Consiglio approccio familiare

Salve, io scrivo per avere un consiglio in quanto da novembre la mia famiglia sta vivendo una situazione spiacevole per via di una crisi di coppia dei miei genitori. Mio padre si era invaghito di una collega e a novembre, rendendosi conto dell'errore, ha confessato tutto a mia madre chiedendo di aiutarlo. Lei ha confessato che 15 anni prima aveva avuto una sbandata per un collega e si era licenziata, per quel motivo, dal posto di lavoro. Ora, tralasciando i problemi fra i genitori, che da novembre non riescono a trovare una stabilità, poiché non vogliono far fallire il matrimonio, ma la ricostruzione è altrettanto difficile,passano da momenti di rabbia per i rispettivi tradimenti a momenti di rapporti che io dalla mia stanza sento, io, in qualità di figlia 19enne sono letteralmente stata messa da parte, poiché mio padre sostiene che ora la mia presenza sia fastidiosa,e mi si chiede di adattarmi allo stato d'animo del giorno( oggi rabbia, domani ipocrisia d'amore). Io a 7 anni purtroppo mi sono imbattuta in svariati rapporti sessuali dei miei genitori e questa cosa mi ha fatto molto schifo (anche perchè non è mai stata una coppia felice, si passava da momenti d'ira a rapporti compensatori ). Ora a 19 anni, sapere che, oltre a ciò che da piccola mi ha dato fastidio,cosa in cui non vedevo amore, c'è lo sprezzo per i loro tradimenti e non riesco ad accettare con serenità questa loro ipocrisia di voler continuare questo rapporto, a mio avviso malato. Non riesco più a vederci famiglia. Durante i pasti, in cui vi è una apparente serenità (quando magari il giorno prima si erano rispettivamente accusati e offesi violentemente) io ho un rifiuto totale per la cordialità.Sono davvero così tanto in torto come i miei sostengono? Grazie molte per l'aiuto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile ragazza,

mi dispiace per la situazione che descrive e certamente non deve essere facile vivere in un clima del genere.

Se i Suoi vogliono provare a ritornare insieme e a superare le LORO problematiche di coppia, è un loro diritto.

Però credo anche che Lei debba prendersi cura di se stessa e affrontare il tema del disgusto e dell'ipocrisia che percepisce a casa.

Che genere di consiglio chiedeva, in particolare, per l'approccio terapeutico o altro?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66


Gentile ragazza,
Chiedeva un momento di ascolto qui, a noi? Certo, comprendiamo molto bene la difficoltà che sta vivendo, e anche quella che ha cominciato a percepire fin da bimba.

<<io ho un rifiuto totale per la cordialità.Sono davvero così tanto in torto ?<<

A 20 anni non si è ancora avvezzi a quello che molti adulti chiamano "cordialità", e che frequentemente corrisponde alla "facciata sociale".
Considerato però che vive con loro, rispettare le regole della buona educazione è importante anche per la Sua autostima.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Chiedevo un consulto perché avverto il bisogno di stare fuori casa, in quanto non riesco a "rincorrere" le emozioni quotidiane dei miei genitori, come dicevo, spesso contrastanti. Io nei loro confronti non ho una cordialità e una "buona educazione" per l'appunto, poiché nei loro momenti conviviali, dopo ciò che ho visto/ è successo io preferisco stare in silenzio e non volere un dialogo. Non riesco ad avere la mente libera per concentrami a piene forse nel l'università e ora non riesco a trovare in casa la serenità. Chiedevo un consulto perché la risposta dei miei genitori è costantemente quella del:" sei qui, ti devi adattare, c'è di peggio" e io non riesco più a tollerarla, chiedevo se questo mio atteggiamento è davvero così umanamente sbagliato. Grazie molte per le risposte
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, comprendo la sua intransigenza il suo fastidio e la sua rabbia, forse i suoi genitori .. provano.. a ricucire, sono in mezzo al guado delle loro emozioni.. provi a vedere se non potrebbe fare base da qualche collega dell'università e ritornare una volta due alla settimana a casa....in attesa che la nebbia sfumi e loro capiscano cosa vogliono fare della loro coppia.. A volte sono le tempeste dellì'età di mezzo, ..
Ci vorrebbe pazienza lo so.. ma il fatto è che ,veramente, l'adolescente è lei..
cerchi di studiare e vivere la sua vita e raggiungere i suoi obbiettivi con coraggio e lucidità..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile ragazza

<<avverto il bisogno di stare fuori casa, in quanto non riesco a "rincorrere" le emozioni quotidiane dei miei genitori<<

ma come potrebbe mantenersi, che fonti di reddito ha?

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