Disturbo post traumatico o disturbo di conversione?

Il 01/09/2014 ho avuto un incidente automobilistico da passeggero con testacoda dell'auto non grave.
Dato che avevo dolore al collo (e in seguito si è manifestata anche una paralisi del collo) ci siamo recati al Pronto Soccorso e da lì in poi tramite altri esami (radiografie, RMN ecc..) e visite mediche (fisiatra,ortopedico ecc...) si è resa evidente una perdita totale della lordosi cervicale per la quale ho seguito un percorso di fisioterapie di circa 3 mesi.
Alla fine del percorso di fisioterapia riuscivo a muovere il collo e perciò mi è stato dato l'ok per tornare a lavoro.
Dopo 2 giorni ho cominciato ad avvertire forti dolori al collo e il giorno dopo mi si è paralizzato completamente il braccio destro mentre ero al pc a lavoro. Nel giro di 2 giorni anche il braccio sx e le gambe sono stati colpite da paralisi e perciò mi hanno ricoverato in ospedale in Neurochirurgia per accertamenti.
In ospedale mi hanno sottoposto a diversi esami (tra cui una nuova RMN encefalo + cervicale) ma alla fine di tutto a parte la totale assenza di lordosi cervicale, non hanno trovato nulla che giustificasse fisicamente le mie paralisi temporanee e casuali. Perciò sia Neurochirurgo che Neurologo hanno ipotizzato la presenza di una componente psicologica e mi hanno somministrato Laroxyl e EN. Dato che le paralisi sono scomparse e anche tutti i valori del sangue eccessivamente alti sono rientrati nella norma mi hanno dimesso.
Dopo 2 giorni sono ricomparse le paralisi "strane e casuali" e perciò ho effettuato nuovamente una visita fisiatrica nella quale la dott.ssa conferma il sospetto di condizione psicologica che aggrava la condizione fisica del collo. Effettuo una nuova visita neurologica e il neurologo associa le mie paralisi e l'ipersensibilità muscolare a stimoli termici ad un Disturbo Post Traumatico relativo all'incidente e mi prescrive oltre ad alcuni farmaci anche un percorso di psicoterapia.
Dopo alcune sedute lo psicologo mi conferma la presenza del disturbo psico-somatico meglio definito come Disturbo di Conversione. In più mi ha fatto notare anche la stretta relazione tra emozioni e paralisi e stiamo lavorando su questa strada.

A questo punto mi sorgono 2 domande:

1) Ho un Disturbo Post Traumatico o un Disturbo di Conversione? Qual è la terapia corretta per guarire?

2) Il mio medico di base mi ha detto che la diagnosi esatta di questo tipo di disturbi la può fare solo lo psichiatra. Il mio psicologo dice che il mio è un disturbo psicologico e non psichiatrico e non è necessario il parere di uno psichiatra. Mi aiuta a fare chiarezza?

Grazie mille
L






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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Il disturbo post traumatico da stress, tipicamente, non si manifesta con questo tipo di caratteristiche. Il parere diretto di uno specialista psichiatra potrebbe avvalorare l'ipotesi diagnostica formulata dallo psicologo.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il suo parere.
Per correttezza ci tengo a fare un paio di precisazioni sui 2 pareri.
Rileggendo il referto medico del Neurologo, il dr giustifica la sua diagnosi di Disturbo Post-Traumatico da Stress con i sintomi di ansia, tensione e insonnia insieme alle paralisi temporanee degli arti e pensa sia collegato tutto all'incidente anche perche' prima di questo evento non mi era mai capitato nulla di simile.
Lo psicologo e' d'accordo sulla diagnosi del Neurologo perche' ha riscontrato che alcune emozioni o pensieri relativi all'incidente generano immediatamente paralisi. Inoltre ho paura, sono in ansia e ho dei flashback visivi e sonori dell'impatto ogni volta che salgo in macchina come passeggero nello stesso posto dove mi trovavo al momento dell'impatto. In piu' da quando sono comparse le paralisi ho il terrore di tornare a guidare. Nonostante cio' secondo lui l'incidente e' solo uno dei fattori stressanti che abbia generato il Disturbo di Conversione.In poche parole mi ha detto che l'incidente e' stato l'evento scatenante del disturbo a cui si sono sommati altri eventi stressanti avvenuti diversi mesi prima dell'incidente.

Quindi mi chiedo:
1) La presenza di un tipo di disturbo esclude la presenza dell'altro o possono coesistere? E la loro causa potrebbe essere un incidente stradale non grave ma nel quale mi sono spaventata?
2) Come mai le paralisi sono cominciate solo 3 mesi dopo l'incidente ovvero dopo 3 mesi di completo riposo a casa in malattia?

Grazie per la sua gentilezza

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
L'ipotesi del neurologo, ovvero che l'incidente sia stato uno dei fattori scatenanti, può essere plausibile. I due disturbi potrebbero coesistere o comunque le manifestazioni da conversione potrebbero agganciarsi a quelle più tipiche del disturbo post traumatico da stress. Resta da sottolineare che per produrre sintomatologie importanti occorre che la percezione di pericolo per la propria o altrui vita sia stata molto forte. É ovvio che le nostre valutazioni, per il fatto di essere fatte senza conoscere la condizione clinica, hanno il valore di mere ipotesi di discussione e vanno comunque discusse con lo specialista di riferimento.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille.
Il suo consulto è stato molto utile, anche se ovviamente come diceva lei non sostituisce il parere di uno specialista in seguito ad una visita accurata.

Buon lavoro e buona giornata