Problemi di socializazione

Salve , sono la mamma di un ragazzo di 15 anni e sono molto preoccupata per lui.Fin da piccolo è sempre stato molto introverso e con qualche problema di socializzazione ,man mano questa difficoltà si è accentuata sempre più.Quest' anno ha frequentato il primo anno di liceo,con un profitto più che buono; il guaio è che avendo cambiato scuola le difficoltà ad interagire con gli altri sono aumentate, si isola ,all'ora di ricreazione gioca con il telefonino e parla soltanto se viene interpellato fornendo risposte minimali; Ad una prima analisi appare imbambolato,direi assente e quando parla con gli altri sfugge lo sguardo quasi avesse paura che gli altri potessero scrutarlo e studiarlo; questo atteggiamento é talmente marcato che viene percepito immediatamente da chiunque perciò diventa facilmente oggetto di scherno da parte dei ragazzi più grandi e talvolta anche degli insegnanti che lo esortano a svegliarsi',. inutile dire che ci ho parlato e mi hanno detto che sgridano tutti ma mio figlio è particolarmente permaloso (in effetti è ipersensibile).Tanto per concludere tutto questo discorso dirò che il ragazzo mi ha già detto che quest' anno non ha intenzione di sopportare il disagio al quale viene sottoposto sopratutto nel periodo scolastico ho cercato di spiegargli in tutti i modi che deve cercare di avvicinarsi di più ai suoi compagni (che oltretutto gli vogliono molto bene)ma lui dice che non è capace di stare in mezzo agli altri;gli ho proposto di farsi aiutare ma lui è convinto che nessuno lo possa aiutare.Sono veramente scoraggiata e penso che il problema non si risolverà sicuramente non frequentando la scuola.Ha solo due amici dal tempo della scuola materna che però frequentano un altra scuola,con loro si comporta normalmente e gradisce la loro compagnia.Alcune volte mi viene il dubbio che il fatto che sia cosi' addormentato sia dovuto al fatto che spesso gioca al computer quando gli dico che il computer va usato con parsimonia risponde che solo giocando al computer si sente accettato per quello che è! per favore aiutatemi non so più cosa fare. Vi ringrazio e vi saluto.
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

la capacità di socializzare si sviluppa innanzitutto all'interno della propria famiglia, quindi va innanzitutto valutata la qualità del rapporto che egli ha con i propri genitori.

Il fatto che lui sia convinto che nessuno lo possa aiutare fa pensare che si senta solo ed incompreso, e anche questo aspetto va necessariamente approfondito.

In più, potrebbe esserci una mancanza di sicurezza che lo porta a rimanere con gli amici di infanzia e a rifugiarsi nel gioco al computer anziché ad aprirsi verso il mondo esterno.

E' quindi opportuno e caldamente raccomandabile consultare uno/a psicologo/a per cominciare ad approfondire questi aspetti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa la lettura che mi ha consigliato è molto utile e riassume nel mio caso tutte le problematiche del ragazzo e in questi casi porta anche i genitori a colpevolizzarsi per delle cose che , per mancanza di tempo o ancor peggio per non aver forse prestato la dovuta attenzione ,sono sfuggite e di questo mi rammarico mi metterò perciò subito alla ricerca di un bravo psicologo che ci possa dare una mano .Scusandomi poi per la mia scarsa conoscenza in materia le vorrei chiedere cosa si intende esattamente per -training apprendimento abilità sociali- o meglio vorrei sapere in che ambito si può attuare un progetto simile e se tutti gli specialisti sono in grado di operare con questo sistema; vorrei per cortesia anche sapere se fosse possibile e comunque sempre in base alla sua esperienza quanto tempo potrebbe durare la terapia(mesi? anni?);sarebbe inoltre possibile attuarla durante l'eventuale anno scolastico?il fatto che mio figlio non voglia più frequentare mi preoccupa parecchio perché perderebbe gran parte dei contatti con il mondo esterno. La ringrazio per l'attenzione e la saluto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

innanzitutto bisognerebbe comprendere di persona qual è il problema, ma se ci fosse un problema relativo alla mancanza di mancanza di abilità sociali, il primo step riguarda la misurazione del livello di abilità (ad es. tramite questionario).

Il training di apprendimento può essere impostato sulla base dei risultati della valutazione, perchè le abilità sono molte e certamente a Suo figlio NON mancano mica tutte, ma forse qualcuna. Lo si può fare sia attraverso una psicoterapia, scelta da valutare bene, oppure attraverso l'apprendimento da parte di un modello più abile e competente (es compagno di classe, della stessa squadra sportiva, ecc...), sempre guidati dallo psicologo.

In genere, soprattutto all'età di Suo figlio, i tempi non sono mai lunghi, ma in ogni caso la valutazione deve essere fatta di persona.

Cordiali saluti,