Calcolo uretrale 5 mm

Gentile Dottore,
a partire dai primissimi giorni di agosto 2014 ho iniziato ad avvertire dei fastidi al basso ventre sx: un senso di pesantezza e schiacciamento, quasi mai dolore, ed una sensazione di pressione (come se mi venisse puntato un dito) all'inguine sx.
All'inizio ho pensato ad una colite, poichè avvertivo come una continua sensazione di dover defecare, pur andando regolarmente di corpo. In seguito, la sensazione del defecare è stata sostituita da una pesantezza nella zona del glande, come se dovessi continuamente urinare. La notte, poi, mi sono spesso svegliato con la percezione di dover orinare a lungo, quando invece le mie pipì erano molto contenute.
In data 1 settembre mi sveglio la mattina alle ore 7.00 tranquillamente. Verso le 7.30 avverto i primi fastidi al bassoventre (sempre alla parte sx) e, nel giro di un'ora, il dolore diviene insopportabile.
Mi reco al pronto soccorso per le 9.00 e mi viengono somministrati una flebo di tachipirina e una di antispasmico, ma il dolore -che sembrava sulle prime essersi affievolito- non passa del tutto, anzi sembra riprendere. Seguono allora una flebo di protettore gastrico (iniziata la quale mi sento nettamente meglio) e un altro antispasmico.
Alle ore 12.00 o poco meno i dolori sono terminati, solo tanta spossatezza. Faccio esami del sangue (tutto ok), delle urine (con rilevazione di presenza di sangue, ma non visibile ad occhio nudo). Segue una TAC, che rileva “immagine iperdensa da riferire a calcolo di circa 5 mm situato nel tratto prevescicale dell’uretere sx che condiziona lieve distensione delle vie escretrici a monte” e pure “ipodensità di aspetto cistico di circa 1 cm in sede corticale a dx. Nei limiti fegato, pancreas, milza e surreni. No falde ascitiche”.
Termino con visita dall’urologo, che mi prescrive
-TORADOL intramuscolo in caso di colica renale
-LEVOFLOXACINA da 500 mg, una capsula al giorno per 7 gg
-TAMSULOSINA, una capsula al giorno fino ad espulsione calcolo (max 20 capsule).
-Esame urine, urino coltura ed ecografia renale di controllo dopo 30 gg.
L’urologo è stato molto sbrigativo, dunque non sono riuscito a chiedere:
-Un calcolo di 5 mm viene espulso facilmente con le urine? L’idea di quel “coso” di 5 mm che esce dal mio pene non mi sembra possibile! Si sbriciola, per caso?
-Se non esce con le urine cosa accade?
-Ho a volte sentito parlare di calcoli “bombardati” con il laser, per sbriciolarli. Ma una volta ridotti ai minimi termini vengono espulsi con le urine o bisogna intervenire con un sondino all’interno del glande (cosa che mi terrorizza)?
Al momento, dopo la mattina passata in ospedale, percepisco una sensazione di piccola pressione nell’inguine sx, tra il solletico e il fastidio.
La prego di una risposta, sono molto preoccupato.
Trevor
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
la compiacenza dell'uretra è molto superiore a quella del ben più sottile uretere, pertanto nel momento in cui il calcolo si decidesse a "cadere" in vescica sarebbe quasi certamente espulso senza alcun ulteriore disturbo la prima volta che si urina. Purtroppo, se e quando questo accadrà è assai difficile da prevedere. Per esperienza sappiamo che calcoli fino a 6-7 mm hanno buone possibilità di essere espulsi, in particolare ricorrendo ad una terapia "espulsiva" simile a quella che le è stata prescritta. Ma se il tanto attesso "passaggio" non avviene entro alcune settimane, certamente non si può attendere molto oltre e biogna quindi mettersi nelle condizioni di andarlo a rimuovere con un opportuno intervento endoscopico. Se si intende ricorrere al servizio pubblico, è opportuno essere inseriti in una lista d'attesa, se mai il calcolo uscisse nel frattempo tanto meglio, ma almeno non si sarà perso troppo tempo. Tutto questo diopende anche molto dalla frequenza e dalla gravità dei disturbi, se i dolori sono importanti e frequenti, le indicazioni ad una risoluzione diretta possono diventare più urgenti. In partica, un bilancio della sua situazione lo potremo fare tra 7-10 giorni in base all'evoluzione della situazione. In questa fase, noi non riteniamo opportuno consigliare di bere molta acqua, poiché la progressione eventuale del calcolo dipende dalla compiacenza dell'uretere e non dalla spinta posteriore dell'urina. esagerare con i liquidi può solo appesantire il rene (già lievemente sofferente) e rischia di scatenare dolore inutilmente. le consigliamo la lettura di questo nostro articolo, nel quale si approfondiscono questi argomenti:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Paolo Piana,
innanzitutto grazie per la prontissima risposta.
A dirle la verità, io credevo che la seconda opzione per l'eliminazione di un calcolo nel momento in cui questo non scendesse nella vescica rimanendo nella zona bassa dell'utetere fosse quella del trattamento via onde o "bombardamennto" (perdoni il registro assai poco tecnico), poichè l'endoscopia mi atterrisce alquanto.
Mi conferma dunque che il mio calcolo, qualora non finisse in vescica, debba essere trattato con endoscopia?
Inoltre vorrei chiederle se la terapia datami le appare carente o comunque non del tutto sufficiente.
Infine: bere 1.5/2.0 litri di acqua al giorno è esagerato o è meglio evitare (io bevo molto meno!)?
Intanto le dico che oggi non presento dolori, ma un solletico e il solito senso di pressione all'inguine sx.
Cordialmente
Trevor
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
il trattamento con le onde d'urto di un calcolo nel tratto terminale del'uretere è possibile, ma le possibilità di un risultato efficace e completo sono piuttosto modeste. Nulla toglie che si possa fare un tentativo ma, in particolaere se vi sono disturbi attivi, si rischia unicamente di tirare le cose troppo per le lunghe. Per questo motivo, nella nostra struttura abbiamo da tempo rinunciato a seguire questa strada. Comprendiamo che la parola "endoscopia" possa lasciarla inizialmente sgomento, ma le garantiamo che si tratta dell'unico modo rapido ed efficace di risolvere il problema, quando questo si renda necessario. Per intanto comunque, il suo calcolo ha ancora delle buone possibilità di levare l'incomodo spontaneamente. La terapia che sta assumendo è quella comunemente adottata, talora si associa anche del cortisone, ma il farmaco più importante è certamente la tamsulosina. in quanto all'acqua, in linea di massima in questi frangenti noi consigliamo di bere "per quanto si ha sete", indicativamente non più di 1,5 litri al giorno.

Saluti
[#4]
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Utente
Utente
Dimenticavo:il mio medico curante sostiene che camminare e saltare può aiutare l'espulsione. E' vero?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
E' vero. Noi consigliamo ad esempio di scendere trotterellando 10 piani di scale un paio di volte al giorno ... prendendo l'ascensore per salire!
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Utente
Utente
Proverò. Grazie!!
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Utente
Utente
Ci sono cibi o bevande che aiutano?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Nulla su cui si possa fare sicuro affidamento.
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dopo
Utente
Utente
Mi permetto di disturbarla nuovamente, dottore, per ragguagliarla su un episodio avvenuto oggi.
Dopo aver orinato, ho notato alcuni puntini scuri (credo di color grigio scuro), una ventina-trentina probabilmente, tipo granelli di sabbia (duri al tatto, proprio come sabbia, per l'appunto).
Questo è indicatore di qualcosa?
Le faccio notare che circa mezz'ora prima ho avvertito un piccolissimo dolore nel solito posto (basso ventre sx).
La saluto.
Trevor
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
può essere certamente un buon segno, la conferma si avrà nelle prossime 24-48 se a quanto accaduto corrisponderà la scomparsa, o quantomeno la riduzione sostanziale dei disturbi.

Saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
le scrivo per un veloce ragguaglio della situazione.
Come già segnalatole, dopo la dolorosa colica di lunedì 1 settembre, in data 3 settembre ho fatto una pipì con diversi granellini scuri, tipo sabbia. Da quel giorno, tuttavia, tranne rarissime eccezioni, i granellini di sabbia neri sono stati pressochè assenti.
Negli ultimi due giorni, vale a dire sabato 6 e domenica 7 settembre, avverto nella zona inguinale un senso di pressione più accentuato e come un sentirsi pungere. Tuttavia, da quel primo settembre, non ho avvisato dolori. Inoltre, nelle ultime 48 ore avverto come un senso di pesantezza sul glande che mi dà la sensazione di dover urinare spesso.
Tuttavia, non avverto alcun dolore, ma una sensazione di generale fastidio.
Le sembra un decorso, se non positivo, almeno non negativo?
L'urologa, le ricordo, mi aveva prescritto:
LEVOFLOXACINA da 500 mg, una capsula al giorno per 7 gg
-TAMSULOSINA, una capsula al giorno fino ad espulsione calcolo (max 20 capsule).

p.s. Prese le 7 capsule di LEVOFLOXACINA devo smettere o continuare?

Cordialmente

Trevor
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
diremmo non vi sia alcun motivo di assumere degli antibiotici ora, se i disturbi non sonomancora completamente scomparsi programmi invece l'esecuzione di una ecografia reno-vescicale appena possibile.

Saluti
[#13]
dopo
Utente
Utente
L'ecografia è programmata per il 24/09, anche se in ospedale mi avevano consigliato di farla dopo un mese dal 1 settembre.
Ritiene che il 24 sia troppo tardi e che debba anticiparla?
[#14]
dopo
Utente
Utente
Sempre dopo un mese dal primo settembre, inoltre, dovrei fare esami urine e urino coltura. Crede debba anticipare anche queste?
p.s.Ora cerco di bere 1,5 litri di acqua al giorno, di più non riesco.
[#15]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
bere moltissimo nelle fasi espulsive è inutle e talora controproducente, l'abbiamo ripetuto già infinite volte da queste pagine, a lei anche nel nostro primo contributo del 2 Settembre scorso che lei verosimilmente non ha letto con la dovuta attenzione:

<<<In questa fase, noi non riteniamo opportuno consigliare di bere molta acqua, poiché la progressione eventuale del calcolo dipende dalla compiacenza dell'uretere e non dalla spinta posteriore dell'urina. esagerare con i liquidi può solo appesantire il rene (già lievemente sofferente) e rischia di scatenare dolore inutilmente.>>>


Pertanto, un litro e mezzo al giorno è più che sufficiente. Si avrà tempo e modo per aumentare le quantità, cosa sacrosanta, ma al di fuori degli episodi acuti. Considerato che qualcosa pare essersi mosso, sarebbe utile capire veramente cosa sia successo, ancora tre settimane pare eccessivo in una fase in cui si è al limite tra una soluzione spontanea favorevole e la necessità di dover intervenire endoscopicamente.

Saluti
[#16]
dopo
Utente
Utente
Credo di essermi espresso male Dottore: quel che volevo dire è che negli ultimi 2-3 giorni ho più sete del solito, dunque arrivo a bere 1,5 litri di acqua (invece del solito litro scarso). Temevo, dunque, che bere questa quantità di acqua (non oltre) potesse nuocere, visto il momento.
Leggo con estremo interesse quel che scrive: ho trovato molta attenzione e pazienza nei suoi consulti, cosa purtroppo non ravvisata in ospedale.
Mi sembra dunque di capire che un'ecografia sarebbe da contemplare tra 3-4 giorni, ovvero dopo dieci giorni o poco più dal primo episodio di colica renale. Cercherò quindi di anticipare il tutto.
Grazie ancora del suo tempo.
Trevor
[#17]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore. Le scrivo per un ragguaglio della mia situazione. Negli ultimi 2-3 giorni ho avvertito un fastidio localizzato alla punta del pene (senso di pesantezza e pressione). Ieri sera, dopo una giornata fisicamente molto pesante, verso le 18 faccio pipì e scorgo alcuni puntini neri, tipo sabbia. Dalle ore 20.30 il senso di pressione e di fastidio alla punta del pene diviene più forte, fino a diventare dolore, con insistente sensazione di dover urinare. Sempre dalle 20.30 inizio ad avvisare dolore e forte indolenzimento al bassoventre sx. Il dolore raggiunge il suo picco tra le 21.00 e le 22.00, per poi sparire alle 22.30, portando via pure la sensazione di dolore al glande. A differenza della prima colica, quella del 1 settembre, durata 4 ore, questa è durata meno della metà, è stata molto meno intensa ed è passata senza assumere nulla, solo stendendomi e riposando.
Oggi non ho avuto dolori, neanche quel sentirsi premere e pungere all'inguine sx. Questa mattina ho visto ancora dei puntini neri nelle urine, due o tre grandi come granelli di sabbia, altri ancora più sottili.
Crede che la giornata di ieri pesante fisicamente abbia potuto scatenare dolore?
Ho anticipato l'ecografia all'11 settembre.
Cordialmente
Trevor
[#18]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Attendiamo gli esiti dell'ecografia.
[#19]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore.
La informo sulle novità che, francamente, mi hanno un po' avvilito.
Dalla eco fatta oggi leggo il referto:

Si rileva la presenza di plurimi spot iperriflettenti subcorticale d'ambo i lati, accentuati a sx, quali prenefrolitiasi.
No lesioni focali bilateralmente. Presenza formazione cistica mesorenale dx di 17 mm.
Rilievo saliente dato da formazione iperriflettente in paratrigonale sx ipomobile nei piani del decubito di circa 7 mm, tuttavia da rivalutare a specialista urologo.

Da quanto capisco, mi sembra che la situazione non sia migliorata granchè. Inoltre, mi preoccupa la crescita del calcolo da 5 a 7 mm e la crescita della formazione cistica da 10 a 17 mm.
Ha senso continuare con la tamsulosina?
Le chiedo cosa fare, mi sento molto scoraggiato.
Trevor
[#20]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
l'esperienza ci ha insegnato a non prendere troppo alla lettera le misurazioni eseguite dagli ecografisti, specie se parliamo di differenze nell'ordine dei millimetri. Pertanto, almeno da questo punto di vista non deve "avvilirsi". Il dato saliente è che, purtroppo, il suo ospite non se ne è andato, come potevano far preludere alcuni vaghi segni nei giorni scorsi. A questo punto diremmo che sia indispensabile mettersi nell'ordine di idee si rimuovere l'incomodo, con un piccolo intervento endoscopico (ureteroscopia operativa), ovvero entrare quantomeno in una lista d'attesa, visto che presso le strutture pubbliche è molto difficile che le si possa dare un riscontro in tempi tanto brevi. Nell'attesa dell'intervento lei potrà anche continuare ad assumere la terapia "espulsiva", non è raro che il calcolo venga espulso anche a poche ore dall'intervento. L'importante è mettersi al più presto nelle condizioni di risolvere. In ogni caso, nell'eventualità che lei non avvertisse più disturbi di alcun tipo, nell'imminenza dell'intervento verrebbe comunque ripetuta una ulteriore ecografia.

Saluti
[#21]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore. Mercoledì ho fissato un appuntamento con un urologo per avere info su come procedere.
Non ho parole per esprimerle la mia gratitudine per la sua pazienza e professionalità.
Trevor
[#22]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
le fornisco le ultime novità riguardo il mio calcolo.
Secondo quanto suggerito dalla ultima eco fatta, mi rivolgo ad un urologo. Quest'ultimo, guardando le foto dell'ecografia, mi ha detto che in data 11 settembre (ovvero giorno dell'eco) il calcolo risulta disceso nella vescica.
Io, dunque, le chiedo:
- dal referto dell'ecografia si evince questo?
- io, dall'ultima colica del giorno 8 settembre, non ho più dolore e tranne un leggerissimo fastidio al basso ventre sx, peraltro non continuo, non rilevo nulla. Tranne pochissimi puntini tipo sabbia grigia, però, non mi sembra di aver espulso nulla (ho filtrato le mie urine nel 90% dei casi).
Come devo dunque ora comportarmi?
Cordialmente
Bruno
[#23]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
la nostra esperienza ci porta a pensare che in un uomo della sua età, un calcolo di quelle dimensioni, una volta caduto in vescica, verrebbe quasi istantaneamente espulso nelle prime minzioni, poiché l'uretra è di gran lunga più ampia e compiacente dell'uretere. D'altro canto, nell'ecografia si parla di una concrezione "ipomobile" (ovvero scarsamente mobile), mentre un calcolo che rotola libero sul fondo della vescica sarebbe descritto in un modo diverso ed inequivocabile. Se i suoi disturbi non scompaiono completamente entro un paio di settimane al massimo, sarebbe saggio ripetere un'ulteriore ecografia. ma poi muoverai immediatamente per essere inseriti in una lista d'attesa per l'intervento endoscopico.

Saluti
[#24]
dopo
Utente
Utente
Ripeterò l'ecografia. Quello che mi lascia perplesso è che le immagini dell'eco, per l'urologo, indicano con chiarezza inequivocabile il calcolo in vescica. Il referto dell'eco, invece, dice che il calcolo è nell'uretere. E' possibile che l'ecografista abbia sbagliato?
Saluti
Trevor
[#25]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
l'ecografia è un esame semplice e per nulla invasivo, ma ha parecchi limiti nella valutazione della calcolosi, inoltre i rapporti anatomici all'interno della vescica sono molto stretti, pensi che lo sbocco dell'uretere si trova a non più di un solo cm dal collo vescicale. L'ecografista afferma che il calcolo è libero in vescica solo se lo vede chiaramente "rotolare" quando la fa spostare su un fianco. Se questo non accade, è difficile affermare con sicurezza che il calcolo non sia più nell'uretere. Almeno, questo è il nostro modesto punto di vista. Del fatto che un calcolo di quelle dimensioni nella vescica di un uomo della sua dovrebbe "partire come un proiettile" alla prima minzione già le abbiamo detto. Se il calcolo mai fosse davvero libero in vescica e non riuscisse ad uscire, bisognerebbe comunque andarlo a prendere e si trattarebbe di un intervento sostanzialmente non molto diverso dal trarlo fuori dall'ultimo tratto dell'uretere. Insomma, ci pare che si stia facendo un po' di "melina", mentre sarebbe opportuno pensare di liberarla al più presto del suo sgradito ospite, indipendentemente da dove esso stia ora soggiornando.

Saluti
[#26]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore. Resto perplesso su come l'urologo del pronto soccorso e l'urologo della mia ultima visita abbiano minimizzato il tutto.
Cordialmente
Trevor
[#27]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore. Ho degli aggiornamenti, mi permetto dunque di approfittare della sua pazienza.
Oggi ho avuto delle strane sensazioni, sempre nel bassoventre sx. Non dolori, ma un certo indolenzimento. Ho anche provato un senso di pressione al glande, leggero.
Alle ore 19.30 di stasera faccio pipì, controllando come al solio le urine (rituale odioso). Noto sul fondo della mia raccolta qualcosa di nero. Guardo meglio e mi accorgo di un corpo solido che sembra una lenticchia nella sua forma, di 5 mm esatti. Il colore è scuro, controllando bene sembra un ambrato scurissimo, quasi nero. La consistenza è porosa. L'ho espulso notando una leggerissima variazione del flusso dell'urina, minima in verità.
Posso definirmi "stone free"?
Cordialmente
Trevor
[#28]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Stone free ...
Sarà comunque opportuno che lei ripeta comunque un'ecografia tra qualche settimana. Faccia esaminare in laboratorio il calcolo espulso.
[#29]
dopo
Utente
Utente
Lo farò. Ovviamente non assumerò più Tamsulosina (o come si scrive).
Grazie ancora per tutto.
Trevor
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