Sono alcuni mesi che mi curo per una prostatite

Cari dottori, oggi avverto dolori fortissimi tra il pube e i testicoli, non riesco a individuare per l'esattezza il punto preciso della zona. Sono alcuni mesi che mi curo per una prostatite, ultimamente sembravo di essere guarito ma purtroppo i fastidi mi sono ritornati. Tempo fa ho svolto gli esami colturali e sono risultati entrambi negativi anche se il mio urologo mi ha diagnosticato una prostatite dovuta da micosi genitale a causa di un rapporto. Quando urino, nel momento in cui sento dolore non riesco a spingere bene il flusso; durante la masturbazione sento un po' di fastidio e lo sperma è un po' denso e giallo. Secondo voi perché mi ritornano questi dolori? E perché lo sperma è molto denso?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
se i suoi disturbi paiono essere molto tipici per una riaccensione della sua prostatite, dobbiamo dire che l'origine fungina (micotica) sarebbe tanto singolare da poter essere ragionevolmente esclusa, almeno in un giovane ed in assenza di fattori complicanti. Buona parte delle prostatiti a decorso prolungato non sono più sorrette da infezioni attive, ma vi è solo una componente infiammatoria, che come è noto è molto difficile da debellare definitivamente. Le consigliamo ovviamente di farsi visitare da un nostro Collega specialista in urologia, con il quale intraprendere un percorso di eventuali ulteriori accertamentie cure. Ricordi comunque che nella prostatite, più ancora dei farmaci, possono fare la differenza le abitudini di vita, con particolare riferimento ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Per come ho capito ho poche probabilità di guarire del tutto, fino adesso ho fatto una vita quasi sempre regolare, non fumo, gli alcolici li bevo di rado, il lavoro che svolgo mi premette di fare molto moto, faccio sport, mangio sano eppure niente. Come è possibile?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

segua i suggerimenti, dati dal collega Piana, poi si ricordi che purtroppo questa patologia può avere le caratteristiche da lei indicate ma che è importante non drammatizzare mai il quadro clinico, questo è un atteggiamento che stressa e sicuramente non aiuta a risolvere i fastidiosi sintomi lamentati.

Se poi comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html

Un cordiale saluto.



Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Utente
Utente
Grazie per le risposte, comunque non capisco che nonostante i progressi della medicina non è stata trovata una cura efficace da poter guarire completamente questa malattia. Non è per fare il drastico ma è davvero snervante sopportare questi tipi di dolori che a questa età può condizionare la vita sociale e sessuale di una persona.
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Utente
Utente
Scusate, ma se l'origine micotica o batterica è tanto da poter escludere, come mai i primi sintomi come bruciori li ho avuto a 24 ore dal rapporto? In più, perché nell'uretra ho trovato presenza di escherichia coli mentre invece nelle urine e sperma no? In attesa di una vostra risposta, cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

questioni così specifiche e molto particolari solo dopo una attenta valutazione clinica diretta possono, in alcuni casi essere compresi e quindi sempre al suo andrologo reale di riferimento, che ha potuto valutare la sua reale situazione clinica in diretta, è bene chiederlo sempre in diretta.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
La ringrazio Dr. Beretta, oltre a questo il mio specialista mi ha eseguito solamente esplorazioni rettali in 3 visite, non sarebbe meglio fare un'ecografia transrettale per individuare la zona infiammata?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Certo questa oggi è una strategia diagnostica molto utilizzata e, nel suo caso specifico, potrebbe essere consigliata.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Anche perché è più un problema di dolore che di minzione, comunque mentre faccio sport il fastidio scompare temporaneamente, poi quando finisco di correre o di fare esercizi dopo un pò mi ritorna nuovamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, ora risenta, per le indicazioni diagnostiche finali, sempre il suo urologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
La ringrazio di nuovo. Molto gentile.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Di nulla.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
La terrò aggiornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
È evidente che se il disturbo pare attenuarsi o scomparire durante l'attività fisica, per ricomparire in seguito, importante deve essere la componente di tensione a livello della muscolatura del pavimento dell'addome (perineo). Questo interessamento è assolutamente ripico di una parte delle manifestazioni che piuttosto genericamente vengono catalogate come prostatiti croniche.
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Utente
Utente
Gentile Dr. Piana, quindi i fastidi sono causati dalla muscolatura pelvica? La psiche quanto può incidere? Inoltre, a volte ho anche forti bruciori anali, sono correlati all'infiammazione?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La contrazione della muscolatura pelvica, la componente legata all'ultima parte dell'intestino e la tensione emotiva sono tra i fattori che maggiormente caratterizzano queste "sindromi del dolore cronico perineale - o CPPS). Come lei avrà già percepito, si tratta di situazioni estremamente impervie da definire, quasi sempre l'urologo non è sufficiente, ma si deve ricorrere alla collaborazione con un gastro-enterologo, un chirurgo generale specialista sul tratto retto-anale (proctologo), uno specialsita in terapia del dolore. Per tutto questo ci vuole innanzi tutto molta pazienza ed una buona comunicazione e fiducia con i medici.
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