Adenocarcinoma acinare grado 6(3 3)

Buonasera e grazie in anticipo per le eventuali risposte.
Nel 2009 mio padre (che oggi ha 69 anni) è stato operato per un ingrossamento della prostata; dalla biopsia non era emersa la presenza di alcuna cellula tumorale.
Nello scorso mese di dicembre è stato nuovamente operato per lo stesso motivo ma questa volta dall'esame istologico viene fuori
MACROSCOPICA alcuni frammenti grigiastri di diversa forma e dimensione, inclusi interamente in 4 blocchetti.
DIAGNOSI focolai (3) di adenocarcinoma acinare grado 6 (3+3) di gleason e frammenti di parenchima prostatico con aspetti di iperplasia ghiandolare e focolai di flogosi aspecifica.

Nelle ultime analisi di aprile 2014 Il valore psa era pari a 3,93 ed il rapporto psa libero/psa pari a 3,93

Ora ci hanno prescritto un PET con colina.

Siamo ovviamente molto sconfortati e vorremmo fare quanto prima tutti gli esami necessari.
Mi chiedo se questo singolo esame possa essere sufficiente o se invece non sia più opportuno fare anche una scintigrafia ossea, piuttosto che una ecografia o una radiografia per evitare di perdere altro tempo.





Grazie ancora e buon lavoro
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Signore,
il riscontro occasionale di verosimili focolai di neoformazione prostatica a bassa aggressività a 69 anni di età non è da considerare una situazione particolarmente grave. Il PSA basso in questo caso conferma pienamente una condizione di malattia limitata e probabilmente non destinata ad evolvere, se non con estrema lentezza. Diremmo che la possibilità di localizzazioni secondarie allo scheletro sia inverosimile, pertanto non vi sia indicazione attuale all'esecuzione di una scintigrafia ossea. Per quanto riguarda la PET, se la si vuole eseguire, raccomanderemmo di attendere ancora qualche tempo, per evitare che la condizione infiammatoria legata all'ultimo intervento possa falsare artificisamente il risultato.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
comprendo l'ansia generata da una diagnosi simile, comunque si tratta di una patologia in genere a lenta evoluzione che lascia il tempo di fare i dovuti accertamenti per poi decidere anche in base alle aspettative del paziente il tipo di strategia terapeutica da seguire che possono anche essere intersecate (intervento chirurgico, radioterapia, ormonoterapia, monitoraggio del PSA).

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio molto per la tempestività e per averci dato una prima, importante, idea della gravità della situazione.
Ancora grazie e buon lavoro
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Prego! Anche a nome del collega. Ci tenga informati se vuole.
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dopo
Utente
Utente
Molto volentieri, grazie ancora
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Prego! anche a nome del collega.
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