Paranoia e delirio

Buongiorno, avrei bisogno di un consiglio perché non so più cosa pensare. Le spiego quello che è successo al fratello del mio ragazzo, un giovane di 24 anni, apparentemente un ragazzo che conduceva una vita regolare (lavoro, amici e fidanzata). Qualche giorno fa questo ragazzo ha iniziato a dire cose senza senso, a non riconoscere più i genitori e i fratelli e continuava ad ripetere di essere vittima di un complotto e che tutta la sua famiglia era stata sterminata. Hanno dovuto chiamare l'autoambulanza per portarlo in ospedale e ad oggi è ancora in ospedale...la diagnosi è paranoia ma per il momento i medici non si sono sbilanciati. Quello che sappiamo è che non ha fatto uso di droga e da qualche settimana aveva allontanato la fidanzata perché diceva di non stare bene.
Ad oggi continua ad avere momenti di relativa "lucidità" ad altri in cui continua a presentarci una distorta visione della realtà.
Rinnega i suoi genitori, che al momento stanno preferendo non recarsi in visita. L'unico con cui parla con un pò si tranquillità è il fratello (che comunque non riconosce in quanto tale).
Qual è la terapia da seguire e cosa dobbiamo aspettarci? Mi rendo conto che sicuramente è troppo presto per stabilire una diagnosi precisa e l'evoluzione della malattia ma noi familiari come dobbiamo comportarci? Purtroppo i medici non ci hanno dato indicazioni precise, semplicemente hanno consigliato di restare in visita solo per pochi minuti senza affaticarlo...Per noi è un mondo nuovo ed il senso di colpa di non esserci resi conto che in lui covava qualcosa da tempo non ci dà pace. La ringrazio
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
intanto, i sensi di colpa non sono costruttivi; non si può essere supernaturali e riconoscere in anticipo tutto; quest'ultimo non è detto che sarebbe stato un comportamento adeguato da parte di voi parenti.

Piuttosto bisogna essere in contatto con il medico che segue il ragazzo durante questo recovero e, almeno alla dimissione, insistere sulle spiegazioni e sul ricevere indicazioni maggiori (i quali però può darsi che non possono essere dati a tutti i parenti, ma almeno ai genitori diretti - sì). Importante che dopo il ricovero sia seguito da uno specialista, il quale dovrà diventare una figura di riferimento anche per i vostri dubbi e per le vostre domande.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
Utente
La ringrazio ma a suo avviso c'è possibilità di un recupero?
Ci hanno anche consigliato di portare il ragazzo, una volta dimesso dall'ospedale, in una casa diversa da quella familiare ma in ogni caso andrà seguito da qualcuno, non può restare solo
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Purtroppo non si può valutare la possibilità di recupero (fare la prognosi) senza una diagnosi più specifica (paranoia può significare tante cose diverse) e senza conoscere il caso da vicino.

"una casa diversa da quella familiare": che cosa intendono in modo più preciso ? (un altro appartamento ? una struttura residenziale specializzata ?)




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Utente
Utente
semplicemente un appartamento diverso ma immagino che il ragazzo da solo non possa stare. Il problema è che al momento non sembra riconoscere nessuno dei suoi familiari