrum), a 12 giorni dall'intervento posso prenderlo o devo aspettare del tempo? (mai preso prima il multivatimanico-minerale)
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Non è indispensabile, ma segua comunque le indicazioni del suo medico.
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dopo
Utente
Utente
no, intendevo che dovrei assumerlo per altri motivi che non c'entrano nulla col varicocele(cattiva alimentazione, che sto migliorando, e quindi carenza di vitamine).
Ma volevo capire se prendendolo ora rischio di cambiare qualcosa nel post-intervento, nella buona riuscita dell'intervento in pratica ectect

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Nessuna interferenza.