Chiarimenti spermiogramma

Salve, vorrei se possibile avere un parere sui risultati dello spermiogramma di mio marito.
Mio marito ha 33 anni, a marzo 2013 ha fatto il primo esame del liquido, il risultato era di modesta astenospermia, dalle colture risultavano colonie batteriche, ultimato il ciclo di cura ha eseguito un ulteriore esame, esito mediocre astenospermia. L'andrologo dal quale ci siamo recati ha insistito affinché fossi io a fare dei controlli, poiché la situazione di mio marito era da ritenersi se non buona, sufficiente, anche se i valori di motilità A+B erano pari al 40% e crollavano dopo la seconda ora. Ciò nonostante abbiamo seguito il consiglio dello specialista. Mi sono sottoposta a tamponi vaginali, monitoraggio dell'ovulazione ed in ultimo ho anche fatto un isterosalpingografia, tutto con esito più che positivo. Non essendo riusciti ad avere una gravidanza mio marito, la scorsa settimana ha ripetuto l'esame del liquido seminale ed è risultata una norma sperma, motilità rapidamente progressiva a 1 ora 80% dopo 2 ore 70% dopo 3 ore 65%. Motilità debolmente progressiva dopo 1 ora 10% dopo 2 ore 15% dopo 3 ore 15%, forme normali 90% e numero spermatozoi 27.680.000 mm3.
In pratica una totale rivoluzione. Ora il mio dubbio riguarda l'aspetto del seme, è normale che cambi colore e aspetto tra i primi due esami e quest'ultimo? Secondo poi, vi è assenza di coagulazione, cosa comporta questo nello specifico a fronte della ricerca di una gravidanza? Terzo ed ultimo dubbio riguarda il ph. In tutti e tre gli esami persiste un valore superiore a quello di riferimento, in quest'ultimo è di 8,5 che problemi comporta?
La ringrazio per la cortese attenzione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

ma cosa vi ha detto l'andrologo di riferimento che vi sta seguendo?

Da quello che ci scrive con esami del liquido seminale che hanno un morfologia normale al 90% possiamo pensare che il laboratorio o i laboratori da voi utilizzati non siano aggiornati e non seguano le ultime indicazioni date dall'OMS nel 2010.

Detto questo poi un pH superiore a quello di riferimento (quale riferimento?) può a volte indicare una infezione delle vie seminali.

Risentite ora il vostro andrologo!

Nel frattempo, se desidera poi avere altre informazioni più precise sulla “complessità” che accompagna un’infertilità di coppia, può leggere anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl’indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/660-miti-e-realta-sul-maschio-infertile.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/214-stile-di-vita-ed-infertilita.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1446-antiossidanti-radicali-liberi-e-fertilita-maschile.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta gentilissimo dr. Beretta.
Il laboratorio nel quale abbiamo effettuato gli esami è sempre lo stesso, tra l'altro ci è stato consigliato dallo stesso specialista al quale ci siamo rivolti.
Non nutro grande "simpatia" per questo medico, come le dicevo dopo la prima consulenza nel quale secondo l'esito dell'esame mio marito presentava una astenospermia ha commentato dicendo che la situazione era normale e che dovevo essere io a fare dei controlli più approfonditi. alla seconda consulenza avendogli chiesto maggiori delucidazioni ci ha liquidati dandoci delle bustine di integratori che mio marito ha assunto per 2 mesi, dovevamo ripetere l'esame del liquido dopo 3 mesi e se la situazione fosse rimasta invariata avrebbe prescritto una cura di ormoni. da allora sono passiti 9 mesi. Senza aver apportato nessun cambiamento al nostro stile di vita, ne aver fatto cure specifiche il risultato è variato talmente tanto che, a volerla dire tutta, anch'io ho messo in discussione l'affidabilità del laboratorio.
il valore di riferimento del ph indicato è (7,2-8,0)
La ringrazio ancora per la cortese e tempestiva risposta.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

confermo quanto detto:

viste poi la sue ultime osservazioni potrebbe essere utile, a questo punto, sentire eventualmente una terza campana, cioè un andrologo con chiare competenze in patologia della riproduzione umana e con lui trovare un laboratorio più aggiornato e dedicato.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per l'attenzione dedicatami. Seguirò senza dubbio il suo consiglio rivolgendomi ad un altro specialista ed un centro analisi accreditato nel settore.
Le rinnovo la mia gratitudine e la saluto cordialmente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene!

Fatto il tutto poi mi riaggiorni, se lo desidera.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Salve dottor Beretta, la aggiorno delle novità. Mio marito ha ripetuto le analisi in un centro accreditato, il risultato è molto soddisfacente, la motilità è nettamente migliorata! il ph è sceso a 8 il volume e il numero sono aumentati rientrando in pieno nei parametri OMS stessa cosa la motilità.
Nelle colture risultano piccole colonie di stafilococco non aureo e non c'è coagulazione. A questo proposito le vorrei chiedere quanto e se incide sulla fertilità e la possibilità di gravidanza la mancata coagulazione. Grazie ancora per tutto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

questo è quello che accade normalmente e può forse farle capire quello che succede: entro 5 minuti dall’eiaculazione lo sperma umano coagula per assumere l’aspetto di una gelatina semisolida, questo processo serve a “bloccare” il liquido seminale e gli spermatozoi a livello vaginale ed è dovuto alle varie “sostanze” contenute nelle secrezioni di origine dalle vescicole seminali.

Entro 15-20 minuti poi il tutto si trasforma in un liquido viscoso per un processo di liquefazione che invece è legato soprattutto alle “sostanze” contenute nella frazione dell’eiaculato che proviene dalla prostata e dalle ghiandole del Cowper.

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per le ulteriori delucidazioni. Da quel che ho capito quindi la mancata coagulazione non incide sulla fertilità di mio marito.
Le auguro una buona giornata e buon lavoro. Grazie ancora per il tempo che mi ha cordialmente dedicato.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene!
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