Gradirei anche sapere quanto interferisce un'ernia cervicale sul nervo mediano

Buongiorno.
Sono stato operato per stc il 15/11/2013. Ho deciso di fare l'intervento, dopo 2 anni, perchè le parestesie notturne non mi davano tregua. L'elletromiografai dava 20 come conduzione sul nervo mediano, quindi diagnosi di accentuata stc. Onestamente non avevo altri problemi, durante il giorno stavo benissimo.
A distanza di 10 giorni dall'intervento ho ancora le parestesie notturne (anche se meno stressanti) e il terzo dito manca di sensibilità.. I medici mi hanno detto che è normale che i disturbi ci siano ancora e ci saranno ancora per un pò. Mi sono confrontato con altre persone operate in passato e tutte mi hanno confermato che ci vuole un pò di tempo prima che le parestesie vadano via, a maggior ragione se il nervo è rimasto compresso per un paio di anni. Il chirurgo che mi ha operato mi ha detto che il nervo è sano e non ha subito danni, che però era effetivamente molto compresso. Volevo chiedere se è vero che ci vuole un pò di tempo. Volevo chiedere se è normale sentire disturbo anche all'avambraccio fino verso il gomito. Premetto che a livello ulnare l conduzione è normale.
Gradirei anche sapere quanto interferisce un'ernia cervicale sul nervo mediano. Io ho un'ernia c5/c6 da quasi 20 anni, che però, nellea fase acuta (del 2001) mi dava sintomi soltanto al dito mignolo e mai alle tre dita. Poi non ho mai più avuto sntomi. Il chirurgo mi ha detto che l'ernia cervicale può anche dare formicolii, ma i disturbi miei erano classici della stc, sia per la localizzazione come pure per il test elettromiografico. Vorrei saper ese è vero che comunque, indipendentemente dal disturbo cervicale andavo comunque operato per stc perchè alla fine comunque essa era presente ed in forma anche avanzata. E vero che comunque un'ernia cervicale provocherebbe parestesia a tutto il braccio, compreso il palmo della mano e non soltanto alle dita?
Mi sono informato ed ho deciso di assumere 300 mg al giorno di acido alfalipoico. Faccio bene?
Sarei grato se poteste darmi le rispsote dettagliate a questo mio quesito, primo perchè vorrei sperare di stare meglio, secondo perchè non vorrei avere sbagliato a fare l'intervento, cioè averlo fatto inutilmente.
In attesa porgo cordiali saluti.

Marco
[#1]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

confermo tutto quello che le è stato detto dal Collega, ovviamente sulla base dei sintomi da lei riferiti.

Fa bene ad assumere le vitamine neurotrofiche.

Deve solo aspettare.

Buona domenica.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Quindi lei mi conferma che ho fatto bene a fare l'intervento, che era cioè indispensabile, indipendentemente dal problema cervicale? La conduzione a 20 del terzo dito mediano implicava un quadro severo come mi hanno detto?
Mi scusi, ma queste conferme sono per me essenziale, perchè sono un pò turbato, ho pensato per ben due anni prima di decidermi, perchè molti lo sconsigliavano altri lo consigliavano, quindi un pò di ansia mi è rmasta. Leggendo i suoi interventi mi sono deciso di scrivere, perchè ho notato grande competenza in quello che risponde ai lettori, sopratutto in merito all'acido alfalipoico, che nessun medico indica.
Sono sufficienti 300 mg di acido alfalipoco come mantenimento? Mi hanno dato una tempistica che può arrivare anche a 40/50 giorni prima di sentire sparire i formicoli. E' vero? Per il resto direi che andrebbe proprio bene: mano molto forte, stretta forte, capacità di tenere su anche oggetti pesanti e mobilità perfetta.
Grazie mille se vorrà cortesemente risponedere a questa mia ultima richiesta.
Cordialmente
Marco
[#3]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il problema cervicale era distinto dal tunnel carpale.

Il recupero del nervo è spesso lento e graduale: per questo deve avere pazienza e restare sereno.

Vedrà che tutto si risolverà per il meglio.
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
La rongrazio dottore, molto gentile.
Potrei sapere se vanno bene 300 mg o se è invece opportuno prendere 600 mg di acidoalfalipoico?

[#5]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Ovviamente il dosaggio pieno (600 mg) è più efficace.
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
O.k. Dottore.
Ma 600 mg in un'unica assunzione o in due assunzioni mattino e sera?
Grazie.
[#7]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Meglio due assunzioni separate.
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottore. Ho bisogno di capire, se possibile essere rassicurato. Sono passati 18 giorni e continuo a sentire il dito medio addormentato, sensibile soltanto parzialmente. I medici mi dicono che ci vuole pazienza. Ma è normale una cosa del genere?
Non è che ho subito una lesione del nervo mediano? E se si, è possibile che la lesione si ripari con il tempo. La presa è normale, ma davvero è insopportabile questo formicolio cronico sul dito medio.
Il medico mi ha detto che se fosse una problema irreversibile non muoverei il dito e comunque avrei azzerata la sensibilità, mentre il fatto di avere comunque il dito parzialmente sensibile indica che ci sarà un recupero con il tempo. Per il resto ho ancora foricolii ai polpastrelli delle altre due dita, ma sono tollerabili e su quelli ho più fiducia.
Potrebbe dirmi qualcosa?
La ringrazio.
Cordiali saluti
[#9]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Come le dicevo, deve aspettare.

A volte occorrono mesi: dipende dall'entità del danno presente sul nervo mediano.

Il movimento del dito non ha nulla a che fare con il danno sul nervo, al contrario della sensibilità.
[#10]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Se ho ben capito il danno è una conseguenza dell'intervento e sarebbe comunque temporaneo, giusto?
Mi è poi successa una cosa strana: io avrei la sindrome anche sull'altro polso (meno acentuata). Da quando mi hanno operato hio avuto un netto miglioramento, ma davvero netto, quasi scomparso. Ho letto che esistono casi speculari, cioè si cura uno e migliora l'altro. E' una favola o può succedere?
[#11]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
No, non dovrebbe essere una conseguenza dell'intervento, ma del tempo trascorso prima di esso, oltre che dal grado di compressione sul nervo.
[#12]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Quindi quasi tre anni di compressione sono tanti, giusto? Da quello che dice lei, se avessi aspettato oltremodo sarebbe stato ancora peggio. Lo chiedo perchè ho un mio carissimo amico che non si decide, ne soffre da un anno e vorrebbero operarlo perchè è abbastanza accentuato.
[#13]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Quindi quasi tre anni di compressione sono tanti, giusto? Da quello che dice lei, se avessi aspettato oltremodo sarebbe stato ancora peggio. Lo chiedo perchè ho un mio carissimo amico che non si decide, ne soffre da un anno e vorrebbero operarlo perchè è abbastanza accentuato.
[#14]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La decisione va presa insieme tra paziente e specialista, valutando sia il grado di sofferenza del nervo, sia i sintomi lamentati dal paziente, sia altre questioni lavorative o familiari.
[#15]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottore.
Volevo chiederle se posso assumere anche il nicetile insieme all'acido alfalipoico. Il mio medico curante ha detto di si, che può essere utile, visto che è un integratore e non ha effetti colaterali. Volevo avere un suo parere come esperto. Se si, mi potrebbe indicare il dosaggio per iniezioni intramuscolo.
Grazie per l'attenzione.
Cordialmente.
Marco
[#16]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Si, una fiala al giorno.
[#17]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Per quanto tempo dottore?
[#18]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Fino a quando la sintomatologia parestesica e la riduzione di sensibilita' non si sono normalizzate.
[#19]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Buonasera Dottore:
Oggi mi ha visitato il chirurgo che mi ha operato e mi ha detto di stare tranquillo perchè la decompressione è riuscita con successo. Però i ha detto che avevo una compressione grave, in quanto il legamento che avvolgeva il nervo mediano era ipertrofico, come pure il nervo stesso, anche a causa della mia attività sportiva di body building.
L'esame elettromiografico dava 21 di velocita di conduzione sensitiva. Ha detto che era davvero una conduzione molto bassa. Me lo può confermare anche lei?
[#20]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Si, ma credo anche che dovrebbe fidarsi di piu' del suo chirurgo.
[#21]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Gentile dottore, comprendo bene l'osservazione che lei ha fatto e le mie domande hanno favorito il suo appunto. Ma c'è un perchè ed anche un però al mio atteggiamento: ho deciso di farmi operare perchè l'elettromiografia segnalava un avanzatata stc ed anche perchè la notte i formicolii erano diventati un appuntamento costante. Il però è in merito al fatto che non avevo disturbi diurni e, sopratutto, il dito medio non accusava questa forte insensibilità davvero fastidiosa. Il perchè è dovuto al domandarmi i motivi di queste novità: voglio dire, se uno si opera può anche accettare di non veder un miglioramento immediato (non sono cos' stupido da aspettarmi un immediato benessere, so ancora discernere le varie componeneti), ma non di certo un nuovo disturbo, molto fastidioso. Nella mia ignoranza potrei anche supporre che il dito medio mi stia dando questo disturbo forse perchè il nervo deve recuperare a causa del lungo tempo di compressione e magari perchè è stato toccato. Non lo so, lo penso ma non lo so. E poi, diciamolo chiaramente, chi è quel medico che dice al paziente che l'interveno è andato male? Nessuno penso. Detto questo, non si tratta di fiducia o meno, si tratta di rimanere perplessi nell'accusare disturbi mai avuti. Questo è uno dei motivi per cui un paziente (utente) chiede un consulto specialistico alternativo, propriamente perchè la neutralità dello specialista favorisce una maggiore attendibilità nel merito delle risposte.
La ringrazio per la sua disponibilità.
Cordiali saluti

Marco



[#22]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Capisco le sue perplessita', ma al momento non ha altra alternativa che aspettare.
[#23]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dottore. Sono passati 50 giorni dall'intervento e quindi l'aggiorno sulla situazione:
Non ho più nessun disturbo algico notturno ed è pure passato il dolore nella zona del gomito. La ferita è rimarginata molto bene, completamnente sgonfia e non mi da nessun dolore. Fin qui direi tutto bene. Però ho ancora le tre dita sempre semi-insensibili, costantemente. Nessun dolore e nessuna difficoltà motoria, presa forte a pugno chiuso e recupero completo della forza su tutto il braccio.
Volevo sapere se è normale a distanza di 50 giorni avere ancora questa fastidiosa (molto fastdiosa) semi-insensibilità alle prime tre dita.
Il medico che mi ha operato, mi ha visitato per programmare l'altro polso e mi ha detto che è tutto a posto, che ci vuole ancora pazienza, ancora per alcuni mesi, a causa appunto della notevole compressione e del lungo periodo della stessa, circa tre anni. Mi ha detto che la scomparsa della sintomatologia algica notturna, della piena funzionalità e del recupero completo della forza dimostrano la piena riuscita della decompressione, come pure la rapida guarigione della ferita e dello sgonfiamento, ma che il nervo è ancora sofferente.
Anche lei ritiene che le indicazioni date siano a favore della riuscite dell'intervento?
Pensa che ci vorrà ancora qualche mese per la scomparsa dei sintomi rimasti?
Sto continuando a prendere i neurtotrofici.
Grazie per sua eventuale risposta.
Cordialmente.

Marco
[#24]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Se il danno neurologico era importante, talvolta occorre un tempo anche maggiore per recuperare la sensibilità delle dita.

Consideri, però, che i polpastrelli sono gli ultimi a "svegliarsi": la sensibilità ritorna in senso centrifugo, cioè prima il palmo, poi la base delle dita e solo alla fine le estremità.
[#25]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dottore, le ggiorno la situazione.
Sono passati 80 giorni e ancora nessun miglioramento in merito alla mia parziale insensibilità alle tre dita, in particolare il dito medio. Non accuso dolori ma questo fastidio costante, 24 ore su 24, cominci a stressarmi. Il medico che mi ha operato insiste nel sostenere che ci vorranno ancora alcuni mesi e che il disturbo rientra nella normalità, almeno per altri 2/3 mesi, visto che era molto compresso.
Mi dica lei se davvero è così, per favore. Lo so che devo fidarmi di chi mi ha operato, ma vorrei anche un parere che non sia di parte, cioè da un medico disinteressato e che non mi ha operato, anche per tranquillizzarmi.
Mi potrebbe anche dire dopo quanto tempo bisognerà fare una nuova elettromiografia per constatare la reale condizione del nervo?
Grazie Dottore.
Cordiali saluti.

Marco
[#26]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Potrebbe essere necessario un tempo molto lungo.

Al momento, l'unica cosa che può fare è continuare con le vitamine neurotrofiche e eventualmente ripetere una EMG tra un mesetto, se le cose non dovessero migliorare.
[#27]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Potrebbe soltanto darmi un suo parere: il fatto di non avere più i dolori e di dormire abbastanza bene indicano una favorevole prognosi o non significano nulla?
[#28]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Certo che hanno importanza: indicano che il nervo ora è decompresso.
[#29]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottore: Le scrivo gli aggiornamenti:
Sono quasi tre mesi e non ho avuto ancora miglioramenti, sempre la solita fastidiosa semi-insensibilità.
Ho deciso di aggiungere L. acetil carnitina all'acido alfa lipoico.
Vorrei sapere se l'acetil carnitina fa male al fegato. Lo chiedo perchè soffro di hcv. Sull'acido alfalipoico non ho dubbi, fa addirittura bene al fegato essendo un antiossidante ed inoltre viene utilizzato come integrazione terapeutica per combattere l'hcv. Non sono invece al corrente sull'acetil carnitina. Il ragionamento mi farebbe pensare che anch'essa dovrebbe fare bene al fegato perchè combatte i radicali liberi e stimola il glutatione.
Saprebbe dirmi qualcosa al riguardo?
Grazie.
Cordialmente
Marco
[#30]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Questa domanda dovrebbe farla all'epatologo, non al chirurgo della mano.

In ogni caso, non mi risulta che sia dannosa per il fegato.
[#31]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottore, la aggiorno. A distanza di 6 mesi ho fatto l'elettromiografia e risulta un peggioramento della situazione rispetto a prima dell'intervento: Assente il SAP, netto allungamento della latenza motoria, velocità di conduzione sensitiva praticamente assente. Sono seriamente preoccupato. Mi potrebbe dire che cosa significa assenza questo referto? E' possibile rioperare e migliorare la situazione oppure non ci sono più possibilità?
Le volevo dire che la conduzione motoria è normale, presa forte e nessuna difficoltà a chiudere ed aprire la mano. Se può per favore delucidarmi.
Cordiali saluti

Marco
[#32]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
A distanza di tanto tempo dovrebbe dirmi quali sintomi accusa attualmente e quando sono comparsi rispetto all'intervento eseguito il 15/11/2013.
[#33]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
I sintomi sono quelli che le ho sempre descritto, semi-insensiibhilità alle tre dita, con forte accentuazione sui polpastrelli e su tutto il dito medio. Sono comparsi subito e non sono mai andati via. La mano è forte ma si stanca facilmente.
UIo vorrei semplicemente sapere se la situazione è rimediabile, se è migliorabile o se è diventata irreversibile. Se è possibile reintervenire con successo. Lo chiedo a lkei, perchè a questo puinto non vado di certo più dal chirurgo che mi ha operato e ne cercherò un altro, mi informerò con attenzione.
[#34]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Ritengo che sia indispensabile un nuovo intervento di neurolisi del mediano.

Solo dopo si capirà se e in quanto tempo il danno neurologico potrà recuperare.
[#35]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Ritiene che possa aspettare l'autunno o è indispensabile farlo al più presto?
Ma succedono queste cose?
[#36]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Più tempo aspetta, più rischia di arrivare troppo tardi per un recupero soddisfacente.

Purtroppo, anche se molto raramente, può succedere.

Molto dipende però da quanto danno c'era prima dell'intervento e da come viene eseguito l'intervento.
[#37]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottore, la aggiorno:
ho fatto rm ed ecografia al polso. Il nervo risulta essere intrappolato proprio sotto la cicatrice, si suppone sia propriamente un'aderenza cicatrizialer. A questo punto non resta che rioperare.
Ma succedono queste cose? Ma rioperando corro nuovamente lo stesso rischio o è possibile che vengano prese opportune misure cautelative? Il medico mi ha detto che successivamente al nuovo intervento potrebbe essere opportuno una settimana di cortisone per bocca e un pòl. di pomata sulla cicatrice.
Farò l'intervento in autunno perchè ora non me la sento e comunque la conduzione motoria è assolutamente efficiente.
Secondo lei è possibile che dopo l'intervento questo disturbo di parestesie 24 ore costanti sparisca visto che è prorpio conseguente all'intervento?
[#38]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Qualsiasi intervento comporta rischi, sia pur raramente; a maggior ragione un reintervento su un nervo.

Molto utile potrebbe essere l'utilizzo di un gel o una membrana antiaderenziale intorno al nervo mediano, subito dopo aver effettuato la neurolisi, per evitare o limitare al massimo, la formazione di altra cicatrice peri-nervosa.

I disturbi potrebbero anche scomparire del tutto.

L'obiettivo è proprio questo, ma non sempre viene centrato....
[#39]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Grazie dottore, molto chiaro ed anche tranquillizzante.
Volevo chiederle se un pò di laser e ultrasuoni possono aiutare nel frattempo.
Cordiali saluti.
Marco.
[#40]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Assolutamente no: corre il rischio di irritare ulteriormente il nervo.
[#41]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
buongiorno dottore, eccomi di nuovo da lei dopo un anno. Alla fine sono stato rioperato, tre giorni fa (10/10/2014), dal uno specialista molto esperto. Sono state trovate aderenze, il nervo era stato liberato solo parzialmente ed era molto irritato ed edematoso. Il chirurgo ha dovuto procedere con un taglio molto ampio, a livello distale e prossimale era tutto compresso, quindi ha dovuto incidere verso il palmo e addirittura sopra il polso. Un intervento che doveva durare 15 minuti è durato un'oretta circa, perchè ha dovuto sezionare tendini e nervi che si erano incollati. Ora è tutto libero. Il chiururgo è fiducioso nel recupero, che però sarà lento. Prima del reintervento avevo assenza totale di conduzione sensitiva all'elettromiografia. Volevo chiederle alcune cose, se per favore potesse rispondermi dettagliatamente, vista la sua competenza, fermo restando che so bene che devo fidarmi di chi mi ha operato e infatti mi fido, perché è molto bravo tecnicamente. Queste sono consulenze per togliere un po' di ansia, visto il disastro che avevo nel polso:
le ipoestesie, croniche e costanti da un anno, miglioreranno col tempo? La liberazione del nervo ora la posso considerare eseguita totalmente? E' possibile assumere un po' i cortisone per accelerare il rientro dell'edema e ridurre i rischi di aderenze, visto che il cortisone inibisce la formazione di fibroplasti? Il mio incubo sono le ipoestesie che ho sopportato giorno e notte per un anno, vorrei che migliorassero. Ma è giusto fare un'incisione ampia in un reintervento?
Grazie se vorrà rispondermi nei dettagli e complimenti per la sua competenza.
Cordiali saluti.
Marco
[#42]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Sarebbe interessante sapere se il chirurgo ha utilizzato presidi antiaderenziali intorno al nervo (purtroppo sono molto costosi, per cui solo raramente sono a disposizione dei chirurghi).

Purtroppo, per valutare la prognosi, solo conoscendo l'evoluzione della cicatrice peri-nervosa, che si formerà nelle prossime settimane, si potrà capire qualcosa di preciso.

Questo, a prescindere dall'ottimo lavoro di neurolisi, che certamente il suo chirurgo avrà messo in atto.
[#43]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Non ha usato il gel anti-aderenze (acido ialuronico) perchè non lo trova utile. Mi ha detto che in passato lo usò, ma con scarso successo ed anzi si verificarono casi di difficile rimarginazione a causa di macerazioni della ferita.
Potrebbe dirmi se è utile una settimana di cortisone per bocca, per inibire la formazione di fibroplasmi e quindi attenuare il processo fibrotico che comunque ci sarà? Il chirurgo mi ha detto comunque di assumere il nicetle.
Grazie.
[#44]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Buongiorno dottore, la aggiorno: Sono passati 50 giorni dal reintervento per recidiva. Mi sento molto bene a livello di dolori e di mobilità, ferita guarita perfettamente. Nessun disturbo notturno e completa ripresa della forza: Purtroppo persistono le parestesie. Il chirurgo ha detto che ci vorranno diversi mesi perchè il nervo non era stato liberato totalmente, soltanto per un 30% e quindi è stato ancora peggio, per operare in quel modo era meglio non mi avessero operato. Comunque sento proprio che l'intervento è riuscito, diversamente dall'altra volta. Anche lei ritiene che ci vorranno diversi mesi per il recupero della sensibilità alle tre dita? Pensa pure lei che sia libero il nervo, visto la scomparsa totale dei dolori notturni?
Sto assumendo neuralfa 600 sod e nicetile compresse da 500. Per quanto tempo pensa debba assumerli?
Cordiali saluti.
Marco
[#45]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Almeno un mese, forse di più.
[#46]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Ho già passato il mese, pensavo di proseguire.
Volevo chiederle un'altra cosa: dopo 50 giorni, con cicatrice ottimamente guarita posso riprendere l'attività sportiva con i pesi. Lo specialista della mano mi ha detto di si, considerati i sintomi merenti alla mobilità, forza e dolore che sono ottimi. Lui sostiene che il rischio recidiva nel tunnel carpale non esiste in termini anatomici ma solo in termini tecnici, cioè una recidiva è un intervento sbagliato, cioè una incompleta liberazione del nervo. Sostiene che una volta che si è liberato il nervo non esiste più in canale e parlare di recidiva è un non senso. Sempre secondo lui Il discorso delle aderenze è abbastanza relativo e quello della cicatrice è inerente ad un effetto cheloide che si denuncia comunque con il mantenimento del dolore. Con la scomparsa del dolore, a distanza di 20/30 giorni si può considerare scampato il pericolo di cicatrice cheloidante sul nervo. Potrebbe delucidarmi, grazie. E confermarmi se posso realmente riprendere l'attività a distanza di 50 giorni con queste condizioni?
La ringrazio.
[#47]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Parlavo di un ulteriore mese.

In ogni caso, gli integratori vanno presi fino a quando la sensibilità dei polpastrelli non torna normale (anche più mesi).

Bisogna intendersi tra RECIDIVA (compare dopo anni dall'intervento), che non dipende da un errore di tecnica chirurgica, da un intervento non andato a buon fine (i disturbi compaiono sin da subito): solo in questo caso c'è un errore di tecnica, ma non è affatto una recidiva di Tunnel Carpale.
[#48]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Infatti dottore, proprio questo intendeva il chirurgo che mi ha operato. Lui per recidiva intende un incollamento del nervo sui tendini, proprio per un fattore fisiologico che avviene in anni e anni, non meno di 10 anni. Sostiene che anche dopo soli 2 anni non si tratterebbe mai di recidiva ma proprio di intervento sbagliato.
Potrebbe dirmi se quindi dopio 50 giorni, avendole descritto la mia situzione prognostica, posso procedere a fare sport intenso?
Continuerò ad assumere i neurotrofici come da lei consigliatomi.
Grazie.
[#49]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non concordo: se dopo una decompressione il paziente sta bene anche solo per mesi, vuol dire che la decompressione è stata completa ed efficace.

Eccezionalmente può verificarsi, dopo mesi o anni, che il problema si ripresenti, anche solo parzialmente, dopo che si era risolto del tutto.

In entrambi i casi, si tratta di recidiva (precoce o tardiva che sia).

Se un intervento è male eseguito, le assicuro che il paziente sta male da subito, non dopo mesi.

Non vedo problemi a fare sport, ma per quello intenso aspetterei un altro mese.
[#50]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
O.K. ho compreso il suo pensiero. Ma la completa scomparsa dei dolori e bruciori notturni (e naturalmente anche diurni), associata ad un buon recupero generale, è indicativo di piena decompressione nonostante il persistere delle parestesie? Non è che nel primo intervento mi hanno danneggiato per caso ialcuni rami sensitivi? Le chiedo questo perchè un pò mi indispettiscono queste parestesie croniche, fermo restando il benessere generale.
Grazie per la sua cortesia.
[#51]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Si.

Con il passare delle settimane le parestesie dovrebbero regredire.