Incomprensioni - mancanza di comunicazione

Sono un ragazzo/uomo di 34 anni. Ho terminato una storia importante l'estate scorsa, che mi ha causato abbastanza sofferenza. In febbraio ho conosciuto una ragazza di 35 anni che ho frequentato fino a qualche giorno fa. Ci siamo piaciuti molto sin da subito e entrambi abbiamo creduto che tra di noi potesse nascere una bella relazione. Lei è una ragazza insicura (alcune delusioni amorose alle spalle, genitori separati in età adolescenziale), e da 4 anni non entrava in coppia con qualcuno. Ha fatto molta fatica a darmi il primo bacio (ci ha messo quasi due mesi) e non abbiamo mai fatto l'amore. Alcune piccole disattenzioni da parte mia l'hanno fatto sentire meno importante e ancora più insicura. Mi ha riferito che nonostante io abbia tutto quello che cerca in un compagno, sia come aspetto fisico che carattere, non riesce a parlarmi con "naturalezza" delle cose importanti della sua vita, sebbene me le abbia comunque raccontante, ma a suo dire, in situazione di emergenza. Dice che non ci capiamo e non possiamo proseguire a frequentarci. L'ho invitata a riflettere sul fatto che se non proviamo ad aprirci buttiamo via un'opportunità di stare insieme. Lei mi ha risposto che sebbene io le piaccia ed è combattuta tra la voglia di vedermi e quella di allontanarsi perché ormai "è andata così", sembra prevalere in lei il fatto che il nostro tentativo è fallito.
A questo punto anch'io non so più cosa sia giusto fare, se cercarla ancora oppure no. Da solo vivo male e cerco una situazione di coppia stabile. A 34 anni il mio desiderio è di creare una relazione seria e duratura.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Spesso le resistenze psicologiche determinano comportamenti del genere, ma talvolta la paura e le incomprensioni sono degli alibi che compromettono la possibilità di amare veramente
Nessuno puó cosa fare, anche perché stiamo parlando di altro da lei.

Una consulenza di coppia, se ci fossero i margini per effettuare amore sarebbe indicata

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei scrive: "Alcune piccole disattenzioni da parte mia l'hanno fatto sentire meno importante e ancora più insicura."

Quando il comportamento (anche le mancanze) degli altri è in grado di tirare fuori qualcosa di noi e questo ci fa soffrire, il problema non è l'altro (in questo caso Lei) nè il comportamento attuato (es la mancanza, dimenticanza, ecc...), che diventano inevitabilmente dei catalizzatori.

Una Sua mancanza (che può capitare e che comunque è umano e -volendo- si potrebbe sdrammatizzare) assume un significato particolare per questa persona che, come Lei riferisce, è insicura di suo.

Allora ritengo che questa ragazza dovrebbe prima risolvere con se stessa tali insicurezze e imparare a stare in una relazione solo in seconda battuta.

Cosa c'entra Lei che scrive in tutto ciò? Forse vale la pena valutare se insistere con questa persona, sapendo che le Sue mancanze verranno inevitabilmente interpretate come attacco personale (sia chiaro, non per cattiveria, ma perchè questa ragazza fa fatica a vedere diversamente la situazione) e quindi c'è la probabilità che Lei debba impegnarsi, se vuole, in una gara di accudimento e sta molto attento a non commettere errori, in cui perde di vista il piacere di stare con qualcuno e di condividere un pezzo della propria vita.

Purtroppo a volte, pur volendo molto bene ad una persona, si arriva alla conclusione di essere incompatibili e di non riuscire a limare alcuni aspetti imprescindibili che fanno bene alla relazione.

Se sta cercando una persona con cui stare, può partire da se stesso e capire che cosa vuole Lei. Poi scegliere di conseguenza.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica