Prostatite attuale e uretrite pregressa

Buonasera Dottori. Ho già richiesto un consulto riguardo la prostatite, che in un primo momento sembrava svanita ma adesso pare ripresentarsi. Fino a 15 giorni fa stavo bene, ma successivamente ad un rapporto sessuale i primi 3 giorni successivi li ho passati con un dolore al perineo che mi portava ad una condizione di non riuscire ad avere erezioni e calo del desiderio...forse anche di natura psicologica, non lo so. Avendo contattato l'urologo ho iniziato una terapia con ciproxin 500mg RM per 7 giorni, profluss per 30 giorni e orudis supposte 2 volte al giorno per 7 giorni. Attualmente sono al 3 giorno, il dolore è quasi sparito ma ogni tanto ho dei "pizzichi" durante la minzione. Inoltre sto soffrendo di stitichezza, non so se la cosa sia direttamente collegata alla prostatite e ho delle contrazioni improvvise alla prostata soprattutto quando sono seduto, talvolta dei piccoli fastidi. E' possibile che il rapporto sessuale abbia risvegliato un' infiammazione pregressa? Ho già la prostata con calcificazioni e non vorrei che ad ogni rapporto sessuale debba avere questi fastidi e inziare cicli di antibiotici e antinfiammatori. Ho quasi paura di avere erezioni, o di essere impotente. Grazie per la risposta e perdonate la mia eventuale ipocondria.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
che fine hanno fatto i suoi calcoli urinari? Ha eseguito dei controlli successivi per valutare se davvero qualcosa si è modificato dopo l'episodio di verosimile espulsone e la fantasiosa cura che ha seguito per qualche tempo? Le chiediamo questo poichè talora la presenza di calcoli nell'ultimo tratto dell'uretere accanto alla vescica con è più in grado di scatenare disturbi tipici come la colica, ma piuttosto fastidi bassi difficili da interpretare, che possono tranquillamente essere scambiati per cistite o prostatite. Quindi, se non l'ha ancora fatto, noi le consiglieremmo di ripetere al più presto un'ecografia ed una radiografia renale e vescicale, oltre d un semplice esame delle urine.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta Dottor Piana. Purtroppo i calcoli sono ancora nei reni. Sono stato impreciso nel dire che quando ho contattato l'urologo, ho effettuato anche una visita (il 21/10), con annessa visita digitale della prostata, ecografia ai reni, vescica e appunto prostata. Per quanto riguarda i calcoli sono tutti inferiori al centimetro...uno un pó più grandicello di mezzo cm divrebbe essere bombardato con ultrasuoni, perchè se dovesse scendere potrebbe dare fastidio. Verso agosto espulsi un frammento senza grossi dolori, l'ho fatto analizzare e si tratta di ossalato di calcio, ma l'urologo mi ha prescritto comunque una diretta renale tra 15 gg per valutare la presenza di altri (anche di altra natura) nell' uretere. Ritornando alla prostata l'infiammazione c'è purtroppo e anche qualche fastidio, tipo bruciore ma non sempre, nicturia ultimamente rara, e dopo essere andato in bagno avverto uns senzazione di calore dentro il pene, e in erezione talvolta quei "pizzichi" interni...ma non è una cosa che accade sempre. È normale che si sia ripresentata di nuovo? Questi problemi mi comportano una depressione psicologica che si ripercuote sia sullo studio e sia sui rapporti sessuali...ho quasi paura di avere un rapporto!! Secondo lei sono fondate le mie paure? La terapia è idonea? Grazie ancora!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Siamo comunque curiosi di vedere i risultati dlla rivalutazione diretta ai calcoli, poiché questi possono sempre riservare inatttese sorprese. trattare i disturbi prostatici infiammatori del giovane non è semplice e perlopiù gli antibiotici non sono il mezzo migliore, a meno che non vi sia febbre o disturbi molto intensi. parecchio può invece fare un certo "ordine" nelle abitudini di vita, riguardo ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
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Utente
Utente
Si infatti devo dire che calcoli e prostatite sono comparse quest'estate dove il disordine alimentare era parecchio. Inoltre ho spesso praticato il coito interrotto che sicuramente è stato uno dei fattori scatenanti. Bevevo molto poco prima della colica, forse solo durante i pasti, ora ho preso l'abitudine di bere almeno 2l di acqua al giorno. In questa fase acuta della prostatite sto evitando alcolici, cibi piccanti e fritti. Ho iniziato a camminare di più sul tapiroulan in palestra, cosa che prima ritenevo meno importante visto che non ho necessità di dimagrire. Solitamente bevo alcol solo nel week end e sto evitando anche questo x ora. Da questo momento quindi sono destinato ad essere "sensibile" di prostata per tutta la mia vita o ne usciró fuori prima o poi? Cercheró di essere più attento ma non vorrei che per una giornata di eccessi poi debba sorbirmi di nuovo tutti questi fastidi. Sono un tipo molto ansioso e ipocondriaco e sarebbe la mia fine in questo modo. Se vuole la aggiorneró sull' esito della mia radiografia ai reni. Grazie per la disponibilità.
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Utente
Utente
Buonasera Dottore. Mi faccio nuovamente risentire per aggiornarla sul mio stato. Ho effettuato la diretta renale e, nonostante avessi fatto un clistere 2 ore prima dell' esame diagnostico, il risultato è che i calcoli sono solo minimamente visibili, e il radiologo ha attribuito ciò alla mia insufficiente preparazione intestinale. Anche il mio urologo ha visto la radiografia e ha supposto che la maggior parte dei calcoli fossero di acido urico, così mi ha prescritto lo zyloric 150mg per 3 mesi. Per la prostatite ho seguito la cura, sono stato bene fino a venerdì, dove in seguito ad un rapporto sessuale prolungato e protetto, il mattino dopo ho accusato un fastidio al perineo. Può essere causato dal prolungato rapporto sessuale e quindi dall' "affaticamento" della prostata? O la prostatite si è rifatta viva? Dall' ultima visita effettuata giovedì scorso risultavo guarito. Aggiungo che non ho bruciori quando urino, ne nicturia. Ho ultimamente un pò di stitichezza, credo causata proprio dalla paura di ricadere in questa patologia, visto che sono molto ipocondriaco. La ringrazio nuovamente Dottore.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
La radiografia diretta può individuare con certezza calcoli contenenti una buona quantità di calcio di dimensioni superiori a 4-5 mm. Se si sospettano altre situazioni (calcoli piccoli o non calcificati) la radiografia non è sufficiente, può quindi venire in aiuto l'ecografia o meglio ancora la TAC senza mezzo di contrasto. Quest'ultimo accertamento è in egffetti l'unico in grado di dare risultati inequivocabili. L'allopurinolo (Zyloric) non è di per sè in grado di sciogliere eventuali calcoli di acido urico, ma solo eventualmente a prevenirne indierettamente la formazione. Per tentare di sciogliere i calcoli di acido urico è necessario rendere le urine meno acide (pH superiore a 6,5) cosa che può essere ottenuta con particolari sostanze (es. citrato di potassio, eccetera) ben note agli specialisti.
Considerati i precedenti, una intensa attività sessuale può senz'altro riattivare qualche disturbo, non è però detto che debba per forza perdurare nel tempo. Si valuterà quindi l'andamento nel cosrso dei prossimi giorni. In una situazione come la sua, la stitichezza è certamente controproducente, da risolvere quindi con tutti i mezzi più comuni.

Saluti
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Utente
Utente
In effetti l' urologo con il quale precedentemente ero in cura mi aveva prescritto delle bustine di integratori di citrato di potassio e magnesio, si chiamava Calcolit. Vorrá dire che riprenderó l'assunzione affiancando allo zyloric e magari aumentando il consumo di agrumi, se serve. Dall' ecografia si evince che il calcolo più grande è di
mezzo cm. In ogni caso la terró aggiornato sull' evolversi della situazione (in meglio spero). Grazie!
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