Un aiuto per comportarsi correttamente

Buongiorno, mi trovo in vacanza in Perù in quanto sposato con una Peruviana e, ieri, è successa una cosa che mi ha fatto sorgere un importante interrogativo. Ho organizzato una gita, in una località all'aperto, invitando la numerosa famiglia di mia moglie... chi ha potuto ha accettato volentieri, il punto è che fra le persone che non hanno accettato, c'e stata purtroppo, anche la mia nipotina preferita (preferita perché recentemente si è trasferita in Perù per volontà della madre ma che per circa 6anni ha vissuto in Italia e di cui mi sono occupato sempre con grande gioia) che non ha ottenuto il permesso dalla madre di assentarsi da scuola (in Perù questo e' periodo di scuola)
Questa cosa mi ha fatto sorgere il dubbio che forse, fin quando resterò li, non dovrò piu fare proposte simili per non turbare la mia nipotina che ovviamente è venuta a conoscenza della gita di ieri dai suoi cuginetti che hanno invece partecipato. D'altra parte neppure posso negare che queste proposte le faccio anche per me stesso e quindi non sono piu in grado di decidere sul da farsi.. Qualche Dott. Può aiutarmi a sbrogliare la matassa??
Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Cortesemente, può essere più esplicito?
E' un problema che la sua nipotina non abbia potuto partecipare? Se uno studente ha scuola , è ovvio... E' un vincolo di realtà.
Il bambino passa gradualmente dal principio del piacere a quello di realtà.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Certo dott.ssa ma cosi come doveva andarci lei a scuola, dovevano andarci anche i suoi cugini.. E, visto che (com'è facilmente intuibile) li non godono di grandi possibilità economiche ritengo che la madre avrebbe potuto farle anche fare 1 giorno di assenza (cosi come hanno fatto le madri dei suoi cuginetti) tanto il danno sarebbe stato limitato ed in compenso avrebbe goduto di una giornata di divertimento che difficilmente potrà concedersi quando io e mia moglie saremo ritornati in Italia.. Comunque non ha voluto ed io seppur a malincuore l'ho accettato. Il punto è che adesso non so se rifare una proposta analoga nel tempo che ci rimane li.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Ora la situazione risulta più chiara.
I genitori sono i responsabili educativi nella vita dei figli; e dunque se la mamma della nipotina preferita ha ritenuto più importante mantenere la regola sulla priorità della scuola, non c'è nula da aggiugere.
E perchè gi altri genitori no? Perchè la pensano in un altra maniera. Arriva il momento in cui bambini anche piccoli devono prendere atto di questa differenza, che durerà anche bell'adolescenza e oltre.

In ogni caso non sono situazioni che traumatizzano i bambini, se vengono loro spiegate.

Ma Lei non potrebbe orgaizzare le gite in giorni NON scolartici?
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Beh, non pensavo non le avesse consentito di partecipare. A questo punto, benché cosi facendo si riduranno le possibilità, cercherò di organizzare tenendone conto. Piuttosto a me interessava anche capire se devo preferire la mia volontà di organizzare a prescindere, accettando la realtà di fatto che la mia nipotina non potrà esserci, oppure se devo rinunciarvi penalizzandomi, qualora non fosse possibile organizzare in giorni non scolastici... Mi amareggia "danneggiarla" ma mi a mareggia pure non essere libero di fare ciò che voglio per scelte della madre che io non condivido.
saluti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
"Libero di fare ciò che voglio"... Noi adulti sappiamo che ciò non esiste, solo i bambini possono crederlo.

Gli adulti hanno appreso a navigare con abilità e consapevolezza tra onde e secche non perdendo di vista i propri desideri e obiettivi.
Così Le consigio di fare.
Anche Lei si sentirà crescere.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
beh, in effetti, non è possibile fare ciò che si vuole..perlomeno non sempre, tuttavia, nel ringraziarla per la sua disponibilità, sperando di non abusarne, io avrei ancora bisogno di un ulteriore chiarimento, perchè ho rilevato due elementi nel nostro ragionamento che mi confondono.... cioè, Lei prima mi ha rassicurato dicendo che per la mia nipotina non costuituirà alcun trauma, questa differenza, con i cuginetti se gli verrà spiegata, ma che anzi, ben presto ella stessa, percepirà la differenza fra i suoi genitori e quelli degli altri bambini, poi, però, mi ha anche suggerito di organizzare queste gite in giorni NON scolastici, lasciando intendere (se non ho capito male) di lasciar perdere, qualora non vi riuscissi e quindi di NON organizzare in giorni scolastici, perchè, come detto, noi adulti non possiamo sempre fare ciò che vogliamo... ma in questo caso, io non farei ciò che voglio, solo per non amareggiare la mia nipotina... ma se invece è un occasione per aiutarla a crescere perchè non farlo?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Una problematica riguarda è la Sua nipotina, che lascerei gestire alla madre; senza che Lei si inalberi se la stessa prende decisioni che Lei non condivide.
"per la mia nipotina non costuituirà alcun trauma, questa differenza, con i cuginetti se gli verrà spiegata, ma che anzi, ben presto ella stessa, percepirà la differenza fra i suoi genitori e quelli degli altri bambini".#3

Una problematica differente riguarda Lei, che può decidere, come adulto, di tener conto dei vincoli di realtà se questi non inficiano i suoi progetti, avendo la capacità di essere flessibile; in questo come in altre cose.

Auspicando di essere stata esauriente, le auguro una buona vacanza.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Si, credo d'aver capito... Grazie mille!