Neoformazione vescicale follow-up

Seguito del percorso: macchia rossa in cupola. CA vescicale superficiale HG (sembra ancora non invasivo)
Ho eseguito la TC annuale, ritirata ora con il suo referto che mi accingo a mostrare. Non avrò riscontro se non tra 20 giorni con il medico specialista. Chiedo per favore poter avere una valutazione per quanto sia ammesso e possibile on line.

Cranio: non evidenza di alterazioni densitometriche focali o diffuse a carico del parenchima cerebrale.
Sistema ventricolare sovratentoriale di morfologia e dimensioni normale ed in asse rispetto alla linea mediana.
Normali gli spazi subaracnoidei

Torace:
ambedue i polmoni sono normoespansi. Non alterazioni nodulari o diffuse del parenchima polmonare, bilateralmente,
Non significative linfoadenopatie ilo-mediastiniche; piccolo linfonodo di 11 mm di aspetto aspecifico nel tessuto adiposo precardiaco.
Non versamento pleurico, bilateralmente.
Addome – Pelvi:
Fegato di dimensioni e morfologia nella norma, esente da lesioni focali solide di aspetto patologico. In sede sottodiaframmatica si rileva formazione nastriforme ipervascolare con successiva omogeneizzazione, di circa 7 mm, riferibile ad alterazione di tipo vascolare (shunt o angioma capillare); nodulo di 10 mm nel sesto segmento con progressivo riempimento postcontrastografico centripeto, compatibile verosimilmente con angioma.
Presenza di multiple cisti epatiche, la maggiore di 27 mm, nel III segmento. Colecisti normodistesa, normoconformata, ha pareti lievemente ispessite. Non dilatazione delle vie biliari intra ed extraepatiche. Vena porta pervia. Presenza di alcuni linfonodi di aspetto verosimilmente reattivo all’ilo epatico di circa 15 mm di diametro massimo.
Non alterazioni patologiche di milza, pancreas, reni e surreni. Multiple formazioni cistiche renali bilaterali, alcune esofitiche di 57 mm al polo superiore del rene di sinistra. Regolare escrezione dell’urina iodata; non difetti endoluminali di riempimento. Non dilatazione delle vie escretrici, bilateralmente.

Vescica normodistesa, a pareti modicamente ispessite in toto, in particolare a livello del versante anteriore: si rimanda a valutazione cistoscopica in considerazione della storia clinica del paziente.
Prostata disomogenea e di dimensioni lievemente aumentate (dt 48-50 mm) con esiti di TURP.
Non versamento libero addomino-pelvico. Piccoli linfonodi di dimensioni massime di 10 mm lungo i vasi iliaci bilateralmente.

Ernia inguinale destra con impegno di tessuto adiposo.
Lo studio dello scheletro non ha messo in evidenza alterazioni di aspetto secondario a carico dei segmenti esaminati.
Ringrazio molto come sempre.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Dal punto di vista urologico, questa TAC non evidenzia nulla di particolarmente significativo, in particolre nessun sospetto di neoformazioni recidive a tutti i livelli.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentilissimo Dottore, la ringrazio ancora, sono sollevato e rincuorato dal punto di vista urologico. Per la parte non urologica crede che debba rivolgere la stessa richiesta in oncologia?
Un caro saluto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Anche qui nulla di realmente significativo, ne parli comunque con il suo medico curante.
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Utente
Utente
Tanti ringraziamenti per la sua squisita disponibilità.
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Utente
Utente
Buongiorno, ho eseguito analisi delle urine perchè ho dei bruciorini alla minzione nel pene e come sintomi di leggera cistite nel basso della vescica, il getto è diventato debole e non sento più l'aprirsi del collo vescicale:

densità 1023
ph 5
leucociti 25
nitriti, proteine, glucosio, acetone,urobilina, pigmenti biliari: negativi
eritrociti 50 <10
aspetto limpido
colore giallo oro
sedimento 10-15 emazie pcm
" 6-8 leucociti pcm
Assenza di crescita di batteri e miceti patogeni
Non mi sembrano completamente nella norma, vero? Grazie




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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Questo esame delle urine è compatibile con una situazione di blanda infiammazione, con componente infettiva assente o non significativa. ovviamente deve essere correlata ai suoi sintomi ed ai suoi precedenti. La recente TAC non ha evidenziato alterazioni significative, ma immaginiamo che quantomeno a medio termine sia stata programmata una endoscopia di controllo.
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Utente
Utente
Grazie come sempre per il suo prezioso e chiaro intervento, si, infatti è programmata la cistoscopia semestrale tra due settimane.
Al prossimo aggiornamento, cari saluti.
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Utente
Utente
Buongiorno, ringraziando anticipatamente, eseguo un aggiornamento. eseguita la cistoscopia semestrale e biopsia: il referto sembra essere negativo: minuto frammento di mucosa parete posteriore, sede di reazione fibroplastica e lieve infiltrato infiammatorio cronico del corion, rivestita da urotelio esente da atipie concrete.
P3-Y2401 T-74000 M-09410

Una domanda che pongo, il programma era di eseguire cistoscopie semestrali e BCG semestrali di mantenimento, grazie alla negatività dai due anni dei referti, ora mi è stato cambiato il programma stesso in cistoscopie trimestrali e “con biopsia” a priori, Anche abolite le instillazioni di BCG dando priorità alle sole cistoscopie complete di biopsie trimestrali. Pur avendo il Centro disponibilità di BCG.

Sapevo, da paziente, che la cistoscopia viene programmata come tale e, solo se poi, nel corso della visione si riscontino zone sospette, allora si procede alla biopsia inserendo il sondino preposto nello stesso cistoscopio flessibile.
Allora, se il mio credo è giusto, quale motivazione può essere addotta a questi cambiamenti così radicali? Grazie

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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Senz'altro la biopsia si esegue solo se necessario, quel tipo di dizione si riferisce solo al fatto che si deve approntare per poterla eseguire alla bisogna. Tutto qui.
Il "rallentamento" delle instillazioni in caso di ripetuti controlli negativi ha a che fare più con il buon senso e la farmaco-economia che con l'evidenza scientifica.
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Utente
Utente
Grazie per la gentile risposta, ma non ho ben afferrato il concetto, non c'è stato rallentamento delle instillazioni, bensì sono state proprio abolite.
Dal programma specifico dettatomi nella fine del 2014 erano previste 2 BCG annue (dove si dava per certo l’effetto positivo di dette terapie circa il non ripresentarsi delle neo formazioni) e cistoscopie ogni 6 mesi.
Il cambiamento ora è che le cistoscopie, con biopsie (prima non erano citate), sono ogni 3 mesi invece di 6, quindi un raddoppio di prestazioni annue. Non più terapie di BCG.

Da paziente, mi sento un po’ disorientato, non capisco questo raddoppio di endoscopie, con biopsie, e niente terapie, visto che nulla si è modificato nel mio stato di neo formazioni, rispetto al citato programma. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Cercando di intenderci, parliamo di un "allentamento" di un protocollo, tutto sommato accettabile per l'assenza di recidive a medio termine. Questo anche perché le instillazioni di BCG hanno degli effetti collaterali possibilmente anche gravi, che ovviamente vanno commisurati al rischio tumorale. Per quanto riguarda i tempi dei controlli, le posso dire che 6 mesi sono la cadenza media, se nel suo caso i suoi urologi di riferimento hanno ravvisato indicazioni diverse, con gli elementi a nostra disposizione, noi non siamo in grado di giudicarlo.
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Utente
Utente
Bene, ancora grazie.
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Utente
Utente
Da quando ho eseguito una Turp nel 2013 ho sempre urinato con buon getto e prontezza di emissione fino a dicembre scorso, un giorno prima della cistoscopia.

Da quando ho eseguito la cistoscopia con biopsia a dicembre ho accusato bruciori intensi alla uretra e diminuito getto urinario con lento svuotamento ad ogni minzione. La vescica che spinge ma che non trova adeguata uscita. Ho creduto fosse una normale sintomatologia da trauma di endoscopia, che sarebbe dovuto normalizzarsi dopo una settimana, come le altre volte, invece a distanza di oltre due mesi vedo che nulla regredisce. Anzi avverto anche un fastidio vescicale e un aumentato bisogno di urinare, di piccole quantità, anche improvviso.
Fatti i seguenti esami:
- ecografia vescicale e prostatica, vescica fisiologicamente distesa senza alterazioni della linea parietale. Non si evidenziano immagini patologiche endoluminali.
Esiti di Turp con piccola loggia beante.
Prostata simmetrica di dimensioni lievemente aumentate D tr cm 4.9 – ap cm 3,7 con area centrale di tipo adenomatoso. Vescicole dissociabili e simmetriche. Residuo postminzionale inferiore a 10 cc.

- uroflussometria, di 3 giorni fa,
la minzione è avvenuta con riempimento spontaneo e stimolo abituale. L’esame ha evidenziato un deficit dei parametri funzionali per diminuzione del flusso massimo e medio ed allungamento dei tempi di svuotamento e di flusso.
Morfologia della curva irregolare. Volume vuotato inferiore agli standard I.C.S. 146 (150-400 ml.)
Picco max 6 ml/s tempo al flusso max 6 s volume svuotato 146 ml
Tempo di flusso 36 s di svuotamento 26 s flusso medio 4 ml/s

Aspetto ancora un pò prima di andare a visita urologia con la speranza, poca, di vedermi regredire i sintomi.
Chiedo gentilmente, per esclusione ci si può immaginare una stenosi uretrale? E a che dovuta? E se così fosse, a quali possibilità terapeutiche andrei incontro? Grazie per le molteplici domande.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Gentile Signore,
1) la flussometria non è attendibile per l'insufficiente volume vuotato;
2) se lei è stato sottoposto a TURP, questa deve essere stata parziale, poiché l'evografia pare ancora definire la presenza di tessuto adenomatoso e la loggia di resezione viene definita "piccola":
3) la stenosi uretrale potrebbe essere un'ipotesi, peraltro facilmente valutabile anche radiologicamente, posto che non si voglia ripetere l'endoscopia a breve termine;
4) le stenosi uretrali sono una delle più comuni complicazioni delle endoscopie ripetute;
5) se la stenosi venisse confermata, potrebbe essere risolta, almeno in prima battuta, in occasione del prossimo controllo endoscopico, posto che questo venga eseguito in anestesia.

Saluti
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Utente
Utente
Dimenticavo di dire che ho assunto dapprima chinoloni e successivamente nimesulide senza alcun miglioramento.

Avrei la cistoscopia di follow a meta Marzo, a tre mesi dall'ultima. L'ipotesi di stenosi mi sembra quanto mai vicina alla realtà, visto che il giorno prima della cistoscopia la minzione era senza problemi.
Vorrei avere se possibile i seguenti accenni, una stenosi dovrebbe essere nel caso conseguenza di ripetuti traumatismi da strumenti endoscopici, relativa formazione di cicatrici e conseguente restringimento del lume di escrezione. Se così fosse, per vostra esperienza, quali tipi di intervento possono essere eseguiti attualmente e quanto possano essere risolutivi nel tempo? Esistono altre possibilità non cruente?
Altra curiosità, perché la minzione brucia ancora al passaggio nonostante siano passati due mesi? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Se il sospetto di stenosi è così consistente, sarebbe opportuno che l'indagine endoscopica programmata fosse effettuata in anestesia, in modo che - se del caso - la stessa possa essere risolta con una semplice uretrotomia endoscopica. Su questo argomento si dovrà ovviamente confrontare con il suo urologo di riferimento. Questo è il tipo di procedura che viene utilizzato nei casi più semplici, o comunque di prima diagnosi. Purtroppo si tratta di una delle complicazioni delle strumentazioni endoscopiche ed, entro certi limiti, è indipendente dalle modalità dell'intervento, la perizia dell'operatore, eccetera. Non vi sono valide terapie a base di farmaci.
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Utente
Utente
Sempre molto gentile, grazie. Per favore può rispondermi all'ultima domanda, perché la minzione ancora brucia, tutte le volte, nonostante siano passati due mesi.
Mi viene da pensare che il bruciore, visto che non passa, sia dovuto ad una sollecitazione ricorrente da parte mia, in qualche modo, magari meccanica o altro, all’uretra, che evochi recrudescenza del sintomo.
Le urine sono sterili, la cura antibiotica l’ho eseguita ed anche antinfiammatoria, almeno i bruciori sarebbero dovuti passare, invece no.
Che magari eliminata la causa a monte non si restauri un accettabile lume, senza ricorrere alla uretrotomia, la quale sembra essere altamente recidivante. Una di queste cause, per esempio, è il rapporto sessuale, pur attuato in maniera tenue, subito dopo il bruciore aumenta, quindi il solo allungarsi della uretra è già indicativo.
Altre cause come funghi, virus?
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Il bruciore potrebbe anche non essere causato dall'uretra, ma dalla prostata, la cui irritazione è molto tenace e può resistere a buona parte dei trattamenti più comuni. Questo sarà chiarito dall'endoscopia in programma.
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Utente
Utente
Alla endoscopia, allora. Ringrazio ancora.
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Utente
Utente
Buongiorno, mi pregio aggiornare, siamo a giugno, oltre il ca Hg vescicale del 2012, che sembra finora non recidivante, il problema attuale aggiunto è una stenosi uretrale ed un reflusso ureterale fino al calice a basso riempimento vescicale, asintomatico, uretere nella norma.

Eseguita uretrocistoscopia che rivela stenosi ad anello in uretra bulbare superata con lieve spinta al cistoscopio, stenosi da deformazione uretrale a livello prostatico dovuta a marcata ipertrofia dei tre lobi. Nulla visibile in vescica, osti ureterali visibili eiaculanti urine normocromiche. Flogosi prostatica.

E' stato consigliato chinoloni per 5 gg ed un incremento di alfalitici più serenoa repens, con controllo ad un mese di test uroflussometria.

Non ho chiesto circa la BCG, dovrei richiedere un'altra visita, l'ultima BCG trimestrale risale a ottobre dell'anno scorso, poi è stata sospesa. Vorrei per favore sapere, al di là della difficile disponibilità attuale, come dovrebbe esserne la somministrazione in terapia di follow up, se annuale, se semestrale di mantenimento o altro. Inoltre quale suggerimento in alternativa. Grazie, come sempre.

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Utente
Utente
Strano, nessun intervento, mi ero abituato male. Prima avevo risposte immediate, ho forse sbagliato nella richiesta?
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
I protocolli relativi alla somministrazione del BCG sono abbastanza variabili a seconda delle abitudini del singolo professionista o del centro di cura, in particolare riguardo al numero dei "richiami" da effettuare. In media si può affermere che possano essere da 4 a 6 cicli distanziati fra loro di 6 mesi, in assenza di recidive.
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Utente
Utente
Grazie. A volte tocca a noi pazienti rammentare alcuni eventi programmati ma poi non eseguiti. Di malati ce ne sono tanti ed il medico si trova un gran bel da fare, è umano che succeda.

Quindi, l'ultima soministrazione risale ad ottobre dell'anno scorso, questo tempo trascorso mi ha dato un meritato riposo circa gli effetti dolorosi dovuti alle instillazioni a 3 a 3 ravvicinate. Ultimamente non ne potevo più.

Sarebbe pertanto utile chiederne una adesso e proseguire con una ogni 6 mesi, in assenza di recidive. "Beninteso sempre che trovi disponibilità".
Dico bene?
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Le somministrazioni sono comunque a gruppi di tre.
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Utente
Utente
Aprile 2016, mi pregio aggiornare l'evoluzione ed approfitto gentilmente per chiedere ulteriori consigli. Finora le citologie urinarie e le cistoscopie sono risultate negative, la sintomatologia urinaria vescicale e uretrale è migliorata. I test urodinamici sono poco sotto la norma e mi accontento. Proseguo con il Benur4 mezza compressa alla sera.
Pare ci sia un problema nuovo, da vari anni, circa venti, ho sempre avuto cisti epatiche e renali così dette semplici, esofitiche poi e crescenti di volume, una fino a 6 cm diametro. Così fino ad ottobre scorso, ad odierno tra queste si presentano una per parte ai reni "mono settate"... da seguire nel tempo.
Ho letto un po di cose al riguardo ma non ho trovato nulla sulla evoluzione di tali cisti, che da semplici per 20 anni diventano complesse in pochi mesi, ovvero ad evoluzione che a me sembra rapida. Ovvero ancora, si sta muovendo qualcosa.

Ad essere sincero, non sono molto preoccupato, però mi sento disinformato, non ho la situazione sotto sapienza, vorrei conoscere per sommi capi quali evoluzioni abituali vanno incontro i pazienti con questi tipi di affezioni.
Potrei avere queste notizie?

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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Cetamente non è sufficiente una sola ecografia per cambiare opinione su delle cisti renali periferiche presenti da anni. Se vi è qualche dubbio, invece di tentennare, sarebbe più opportuno eseguire una TAC. Questo esame è in genere sempre tranquillizante.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, grazie molte come sempre, provvedo alla richiesta di indagine.
Chiedo ancora, meglio una Tac o Rmn?
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
La preferenza è a giudizio del suo urologo Curante.
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dopo
Utente
Utente
Non mi è dato di avere un urologo curante, sono dipendente dal CUP regionale il quale ogni volta mi assegna l'urologo disponibile, mai lo stesso e a tempi non proprio brevi.
Quindi a breve avrei solo il medico generico, che non è specialista. Che fare? Preferirei una parere specialistico di codesto importante servizio medico. Ovviamente è solo consiglio.


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dopo
Utente
Utente
Avendo già ricevuto abbastanza dosi di raggi x decido di eseguire una Risonanza magnetica.
Mi pregerò comunque di aggiornare gli sviluppi. Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Lei è ovviamente libero di fare quanto preferisce, ma sappia che non è formalmente corretto che sia lei a decidere a quale tipo di accertamento sottoporsi. Vi sono infatti molte variabili, che potrebbero indurre un nostro Collega ad una decisione piuttosto che un'altra. Abbia pazienza, ma noi a distanza non possiamo avere il dominio di tutti questi fattori.
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dopo
Utente
Utente
Si, capisco perfettamente come dice e le sono grato. Cercherò di riuscire a contattare l'urologo ultimo. A presto.

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