Terapia doc

Salve dottori dalle mie richieste di consulto passate si evince che soffro di disturbo ossessivo compulsivo , diagnosticatomi da uno psichiatra.
Vi pongo un quesito ,senza dilungarmi troppo visto che altre volte sono stato anche un pò scocciante.
La terapia farmacologica datami dal mio psichiatra sta iniziando a fare effetto e dio solo sa quanto gliene sia grato.Inoltre il sostegno dello psicoterapeuta mi accompagna , anche se forse sono io ad iniziar a capire certi meccanismi.
Le ossessioni sono un pò diminuite , quando riaffiorano fortemente mi dico "eh allora ?sarò al 95 % etero e al 5% omo " (ovviamente faccio una sintesi del mio pensiero non è semplice come sembra però il senso è questo )e sembra che l'ansia diminuisca e di conseguenza il rimurgito e le compulsioni , e delle volte quasi mi viene da ridere pensando a come ho potuto immaginaermi a letto con un uomo .
Tuttavia , ed anche questo lo avevo messo in conto , con il diminuire delle ossessioni , delle compulsioni e quindi dell'ansia , la mia mente mi gioca un altro scherzetto.
"Come mai non ho più ansia ??" , "sto accettando forse la mia condizione di omosessualità "?? Molte volte non gli do peso a questo pensiero , ma comunque torna e ritorna finchè non mi rende ansioso e mi impaurisce nuovamente.
Ho letto di cose del tipo "l'illusione di non avere ansia" , ma sembra il mio caso sia un pò diverso , almeno dal mio punto di vista , in quanto le ossessioni son diminuite , ma non sparite , ciò che è diminuita più delle ossessioni è l'ansia.

Ringrazio in anticipo per le risposte e se potete consigliarmi qualche minforma o lettura che mi potrebbe essere d'aiuto a capire questo meccanismo ne sarei felice .

Buona domenica.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
""Come mai non ho più ansia ??" , "sto accettando forse la mia condizione di omosessualità "??

Sembra comunque un problema d'ansia e un dubbio ossessivo.
Ha chiesto al terapeuta cosa fare quando Le vengono questi dubbi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Grazie dottori , non ho ancora chiesto al terapeuta in quanto attualmente sono fuori per un paio di settimane .
In ogni caso è di indirizzo psicodinamico , più volte ho manifestato l intenzione di cambiare in quanto non credo possa aiutarmi (è di indirizzo psicodinamico ) nel mettere in atto strategie cognitivo comportamentali ,infatti mi dice solo di aspettare l effetto della terapia farmacologica e di star tranquillo.
In ogni caso , e mi scuso se insisto , nel doc la fase in cui mi pongo tali dubbi...."""Come mai non ho più ansia ??" , "sto accettando forse la mia condizione di omosessualità "?? , è comune durante un processo terapeutico ?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"mi dice solo di aspettare l effetto della terapia farmacologica e di star tranquillo."

Ma per uno che ha l'ansia, questo suggerimento è poco o per nulla efficace.
Il Suo terapeuta è psichiatra o psicologo?

Inoltre le rassicurazioni che Lei sta cercando qui in realtà sedano l'ansia solo per poco tempo per poi ripresentarsi con maggior forza.

In psicoterapia cognitivo-comportamentale, infatti, si ricostruisce la sequenza con il pz, aiutandolo a vedere che il primo dubbio (es "sono omosessuale?") è seguito da autorassicurazioni che il pz. tende a darsi. Poi, però, i dubbi ripartono più di prima e quindi ancora più potenti devono essere i test e le varie risposte che il pz cerca per tentare di sedare questi dubbi che lo angosciano.

In altre parole il problema è proprio nelle soluzioni che il pz cerca per risolvere il proprio problema. Ma questo non riguarda il contenuto (sia relativo all'omosessualità, oppure al timore di contaminazione o alla paura di fare del male a qualcuno, ecc...) ma alla forma del pensiero.

Cordiali saluti,
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Gentili dottori buongiorno.
Il mio psicologo non é anche psichiatra.
In pratica mi accompagnano in questo percorso due figure , psicologo ( indirizzo psicodinamica) e psichiatra che è inoltre anche psicoterapeuta specializzato in tcc e quindi in disturbi d'ansia.(ma mi cura in qualità appunto di medico psichiatra)
Ho parlato comunque allo psichiatra ,col quale sono sempre in contatto , sa di questo limite , mi consiglia di cambiare qualora non dovessi aver più fiducia.
Inoltre il mio migliore amico (medico )mi consiglia di approfittare dell'ambivalenza dello psichiatrae farmi seguire solo da una figura in quanto pensa che i progressi fatti finora grazie ai farmaci ,a qualche suggerimento dello psichiatra in chiave tcc ed alle prime sedute in psicoanalisi possano trovare ostacolo dalla ricerca del problema scatenante delle ossessioni non focalizzando,quindi l attenzione su come fermarle.
Dall'altra parte si é creato un legame con lo psicologo che mi fa sentire libero di dir qualsiasi pensiero senza vergogna , ed inoltre sono affascinato dalla scoperta di me stesso e dalle ricerche del proprio io della psicodinamica.
Ma mi rendo perfettamente conto che al momento per chi soffre di doc questo percorso potrebbe peggiorare le cose ,come é già successo in qualche seduta.

Dottori avete qualche libro da consigliarmi riguardante il
trattamento del DOC che affronti anche e soprattutto il caso del DOC di contenuto omosessuale ??
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"ostacolo dalla ricerca del problema scatenante delle ossessioni non focalizzando,quindi l attenzione su come fermarle."

Questo è vero. A parte il fatto che più scava, più alimenta il problema delle ossessioni. Più cerca di fermarle, più peggiora la situazione.
Però non Le suggerisco di affidarsi ad una sola figura, c'è il rischio di creare confusione tra la parte farmacologica e quella più psicoterapeutica.
In ogni caso, se già la terapia farmacologica dà i suoi frutti, il suggerimento che posso darLe è di cambiare tipo di psicoterapia e sceglierne una TCC.
Se poi, in futuro e quando avrà risolto il problema delle ossessioni, volesse lavorare su altri aspetti, avrà tutto il tempo per farlo.

Cordiali saluti,
[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Grazie dottoressa Pileci.
In realtà l'avevo pensato anche io , quello di lavorare prima per la risoluzione di questo problema con una tcc e poi in futuro affidarsi ad un nuovo tipo di terapia .
In che senso c'è il rischio di creare confusione tra le due parti
quella farmacologica e quella terapeuta ?

Una ultima cosa , leggere un libro che tratti del doc , degli inganni della mente è una buona idea o secondo lei potrebbe farmi fossilizzare ancora di più sulle stesse ossessioni ??
Avevo pensato al libro del dott. Melli , però attendo un suo parere.
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Psicologo attivo dal 2014 al 2019
Psicologo
Gentile Utente,
Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale in quanto ad oggi la terapia con le maggiori evidenze scientifiche per il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo. La lettura del libro del Dott.Melli potrebbe rappresentare "un'infarinatura" del disturbo e di come trattarlo, ma sarebbe comunque necessario il supporto di un terapeuta. E' necessario lavorare sulle sue compulsioni al fine di ridurre l'interferferenza delle ossessioni e migliorare la qualità della sua vita. Anche rispetto alla sua constatazione: "Come mai non ho più ansia ??" , "sto accettando forse la mia condizione di omosessualità "??, sono d'accordo con la collega che si tratti di un dubbio ossessivo e come tale dovrebbe essere trattato in terapia. Nel contempo prosegua con la terapia farmacologica, auspicabile nel trattamento del doc e rispetto alla quale mi fa piacere noti degli iniziali benefici.