Relazione dannosa e confusione

Gentili dottori,
Da 7 mesi, purtroppo, intrattengo una relazione con un uomo sposato con due figli, di 40 anni.
E' iniziato tutto sul lavoro e in un periodo in cui mi sentivo molto sola (dopo due anni di vita in solitudine che comunque mi ha portato molte soddisfazioni personali e lavorative). Lui ha fatto il primo passo e io pensavo di poter continuare senza subire dei traumi di sorta. Pensavo di poter reggere la situazione come una donna adulta e quindi una relazione di solo sesso.
Penso di essermi innamorata di lui e poi lui si è innamorato di me.
Razionalmente cerco di non soffrirci, ma penso anche di essermi spinta molto in là in termini sentimentali. Prima ero più fredda. Tant'è che lo usavo tanto quanto lui usava me, per poi soffrire perché il mio animo non è vendicativo a tutti i costi e qualcosa per lui provavo.
Oggi lui vuole chiudere la relazione con sua moglie (che suppongo non sia stupida e abbia ben capito che lui abbia un'altra, non glielo ha confermato ma le tecnologie di oggi parlano da sole) e lui sembra quasi una donna ferita che si è stufata di restare nascosta nella mia vita.
Io invece non voglio perché abbiamo sia interessi lavorativi in comune, sia perché mi spaventa la relazione con un uomo di cui non sono più convinta di essere innamorata e a fronte del fatto che mi sento veramente piccola di fronte a tutta questa confusione.
Inoltre mi fa venire rabbia il pensiero che lui possa usarmi come capro espiatorio per levare le tende da casa sua. E mi fa quasi piacere che stia con lei. Mi sembra come di fare ad entrambi un dispetto.
Ho un'ottima opinione di lui come uomo: è molto fragile e sensibile, è anche forte e una persona che ammiro sul lavoro. E' una presenza che fisicamente e moralmente mi fa sentire bene, ma mi sento soffocare dalle sue aspettative e, insieme, non riesco a fare basta con questa relazione che mi fa stare male per gelosia e rabbia nei confronti di sua moglie, timori nei confronti di chi ci sta intorno, etc.
Non capisco se sia innamorata veramente, dipendente da una relazione malata (anche sessualmente deviata, ma questa è un'altra storia che la rende solo più sgradevole) o che cosa mi prenda. Non riesco a fare chiarezza dentro di me, sebbene in passato ci riuscissi molto bene.
Sono in crisi. Mi sento innamorata, usata e allo stesso tempo nutro quella stupida speranza - alimentata anche da lui e dalla mia immaturità - che forse un giorno staremo insieme, sebbene l'idea di avere un futuro con lui, che una vita già l'ha costruita, mi disgusti non poco.
Penso tutti i giorni a questa storia e cerco di scappare appena posso, ma lui torna sempre e io torno sempre e a volte mi sento talmente bene che mi dico "forse ce la faccio".
Come posso fare per fare chiarezza dentro di me? Perchè non riesco a tornare alla vita di prima? Che cos'è che mi trattiene? Non ne posso più. Quando penso a lui mi viene in mente il marasma di problemi che abbiamo. Si può essere così terribilmente confusi? E poi per così tanto tempo?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
in efffetti dal suo scritto emergono confusione nel suo sentire, contraddizioni, ambivalenza.

Forse tutto poteva andare fino a che la storia non correva rischi di prendere una piega diversa, di sfociare in una storia ufficiale, senza coniugi di mezzo? Una storia la sua dagli aspetti complessi intrisa di rabbia, gelosia, sentimenti confusi e ambivalenti,malata come dice.

Credo che sarebbe opportuno come lei desidera fare chiarezza dentro sé, su questa scelta affettiva, sul suo modo di stare in questo rapporto...non sappiamo in altri precedenti... se ce ne sono stati.

Solo un nostro collega di persona la può accompagnare a comprendere, ad affrontare la sua confusione, eventuali problematiche di relazione, a capire cosa fare di questa storia.

Per questo le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta senza trascinare il problema che ha esposto ancora nel tempo.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Concordo con la Collega, questo suo oscillar tra la paura, e la passione, il desiderio e il sentirsi incastrata, va risolto, altrimenti perde tempo e rischia di farsi male.. Perchè ha così paura di una situazione definitiva, concreta, per non avere troppi pesi ?Per continuare la carriera e realizzarsi?
Volendo si può lavorare con successo ed avere una storia costruttiva, basta crederci e volerlo.

Un Collega de visu l'aiuterà a dipanare queste sue ambivalenze, che sono anche frequenti in molte ragazze brillanti ad un certo punto della vita..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Alle riflessioni delle Colleghe, la invito a leggere il frequentatissimo ...articolo sulle relazioni "altre" ed intanto commenti in calce.


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2231-amo-un-uomo-sposato-ma-lui-non-lascia-la-moglie.html-

Rifletta e se desidera ne riparliamo, sarebbe utile una consulenza de viusu

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Gentili dottori, grazie per le risposte intanto.
Dal punto di vista di questo genere di rapporto sentimentale, non ho precedenti. Non mi sono mai interessati uomini sposati, impegnati o appena lasciati. Perché il mio desiderio è essere amata, liberamente, per quello che sono. E poi non è corretto fare a un'altra donna quello che non vorrei ricevere io. Nella vita ho bisogno di essere trasparente e in pace con la coscienza. La storia è iniziata in un periodo di depressione e all'estero. Per poi continuare qui. Pensavo di fare una follia contro i miei principi, di giocare con lui e poi chiudere una volta tornata (mai avuto storie di solo sesso prima..perchè non mi piace essere usata). Avevo bisogno di staccarmi dal passato con un gesto forte. Quando ho visto che lui voleva continuare, ho pensato di sforzarmi ad usarlo. Ammetto che fuori dal letto mi sono sempre trovata bene con lui. Da subito ho anche pensato fosse un bene che fosse sposato, così potevo dire basta quando volevo. Questo non mi ha impedito di desiderare di essere amata da lui..di voler passarci del tempo e vivere un rapporto di affetto e simpatia.
Solo che ho vissuto per tutti questi mesi combattuta tra la forte attrazione per lui e il disgusto di andare contro i miei principi.
Ho letto l'articolo anzi anzi, mille. Per 7 mesi. So a memoria la storia degli uomini sposati che tradiscono...il punto è che mi sono basata proprio sulle statistiche, forte del fatto che lui non avrebbe lasciato la moglie, io sarei potuta scappare senza danni e tornare alla vita di prima, al limite col cuore spezzato, ma questo succede anche alle coppie normali.
Oggi invece, lui che lavora con me e per la mia famiglia, ha detto a mia madre che mi ama e non sta scherzando. Mio padre e mio fratello non sanno niente e se lo sapessero la prenderebbero molto male e io non so come tirarmi fuori dai guai, tra le sue aspettative e le aspettative della mia famiglia. Le mie personali erano di comportarmi in modo decente nella vita, ma penso di averle tradite dal giorno in cui ci sono finita a letto. Quindi non so più chi accontentare...perché di aspettative personali non ne ho più. Per 4 mesi non ho avuto sensi di colpa (se non per i suoi figli) né rimpianti, dopo 4 mesi mi è venuto il sospetto di avere fatto un errore di valutazione e oggi lui sta per scatenare una guerra che io non sento valga la pena combattere (anche se l'ho desiderata a volte, lo ammetto), io non so più se lo amo e cosa voglio. Non so più come comportarmi e il problema è che ci lavoro insieme e mi fa anche pena vederlo soffrire per me. Non se lo merita. Adesso mi fa anche pena sua moglie a volte...e spesso mi faccio disgusto da sola, perché queste cose non sono da me.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, rileggendo i suoi post, noto che già nel 2012 l'allergologo le consigliava una psicoterapia, ora , prima di far saltare tutto, la sua vita e quella degli altri, provi a parlare de visu con un collega, lei non mi sembra molto innamorata, questa storia iniziata quasi giocando le ha preso la mano, gli dica che vuol riflettere, ed è bene che rifletta , a parte i principi si troverebbe a gestire un rapporto complesso con due figli, di lui , con tutto quello che comporta,.. quindi intervallo..
.. mi è venuto il sospetto di aver fatto un errore di valutazione e oggi lui sta per scatenare una guerra che non sento valga la pena di combattere.. "
può darsi anche che sia stata una bella storia , una stella in tasca .. e basta..
Cosa ne pensa ?
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Buongiorno, io mi fermerei anche a riflettere, se non fosse che non me ne si dà il tempo. Ci ho provato ma non riesce ad accettarlo. È una continua fuga e rincorsa. Il punto è che sento di averlo amato all'inizio e che le incomprensioni e le discussioni mi abbiano fatto scendere l'innamoramento. Oggi sento che per l'intimità che si è creata e il bisogno reciproco, faremmo veramente fatica a staccarci. Perchè prima almeno ero coi piedi per terra, oggi mi sento di non poter fare a meno di lui: per la sua presenza, attenzioni, etc. forse è abitudine, non so...
Ma di fatto non so se questi siano motivi sufficienti a stare insieme. E considerato che di lui mi fido molto poco, non so davvero se investire il mio tempo nel costruire una relazione seria e con quali parametri possa giudicare i miei sentimenti.
Lui dice di essere convinto. Io sono inquieta non solo per me e lui, ma anche per il rapporto con la mia famiglia, la sua, i nostri colleghi, e l'opinione che gli altri potrebbero avere di me e di lui. E questo mi trattiene e mi spinge a fermarmi quando lui dice di vivere il nostro rapporto alla luce del sole. Il rapporto con i suoi figli non è una cosa che possa scegliere io. Sono lui e sua moglie che devono decidere se vogliono presentare loro un'estranea. Ma rispetto qualunque decisione posto che alla fine sono gli unici due soggetti prioritari in questa storia. Dai vostri colleghi ci sono stata in passato ma mi hanno detto che me la posso cavare da sola
sola. Riproverò.