Sensazione di minzione incompleta ed attività sessuale problematica

Gentilissimi,
Accuso i seguenti sintomi da circa un mese e mezzo: sensazione di minzione incompleta; sensazione di peso nella zona perineale e infiammazione durante e dopo l'attività sessuale/eiaculazione;erezione debole;dolore zona inguinale e arti inferiori. Responso della visita urologica: testicoli nella norma, prostata piana, meato uretrale esterno ipospadico congenito. Il neurologo ha consigliato una visita neurologica, con il seguente responso: ROT vivaci simmetrici, RCP flessorio, non deficit sensitivi, non deficit stenia segmentale. Consiglio esecuzione di RNM dorso-lombosacrale per esclude cause neurologiche di una, seppur poco probabile, vescica neurologica mild.
Il neurologo mi ha consigliato di sopportare i fastidi riguardanti l'attività sessuale. Gli esami del sangue e delle urine sono tuttti negativi, compresi i marker antitumorali prostata. Non sono molto convinto di questa diagnosi e chiedo pertanto il vostro parere. Grazie in anticipo. Marco
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
alla sua età l'evenienza di un tumore della prostata è talemente inverosimile che il dosaggio del marcatore tumorale PSA contravviene alle linee guida internazionali e costituisce un evidente spreco di denaro pubblico se eseguito in regime di Servizio Sanitario Nazionale. A parte questo, i suoi sintomi legati alla sfera uro-genitale ricondurrebbero facilmente ad una diagnosi generica di irritazione prostatica. La coesistenza di disturbi agli arti inferiori non ha alcuna evidente coerenza ma deve essere valutata separatamente dal punto di vista neurologico. Così è stato fatto e su questo certamente concordiamo. Per il momento non pare siano emersi dei chiari elementi che possano ricondurre a una diagnosi precisa, ma se il Collega neurologo ha ipotizzato l'esecuzione di una risonanza magnetica del midollo spinale, riteniamo che sia opportuno eseguirla. Se non si riscontreranno alterazioni, ci si potrà a mente libera concentarre unicamente sull'aspetto urologico.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Gentilissimo Dr. Piana,
Grazie per avermi risposto così celermente e per avermi dedicato il suo tempo. Non mancherò di aggiornarla.
Buona giornata e buon lavoro.
Marco
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Gentilissimo Dr. Piana,
Nel frattempo ho seguito l'ecografia apparato urinario completo che ha evidenziato quanto segue: Reni in sede, di normali dimensioni e con normale differenziazione cortico-midollare. Non dilatazione delle vie urinarie. Non immagini nodulari. Non calcificazioni dubbie per calcoli. Vescica a medio riempimento. Non immagini aggettanti nel lume (compatibilmente con la replezione della vescica). Residuo post-minzionale: nullo. La risonanza ha avuto il seguente risultato: RM COLONNA TORACICA: Metameri ossei esaminati in asse. Diametri ossei canalari nei limiti di norma. Normocontenuti i dischi intersomatici esaminati, senza segni riferibili ad ernie discali. Liberi gli spazi liquorali perimidollari. Normale per intensità di segnale il midollo dorsale. RM COLONNA LOMBO-SACRALE Metameri ossei esaminati in asse. Diametri ossei canalari nei limiti di norma. Modestissime protrusioni circonferenziali dei dischi L3-L4 ed L4-L5. Non erniazioni di materiale discale ai livelli esaminati. Liberi gli spazi liquorali. Normale per intensità di segnale il cono midollare. Il medico di base ha potuto vedere i referti direttamente online e non ha ritenuto opportuno discuterne di persona limitandosi a dire che le RM hanno dato un esito sostanzialmente negativo. Gli ho spiegato che i sintomi persistono (le parestesie sono migliorate con l'assunzione di "Alanerv" ma permangono specialmente dopo l'attività sessuale). Mi sono scordato di specificare che da due anni a questa parte soffro anche di sciatalgia: in merito a questo mi ha consigliato esercizi fisici, sempre dopo aver insistito per sapere se potesse esserci un collegamento con i sintomi riscontrati.
La ringrazio per l'attenzione.
Marco
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
gli accertamenti eseguiti escludono sostanzialmente la,presenza di problemi seri. I disturbi di cui ci riferisce la persistenza ci paiono piuttosto vaghi e poco coerenti, anche se il loro legame più o meno diretto con l'attività sessuale tenderebbe a farli ricondurre alla sfera prostato-genitale, sulla quale spesso si focalizzano condizionamenti emotivi di vario genere. Anche la dichiarata efficacia di un integratore evidentemente palliativo lascia qualche dubbio. Solo una attenta valutazione diretta potrebbe suggerire qualche ulteriore elemento di giudizio. A distanza non è possibilie affermare nulla di piú.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Gentilissimo Dr. Piana,
La ringrazio ancora una volta per l'attenzione. Le scriverò in caso di ulteriori sviluppi, giusto per conoscenza.
Buon lavoro,
Marco
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Gentilissimo Dr. Piana,
Visto il perdurare dei sintomi il medico di base mi ha consigliato di sottopormi ad una seconda visita urologica: lo specialista mi ha comunicato di essere affetto da prostatite. In effetti, durante l'ispezione rettale, ho improvvisamente percepito un senso di fastidio abbastanza forte e il bisogno di urinare. La terapia prescritta è la seguente: Permixon 320 1 al giorno per due mesi e Unidrox 600 mg 1 al giorno per un mese.
La sua diagnosi di prostatite era quindi corretta.
Grazie per l'assistenza, non mancherò di aggiornarla sugli effetti della terapia.
Saluti,
Marco
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La terapia antibiotica è ben più che generosa, tanto più se prescritta empiricamente e non sulle basi di una indagine colturale. Le raccomandiamo di associare abbondantemente fermenti lattici, probiotici e yoghurt, poiché vi è un consitente rischio di causare controproducenti effetti sulla funzione e la flora batterica intestinale.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Sì, in effetti sto già assumendo fermenti lattici.

Grazie mille.

Marco
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Gentilissimo Dr. Piana,
Ho terminato oggi la terapia antibiotica, senza risultati. Anzi, posso dire di provare sintomi ancora più fastidiosi. Ieri sera, stanco dei dolori, ho assunto una compressa di "Ketodol" e ho avuto solo un leggero miglioramento. Il medico di base mi ha consigliato di insistere con questo farmaco. Io sarei più propenso a farmi vedere da un altro urologo. Lei cosa ne pensa?
Grazie mille in anticipo.
Marco
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Il fatto che l'antibiotico non abbia sortito alcun effetto non ci stupisce affatto, già altrove le abbiamo manifestato il nostro scetticismo. Le prostatiti oggigiorno ben raramente hanno una causa batterica precisa ed in questi casi si tratta di forme conclamate con febbre elevata. Per il resto si tratta perlopiù di manifestazioni infiammatorie a decorso prolungato. La terapia anti-infiammatoria può avere un senso per controllare le fasi più intense, ma è noto come in questi casi più dei farmaci hanno una ragione i provvedimenti diretti allo stile di vita, nelle sue espressini di alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Buonasera.
Desidero aggiornarla in merito al mio caso.
Martedì scorso ho consultato un altro specialista, questa volta in regime di libera professione, e sono stato visitato molto più approfonditamente.
La diagnosi parla di prostatite acuta in fase di cronicizzazione.
La terapia che sto seguendo da una settimana è la seguente:
Saba 1 compressa al giorno + Topster 1 supposta al giorno per 7 giorni + Tamsulosina 0.4 mg 1 compressa al giorno per 30 giorni.
Il medico mi ha raccomandato di aumentare l'idratazione, di utilizzare un cuscino apposito e di regolarizzare l'alvo. Inoltre ho portato in ospedale i campioni per l'esame completo delle urine/coltura e liquido seminale. Purtroppo ho constatato una diminuzione drastica dell'eiaculato (nonostante quasi 2 settimane di astinenza) e l'orgasmo è quasi azzerato. Se non ho capito male ciò è dovuto alla Tamsulosina, così come il calo della pressione (che il medico mi ha consigliato di monitorare): oggi i valori erano 79/53.
Nei prossimi giorni contatterò il medico per aggiornarlo e chiedergli come proseguire. Le algie perineali e le parestesie, che erano diminuite nei giorni scorsi, sono ricominciate oggi dopo l'eiaculazione.
Saluti,
Marco
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gli effetti collaterali di cui ci riferisce sono causati dalla tamsulosina. Trattandosi di un farmaco tipicamente sintomatico (non ha quindi un'efficacia curativa a lungo termine) bisogna esercitare un attento bilancio tra i pro- ed i contro- della sua somministrazione.
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