Agevolazioni legge 104/92 per ipovedente grave (art. 4 della legge 138/2001)

Buongiorno a tutti,
cortesemente vorrei chiedervi alcune delucidazioni sulla situazione
di mia madre 78 anni:

<PREMESSA>
OSX: fortissima miopia >20D
Improvviso DISTACCO DI RETINA DA FORO MACULARE con conseguenti RECIDIVE.
6 interventi in un anno (vitrectomia, iridectomia, PRV, laser,
rimozione membrane, intervento per tisi, ...). OSP Niguarda (MI), SacroCuore Negrar (VR).
In pratica le hanno fatto di tutto. Hanno salvato l'anatomia ma per la funzione non c'è stato nulla da fare.

ODX: fortissima miopia >20D
Tre primari al momento sconsigliano intervento di cataratta (più che matura) data l'avanzata maculopatia e la fortissima miopia (... in pratica non vogliono rischiare per il momento ma in futuro ho capito che tenterebbero in caso di ulteriore perdita del visus attuale 1/15).

(aggiungo per la cronaca che in famiglia ci sono altri casi di distacco di retina).

LA RICHIESTA ALL'INPS PER L'ACCERTAMENTO DELL'INVALIDITÀ (per grave deficit visivo) ha avuto il seguente esito:

<REFERTO INPS>
DIAGNOSI:
OS: esiti di distacco retinico V.N. motu manu n.m.c.l.
OD: maculopatia miopica V.C. 1/15
Codice DM 5/2/92
5031
Codice ICD9
3692

PRIVO delle minorazioni visive previste dalla legge n° 382/70 - non cieco civile.
L'interessato: è ipovedente grave (art. 4 della legge 138/2001).

<DOMANDE>
1) VI SONO I REQUISITI PER USUFRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI DELLA LEGGE 104 SULLA BASE DEL RISCONTRO INPS?

3) ATTUALMENTE HA DIRITTO ALLA CERIFICAZIONE DI UNA CERTA PERCENTUALE DI INVALIDITÀ?

2) A QUANTO DOVREBBE ARRIVARE EVENTUALMENTE IL VISUS PER TENTARE DI NUOVO LA DOMANDA SE LA SITUAZIONE DOVESSE AGGRAVARSI COME SEMBRA ULTIMAMENTE?
CON UNA SITUAZIONE COSÌ' INVALIDANTE PUO' ESSERE CHE NON SIA PREVISTO NULLA?

4) MI POTETE DARE QUALCHE RIFERIMENTO A NAPOLI PER QUESTE SPECIFICHE QUESTIONI MEDICO/LEGALI? POSSIAMO NOI FIGLI (che viviamo lontani da nostra madre) FARE ANCORA QUALCOSA?

Mi scuso per la raffica di domande ma i dubbi/problemi sono tanti.

Ogni altro consiglio che potrete darmi è bene accetto.

Grazie a tutti e complimenti per l'ottimo servizio che offrite.
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,
come premessa alla risposta ai Suoi quesiti, è necessario precisare che
la cecità civile rientra fra le minorazioni civili e cioè quelle condizioni invalidanti non derivanti da cause di guerra, di servizio o di lavoro.
Secondo la normativa, per la cecità civile valgono le seguenti definizioni codificate:
cieco assoluto: persona completamente priva della vista, oppure con mera percezione della luce o del movimento della mano (motu manu) in entrambi gli occhi.
cieco parziale (ventesimista): persona con residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi, o nell'occhio migliore, dopo eventuale correzione.

Le minorazioni visive di minore entità comportano la condizione di "ipovedente grave", che non rientra nell'ambito della tutela della cecità civile, ma può comportare riconoscimento della condizione di "invalido civile" in un differente ambito assistenziale (Legge 118/71 e Legge 509/88) e di "portatore di handicap" secondo la Legge 104/92.

L'accertamento della condizione di cecità civile è effettuato in prima istanza dalle specifiche Commissioni per la Cecità Civile, ed è quello per cui probabilmente Sua madre ha presentato istanza, ha effettuato l'accertamento di rito, ed ha ottenuto la valutazione di cui al verbale che Lei riporta in sintesi, ma che di per sè non comporta automaticamente il riconoscimento della condizione di cui alla Legge 104/92 (handicap od handicap con connotazione di gravità).

Pertanto per ottenere i benefici previsti per l'invalidità civile e la Legge 104/92 deve essere presentata differente istanza, in quanto la Commissione che effettua l'accertamento dello stato di handicap ha composizione diversa e criteri di valutazione differenti, e produce un verbale di accertamento finalizzato a tali fattispecie.

Come già riportato in precedenza, l'eventuale aggravamento del deficit visivo che potrebbe comportare il riconoscimento della condizione di "cieco civile" dovrebbe comportare un residuo visivo, nell'occhio migliore e dopo correzione, pari od inferiore ad 1/20.

Infine, Le suggerisco di rivolgersi per il supporto alle pratiche di assistenza e quanto necessario, ad un Ente di Patronato nella sede di residenza dell'interessata.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Gentile dottor Mascotti,

veramente un grandissimo GRAZIE, per il tempestivo
feedback è soprattuto per la chiarezza dei dettagli forniti.

Vorre solo aggiungere qualche dettaglio e porle un'ultima domanda.

a) La pratica fatta da mia madre è TIPO DOMANDA: Cecità

b) Se ho ben capito da quanto mi consiglia dobbiamo fare istanza separata per la 104?

c) ... circa ...
[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

Mi scuso se ho posto una domanda non strettamente
aderente alle line guida del forum.

<ERRATA>
3) ATTUALMENTE HA DIRITTO ALLA CERIFICAZIONE DI UNA CERTA PERCENTUALE DI INVALIDITÀ?

<CORRETTA>
.. volevo dire ..

3) IL DISAGIO ACCERTATO DALL'INPS SI TRADUCE NELLA CLASSICA PERCENTUALE NUMERICA DI INVALIDITÀ?
NEL SENSO DI SAPERE SOLO SE SI O NO, E SE SI DOVE RECUPERARE L'INFORMAZIONE (SULLA PRATICA NON
RISULTA).

Grazie è stato molto gentile, cordiali saluti.



[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

a) l'istanza presentata riguarda il riconoscimento della cecità civile; non è stato riconosciuto lo status di "cieco civile" in quanto il residuo visivo accertato per un occhio è superiore ad 1/20; ove divenisse inferiore, può presentare istanza di aggravamento.

b) per ottenere il riconoscimento della condizione di "invalido civile" e "stato di handicap secondo la Legge 104/92" è necessario presentare un'ulteriore istanza, finalizzata a tali fattispecie

c) nel verbale per la cecità civile non viene riportata alcuna percentuale, in quanto si tratta di una valutazione secondo condizione, che non prevede percentualizzazioni delle minorazioni.
In tale ambito, il riconoscimento è quello della condizione di "cieco assoluto", "cieco parziale/ventesimista"(con benefici economici) oppure "ipovedente grave" (senza benefici economici).

d) se la minorazione visiva non è conseguente a causa di guerra, di lavoro o servizio, in ambito invalidità civile, presentando l'apposita istanza, verrà riconosciuta una percentuale di invalidità secondo l'applicazione delle tabelle di cui al D.M. 5-2-92, oltre alla valutazione complessiva derivante eventualmente da altre patologie invalidanti non riguardanti deficit visivo.

Tenga infine presente che in invalidità civile oltre i 65 anni di età non vengono erogati benefici economici, a meno che l'invalido ultrasessantacinquenne non presenti una di queste due condizioni:
-inabilità 100% ed impossibilità alla deambulazione senza l'aiuto di un accompagnatore
- inabilità 100% e necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti della vita quotidiana.

Distinti Saluti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
Gentile Dottore Mascotti,
ancora una volta grazie.

Ha chiarito una serie di dubbi che avevamo noi figli.

Sicuramente faremo tesoro del Suo consiglio, oggi stesso contatteremo un CAF/PATRONATO per continuare il percorso.

Magari se ha piacere quando avrò delle nuove le scriverò per dirle come è andata a finire la pratica riprendendo il POST su Medicitalia.

Di Nuovo Grazie a Lei e a Medicitalia.
Saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2014 al 2018
Ex utente
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