Depressione causa di separazione coniugale

Buonasera,
nel 2009 ho iniziato la relazione con la mia attuale moglie, la stessa mi ha sin da subito confidato di avere subito traumi di natura sessuale da bambina in ambito familiare, fatti rimossi nell'adolescenza e ritornati alla mente solo nell'età adulta. Da quel momento ha sofferto di depressione, bulimia e desiderio di suicidio. L'ho sposata nel 2010 perchè era la persona più dolce e sensibile che avessi mai conosciuto, era molto legata a me ed io l'amavo, i problemi del passato sembravano superati. Pochi mesi dopo una gravidanza difficile in quanto gemellare ed inoltre avendo rotto le acque al sesto mese è stata ricoverata in ospedale e monitorata per un mese e mezzo fino al parto, comunque prematuro. Già il fatto di non poter portare i bambini a casa perchè prematuri l'aveva molto rattristata ma dopo è subentrata anche una forte crisi depressiva post-partum durante la quale solo a distanza di qualche anno mi ha confidato di avere avuto il desiderio di farla finita e che solo i nostri due piccoli tesori l'hanno fatta desistere. Durante i primi anni avevo notato un forte senso di inadeguatezza nel gestire i bambini ed io mi sono sempre occupato di loro quasi come una mamma. In quell'anno scopro in via incidentale che nel mio liquido seminale era presente la Gardnerella e pochi mesi dopo mi viene rimosso un papilloma a cellule squamose dalla tonsilla, mia moglie fa il paptest che risulta positivo lsil cin1. Da lì la geniale conclusione della ginecologa nel dirle che l'avevo contagiata io e che sicuramente avevo avuto una relazione extraconiugale. Ho tentato in tutti i modi di spiegarle che non era così ma mia moglie si è sempre di più allontanata da me, dormiva ad ogni occasione. Poichè spesso erano mesi consecutivi di astinenza sessuale ho preso il vizio di guardare video erotici quando lei era al lavoro e mentre i bambini dormivano il pomeriggio ma non sapevo che mia moglie aveva installato un programma sul pc che periodicamente le inviava il report di quello che vedevo per non parlare del fatto che ho rinvenuto un registratore con microfono in casa. Un mese fa è arrivata la lettera di separazione e a mia sorpresa mia moglie aveva già affittato una casa ed organizzato il suo trasferimento con i bambini. L'ho supplicata di perdonarmi, capivo che quanto aveva scoperto non doveva essere stato bello da vedere ma mi sembrava esagerato separarci perchè io non l'avevo mai tradita . Scioccamente avevo pensato che guardando quei film avrei sopportato meglio la nostra crisi coniugale ed il fatto che la sera si addormentasse sempre nella stanza dei bambini, ma forse avrei dovuto affrontare la cosa diversamente. Ebbene poichè durante la nostra relazione ho assistito alle sue crisi di panico e pensando che continuare a negare non sarebbe servito a farle cambiare idea sul mio conto ho lasciato che le cose andassero come lei aveva deciso.Ora sono molto combattuto ma difronte ad una moglie depressa in cura con fluoxetina come avrei dovuto comportarmi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Mi sembra che ci siano due punti. La prima è lo stato mentale di sua moglie, che non è possibile accertare (come stato attuale dico).
Il secondo aspetto è il peggioramento del vostro rapporto, dovuti a fattori oggettivi (il distacco sessuale "forzato"). Il fatto che lei cerchi sfogo sessuale in altro mi sembra il passaggio meno strano, piuttosto la cosa strana è che sua moglie la controllasse tramite il pc, perché questo accadeva ?
Inoltre, la questione ginecologica è stata discussa con la ginecologa, visto che Lei continuava a sostenere di non aver avuto relazioni extraconiugali ?

Sua moglie si cura con fluoxetina per quale diagnosi ? Depressione e bulimia ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Ogni volta che mia moglie eseguiva un paptest di controllo (ad oggi 3) e questo risultava positivo al papilloma virus andava in crisi, l'ultima volta, era dicembre 2013 ho dovuto chiedere l'invio di un'ambulanza perchè iperventilava talmente veloce che lei stessa pensava di morire! Da allora non si è più fidata di me e credo che mi controllasse perchè temeva che attraverso internet combinassi degli incontri occasionali. Dalle registrazioni ha scoperto che avevo frequentato alcune volte delle chatt dichiaratamente per incontri, ma si era trattato solo di un paio di episodi e spinto dalla curiosità, non era seguito niente di più.
Il farmaco le è stato prescritto dalla psichiatra del cps cui lei stessa si era rivolta dopo l'evento di dicembre (depressione e panico).
Sostanzialmente adesso non so più se negare di averla mai tradita suscitando in lei rabbia e conseguenze che non posso neanche prevedere o se è meglio assecondarla. In questo periodo il mio atteggiamento remissivo ed accomodante sta rafforzando le sue convinzioni, in realta io ho scelto di non difendermi perchè le voglio bene e non voglio che faccia sciocchezze. Grazie a chiunque voglia darmi un consiglio.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
sua moglie la controllava a sua insaputa, la ricatta con la sua depressione, non si fida di lei e l'accusa di averla tradita, però lei stessa, sua moglie, oltre a negarsi sessualmente inducendola a cercare sfoghi su internet, ha organizzato l'uscita da casa, affittando a sua insaputa un'altra abitazione dove trasferirsi coi vostri bambini. La depressione porta spesso a comportamenti paranoici (la convinzione del tradimento, il controllo tramite registratori, ecc) e nasconde un'aggressività molto elevata: mi hai tradito, ti distruggo, e se osi protestare vedrai che mi faccio fuori.
Se non si fa aiutare a mettere dei paletti (sua moglie è curata, è in trattamento farmacologico, non è abbandonata a se stessa) verrà distrutto, inoltre i vostri figli hanno bisogno della figura paterna per crescere.
Una separazione giudiziale è dolorosissima, costosa e dura molti anni, anche se ci sarebbero gli elementi per farla, però un buon avvocato che difenda i suoi interessi e, se ne avverte il bisogno, uno psicoterapeuta che l'aiuti potrebbero essere utili.


Franca Scapellato

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Quindi sua moglie soffriva di un disturbo per cui è in cura, e poi c'è questa questione della sfiducia basata sia sul discorso ginecologico che sul fatto che cercava incontri, almeno ci provava diciamo.

In effetti la strategia di far calmare le acque sapendo che la persona in questione è in condizioni psichiche non solidissime è di per sé ragionevole.

Avete provato a consultare uno psicoterapeuta di coppia, almeno per chiarire se avete entrambi intenzione di riavvicinarvi oppure no.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
a proposito de "la geniale conclusione della ginecologa nel dirle che l'avevo contagiata io e che sicuramente avevo avuto una relazione extraconiugale": è una informazione sicura? La ginecologa ha scritto qualcosa, oppure lei era presente quando la specialista ha detto queste cose (scientificamente inesatte) o infine è un'informazione riportata da sua moglie? A volte i pazienti riportano notizie imprecise o incomplete.

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dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentile dottoressa,
si tratta di quanto riportato da mia moglie e di affermazioni avvenute durante il colloquio per il ritiro del referto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Quindi potrebbero essere informazioni riportate in maniera non corretta, un conto è una possibilità, un'altro è un'affermazione incontrovertibile. Al di là di tutto, come può una ginecologa sapere da dove viene il virus (non solo, ma ad esempio da un altro partner, ma anche in questo caso come fa a sapere chi ? quando ? etc).

Sul piano medico, non so se vi siano fattori relativi ad una depressione o ad uno stato ansioso da parte di sua moglie, questo è impossibile chiarirlo qui. Il disagio che ne consegue è invece prevedibile, per Lei. Forse alla fine Lei, in prima persona, può più che altro basarsi sulla sua situazione psicologica per cercare di gestire meglio gli eventi e capire quale strada le convenga di più.
[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Buongiorno, torno a scrivervi dopo un po' di tempo ma ho scoperto alcune cose e non so' come comportarmi!
Oggi, a distanza di 4 mesi dalla separazione, mia moglie mi ha detto che le manco molto e così dopo averla abbracciata ci siamo anche baciati, è stato un momento di tenerezza dove era evidente che ci volevamo ancora bene. Da lì la confessione di mia moglie sul fatto che le è stato diagnosticato un disturbo bipolare e che le è stato prescritto il litio a vita. Lei dice di sentirsi meglio ed è forse questo che la porta a rivedere alcune cose della nostra storia. Mi ha riferito che la sua ultima crisi depressiva con desiderio suicida risale al 25 aprile, giorno in cui mi aveva chiesto di tenere i bambini (3 anni) a dormire da me e che è da allora che le è stato diagnosticato il bipolarismo. Mi ha anche detto che è da quando sono nati i nostri gemelli che assume a mia insaputa Lextan e Fluextina. Malgrado avessi notato durante la nostra relazione coniugale che il suo umore era altalenante mi accorgo solo adesso di essere stato sposato con una donna che non conoscevo.
Lei mi rassicura che non farebbe mai del male ai bambini e su questo le credo ma in fondo ho molta paura, non so come comportarmi in relazione alla nostra separazione, lei dice che è stata la causa scatenante ed acutizzante degli episodi maniaco depressivi, ma in realtà lei depressa lo era già da prima perchè altrimenti prendere Lextan e Fluextina. Sapreste darmi un consiglio, tornare con lei sarebbe la mia rovina o il litio potrebbe assicurarmi una persona normale al mio fianco con cui crescere i miei bambini? Grazie ho davvero bisogno di un consiglio e non so a chi rivolgermi.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Il problema non è tanto la malattia di sua moglie, che è curabile e, se la signora si fa seguire regolarmente, compatibile con una vita normale e con l'accudimento dei figli. Sua moglie le ha mentito per tre lunghi anni sul suo stato di salute, controllava il suo pc di nascosto, l'ha abbandonato dopo aver preso in affitto di nascosto una casa per trasferirsi coi bambini. Questi comportamenti non sono giustificabili con la malattia, né con esperienze traumatiche infantili.
La vita coniugale dovrebbe essere basata sulla fiducia reciproca, che qui non c'è.
[#10]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Riguardo l'assunsione di farmaci durante questi 3 anni, mia moglie dice di non avermelo detto per vergogna ed io malgrado i cambiamenti piuttosto evidenti del suo carattere li avevo attribuiti alla stanchezza fisica come conseguenza della cura dei bambini e del suo lavoro. Durante la nostra relazione avevo notato dei comportamenti strani riguardo i rapporti con gli altri, ovvero manteneva dei rapporti formali, quando gli altri diventavano troppo esigenti, li allontanava, poi si pentiva e li rivalutava, il tutto in poco tempo; questo succedeva anche con i suoi genitori. Una volta è riuscita a far licenziare dal lavoro una sua collega raccogliendo prove, rilasciando dichiarazioni, fornendo testimoni, il tutto con distacco e mantenendo con la persona un dialogo normale. A volte mi raccontava di addetti alla vigilanza che si dimostravano troppo carini con lei e che io non dovevo preoccuparmi perchè sapeva come tenerli a bada e che se avesse voluto avrebbe saputo come farli trasferire in altra sede. C'era un po' di sadismo nel suo comportamento, ma tutte le volte si pentiva e rivalutava le persone, specie quando queste malgrado tutto non cambiavano atteggiamento nei suoi confronti. Mia moglie è normalmente una persona molto dolce, sensibile, intelligente e stimata nel lavoro dove potrebbe occupare anche incarichi superiori e che ha rifiutato per accudire meglio i bambini, però è troppo malinconica, i suoi più bei ricordi spesso sono momenti commoventi ma non di gioia. Riguardo a noi, credo che dopo avere fatto tutti i suoi passi, seguendo puntualmente i consigli del suo avvocato, ora si stia pentendo e che non sappia come tornare indietro nei suoi passi! Dopo il bacio raccontato prima le ho detto:"ma tu mi stai lasciando!" e lei mi ha risposto:"così dicono!", lasciandomi perplesso e più confuso di prima. Lei teme che avermi confidato la sua psicosi bipolare io possa toglierle i bambini ma mi chiedo i miei figli sono in pericolo con lei? In fondo lei non gli ha mai usato violenza, di nessun tipo, neanche verbale, anzi è stata sempre fin troppo controllata, io invece al contrario qualche volta perdevo la pazienza!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non è da un medico che può avere indicazione su che decisione prendere per questioni relazionali, però si può dire questo.

La psicosi bipolare, quando non è stabilizzata, è quella che è. Quindi le oscillazioni possono ripetersi, non è che le cose si fermano necessariamente al punto in cui fa piacere a Lei (il ritorno). Piuttosto un passo sensato può essere di farla parlare con il suo psichiatra, così può fare eventualmente a lui le domande sul caso specifico.

"così dicono" che significa ? E' una risposta che non capisco
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