Troppa ansia?

Buongiorno! Sono una ragazza di diciotto anni e da un qualche tempo mi chiedo se la mia ansia sia un semplicissimo stato emotivo oppure qualcosa di più.
Allora, fin da quando ero abbastanza giovane soffro di palpitazioni improvvise, nei momenti in cui sono a riposo e mi sento tranquillissima. Ciò, specie ai primi tempi, mi ha fatta spaventare molto, ma mi è stato detto che alla mia età è normale. Poi molto spesso, ad intervalli irregolari, avverto difficoltà a respirare normalmente e mi tocca fare ogni volta respiri profondi senza, e alle volte mi pare che neppure quello sia sufficiente per ingerire abbastanza aria. Un altro evento piuttosto rilevante è stato due anni fa, quando di punto in bianco mi è venuta quest'improvvisa e immotivata paura a deglutire... temevo che ogni sorta di cibo, o bevanda potesse andarmi di traverso e strozzami. Per questo c'è stato un periodo di qualche settimana in cui toccavo a malapena cibo e dimagrire. Sapevo però che era tutta una questione psicologica, per cui dopo un bel po' di autoconvincimento, sono riuscita a far passare anche quel periodo. C'è stato un altro periodo, poi, l'anno scorso: quando mi coricavo per la notte, dove tutto era silenzioso e sentivo solo il battito del mio cuore, d'un tratto mi prendeva sempre una strana paura... come se temessi che da un momento all'altro il cuore che sentivo potesse smettere di battere, e facevo molta fatica a dormire. La volta peggiore è stata quando sono riuscita ad addormentarmi alle sei di mattina.
Poi in genere mi sono sempre considerata una tipa ansiosa... più che altro per la salute, non molto per le relazioni. Per quelle, di solito mi faccio pendere dall'ansia quando devo avere a che fare con persone che reputo "superiori": tipo una compagna bravissima a scuola, una figura professionale che ha guadagnato il mio rispetto o anche solo qualcuno che ammiro. Mi faccio molte paranoie, mettendomi "in secondo piano" e facendo pensieri del tipo: "Non vorrei disturbarla, di certo ha cose molto più importanti da fare che stare ad ascoltarmi". "Magari non le sto neanche simpatica e mi risponde bene solo per gentilezza". O quando parlo con questa gente mi preoccupo molto del loro giudizio e spesso finisco per sentirmi ridicola, stupida, incapace e cado in una specie di autocommiserazione. Pure mentre scrivo questo post mi sento un po' ridicola.
Un'ultima cosa: ho sempre avuto il bruttissimo e insuperabile vizio di divorarmi le unghie. Tutti i tentativi per smettere sono falliti, e dico tutti. Quando due anni fa ho dovuto mettere l'apparecchio, pensavo che sarebbe stata l'occasione d'oro per smettere una volta per tutto, ma al mangiucchiarsi le unghie si è sostituito il mordicchiarsi le labbra, staccarsi pellicine delle labbra a volte facendole sanguinare; e, oltre a quello, mi stacco pure le pellicine delle dita, appena sotto le unghie. Ogni volta che provo a fermarmi, sento un'incredibile nervosismo, quasi rabbia, che mi fa venir voglia di spaccare qualcosa.
Aiuto? :(
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Attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

si direbbe che vi sia una certa carenza di autostima che guida tutto il resto, e sarebbe opportuno riflettere e approfondire le cause di questa bassa autostima.

Non parla del rapporto che ha con i Suoi genitori, che potrebbe avere qualche influenza sulla situazione.

Se volesse consultare uno/a psicologo/a può trovarne anche al consultorio giovani dell'ASL della Sua città.

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