Fobia con crisi d'ansia e panico

Salve , vorrei esporvi il mio problema,da sempre ho vissuto una vita particolare con sregolatezza e anticonformismo,nel periodo giovanile ho abusato di droghe e alcolici in alte quantità di tutti i generi,tranne eroina ,e di conseguenza ho avuto anche una vita sessusale promiscua a rischio. Fino a quattro mesi fa' fumavo,"solo" hashish e marijuana e ho avuto rapporti sessuali promiscui pur avendo una vita molto più regolare,con una ragazza fissa da più di 10 anni e un lavoro fisso , faccio il postino, da circa 8 anni.Il mio problema "nasce" da 4 mesi dopo una litigata con la mia ragazza ed di conseguenza aver avuto una nottata passata ubriaco e assumendo forse MD o simili e di non ricordare nulla di quanto sia successo nelle ore successive.
Premetto di aver piccoli problemi di memoria,che ho sempre associato al fumare droghe leggere,e da sempre mi porto dietro la paura di avere rapporti con la medicina e dottori compresi dentisti ecc. evitandoli in tutti i modi , curandomi con metodi alternativi o non curandomi proprio senza aver grossi problemi di salute a parte qualche ascesso curato con Augmentin. Da un paio di anni pero' ho saltuariamente un dolore con gonfiore all 'addome inferiore destro,che in questi giorni stà peggiorando,accopagnati da feci a volta disgregate gialle,a volte molli,urina densa,dolori alla schiena di tipo "renale",dolori alle vene degli arti superiori,ingrossamento linfonodo inguinale destro,forte stanchezza. Insomma sintomi importatnti che farebbero correre qualsiasi persona dal medico curante. Questi sintomi mi hanno provocato un forte stato ansioso.Capito di aver un problema serio, mi sono rivolto ad un ospedale per una prima visita psichiatrica.Sono in cura con 20 gocce di Daparox mattina e Alprazolam 0,25 mezza mattina pranzo e una alla sera.Questa cura sembra funzionare,gli attachi di panico si sono affievoliti anche se a volte quando nel pomeriggio mi viene sonno al risveglio sono in uno stato confusionale grave con panico e sensazione di flusso sanguinio alla testa anomalo.Sono molto spaventato del mio stato di salute, e consultando notizie su internet , verificando i sintomi che avverto ho paura di fare analisi e accertare di avere una patologia grave tipo AIDS,SIFILIDE,TUBERCOLOSI,O TUMORI PANCREAS e via dicendo. Ho fatto presente ,alla struttura che mi sono rivolto ,di queste mie angoscie e vorrei iniziare velocemente un percorso che mi porti al più presto e al meglio a prendermi cura di me stesso.Fondamentalmente capisco che non sia facile , in fondo capisco di non essere mai cresciuto e di essermi fermato allo stato adolescienziale.La mia vita ne sta risentendo pesantemente sia nei rapporti sociali che in quelli lavorativi.La paura mi assale e di conseguenza anche lo stato di salute peggiora.La mia ragazza e due miei amici ne sono al corrente.La mia richiesta è quale percorso devo affrontare per avere più velocemente un supporto che mi porti ad affrontare la mia fobia?Paura di essere in ritardo ... grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non cercherei alibi in termini tipo "percorso per prendersi cura di sé stesso". Se ha problemi di ipocondria, d'ansia o come saranno meglio definiti da una visita psichiatrica, deve semplicemente fare una cura.

Ci sono terapie farmacologiche efficaci e psicoterapie, più efficaci se utilizzate in combinazione. Le cure "alternative" con quest'etichetta sono un alibi per evitare quelle normali.

Il consumo di droghe leggere accentua questi problemi, in un evidente paradosso tra la preoccupazione angosciosa per le malattie e l'intossicazione volutamente prodotta, ma il paradosso è apparente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta tempestiva.
Da quattro mesi circa non uso piu' alcolici o sostanze stupefacenti ne' ne sento necessita'. La terapia farmacologica la sto' seguendo scrupolosamente. Unica mia perplessità sono i tempi di una percorso pscicologico , visto che i psichiatri ,dove sono in cura, non me ne hanno ancora parlato .Avro' il secondo appuntamento tra una settimana circa ma questa ipocondria prevale sulla mia pazienza di guarire seguendo il percorso intrapresso con i medici. Mi chiedevo se ci fossero tecniche alternative o erbe medicinale che possano aiutarmi in questo mio percorso. Premetto che cerco di alimentarmi al meglio e assumo integratori mutivitamici e curcuma , alcuni spicchi d'aglio molta acqua con limone e al mattino kefir.
Grazie per una sua eventuale risposta e/o indicazione
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Tutte le cose alternative che utilizza non servono a nulla per la cura del suo disturbo.

Neanche è detto che vi sia la possibilità di intraprendere una terapia psicologica nel suo caso se non espressamente indicata da chi la ha in cura.

Segua le indicazioni come le vengono fornite.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"chiedevo se ci fossero tecniche alternative o erbe medicinale"

Come già dicevo, queste etichette sono alibi per evitare le cure o frutto di pregiudizio culturale.
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Utente
Utente
Ringrazio vivamente per le risposte, anche se rimango molto perplesso.
Credo, in cuor mio, di non essere l'unico caso di essere umano ad aver paura di scoprire che il mio stile di vita mi abbia portato a contrarre qualche malattia grave; ci sarà pur un percorso da seguire che mi faccia superare queste angoscie che mi provocano forti stati d'ansia. Per mia diretta esperienza conosco persone che sono decesse proprio perchè non si sono curate. E' possibile che uomini di scienza come voi non abbiano risposte da offrire ad una persona che ha il terrore di affrontare analisi e diagnosi?
Capisco che nessuno puo' prendermi per la manina e portarmi dai medici , ma non posso credere che non ci siano tecniche e terapie che aiutino a superare il mio problema.
Ho il terrore di perdere il controllo dei miei pensieri , il che mi porta anche a pensieri nefasti di morte(autolesione) pur non conoscendo il mio reale stato di salute. Chiedevo solo se ci fosse qualche tecnica che mi possa aiutare.Spero di essermi rivolto a degli specialisti giusti.
Comunque ringrazio e vi auguro buona pasqua.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"E' possibile che uomini di scienza come voi non abbiano risposte da offrire ad una persona che ha il terrore di affrontare analisi e diagnosi?"

Terrore delle diagnosi che teme Lei, infatti non è quel tipo di analisi che deve fare, ma quelle che le indica il medico, e il tutto magari si può limitare ad una visita psichiatrica .

Continua a ripetere la stessa domanda dopo aver ricevuto la risposta. Chiede se c'è una soluzione. E' già stato detto, ce ne sono.
Dopo di che chiede se, tolte le soluzioni, ci sono soluzioni, il che potrà anche essere un sintomo del suo stato di timore, ma chiaramente non è una via che porta a niente.
Un "uomo di scienza" le può rispondere solo con delle soluzioni, non su come risolvere evitando le soluzioni.
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Utente
Utente
Dr.Matteo Pacini
la stimo e la ringrazio per le risposte e le indicazioni.
Ho letto qualche suo articolo e ne sono rimasto molto affascinato.

Detto molto francamente e direttamente io voglio superare queste mie paure di analisi e diagnosi.

Ho paura che un dottore psichiatra prenda in cura solo il sintomo dell'ansia e panico.

Sintomi che vengono scaturiti da paure che mi porto da moltissimi anni addietro.(sono piu' di vent'anni che non faccio analisi del sangue)

Penso che avendo sintomi fisici importanti queste mie ansie , se pur curandomi , non passino, fino a che non risolvo il nocciolo della quistione : affidarmi al medico curante , fare analisi e nel caso accetare prognosi anche infelici.

Purtroppo sia il mio lato ipocondriaco sia per il mio pregiudizio e per una fobia personale non riesco ad avere un rapporto sincero col medico curante , passando su anche nel far presente i sintomi che mi porto dietro.

Mi sono rivolto qui , come altrove , telefonicamente , personalmente (visita psicologica in un altro ospedale) e le risposte sono state sempre le stesse : si affidi alla struttura psichiatrica dove è in cura.

Certamente non ho scelta , e al dire il vero questa posizione mi trova a disagio come sempre quando non ho il controllo o non ho scelte... ,
e quando lei dice "Come già dicevo, queste etichette sono alibi per evitare le cure o frutto di pregiudizio culturale." mi trova pienamente daccordo.

Detto questo sono mosso dalla paura di essere in ritardo per eventuali cure "fisiche".

Continuerò il mio percorso "incrociando le dita" sperando non sia "troppo tardi" , sinceramente ho provato anche ad affrontare da solo le mie paure andando in ospedale e osservando pazienti terminali o anche solo pazienti che facevano prelievo del sangue ... ma a dire il vero hanno solo alimentato timori e ansie .

Queste erano le tecniche "alternative" di cui parlavo.

La ringrazio se avra' suggerimenti oltre quello "obbligato" di affidarmi allla struttura dove sono in cura.

Grazie di cuore .
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Lei ragiona completamente su un piano illogico.

Ha la convinzione di avere malattie che potrebbe non avere e ritiene che l'unica possibilità di risolvere i suoi problemi sia di fare degli accertamenti per poter scoprire una grave malattia nascosta con la quale convivere e da curare.

Riesce a comprendere che il suo è un problema psichiatrico? Ha la cognizione che tutti i suoi pensieri insorgono da questo problema? Quale altro consiglio vorrebbe, tra l'altro ripetuto da chiunque la visiti, che deve farsi curare dalla struttura psichiatrica presso cui è in carico?
[#9]
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Utente
Utente
p.s.
Sono un ipocondriaco che scappa e non affronta.
Difatti, tutto quanto esposto qui ,il mio medico curante non è la più pallida idea e mi sono fatto fare l'impegnativa per visita psichiatrica per un sospetto esaurimento nervoso.

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Utente
Utente
Gentile Dr. Francesco Saverio Ruggiero

capisco è ha ragione quando dice che sia "illogico".

Ma forse non ha compreso del tutto la mia posizione.

Fino a 6 mesi fa' ero una persona senza alcuna paura, spensierato, gioiso, sicuramente anche perche usavo cannabis.

Tutto nasce dai miei problemi fisici insorti 4 mesi fa e che non nriesco a "dichiarare" al medico curante per paura di scoprire di aver contratto malattie contagiose o aver sviluppato malattie oncologiche.

Prima di allora mi sono sempre portato dietro paura del sangue e aghi con svenimenti . (io associo questa mia paura ad un episodio della mia infanzia , quando questa paura mi è stata trasmessa dalla mia mamma per delle vaccinazioni, e questo mio comportamento è purtroppo anche di mia madre avversa ad ogni esame)

Avere paura di aver contratto malattie non mi sembra per nulla illogico .(nel mio passato ne ho fatte di ogni)

Aver paura di fare analisi mediche si , per questo mi sono rivolto a degli psichiatri.

Grazie per l'interessamento dottore , davvero di cuore , pensando sia pure pasqua grazie davvero .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Le cure sono sempre "fisiche", stiamo parlando del suo cervello. Per il resto, la può girare come crede, ma il concetto di "alternativa" senza considerare l'opzione normale è illogico e deriva dal bisogno di credere che ci sia una cura che però non è una cura. Esca da questi assurdi e agisca come farebbe per un qualsiasi disturbo.
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Utente
Utente
Gentili dottori

ringrazio anticipatamente e colgo l'occasione per scusarmi per il disturbo arrecatovi.

Riassumendo ho capito che:

1) fasciarmi la testa su malattie eventuali non porta a nulla se non ad un peggioramento mio psicofisico.

2)seguire scrupolosamente le cure dello staff che mi ha preso in cura.

3)affrontare la realta' che mi circonda facendo un salto di crescita interiore.

Però "agisca come farebbe per un qualsiasi disturbo." per me è come dire "fai finta di nulla che passerà."

Spero di potermi confrontare con qualche psicologo per superare le mie paure perche da solo davvero non riesco.

La mente umana è davvero un potente mezzo che non so' a pieno sfruttare.

Spero di poter uscire da questo empasse e aspettto ansiosamente il prossimo incontro con lo staff che mi ha preso in cura che sara il 2 maggio prossimo , smettendo di cercare tecniche "alternative fai da te".

Grazie di nuovo e auguri per una felice pasqua.
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