Tempi per stare meglio

Sono in depressione e ho avuto attacchi di panico. Ora sono in cura con xanax (15 gocce a sera) e cipralex (10 mg a pranzo). Domani inizierà la seconda settimana di assunzione con 10 mg di cipralex e non ho attacchi di panico ma sono molto giù di morale. Il mio psichiatra dice che già settimana prossima potrebbero vedersi miglioramenti anche per l'umore. Secondo la vostra esperienza che tempi sono necessari? Ho da poco ricominciato a lavorare e non posso perdere di nuovo tutto. Spero che presto migliorino le cose. Aspetto una vostra risposta, grazie mille.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sta ripetendo la stessa richiesta. E' inutile che lo faccia, e se al momento non può evitare di chiedere questa conferma in maniera ripetitiva, non è invece il caso di darLe risposte facendo finta che sia una normale richiesta di informazione, altrimenti la domanda si alimenta all'infinito, facendola stare peggio in attesa dell'effetto.
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Utente
Utente
Dopo la prima risposta, non ricevo più repliche alle mie domande. Scrivere nuovi post è l'unica soluzione. Mi scuso per questo ma il malessere in attesa dell'effetto del farmaco è normale poichè sono ricaduta quando riprovavo a farmi una vita. Vorrei solo avere certezza che devo attendere e non che la cura sia sbagliata. Perciò chiedevo entro quali tempi è necessario rivalutare la cura, accorgendosi che non fa effetto. Voi medici, dovreste sapere, che chi come me è affetto da queste patologie si sente sotto un treno e anche solo sentirsi ripetere che andrà tutto bene e che è bisogna attendere con pazienza migliora le cose, tranquillizzandoci. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La ripetizione della stessa domanda è un sintomo patologico e non ha alcuna efficacia in quanto tra poche ore continuerà a chiedere sempre la stessa cosa.

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Utente
Utente
Se fossi stata risposta in replica alle miei prime richieste (altri post) non avrei chiesto altri consulti. Se venissi risposta, non lo chiederei. Se mi chiedo quando guarisco è perchè vorrei ricominciare a vivere. La soluzione che mi consiglia qual è? Uccidermi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Rispondere alle sue domande non porta a nulla se non al fatto che lei vuole continue rassicurazioni, fonte del suo disturbo psichiatrico per cui è in trattamento.

Deve attendere i tempi di risposta senza continuare a domandarsi la stessa cosa.
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Utente
Utente
Questa era la risposta che attendevo. Ora aspetterò i tempi di risposta (che indica anche il bugiardino) senza domandarmi nè domandare nuovamente la stessa cosa. Grazie mille per la pazienza.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Secondo me rifarà la domanda a breve.
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Utente
Utente
Ma lei è uno psichiatra o viene pagato per istigare? Mi sembra assurda questa sua risposta. Se le ho detto che mi ha fornito la risposta che cercavo, STOP. Vabbè che siamo malati ma non siamo cerebrolesi! Abbia pietà! Invece di rispondermi "Secondo me rifarà la domanda a breve". si preoccupi di dare risposta a quanti sono ancora in attesa.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
"viene pagato per istigare" mi piace
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Utente
Utente
...potrebbe anche essere "pagato per istigare alla reazione"...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Sarebbe il caso di cercare di capire le risposte del collega anziché reagire Lei in questo modo.

Ripetere le domande produce altre domande, a meno che qualcuno, riconoscendo questa forma non blocchi questo circolo.

Per star bene le serve avere risposta alla domanda "starò bene" ? No, la cura funziona e non consiste in una risposta. Ci mette il suo tempo e nel mentre è bene non far soffrire di più il paziente. Un modo per farlo soffrire di più è rispondere alle domande ripetitive, cosicché anziché chiederlo tre volte lo chiederà trenta. Il tutto senza alcun costrutto, perché esistono due risposte: a) starà bene, ma è una risposta approssimativa, di incoraggiamento; b) non lo sappiamo, che è una risposta statistica, uguale sia quando la probabilità è 1% che quando è 99,99%.


"anche solo sentirsi ripetere che andrà tutto bene e che è bisogna attendere con pazienza migliora le cose, tranquillizzandoci. "

No, mi creda, a volte alimenta la domanda e fa esattamente il contrario.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Pacini, sarebbe bastato rispondere ai precedenti consulti (in quanto dopo una replica non ricevevo più risposte) e dirmi che assunta una dose minima efficace (10 mg di cipralex penso) bisogna attendere dalle 2 alle 4 settimane per rendersi conto di miglioramenti significativi o rivalutare la cura (dosaggio o altro farmaco). Risposta che non mi è stata data (ma che ho ricevuto in altri contesti), ricevendo invece la risposta di dover attendere. Inoltre replicare "Secondo me rifarà la domanda a breve" non solo lo reputo un atto a dir poco squallido e poco professionale ma anche indelicato. Mi corregga se sbaglio ma voi siete medici, e per la specializzazione che avete conseguito mi trovate ad avere a che fare con pazienti che potrebbero rinunciare alla vita senza pensarci su troppo. Ogni caso è a sè, sicuramente. Però avuta la risposta che cercavo, come è evidente non ho più scritto come invece insinuava il suo collega. Potrebbe esserci però qualcun altro che a differenza mia, viene qui per tranquillizzarsi ( a volte a noi basta davvero poco per rassenerarsi per qualche ora) e ricevendo risposte poco rassicuranti, faccia schiocchezze. Aprire un portale del genere non è cosa da poco. Idem mantenerlo. Difficile altrettanto sarà per voi specialisti dover rispondere dietro uno schermo non sapendo chi c'è dall'altra parte. Ma proprio perchè si parla di virtuale non tutti gli atteggiamenti del reale possono essere traslati qui. E se fossi stata una battuta ironica, non c'entra. Perchè di persona avrebbe avuto un senso, dietro uno schermo no. Buon lavoro Dr. Pacini.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"Per valutare l'efficacia di un farmaco antidepressivo occorrono almeno 3 settimane."

Questa la risposta ricevuta in uno dei consulti precedenti.

Ancora prima

"Ci vorrà pertanto ancora qualce settimana di pazienza per vedere dei risultati concreti e stabili."

Da due medici diversi,.

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dopo
Utente
Utente
Nessuno specificava DALLA DOSE MINIMA EFFICACE.Ed io quando scrivevo non assumevo ancora la dose minima efficace. Mi sentivo sempre peggio, cercavo di sforzarmi per non perdere i sacrifici fatti e mi rivedevo sempre punto e a capo. Potremmo continuare all'infinito. Io credo di aver ragione, lei difenderà i suoi colleghi. In qualunque caso non scriverò più su questo forum anche se avrei altre domande da porre.
La saluto, buona giornata.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
"Inoltre replicare "Secondo me rifarà la domanda a breve" non solo lo reputo un atto a dir poco squallido e poco professionale ma anche indelicato."

beh, era solo una rilevazione clinica poi che possa ritenerlo "squallido" è un suo problema non certo il mio.

Per il "poco professionale" ed "indelicato", direi che posso rispondere chiaramente che lei non solo è "indelicata" alla pari ma è anche "maleducata"

Del resto è anche un poco "incazzosa" quando qualcuno le fa rilevare che la risposta che ha ricevuto aveva lo scopo di interrompere il loop in cui stava (...e pare anche con successo! anche se "avrebbe altre domande da porre").

Saluti a lei
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Utente
Utente
Cambi lavoro. IL becchino sarebbe adatto. Io maleducata? Ma lei che giuramento ha fatto? Forse dimentica di essere medico
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Sinceramente, non avendo alcun tipo di pregiudizio, il "becchino" può anche andare bene.

Io ho giurato di dare salute ai miei pazienti e NON devo dare spiegazioni a lei.

Il dato di fatto è che si rivolge, in ogni caso, in modo maleducato oltre che pretenzioso senza accettare ragioni.

Non è libera, ma liberissima di avere una sua opinione personale fermo restando che è obbligata ad avere rispetto degli altri secondo le norme di Buona Educazione, se non le mancano.

Secondo il mio parere, il suo modo di rivolgersi nei miei riguardi ed anche nei riguardi del collega è stato maleducato e di certo non ho bisogno della laurea per affermarlo, quindi non capisco cosa c'entra il mio giuramento con la sua maleducazione.

Arrivederci a presto
[#18]
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Utente
Utente
Mi scusi Dr Ruggiero ma la maleducazione dove è?

"secondo le norme di Buona Educazione, se non le mancano" che fa adesso insulta?

Il giuramento c'entra in quanto c'era del sarcasmo nella sua risposta "Secondo me rifarà la domanda a breve". Sicuramente come Lei afferma c'era del patologico ma penso che se uno si rivolge ad un portale del genere, nella sezione Psichiatra è legittimo o no?

Sorvolo su tutti gli altri insulti. Basterebbe pensare che chi approda qui non fa altro che cercare rassicurazioni e risposte da specialisti e che se stesse bene non scriverebbe.

Sottolinea che ho altre domande da porre. Certo se in una settimana io fossi guarita dalla depressione significherebbe che ho finto e che non ho mai accusato sintomi di tale malattia. Invece naturalmente porto con me ancora dubbi, ma mi riserverò di non esprimerli su tale portale se invece di essere considerata depressa, lei addirittura definisce un paziente incazzoso. Le ripeto dal vivo, forse avrei anche accettato le battute (se tali sono) ma dietro uno schermo cambia tutto.

Non sono nè la prima nè l'ultima ad aver richiesto più di un consulto. Se non è lecito, chiedete al programmatore del sito di identificare l'utente e di permettergli un solo consulto per patologia. Controllereste chi effettua registrazioni diverse per chiedere sempre la stessa cosa e dareste così a tutti lo stesso spazio. Ma non penso che il problema sia questo. Il problema è chiedere più volte la stessa cosa?

Beh la pretesa di ricevere risposta era suggellata dallo scrivere su uno dei migliori portali (secondo la reputation online) di specificità medica.

Ripeto che potremmo continuare all'infinito. Lei rimane delle sue ragioni, io delle mie. Anche se le faccio notare tra i due interlocutori, la persona più debole sono io che cercavo un appiglio.

Saluti. E sicuramente non a presto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La dose minima efficace è quella a cui si arriva di regola, ma comunque la tempistica è uguale. Si sta male i primi giorni, a volte peggio, e soprattutto con le prime dosi, che tendono a essere frazioni di quella efficace (si inizia bassi e si aumenta). In ogni caso anche per 1 goccia la tempistica entro cui se ne valuta l'effetto terapeutico eventuale (che con una goccia non si prevede) è 1 mese.

Sottointeso che i colleghi le rispondeva relativamente alla dose che prendeva lei, che fosse poi quella di riferimento, o di meno, o fosse stata anche di più, le avevano risposto, ma la sua domanda ripeteva la questione della durata, e lo faceva non dopo un mese, ma subito dopo.

Secondo me non è che si sbaglia o ha ragione, non siamo qui per questo, semplicemente ha ingaggiato una discussione secondo l'idea che la risposta debba essere rassicurante perché lei è ansioso, e questo per un medico sarebbe ben più facile che spiegarle altro. Quindi se un collega le risponde diversamente, può esserci un senso in tutto ciò, anche quello di scoraggiare il meccanismo della domanda ripetuta con conseguente aumento dell'ansia.
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