Aiutare ad elaborare un lutto

Salve gentilissimi specialisti,
sono un giovane ragazzo, amico di una giovane coetanea che ha subito da qualche mese la perdita di un nonno vivente in un paese lontano.
Dopo un iniziale e comprensibile periodo di smarrimento, a tratti piuttosto costanti e ripetuti ritorna sulla vicenda che l'ha interessata vivendola come una forte forma d'ingiustizia subita da parte di Qualcuno o Qualcosa, non ben definito, nel quale ha anche perso parzialmente la fede a seguito dell'accaduto.
Sente di provare un forte senso di rabbia interiore e di schifamento che l'attanaglia fortemente e la turba, anche se spesso non sempre l'esterna a voce.
Vorrebbe poter gridare o prendersela con qualcuno che ha segnato questo destino inaccettabile ma ovviamente sa che nella realtà non può farlo e quindi ciò accresce ulteriormente la sua rabbia e stizza, che spesso sfoga in solitari pianti liberatori.
Credo sia positivo che riesca ad esternare questi stati d'ansia e di malessere ma dall'altra parte credo che solo ascoltare non serva a molto, pur essendo consapevole che in casi come questo non si possa far molto dall'esterno se non cercare di favorire una lenta e progressiva accettazione di questo distacco, forse acuito dalla distanza.
Posso fare qualcosa per rendermi utile in questa situazione, oltre ad un ascolto suffragato da parole di conforto che cerchino di far comprendere la vicinanza post-mortem dei congiunti col ricordo e col 'percepire' la loro presenza? Posso assumere un atteggiamento o indirizzarla verso qualche sentiero che possa favorire una somatizzazione ed accettazione dell'accaduto e quindi la spinga ad assumere una visione diversa di questo lutto? E' veramente molto triste e limitante, a volte, non potersi muovere a sostegno di una persona che si percepisce sia in cerca di aiuto, anche se non sempre il suo grido di sofferenza è palese e manifesto. Grazie, in anticipo.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,m
Siamo online ed è già abbastanza complesso è limitativo, chiedere consulti per altro da sè, lo diventa ancor di più.

Il lutto e la sua elaborazione o non elaborazione è un processo psichico complesso, intimo e soprattutto soggettivo.
Forse uno psicologo potrebbe aiutarla.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

intanto se la perdita del nonno è avvenuta solo da pochi mesi, ci può stare che questa ragazza stia ancora così male e che abbia voglia di piangere. Ci sta anche una buona quota di rabbia. D'altra parte è indispensabile per superare un lutto: l'incredulità, la rabbia, l'accettazione/rassegnazione sono fasi attraverso le quali bisogna passare per l'elaborazione. Per quanto riguarda la rabbia, è difficile gestire e modulare la rabbia: questa ragazza dovrà lasciare andare più e più volte la rabbia.
Tutti noi soffriamo quando perdiamo qualcuno che amiamo e magari capita di arrabbiarsi col destino, con i medici che non sono stati bravi, con le circostanze, ecc... In fondo è un modo per mettere a posto un evento incontrovertibile per il quale nessuno di noi è mai pronto. La nostra mente in fondo vuole avere controllo anche su questi aspetti e se non ce l'ha attua delle soluzioni.

Ma Lei scrive:

"E' veramente molto triste e limitante, a volte, non potersi muovere a sostegno di una persona che si percepisce sia in cerca di aiuto, anche se non sempre il suo grido di sofferenza è palese e manifesto."

In passato, davanti ad un lutto non si andava dallo psicologo, anche perché il lutto non è un evento patologico, è un momento doloroso certamente.
Era presente il sostegno sociale, per confortare chi aveva perso una persona cara.
E non crede che Lei sta già facendo tanto per la Sua amica?
Cosa potrebbe fare, se non restare accanto alla Sua amica, facendo sentire il sostegno e il calore che in queste circostanze aiuta tanto?
Oppure, ha provato a chiedere alla Sua amica di che cosa ha bisogno e come potrebbe aiutarla?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazzo,
Lei è veramente sensibile a farsi coinvolgere in una tematica tanto difficile e pesante.

Piuttosto che darLe indicazioni operative per la sua amica,
Le suggerisco la lettura di 2 contributi che la aiuteranno a comprendere di che si tratta dal punto di vista psichico; perchè ritengo che troverà da solo la risposta.

https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/752-lutto-normale-e-lutto-complicato.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1038-come-possiamo-risolvere-la-sofferenza-per-il-lutto.html

Noi ci siamo, per interfacciarci con Lei, se lo desidera.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/