Aiutatemi a capire

Non credo che questi comportamenti possano determinare l'orientamento sessuale di suo figlio, potrebbero invece alimentare stati di tensione nel piccolo, proprio perché la mamma ha certi timori.

Credo invece sia necessario fare qualcosa di concreto per la sua ansia, magari consultando un Collega di persona.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

Gentile Signora,
Non si stabilisce così l'orientamento sessuale di un bambino e tra l'altro la severità o dolcezza di un genitore non orienta un figlio verso la presunta omosessualità

Se si reputa una mamma ansiosa si faccia aiutare, per il bene di entrambi.

Questa lettura potrebbe offrirle spunti di riflessione


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4405-genitori-e-figli-maschi-istruzioni-per-l-uso.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Grazie mille delle risposte. Però ho letto che Freud individuava come fattori di rischio una madre severa e troppo presente, o mi sbaglio? Non vorrei essere mai causa di problemi per mio figlio

Le ripeto che l'eventuale diagnosi non si fa così.

Se ha dubbi vada in consultazione.

Ha letto la lettura?

Si certo, e condivido pienamente ciò che vi è scritto. Purtroppo ho avuto padre violento e madre che se ne infischiava e che ancora oggi ha come unico scopo quello di "buttarmi nel fuoco". Mi sono imposta di non commettere gli stessi errori dei miei genitori, ma non avendo avuto una guida a volte brancolo nel buio e mi faccio mille problemi

Immagino, quando si hanno modelli genitoriali disfunzionali e' più facile ripetere i loro errori che elaborare l'aCcaduto.

Lei però mi sembra molto provata e molto empatica, cambiare e' possibile ed anche trasformare il dolore in rinascita

Cari auguri.

>>Non vorrei essere mai causa di problemi per mio figlio..<<
le madri ansiose possono creare molteplici problemi nei figli.

>>Però ho letto che Freud individuava come fattori di rischio una madre severa e troppo presente, o mi sbaglio?<<
Freud è un po' datato in materia di orientamento sessuale, quindi non credo che lei abbia fatto letture aggiornate sull'argomento.

>>Mi sono imposta di non commettere gli stessi errori dei miei genitori,<<
questo è comprensibile, però dovrebbe stare attenta a non cadere in atteggiamenti opposti e altrettanto dannosi per lo sviluppo del bambino. Questo in passato le è stato fatto notare più volte.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/393115-il-mio-bambino-e-gay.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/434096-sugli-abusi.html

Come mai non prende in considerazione l'ipotesi di una consulenza di persona con uno psicologo?

Devo convincermi ad andare da uno psicologo, ma non è facile rispolverare il passato, specialmente se si tratta di un passato che ha fatto soffrire...Un esempio: quando avevo circa 6 anni per una sciocchezza mio padre mi picchiò lasciandomi dei lividi che erano visibili anche sulle braccia e mia madre, invece di "comprendermi e darmi forza", mi fece andare a scuola in giugno (con circa 30 gradi) con una maglia a maniche lunghe per coprire i lividi ammonendomi di non alzarmi mai e poi mai le maniche per non far scoprire nulla alla maestra.A scuola avrei dovuto sorridere e comportarmi come se nulla fosse perchè nessuno doveva sapere (difatti se io avessi raccontato a qualcuno di quei maltrattamenti non credo che qualcuno mi avrebbe creduto, giacchè i miei genitori erano le classiche "persone benvestite dove l'abito non fa il monaco"...): Ma questo è solo uno dei tanti episodi..
Ho sempre serbato rancore anche con le mie due sorelle che mai mi hanno protetta, anzi, accordavano le idee di mia madre dove la colpevole ero io "perchè meritavo le botte"...botte??? meritare??una bimba?? Piangevo tutte le notti prima di dormire e intanto giuravo a me stessa che, un domani, mai avrei fatto del male ai miei figli e, anzi, li avrei protetti fino a rischiare la mia stessa vita. Ma lei, mia madre, questo non lo ha mai capito.

Comprendo le difficoltà che si possono incontrare quando si decide di affrontare un percorso psicologico, ma data la complessità del caso sarebbe quantomeno auspicabile, anche perché nel tempo come vede le cose non migliorano.

On-line ci propone i suoi dubbi, ma sono qualcosa di diverso dal nocciolo della questione (i modelli famigliari e genitoriali).

Tutto questo per il suo benessere personale e del piccolo.

Le ripeto che l'eventuale diagnosi non si fa così.

Se ha dubbi vada in consultazione.

Ha letto la lettura?