Fuma solo con gli amici

Buongiorno,
innanzitutto desidero ringraziarvi dei, senz'altro, utili consigli che mi darete in merito al mio "problema".
Parto dal principio.
Ho 25 anni, sono fidanzato da diverso tempo (8 anni) con una ragazza coetanea. Siamo sempre stati bene assieme (ovviamente con i tipici alti e bassi). Dopo aver subito un importante lutto famigliare, circa due anni fa, i suoi comportamenti sono cambiati, non solo nei miei confronti, ma in senso assoluto. Da allora ha un profondo bisogno di dimostrare agli altri il suo valore, brama di sentirsi apprezzata dalla gente che le sta attorno, cosa che prima non faceva. Oltre a ciò (anche se immagino che le due cose siano correlata tra loro) ora nutre disgusto verso se stessa. Non si piace mai, "Sono grassa", "guarda che faccia", se le dico "oh oggi sei proprio bella con quel vestito" la risposta classica è:" See, proprio". Insomma, immagino abbiate capito.
Lei esce regolarmente con un gruppo di amici, una parte del gruppo fuma l'altra no. In questo gruppo vi è una sola altra ragazza. Da poco tempo quest'ultima ha iniziato a fumare, dapprima "scroccando" qualche tiro agli altri fumatori, ora invece acquista personalmente le sigarette, è diventata una fumatrice abituale insomma.
Da allora questa "amica" offre sempre una sigaretta alla mia fidanzata (non fumatrice) la quale accetta e fuma.
Io sinceramente questa cosa non la capisco nel senso che se non senti il bisogno di fumare (siccome non fumi da solo, ma solo se ti offrono di fumare) perchè se ti offrono da fumare devi accettare?
Lei non cercava nemmeno di nascondermelo, la prima volta che lo ha fatto me lo ha detto, le successive volte invece se le chiedevo "hai fumato ieri?" mi rispondeva tranquillamente di si.
Ho tentato di affrontare l'argomento, perchè voglio capire il perchè di questo suo gesto. Quando le dicevo che sinceramente questa cosa mi dava fastidio perchè mi pareva una cosa da quindicenne che sente il bisogno di sentirsi grande con gli amici lei mi risponde che "Io sono credo di far male a nessuno a fare questa cosa, credo di avere il senso del limite e se credi che io possa fare una cosa del genere per farmi vedere allora non mi conosci".

Ogni volta che "scopro" che ha fumato la sera prima mi rattristo. E mi rattristo ancora di più perchè se provo a farle delle domande per capire mi aggredisce verbalmente e il discorso decade.

Io non so se sto sbagliando io, forse si, ma la paura che ho è che questo suo bisogno di dover dimostrare agli altri che lei è al loro livello non la porti sulla cattiva strada. Cioè conosco tanti amici fumatori e la maggior parte ha iniziato proprio in questo modo (scroccando tiri agli amici etc etc) solo che queste cose capitano nell'adolescenza solitamente non a 25 anni.

Non so veramente come comportarmi, forse non so come comportarmi perchè non dovrei comportarmi in nessun modo e farmi gli affari miei? Forse si, ma non ce la faccio.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
<< Dopo aver subito un importante lutto famigliare, circa due anni fa, i suoi comportamenti sono cambiati, non solo nei miei confronti, ma in senso assoluto.>>

Gentile utente,
La sua ragazza forse si sta trascinando un dolore irrisolto, che manifesta attraverso comportamenti di "conformismo" nel gruppo, alla ricerca dell'accettazione.
Nel contempo il Suo atteggiamento non può aiutarla, perche sembra di capire che viene percepito come censorio e giudicante.

La ragazza può essere aiutata, ne ha bisogno probabilmente, ma da un Collega psicologo che la aiuti a elaborare il dolore e a modificare la situazione attuale.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta Dottoressa,
Lei mi consiglia quindi di evitare di assillarla con l'argomento?
Per me, come già detto, risulta difficile far finta di niente. Nel senso che anche se sto zitto e non replico alla sua confessione ("ieri ho fumato"), mi rattristo all'istante e mi si legge in volto che qualcosa non va e lei comincia a chiedere "cosa c'è?" etc e alla fine il discorso viene fuori anche se non voglio tirarlo fuori.

Inoltre questa situazione è complicata anche da altri fattori, più o meno dallo stesso periodo (2 anni) il suo desiderio sessuale è sottozero, dice che non sente proprio il bisogno di avere rapporti sessuali e nemmeno di autostimolarsi.
Ho letto altri consulti qui su Medicitalia in cui veniva scritto che un calo del desiderio di questo tipo è associabile a donne che non si trovano bene con loro stesse. Ho capito bene?

[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Beh, il calo del desiderio ha moltissime cause, alcune relative alla persona, altre alla coppia.
Non è possibile, da qui, capire se i vostri contrasti di questo periodo influiscono sul desiderio oppure se è altro.
Dopo questa Sua aggiunta riguardante la sessualità, rinnovo l'ipotesi di un aiuto psicologico per la Sua ragazza, che diventerebbe terapia di coppia ove ci fossero implicazioni della coppia.

Le psicoterapie non sono solo per i malati, ma anche per chi intende migliorare la qualità della propria vita.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

Lei chiede: "perchè se ti offrono da fumare devi accettare?"

Per tantissime ragioni. Lei (che scrive) ritiene che fumare sia un comportamento sbagliato e da evitare? Il significato che Lei attribuisce al fatto che la Sua ragazza voglia fumare quando esce con gli amici mi pare chiaro (=per sentirsi grande, come una quindicenne), ma è certo che per la Sua ragazza sia davvero così?

perchè se ti offrono da fumare devi accettare?
- perché magari alla Sua ragazza piace
- perché magari non sa dire di no a quell'amica, o ad altre persone presenti o a nessuno
- perché si è generata una cattiva abitudine
ecc..

Ma, a parte ciò che fa la Sua ragazza, per Lei che scrive il fatto che quella ragazza abbia iniziato a fumare è un problema? Se sì, perché?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta Dottoressa Pileci,
Io ritengo che fumare sia un comportamento sbagliato. Ritengo che ci siano alcuni comportamenti che siano sbagliati soggettivamente (per esempio posso ritenere sbagliato andare a letto alle 4 di mattina tutti i giorni, mentre per altri non è un comportamento sbagliato, è questione di punti di vista) mentre ci sono altri comportamenti che ritengo sbagliati in senso assoluto, tipo fumare, perchè fumare fa male a te (persona che fumi), fa male a chi ti sta vicino (fumo passivo) e non ha alcuno scopo. Ci sono altre cose che fanno male ma hanno uno scopo, allora magari è una questione di chiedersi se il tradeoff tra effetti negativi e positivi è soddisfacente, ma nel caso di fumare sinceramente trovo solo effetti negativi e nessun effetto positivo.

A lei piace fumare? Non posso esserne sicuro, lei dice che le piace l'odore. Ed è proprio questo che mi ha fatto rizzare le antenne, che mi fa credere che non lo faccia in realtà perchè le piace ma perchè sente il bisogno di sentirsi alla pari di questa amica. Perchè esce con questo gruppo di ragazzi da diversi anni (6/7), i fumatori ci sono sempre stati, se ti piace davvero l'odore del fumo e lo fai per questo perchè non hai iniziato prima a fumare? a fare dei tiri? ma hai aspettato proprio che questa tua amica iniziasse? e proprio dopo il doloroso lutto che ha subito? Cioè a me, che ovviamente non conosco la psiche umana, ma conosco lei, mi farebbe molto strano pensare che sia una mera coincidenza.

Magari non sa dire di no? Questo lo potevo escludere con certezza. Anzi, è sempre stata una ragazza controcorrente, ed è anche una delle cose che mi piace di lei, se una cosa non la voleva fare perchè la reputava sbagliata o non le interessava ha sempre detto di no. Adesso è ancora così? non posso confermare sinceramente. Anche perchè ultimamente non ha più una idea fissa, cambia idea repentinamente e frequentemente. E' capitato più volte che un giorno mi dicesse che una tal cosa non la avrebbe mai fatta perchè non le piaceva e un paio di settimane dopo mi viene a dire " A sai vado a fare la tal cosa" e io le dico "ma come? avevi detto che non ti interessava, non ti piaceva.." e lei risponde dicendo che si cambia idea nella vita.

Perchè si è generata una cattiva abitudine? Non lo so sinceramente, anche perchè noto che di volta in volta in cui parliamo di questa cosa si irrigidisce sempre più e si scalda in un secondo, si mette sulle difensive insomma, comincia a dire che lei non viene a dire a me cosa devo fare e io non devo dire a lei cosa deve fare. Morale ho paura che pian piano arriverà anche a non dirmi più se fuma o no, se non l'ha già fatto. Le classiche bugie a fin di bene.


Mi da fastidio se lei fuma?
Non mi farebbe molto piacere diciamo, soprattutto per la sua salute, perchè se diventa un vizio sappiamo tutti che conseguenze ci possono essere tra qualche anno. Quello che mi da realmente fastidio è se lei lo sta facendo per sentirsi alla pari dei suoi amici, perchè rischia di rovinarsi la vita (prendendo questo vizio) per una scemenza. Se anche non fosse il fumo, ma fosse, che ne so, la raccolta dei funghi porcini probabilmente il sentimento di fastidio che proverei sarebbe lo stesso. Mi da fastidio sapere che lei non fa le cose perchè le vuole fare ma perchè la situazione la spinge a farle e mi da ancora più fastidio sapendo che lei era una ragazza che andava controcorrente e che faceva esattamente quello che voleva fare e che se una cosa non la voleva fare diceva categoricamente no.
Vi posso fare un altro esempio recente che mi ha fatto stare male, forse non ai livelli della sigaretta ma diciamo che mi ha rattristato:
è tanto tempo che, ogni tanto, le chiedo se le va di fare una foto assieme (sono un appassionato di foto, mi piace l'idea di poter immortalare i ricordi) lei mi risponde sempre "no, faccio schifo, guarda che faccia, magari un'altra volta". dai e dai alla fine la foto non si è mai fatta. Qualche giorno fa, è uscita con i suoi amici e io, che ero a casa, trovo postata su di un noto social network un selfie (termine che adesso va molto di moda) fatto da lei con il suo cellulare in cui inquadra se stessa e tutti i suoi amici.
Io sinceramente mi sono chiesto "ma con me fai schifo e con loro sei bella?".

Scusate lo sfogo, mi rendo conto di esser stato un fiume in piena e forse di aver espresso le mie idee anche in modo disorganizzato e poco comprensibile, mi rendo conto che anche io ho i miei problemi a livello psicologico (ho avuto una infanzia difficile, un neurologo qualche anno fa, a seguito di problemi di memoria e concentrazione, mi diagnosticò una depressione reattiva e presi per due anni psicofarmaci ma sinceramente non credo che i miei problemi si siano risolti completamente) e che dovrei recarmi da uno specialista pure io (cosa che farò appena finirò l'università e avrò un reddito). Appunto per questo vorrei sapere se il problema è mio, nel senso tutti questi problemi che mi faccio sono comprensibili oppure sono io che esagero la situazione? Io è questo che vorrei capire, non vorrei passare dalla parte del buono a quella del peccatore senza rendermene conto.


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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
<<Appunto per questo vorrei sapere se il problema è mio, nel senso tutti questi problemi che mi faccio sono comprensibili oppure sono io che esagero la situazione? Io è questo che vorrei capire, non vorrei passare dalla parte del buono a quella del peccatore senza rendermene conto. >>

"Buono" e "peccatore" sono categorie morali più che psicologiche...
Il problema è che, anche se le Sua opinioni fossero dalla parte del giusto in quanto il fumo fa male, così non la aiuta, anzi appesantisce la relazione.

>> mi da ancora più fastidio sapendo che lei era una ragazza che andava controcorrente <<.
Evidentemente qualcosa le è successo; e dunque ben poco mi resta da aggiungere oltre all'indicazione che ho suggerito in #3.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

è probabile che questa ragazza abbia semplicemente appreso una cattiva abitudine.
Se la sua amica, ad esempio, avesse intrapreso una dieta, o volesse seguire una moda e se la Sua ragazza avesse scelto anche Lei di seguire la dieta o la moda, Lei ne sarebbe così infastidito?

Capisco che il fumo può essere fastidioso, soprattutto per chi non fuma, ma io non ci vedrei significati nascosti dietro. Perché non ha cominciato a fumare prima questa ragazza? E chi lo sa? :-)
Perché non ha fatto tante altre cose prima?

Il lutto, di solito, è un evento stressante. Verissimo. Ma sarei molto cauta -pur con tutti i limiti del consulto on line- a collegare questi eventi. Non esiste una causalità lineare, del tipo muore una persona che amo e inizio a fumare.

Certamente stiamo male quando muore qualcuno per noi caro, ma poi c'è un periodo di tempo utile per elaborare la perdita. Chi ci dice che i cambiamenti che Lei ha notato nella Sua ragazza siano negativi?

Inoltre il fastidio che la Sua ragazza prova potrebbe essere del tutto sensato e fisiologico: spero si renderà conto che Lei sta controllando, almeno da come scrive, la Sua ragazza. "Hai fumato?": che senso ha per Lei controllare la Sua ragazza? E se qualcuno lo facesse con Lei, sarebbe infastidito?

Non sappiamo PERCHE' (ciò che Lei sta cercando di investigare) la Sua ragazza abbia cominciato a fumare, ma non è questo il nocciolo del problema, secondo me.

Il problema sembra essere un problema relazionale tra voi due. C'è il controllante e il controllato (seccato). E chissà se anche il problema sessuale non sia una conseguenza di tutto ciò...

Lei potrà sempre esprimere il Suo fastidio in presenza di fumatori e anche il desiderio che nessuno fumi in Sua presenza, ma non può pretendere che la Sua ragazza non fumi. E non sprecherei tempo ed energie a capire perché fuma, perché fuma con l'amica, ecc...
La Sua relazione ne trae vantaggio se lo fa?
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie ad entrambe innanzitutto.

Non so se è un problema mio, magari ho capito male, ma mi percepisco due pareri opposti da parte di due professionisti, uno dei due mi consiglierebbe di adottare una parte attiva in questa situazione cioè cercare di intraprendere un percorso di analisi con uno specialista (per lei o in coppia) l'altro mi consiglierebbe di adottare un comportamento totalmente passivo, di farmi da parte ed accettare la cattiva abitudine.

Sono sinceramente più confuso di prima.

Dottoressa Pileci:
Ma senz'altro si tratta di una cattiva abitudine, e sicuramente mi infastidisce di più di altre cose (es la dieta) ma non per il concetto in se, ma perchè una dieta è pur sempre una cosa da cui una persona può trarne beneficio e quindi posso capire il perchè della scelta, ma fumare non lo trovo utile a niente e sinceramente lo trovo ancor meno sensato se si fuma solo con una determinata persona.
Se mi piace fumare lo faccio ovunque e con chiunque, non solo con una persona. E' questo che non mi torna di tutta questa storia.

"Chi ci dice che i cambiamenti che Lei ha notato nella Sua ragazza siano negativi?"

Non credo ci sia una risposta univoca a questa sua domanda. Per quanto mi riguarda, se una persona sente morbosamente il desiderio di piacere a tutti, di essere apprezzata per le proprie conoscenze, per il lavoro che si svolge tanto da modificare le proprie scelte, beh per me non è un miglioramento positivo, assolutamente. (tempo fa mi disse che adesso avrebbe fatto un determinato corso (relativo ad alcune discipline lavorative) così "vediamo tra me e quella chi ne sa di più". Cioè non compie più le sue scelte perchè vuole fare una cosa, perchè le piace, bensì perchè deve dimostrare qualcosa a qualcuno.

Una ragazza che tendenzialmente ha una mentalità autonoma (controcorrente) che inizia a seguire il branco come un caprone, per me non è un miglioramento positivo.


Per quanto riguarda il controllare:
Io non la ho mai controllata. Le ho sempre lasciato piena libertà in tutto, anzi! Fino a qualche anno fa quando usciva con i suoi amici comunque ci sentivamo tramite sms, al che un giorno le ho detto:"Ma non c'è bisogno che ci sentiamo quando esci con i tuoi amici, sei con loro, stai pure con loro". cioè se fossi una persona che tende ad espandere il proprio controllo sull'altra non le avrei mai detto una cosa del genere.
Non nascondo che ultimamente il desiderio di sapere cosa fa durante le uscite con i suoi amici mi viene, anche quando non mi risponde agli sms per un ora magari mi viene da chiedermi "ma cosa fa?". Questo mio desiderio è cominciato proprio da quando lei ha cominciato a mutare i propri atteggiamenti. All'inizio capivo, era appena accaduto un episodio doloroso, comprendevo che poteva essere un po' destabilizzata da questo fatto e quindi non mi preoccupai, ma a mano a mano che la situazione non migliorava, anzi, l'immensa fiducia che avevo nei suoi confronti un po' ha cominciato a calare.
Ma non perchè non mi fidassi di lei, ma perchè non capivo. Lei diceva di amarmi come prima però si comportava in un modo differente. Poi sono iniziati i problemi sessuali, praticamente zero lubrificazione e zero voglia di fare l'amore e quando si faceva ci si fermava subito perchè provava male a causa della scarsa lubrificazione. Allora ho cominciato a farmi mille viaggi mentali, "avrà qualcun altro?" (cambiamento di comportamento + niente voglia di sesso), "non le piaccio più?", "cosa le ho fatto?".. Qualche volta questi pensieri malvagi riesco a mandarli via dalla mia mente, magari un giorno arriva più serena del solito mi tratta come una volta e mi dico "ma che scemo a pensare queste cose" solo che queste "giornate serene" sono 2 all'anno e tra queste due c'è abbastanza tempo per dimenticarsi della giornata positiva e quindi i pensieri maligni riemergono e ogni volta sempre più forti. Il mio desiderio di sapere cosa fa sono dovuti a questo, io non capisco cosa le passa per la testa e mi trovo in una situazione instabile. Cioè, voglio dire, se lei avesse un altro uomo avrò diritto di saperlo no? oppure, per non controllarla, devo attendere e sperare che non sia così?e se fosse così e magari lo scopro tra 5 anni? avrò buttato via 5 anni di vita?
Non credo veramente, che abbia un altro uomo, ma quando si è in una situazione come questa, in cui non sai più cosa pensare, a volte viene comodo trovare il "colpevole" di turno, e l'unica risposta razionale che mi viene e questa.
La risposta più credibile, ai miei occhi, è che abbia dei problemi legati al lutto subito, non solo per il lutto in se ma a causa delle conseguenze del lutto stesso. La sua famiglia ora dipende da lei, lei è passata dall'essere una ragazza spensierata ad una che deve gestire una casa, siccome in casa sua nessuno è in grado di prendere decisioni e per ogni minima cosa la mia fidanzata viene interpellata.

Ma giuro che non so proprio cosa fare. A me piacerebbe essere controllato? Non credo mi darebbe molto fastidio se lo facesse lei, perchè non ho nulla da nascondere, anzi, desideroso come sono di attenzioni da parte sua, probabilmente mi farebbe addirittura piacere.

Io non so come comportarmi.
Vorrei reprimere i miei dubbi e far finta di niente, lasciarle lo spazio che forse cerca, (qualche settimana fa mi disse che "ho bisogno di divertirmi in questo periodo" e questo si è tradotto in una uscita settimanale extra con i suoi amici) ma non ce la faccio. Attualmente faccio fatica a dormire, di giorno mi sento stordito come qualche anno fa (prima di iniziare la terapia antidepressiva) e sento che non riuscirò a continuare a lungo in questa situazione perchè mi sta logorando e mi rendo conto che sempre più spesso le rispondo male a causa del mio umore. Ultimamente solo se nomina "I miei amici" mi annerisco subito in volto e smetto di parlare. Mi rendo conto anche di esser diventato geloso di questi amici che hanno tante attenzioni da parte sua, quelle attenzioni che vorrei avere io. Mi infastidisce quando mi racconta quanto si diverte con i suoi amici, un giorno le ho anche detto "pare che tu con me non ti diverta, siccome dici che per divertirti devi uscire con i tuoi amici" la sua risposta è stata "con te mi diverto in un modo diverso", ma non so perchè la sua risposta non mi ha convinto.
Prima non ero così, non ero geloso di questi amici, anzi!! Sono stato io a spronarla ad uscire di più con questi amici subito dopo il lutto siccome si era un po' chiusa in se stessa.
Ora sono in una situazione in cui se solo nomina questi amici mi innervosisco e si finisce per litigare per qualcosa.
Sono davvero sfinito e non so come prendere in mano la questione.
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

"...se una persona sente morbosamente il desiderio di piacere a tutti..."
Questa è una Sua deduzione?

Io non Le ho detto "consiglierebbe di adottare un comportamento totalmente passivo, di farmi da parte ed accettare la cattiva abitudine.", ma ho cercato di capire che cosa a Lei che sta scrivendo (perché non ci scrive la Sua ragazza) infastidisce dei cambiamenti che questa ragazza ha fatto.

Iniziare a fumare o non essere anticonformista non significa essere un caprone, altrimenti lo saremmo in tanti, solo per il fatto di seguire delle regole sociali, ad esempio. Quindi non vorrei che Lei avesse letto in questa maniera il comportamento della Sua ragazza.

Perché Le ho chiesto e ho ipotizzato un certo controllo da parte Sua verso la Sua ragazza? Perché mi pare, anche da quanto scrive in seguito, che a Lei questa ragazza non vada più bene così com'è, con i Suoi cambiamenti e tutto ciò è motivo di discussione e di sofferenza, almeno per Lei.

E' per questa ragione che penso ad un problema relazionale, in cui tutti e due fate la vostra parte. Se l'assetto famigliare della Sua ragazza si è così modificato e lei ha bisogno di leggerezza, da parte Sua e dei Suoi amici, dov'è il problema? Perché non crederle?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,
dicevo:
"Il problema è che, anche se le Sua opinioni fossero dalla parte del giusto in quanto il fumo fa male, così non la aiuta, anzi appesantisce la relazione." "Cosi" voleva dire proprio "con un atteggiamento controllante". E dunque non percepisca tanta distanza tra i pareri delle due professioniste.

A questo punto, quanto penso sulla situazione ritengo di averlo comunicato.

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