Certificazione o perizia

Scrivo qui perchè non so veramente più come fare e spero in un vostro aiuto o suggerimento. Sono un uomo transessuale, in terapia ormonale da 2 anni, seguito dal DISEM di Genova, vivo in Emilia Romagna. Arrivo al punto, devo fare l'iter legale per avere dal tribunale l'autorizzazione agli interventi chirurgici, ho dei seri problemi finanziari ma non rientro nel gratuito patrocinio (il cud è elevato ma ho debiti) e quindi il mio percorso è bloccato e lo sarà per anni ancora. L'avvocato mi ha suggerito di farmi fare una relazione o una certificaizone da uno psichiatra del ssn che attesti che posso accedere al percorso chirurgico. Questo mi solleverebbe dalla certezza di avere la ctu dal tribunale con conseguente mio esborso di 1250€ +iva. Questo escamotage ridurrebbe i costi in generale perchè non occorrerebbe nemmeno la perizia. C'è fra voi un medico disposto a fornirmi questo servizio? sapete consigliarmi sul dove rivolgermi? Vi ringrazio anticipatamente, conto sul vostro aiuto per poter proseguire con la mia vita.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Se deve rivolgersi al SSN dovrebbe farlo direttamente, non tramite il sito. L'esborso, verso il pubblico o verso il privato che sia, tenga presente che è per la valutazione, non per l'esito della valutazione. Strano che però non vi sia, all'interno di un servizio per il percorso chirurgico, uno psichiatra pubblico di riferimento che valuti l'idoneità. Si tratta di valutare l'idoneità psichiatrica, oppure semplicemente l'indicazione psicologica-psichiatrica all'intervento.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
il disem non formisce più la perizia gratuita come faceva fino al 2009, la perizia consiste in test e valutazioni. Per iniziare la terapia ornonale mi hanno somministrato il test mmpi-2 e ho fatto una serie di colloqui sia psicologici che psichiatrici e la mia sanità mentale è già stata stabilita e questo in modo gratuito. Manca però il suggerimento eslpicito degli interventi che mi evitarebbe la ctu. contattando lo psichiatra di genova che mi ha fatto la prima parte non ho avuto riscontri, quindi sto cercando altre vie
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
il percorso chirurgico non ha uno psichiatra di riferimento perchè con l'autorizzazione del tribunale alla chirurgia ci si può mettere in lista nell'ospedale che si preferisce, io opterei per il San Matteo di Pavia per l'isterectomia e per Tieste per quanto riguarda la mastectomia, nei quali dovrò presentare solo la sentenza.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Pur presentando una certificazione che possa stabilire la possibilità all'accesso all'intervento, qualora mai essa fosse legittimamente rilasciata (ma non si può fare), il magistrato può stabilire di voler sentire il parere di un perito nominato da lui e che, quindi, andrà remunerato secondo quelle che saranno le indicazioni del giudice al momento della liquidazione finale.

Il costo che indica può essere un costo indicativo che può variare secondo la nota spese e ciò che stabilirà il giudice.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
"Manca però il suggerimento eslpicito degli interventi che mi evitarebbe la ctu. "

Ma un certificato prodotto dai medici che la seguono potrebbe appunto aggiornare la situazione. Il percorso, a partire dalle modificazioni indotte dalla terapia ormonale, richiede una diagnosi di disturbo dell'identità di genere, in cui il disturbo è riferito al persistere di condizioni anatomo-funzionali non armoniche con l'identità di genere.
Oltre quindi all'esclusione di una ragione "psichiatrica" per volersi operare, va confermata e specificata la situazione che invece si aggraverebbe o non migliorerebbe nell'impossibilità di operarsi.
Non vedo perché questo non debba essere deciso dal medico che la segue per il problema dell'identità di genere.

Comunque, come diceva il collega, avere una perizia privata non esclude che il giudice poi ne chieda una seconda. Anche perché la perizia privata è chiaramente prodotta se favorevole, quindi il giudice potrebbe " non fidarsi".
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