Sfugire ai propri doveri

Gentili dottori,

mi capita sempre più spesso di sfuggire a quelli che posso definire i miei doveri.

Faccio qualche esempio molto semplice:

1) dovrei cercare un lavoro in rete ma anziché navigare per i siti web a tema mi capita di guardarli superficialmente, segnare un annuncio e rimandare l'invio del cv per poi intrattenermi ore e ore in un forum o a leggere i quotidiani online o social network...

Mi capita allo stesso modo di dover fare un versamento urgente e far passare anche un intera settimana prima di passare in banca perché faccio altre commissioni...

ma anche cose strambe del tipo che non mi va di aggiornare il mio blog che è seguitissimo e sul quale dovrei inserire spazi pubblicitari che mi hanno già richiesto più volte...

Perché faccio così ? come si definisce questo comportamento ?

Quando mi capita di riuscire a fare quello che devo, mi ci immergo totalmente, lo faccio in modo così scrupoloso e perfetto da far passare 8 ore e farle sembrare 8 minuti e perdo intere giornate seduto alla scrivania mentre preferirei uscire.

Ho pensato che sia un modo usato inconsciamente per evitare di stressarmi (?)ma così passano intere settimane senza mai fare quello che devo e mi sento molto a disagio! che posso fare?
[#1]
Attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

la procrastinazione che mette in atto potrebbe indicare un certo senso di inefficienza e di scarsa autostima, oppure qualcosa di cui avverte il bisogno.

Dovrebbe indicarci da quanto tempo Le capita di comportarsi così e se è successo qualche avvenimento significativo che coincide con l'inizio di tale comportamento.

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Mi associo alle risposta del collega.

Per dirle qualcosa di sensato bisognerebbe conoscere molto di più di lei, ma siamo online e non è possibile approfondire troppo.

Che rapporto ha con il dovere?

Come è stato educato?

Che rapporto ha con il piacere?

Nella sua vita coesistono dovere e piacere?

C' è spazio per entrambi?

Che modelli di genitori ha?

Efficienti, perfetti, lassivi, esigenti.....?

Provi a riflettere su questi temi, forse si leggerà più chiaramente dentro

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> come si definisce questo comportamento?
>>>

Si chiama procrastinazione, ovvero il rimandare costantemente a domani ciò che potrebbe/dovrebbe fare oggi.

>>> Perché faccio così?
>>>

Perché può permetterselo.

Evidentemente la sua vita è costruita in modo tale per cui anche se non fa ciò che dovrebbe fare, riesce a sopravvivere e tirare avanti lo stesso.

>>> che posso fare?
>>>

Il mio consiglio è rivolgersi a uno psicologo per un parere di persona ed eventualmente una consulenza. Le suggerisco uno psicologo/psicoterapeuta a indirizzo comportamentale o strategico.

Lo scopo della consulenza o psicoterapia (questo lo deciderà il collega) sarà quello di (ri)creare in lei un senso di urgenza tale da non permetterle più così facilmente di passar sopra alle sue priorità.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
che dire... grazie infinite per l'attenzione!

Prendo di buon grado il consiglio di rivolgermi ad uno psicologo comportamentale perchè sento davvero il bisogno di un parere/consiglio professionale!

Aggiungo qualche dettaglio per inquadrare meglio i motivi che forse hanno causato questo stile comportamentale.

Sono un perfezionista, un dannatissimo perfezionista, qualunque cosa progetto di fare riesco a farla meglio di tutti, questo però richiede moltissimo impegno e, infatti, come ho specificato nel primo messaggio, è come se facessi un full immersion totale perdendo completamente la cognizione del tempo. Il risultato è sempre eccellente, da ciò deriva una grande considerazione di me stesso e delle mie capacità ma sto iniziando a rimandare sempre di più in attesa anche del momento perfetto per iniziare/continuare qualcosa di importante.

So per certo che dopo questo consulto mi immergerò totalmente in una delle cose che dovrei fare e lo farò impegnando tutte le mie risorse, questo forse mi causa disagio... il fatto di sapere esattamente che mi concentro troppo, non so se lo faccio per finire prima l'impegno o perché sono incapace di razionare il dovere.

Fatto sta che anche mio padre è sempre stato così, io non ero come lui, ma lo sono diventato lentamente e purtroppo inconsapevolmente. Soltanto adesso ho capito quale fosse il problema quando mia madre lo rimproverava di rimandare all'infinito determinati impegni di notevole importanza. Purtroppo devo aggiungere che mio padre era anche manesco e qualche problema penso sia dovuto proprio al fatto di non aver mai dimenticato i momenti che vivevo nel terrore e le botte ricevute per futili motivi anche davanti ad amici o pubblicamente. Da dire che anche mia madre tende a rimandare all'infinito le pulizie e l'ordine in casa ma anche il fatto di cucinare... è arrivata a orari di pranzo fuori da ogni logica (tipo il pranzo alle ore 18 o qualcosa di superveloce/surgelato) per me che amo l'ordine e la puntualità ho sempre vissuto con sofferenza queste condizioni ma per un senso del dovere, che non sto qui a spiegare, non ho potuto abbandonare questa casa piena di caos, ho il mio spazio ordinatissimo, pulitissimo e mi organizzo autonomamente con i pasti... diciamo che ho trovato un equilibrio in questo ma non posso vivere di tira e molla in questo modo anche perché potrei nascondere altri problemi che forse spiegherebbero il mio status da supersportivo o il fatto di non sentire la necessità di stare insieme a qualcuna o di essere aperto al dialogo con tutti ma di non dire mai nulla di me e dei miei pensieri, tanto da risultare un ottimo interlocutore/consigliere ma alquanto misterioso sul personale. Secondo voi sono un caso difficile ?
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Secondo voi sono un caso difficile ?
>>>

È difficile dirlo senza conoscerla.

Il perfezionismo può portare alla procrastinazione, indipendentemente o meno se lo si è "ereditato" in famiglia.

Si rivolga a un collega di persona se desidera maggiori chiarimenti.
[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
adesso riesco a spiegarmi anche quel bisogno di ordinare la stanza prima di iniziare qualunque attività.

Devo aggiungere una cosa importante, non so se c'entra qualcosa con il "peggioramento" delle procrastinazione:

sin da bambino amavo collezionare oggetti di un certo valore, forse perché notavo i miei genitori in difficoltà economiche, così a 8-9anni pensavo già al valore che avrebbero avuto quegli oggetti una volta diventato grande. Questa grande lungimiranza in me da bambino l'ammiro ancora oggi, avevo un enorme attaccamento a questi oggetti. Da circa un paio di anni ho smesso di collezionare qualunque oggetto e un giorno ho pensato addirittura di vendere tutto e utilizzare il ricavato per cose che al momento ritengo più importanti.

Allora mi chiedo come mai un collezionista che, fino a qualche anno, fa teneva moltissimo a tutte le sue collezioni oggi non gli da la stessa importanza ? Devo aggiungere che l'attività sportiva che amo e che pratico da circa 3 anni è stata la prima causa del rimandare tante cose a data da destinarsi. Questo mese mi sono messo in pausa da tutto proprio per riconsiderare le priorità ma, non riuscendoci i alcun modo, sono venuto qui a chiedere un consulto.

[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La tendenza al collezionismo è spesso un indice di ossessività, tratto che sembra evidente nel suo caso. Non è un peggioramento, è solo una ulteriore specificazione di come funziona il suo problema. Che però non potrà risolvere acquisendo altre informazioni (anche questo è tipico dell'ossessivo: l'illusione che informandosi di più riuscira a controllarsi meglio), né online né in altro modo. Deve farsi seguire da un professionista di persona se desidera uscirne.