Bruciore uretra minzione

Salve,
Dal 10 marzo purtroppo avverto dei leggeri bruciori quando urino (a volte durante la minzione, a volte subito dopo ed il bruciore interessa l'uretra). In realtà il fastidio non è molto e si manifesta soprattutto se non unicamente di mattina o quando sono molte ore che non urino, in quel caso capita anche che il getto dell'urina a volte sia bifilare almeno per due o tre secondi all'inizio per poi ritornare normale, come se da principio l'urina fosse un po' ostruita. Inoltre l'uretra da quando tutto è cominciato è sempre rimasta arrossata e appena gonfia. Il rossore interessa anche la zona subito sotto l'uretra, vicino al frenulo, ma in maniera più lieve. Non ho riscontrato né sangue nelle urine, né altre perdite e i sintomi in tutti questi giorni non sono né peggiorati né migliorati. Martedì 17 marzo, dopo una settimana dall'inizio dei sintomi, sono andato in farmacia e il farmacista mi ha detto che potrebbe essere l'insorgere di una cistite, così mi ha consigliato di prendere una pasticca al giorno per sette giorni di Monurelle Cranberry e di bere molto, dopodiché se la cosa non fosse andata a posto, di contattare il mio medico. Dato che la cosa non passa contatto il dottore che mi consiglia di fare l'urinocoltura per poter dare una terapia più mirata. Passa quasi una settimana quando ho finalmente le risposte dell'esame. L'esito è: Negativa C.B.T. <1.000 UFC/m1 e così il mio medico mi prescrive il Bactrim da prendere una la mattina e una la sera. Ora sono all'ottavo giorno di cura ed ho finito la scatola di Bactrim (sono 16 pasticche) ma purtroppo non avverto nessunissimo miglioramento. Infatti ho gli stessi identici sintomi che avevo prima della cura, come se non l'avessi fatta. Insomma, la cosa non migliora e non peggiora ma si protrae ormai da quasi un mese. Ho chiesto più volte al dottore cosa potesse essere ma lui non si è espresso limitandosi a prescrivermi il Bactrim. Faccio notare che il primo sintomo è iniziato martedì 10 marzo, la domenica avevo avuto un rapporto sessuale anale non-protetto ma di breve durata, con la mia ragazza che qualche mese prima aveva avuto una cistite (lei soffre di cistite quasi una volta l'anno).
A me però non era mai successo un problema del genere. Qualcuno sa dirmi cosa potrebbe essere?
E a questo punto quali contromisure dovrei addottare? Continuare con il Bactrim (che però a quanto pare non fa effetto) o cambiare antibiotico?
Grazie mille per le eventuali risposte.
Un saluto.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
credo che a questo punto la cosa più utile da fare è quella di una visita urologica per stabilire in base all'esito se è necessario eseguire esami colturali di approfondimento considerando che la sintomatologia è iniziata dopo un rapporto anale non protetto anche se di breve durata. Le cistiti ricorrenti della fidanzata non possono influire sulla sua sintomatologia. Al momento è sconsigliato avere rapporti sino alla scomparsa della sintomatologia. Se la sintomatologia non si è modificata può terminare la cura e ricontattare il suo curante per una eventuale modifica nelle more della visita specialistica.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
E grazie mille per la sua risposta. Lei quindi crede che la causa di tutto sia il rapporto anale non protetto? Quindi qualcosa di batterico? Mi perdoni ma siccome ancora nessuno mi ha dato una qualche risposta in merito al mio problema, lei in base ai dati che le ho fornito cosa pensa che sia? Può sbilanciarsi in qualche ipotesi oppure i dati che ha non sono sufficenti e la visita urologica è l'unica soluzione per stabilire una cura mirata?
Grazie ancora,
Saluti.
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dopo
Utente
Utente
Inoltre Dottore avrei un aggiornamento da sottoporle.
Ho appena parlato col mio medico che era un po' incerto tra il farmi ripetere l'urinocoltura e aggiungere a questa il tampone, oppure prescrivermi delle compresse di ciproxin 750. Alla fine ha optato per quest'ultima soluzione da prendere ogni 12 ore col dire poi che se neanche questa dovesse fare effetto all'ora si dovrà rifare urinocoltura e tampone. Non ha mai parlato di visita specialistica.
Lei che ne pensa? Crede che il ciproxin 750 sia una soluzione valida ed efficace? Oppure sarebbe stato meglio fare prima quegli esami?
Attendo una sua risposta.
Grazie mille.
Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Il Ciproxin è un antibiotico ad ampio spettro ed in genere viene usato per le infezioni delle vie uroseminali, quindi concettualmente può andar bene, Comunque come consiglio personale al termine della cura indipendentemente dalla persistenza o meno dei sintomi è necessario eseguire esami colturali per verificare la situazione.
La visita urologica può essere utile per avere un quadro più dettagliato della situazione, comunque chieda sempre consiglio al suo curante.
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Utente
Utente
Grazie mille per i suoi consigli dottore, farò così.
È stato gentilissimo.
Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Prego!
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Utente
Utente
Buongiorno dottori,

avrei degli aggiornamenti da sottoporvi. Dato che il ciproxin purtroppo non si è rivelato efficace, il mio medico mi ha prescritto una visita urologica (che però purtroppo sarà il 13 maggio, quindi c'è ancora un po'..), un urinocoltura + esame delle urine e tampone uretrale dove gli esiti sono risultati tutti NEGATIVI.
Aggiungo che da martedì scorso (21 aprile), proprio dopo il tampone mi è cominciato come un fastidio nella zona del perineo che è venuto man mano sempre più accentuandosi diventando un vero e proprio dolore già dal giorno dopo, come se mi tirasse. Il dolore è costante ormai da mercoledì scorso, più leggero la mattina, si intensifica nel pomeriggio e la sera, tanto che non riesco a stare seduto troppo a lungo. La cosa strana è che il bruciore che avevo dopo che urinavo mi era appena passato da un paio di giorni prima che facessi il tampone e a tutt'oggi è definitivamente scomparso, nonostante l'uretra sia ancora un po' arrossata e leggermente gonfia come sempre, solo che ora improvvisamente dopo il tampone è uscito questo dolore nella zona tra i testicoli e l'ano (quest'ultimo mi da anche bruciore dopo che vado di corpo) che veramente non mi da tregua, solo in questi ultimi due giorni si è leggermente attenuato. Ora, io non so se il problema è sorto a causa del tampone (che è una cosa decisamente dolorosa e invasiva) oppure se si sia trattato di una semplice coincidenza, fatto sta che questo nuovo sintomo è sorto ben un mese e mezzo dopo il bruciore durante la minzione che avevo, ed è chiaro che in queste condizioni non posso di certo aspettare la visita urologica del 13 maggio. Il dottore mi ha detto di andare da lui domattina per una visita e sinceramente sto cominciando a preoccuparmi. Se gli esami sono tutti negativi da dove viene il problema? Di cosa potrebbe trattarsi a questo punto? E c'è da preoccuparsi?
Ringraziandovi anticipatamente, attendo una vostra risposta.
Cordiali Saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Considerato che gli ultimi esami colturali sono negativi, i lche ci fa stare abbastanza tranquilli, potrebbe essersi accentuato un disturbo infiammatorio indotto dalla manovra. Probabilmente sarà necessario eseguire una terapia anti-infiammatoria.
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Utente
Utente
Ma anche la prima volta che ho fatto l'urinocoltura un mese fa, quando ancora avevo il bruciore dopo la minzione, era NEGATIVA. Tutti gli esami che ho fatto (urinocoltura, esame delle urine e tampone uretrale) sono risultati ogni volta negativi, eppure la mia uretra continua ad essere sempre arrossata e un po' gonfia e da dopo il tampone avverto questo dolore al perineo. Questa mattina comunque dottore, sono stato dal mio medico. Lui mi ha detto che in effetti è strano che con i miei sintomi non sia risultato nulla dagli esami, però dice che parlando proprio ieri con un suo collega urologo molto bravo a detta sua, potrebbe trattarsi di una forma di clamidya che dal tampone non risulta, almeno data la mia sintomatologia che gli ha spiegato il mio medico. Perciò sempre tramite questo urologo mi ha consigliato di fare una terapia che prevede l'assunsione di 3 pasticche di AZITROMICINA 500mg da prenderne 2 oggi e una domani. Dopodichè da sabato 2 maggio, una compressa al dì per sette giorni di CIPROXIN 1000mg e in questo modo dice che dovremmo debellare definitivamente il problema.
Lei cosa ne pensa? Volevo avere un suo parere in merito anche per sentire un altro riscontro, dato che ormai sono quasi 2 mesi che mi trascino questi sintomi.
Inoltre non conoscendo ancora le cause di questo male, volevo sapere (tanto per escluderne qualcuna), se l'assunzione di pillole per l'erezione tipo cialis o viagra potrebbero rientrare fra i possibili responsabili. Ho 27 anni e soffrendo a volte di problemi di erezione, occasionalmente ne faccio uso (parliamo davvero di 5-6 pasticche al mese) dallo scorso settembre, ma non ho mai riscontrato complicanze o effetti indesiderati di nessun tipo. Prima dell'ultimo rapporto avvenuto di domenica (rapporto vaginale protetto, anale non protetto), avevo preso del cialis il sabato e il martedì seguente è cominciato il problema. Può escludere questa causa dottore oppure no?
La ringrazio per la sua gentilezza.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Aggiungo a quanto detto Dottore, che dopo 6 giorni di cura e a 2 dal termine il dolore al perineo è definitivamente scomparso, solo raramente sento qualche leggero fastidio che però credo andrà presto a scomparire (almeno spero). Quello che però non scompare è il solito rossore e gonfiore dell'uretra che non mi da alcun fastidio, nemmeno toccandola, ma che non accenna a guarirsi. Inoltre da ormai un mesetto buono, ho notato che un po' tutte le vene del pene sono più gonfie del solito, soprattutto quella dorsale superficiale. Sicuramente anche questo è dovuto al problema di fondo che però ancora non sappiamo quale sia.
Attendo un suo riscontro, anche su quanto detto nel precedente post.
Grazie mille.
Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Purtroppo come le ha detto il collega in alcuni casi ci si può trovare di fronte ad esami definiti "falsi negativi" nel senso che c'è un'infezione ma non la si riesce ad evidenziare, perciò in base alla sintomatologia riferita si ricorre ad una terapia cosiddetta "empirica" ovvero basata sull'evidenza e sull'esperienza del medico.
I farmaci che migliorano la qualità dell'erezione non possono in alcun modo essere messi in correlazione con i suoi disturbi, correlazione invece possibile con il rapporto anale non protetto ad alto rischio di infezione.

Per quel che riguarda il rossore dell'uretra a parte dei prodotti ad uso topico che devono essere sempre consigliati dal medico di riferimento non deve fare null'altro considerato che non determina evidenti sintomi.
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Utente
Utente
Quindi Dottore secondo lei il problema è comunque in via di guarigione nonostante l'uretra arrossata e un po' gonfia? In effetti il dolore al perineo è sparito però ad esempio ho notato facendo una prova che dopo la masturbazione, il fastidio si riacutizza un po' e si protrae per delle ore, fino a riscomparire stamattina. Quello che mi preoccupa poi è anche l'aspetto, perché ora ho delle vene davvero gonfie, troppo ingrossate rispetto al normale, mai avuto vene così.. a cosa può essere dovuto? È sintomo di qualcos'altro o rientra in quelli della clamidia?

Per quanto riguarda i prodotti ad uso topico Dottore, il mio curante non mi ha consigliato nulla né mai accennato la cosa. Mi limito ad usare un sapone neutro per lavarmi ma potrebbe consigliarmi dei prodotti da usare? Inizialmente, (e parlo proprio con l'accennarsi dei primi sintomi) misi su consiglio di un amico che aveva avuto un disturbo simile, la pomata gyno-canesten sulla punta dell'uretra, che se non sbaglio è un prodotto che viene usato solitamente dalle donne. Feci una piccola applicazione al giorno per 3-4 giorni ma non mi diede risultati, forse anche perché l'infezione era appena partita. Esistono delle pomate specifiche da applicare per far sparire il rossore?
La ringrazio sempre molto per le sue esaustive e chiare risposte.
Cordialità.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Purtroppo per i consigli terapeutici è sempre necessario rivolgersi al curante. La presenza di vene del pene apparentemente più gonfie del normale se non dolenti e/o arrossate non destano preoccupazione e dovrebbe anche quella essere una situazione transitoria.
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Utente
Utente
Grazie mille Dottore, oggi è l'ultimo giorno di cura, purtroppo ho ancora dei fastidi nella zona del perineo che non sono scomparsi. Ormai attenderò la visita urologica di mercoledì per vedere il da farsi.
Speriamo bene.
Grazie ancora,
cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Prego! La attenda con tranquillità.
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Utente
Utente
Buonasera Dottore,
Sono appena stato alla visita urologica ed il Dottore (che tra l'altro conoscevo perché era il mio dentista da bambino) si è limitato semplicemente ad ascoltare il mio problema senza però visitarmi fisicamente. Dopo avergli esposto tutta la situazione lui ha praticamente escluso che possa essersi trattato di clamidia dal momento che il tampone risulta negativo, così come tutti gli altri esami. Secondo lui potrebbe essere una prostatite anche non batterica o un uretrite, ma di certo purtroppo non ha saputo dirmi nulla. Alla fine mi ha prescritto una spermiocoltura (da fare fra una decina di giorni) evitando l'ecografia che sarebbe stato un esame eccessivo, col dire che se anche la spermiocoltura risultasse negativa, lui opterebbe per una terapia anti-infiammatoria, perché a detta sua l'antibiotico tipo il Ciproxin non ha più senso ormai dato che non ho più dolori o bruciori. Ora io conosco questo Dottore come dentista e non ho idea di che reputazione abbia come urologo, però sinceramente avrei preferito che mi avesse visitato. Perciò le chiedo cosa ne pensa su quanto il dottore mi ha detto e se anche secondo lei la spermiocoltura è un esame utile per quanto concerne la mia situazione attuale.
Grazie mille,
Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
In effetti la visita avrebbe avvalorato quanto presupposto. Comunque segua i suoi consigli ed al prossimo incontro chieda se non sia il caso di essere visitato.
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Utente
Utente
Mi perdoni dottore, ma quindi crede anche lei che possa essere una prostatite o una uretrite? Perché questo smentirebbe la precedente opinione per la quale ho fatto l'ultima cura e cioé che fosse un falso negativo di una clamidia. Mi pare che ci sia molta differenza fra queste due cose e purtroppo nessuno finora, nemmeno l'urologo che non mi ha visitato, ha saputo dirmi con certezza qual'è il mio problema. Ora mi viene proposto di fare questa spermiocoltura e anche il mio dottore di base sembra essere d'accordo, ma serve davvero a qualcosa questo esame nel mio caso? È davvero utile visto che tutti gli altri esami sono risultati negativi? L'urologo ha comunque escluso che sia qualcosa di grave, però qui nessuno mi ha mai visitato, nessuno dopo due mesi è riuscito a capire con certezza quale sia il mio problema e com'è nato, e la cosa sinceramente non mi lascia per nulla tranquillo, anche perché ho già speso molti soldi per questi esami e per le cure, ed anche per l'ultima visita, e non mi paiono per niente ben spesi. Anzì ho come l'impressione che tutto quello che ho avuto alla fine si sia risolto (o quasi) da solo e che i farmaci hanno fatto ben poco.
La mia unica paura è che si stia sottovalutando il problema e non vorrei che poi questa cosa si rivelasse peggiore del previsto. È davvero possibile escludere malattie come tumori senza una visita, solamente basandosi sui miei sintomi?
Attendo una sua risposta,
Grazie mille dottore.
Saluti.
[#19]
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Utente
Utente
Inoltre Dottore, visto che nessuno a parte Lei mi ha mai detto niente a riguardo, posso riprendere l'attività sessuale? e posso farlo anche con l'uso di farmaci per l'erezione oppure questi interferiscono e rischiano di riaggravare il problema? Tempo fa mi aveva sconsigliato di avere rapporti, ma ormai a parte la solita uretra un po' arrossata e le vene ingrossate non ho più né bruciori, né rilevanti dolori al perineo, per cui le ripropongo la domanda.
Grazie molte.
Cordiali Saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,

1) Essendo la sintomatologia in fase di risoluzione in effetti è difficile capire di cosa si tratti in realtà

2)La spermiocoltura servirebbe ad escludere la presenza o persistenza di infezioni subdole. Per quel che riguarda la sua utilità esso è un esame complementare maggiormente indicato in caso di persistenza e/o aggravamento dei sintomi

3) I tumori si manifestano con sintomatologie completamente differenti rispetto a quelli da lei riportati oltre ad avere un andamento ingravescente

4) Può riprendere gradatamente l'attività sessuale meglio se con rapporti protetti

5) L'uso dei farmaci è controindicato se non dopo espresso consenso del proprio medico

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Utente
Utente
Grazie moltissimo dottore per tutti i chiarimenti e le rassicurazioni.
Domattina faccio la spermiocoltura e poi vediamo.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Dottore buongiorno,

Ieri ho ritirato l'esito della spermiocoltura ed anche questo è risultato NEGATIVO. Ho girato la risposta al mio medico riferendogli che nonostante tutto ho ancora dei fastidi al perineo, che non sono chissà quanto intensi, ma che riesco ad avvertire soprattutto quando siedo per troppo tempo. Inoltre l'uretra non ne vuole sapere di sfiammarsi e a questo punto se non c'è infezione non si capisce perché il rossore non scompaia. Il dottore in base anche a quello che disse l'urologo, mi ha prescritto quello che dovrebbe essere un antinfiammatorio ma che in realtà almeno dalla scatola risulta essere un integratore alimentare, il Deflogo SD, da prendere due pasticche al dì, lontano dai pasti per 10 giorni. E per quanto riguarda il rossore, Ginexid schiuma detergente.
Lei cosa ne pensa? Il Deflogo è veramente un antinfiammatorio utile al mio caso oppure visto che avverto ancora fastidio lei mi consiglierebbe altro? Tipo analisi ancora più dettagliate, sempre che esistano o un altro tipo di farmaco.
E in aggiunta a questo, dato che il dottore non me lo ha detto, volevo chiederle quante applicazioni di Ginexid dovrei fare al giorno, e se lo ritiene un detergente adatto oppure sarebbe stata meglio una crema.
Sempre mille grazie per la sua gentilezza.
Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
il consiglio più logico è quello di seguire scrupolosamente i consigli del suo medico di riferimento.
I detergenti e/o le creme (l'efficacia si equivale) ncon queste modalità vengono usati deu volte al dì.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
ho finito oggi la scatola di Deflog SD, ho preso due pasticche al giorno per 10 giorni usando anche la schiuma Ginexid, ma sinceramente non ho notato nessun miglioramento rispetto a quando ho iniziato, la situazione è invariata. Lei mi consiglia di seguire scrupolosamente il mio medico, ma se sono qui a scriverLe è perché chiaramente tutta questa fiducia non ce l'ho dato che la situazione si trascina ormai da tre mesi senza riuscire a risolversi.
Credo tra l'altro che lascerò perdere, anche perché niente sembra funzionare e niente ha funzionato, perciò mi auguro che la cosa vada apposto da sé prima o poi, visto che a quanto pare, per come stanno gli esiti degli esami, non ho assolutamente nulla. Mi pare inutile continuare a fare terapie che non risolvono nulla e aspettare altri due mesi per fare una visita specialistica è ridicolo. Farla a pagamento per una cosa che da quanto disse l'urologo non è niente di grave, mi pare esagerato, perciò non vedo molte altre alternative.
L'unica cosa che posso chiederle è se le è mai capitato un caso del genere, come il mio. Cioè se le sembra una cosa normale oppure no. Perché con tutti gli esami negativi, ancora a distanza di tre mesi, ho l'uretra arrossata e dolori leggeri al perineo quando sto per troppo tempo seduto.
Grazie mille.
Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Purtroppo da questa postazione possiamo solo dare delle "dritte", ma è impossibile fare diagnosi nè prescrivere terapie, peccherei di presunzione oltre ad avere un comportamento deontologicamente scorretto. Esistono pazienti con sintomatologia simile con esami di approfondimento negativi. In tali situazioni sono necessarie modifiche terapeutiche in corso d'opera, nel senso che se i benefici non sono evidenti vuol dire che bisogna cambiare terapia sino a trovare quella più adatta a lei. L'ottimale sarebbe avere un filo diretto con lo specialista.
[#26]
dopo
Utente
Utente
Ma lei crede che il leggero rossore dell'uretra sia ancora sintomo di un'infezione oppure no? Cioè, la mia domanda è: perché non riesco a mandar via questo rossore se dagli esami non risulta nulla? É normale che questo continui per mesi anche dopo che il prurito durante la minzione è sparito? E con questo leggero rossore è pericoloso esporsi a rapporti sessuali non protetti (anche per quanto riguarda l'altra persona) oppure no?
Inoltre noto che le vene del pene sono ancora più gonfie del solito, specialmente nella fase in cui il pene è flaccido e francamente non riesco a capire come mai anche dopo 10 giorni di antinfiammatorio non sia cambiato nulla, né da cosa è scaturito questo ingrossamento delle vene. Il mio dottore non ha saputo darmi una risposta, se non dicendo che se non sono arrossate e non fanno male non è niente di preoccupante... e ok, va bene, non sarà niente di preoccupante ma comunque non è normale, visto che prima non erano mai state così gonfie.
Se poi dovesse trattarsi di prostatite o di uretrite, come ipotizzato dall'urologo, è possibile che a questo punto la cosa si risolva pian piano da sola senza fare altre terapie che finora non hanno funzionato, oppure continuerò ad avere questo fastidio al perineo finché non azzecchiamo la terapia giusta?
Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
In alcuni casi rimangono gli esiti di una prostatite e/o uretrite che possono manifestarsi con la permanenza di una lieve iperemia (rossore) del meato uretrale esterno senza bruciore ed uno scarico venoso lievemente rallentato (vene un pò più gonfie ma non dolenti) che quindi come affermato dal curante potrebbero non rientrare in una situazione patologica anche se prima non erano presenti.
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dopo
Utente
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Buongiorno dottore,

Da nove giorni, tramite il mio medico di base, sto assumento un nuovo antinfiammatorio: Nutriprost One, una compressa al dì, da prendere per un mese. Purtroppo però il dolore perianale rimane inalterato e mi provoca un fastidio che è quasi costante e che non mi permette di stare seduto per più di 10 minuti senza avvertirlo distintamente. Confesso che la situazione mi snerva da morire dal momento che ormai sono due mesi che combatto con questo fastidio senza riuscire a debellarlo definitivamente. Gli antibiotici non hanno funzionato, gli antinfiammatori neanche (e non credo proprio che procedendo con questo Nutriprost per altri 10 giorni otterrò alcun miglioramento), a questo punto non saprei davvero che fare. L'urologo mi aveva accennato di una ecografia ma aveva poi subito scartato la cosa (optando per una spermiocoltura... negativa) perché gli sembrava un esame eccessivamente esagerato, ma a questo punto se si tratta dell'esame migliore per capire davvero qual'è il problema, non mi consiglierebbe di farlo?
Oppure sarebbe meglio fare un'altra visita specialistica?
Non saprei davvero che altro fare... anche perché non siamo ancora riusciti a capire la vera causa di questo problema, che è iniziato subito dopo aver fatto il tampone uretrale (esattamente due mesi fa). Se lei si ricorda mi disse che poteva essere un'infiammazione dovuta dalla manovra, ed in effetti io fino a quel momento non avevo avuto alcun dolore al perineo e il leggero bruciore dopo la minzione si era risolto da solo appena due giorni prima del tampone lasciando il meato uretrale arrossato, come lo è ancora oggi. È possibile che una prostatite e/o uretrite si sviluppi in quel modo,cioè tramite la manovra del tampone? E com'è possibile che non si riesca a sfiammarla con niente?
Anche il mio medico è incerto sul da farsi, mi ha prescritto questo Nutriprost ma ho letto chiaramente dalla sua faccia che sarebbe stato l'ennessimo tentativo, giusto per provare un altro antinfiammatorio.
Lei che cosa mi consiglia di fare dottore?
Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Purtroppo sarebbe necessario individuare il punto preciso dell'origine del disturbo (trigger point) per poter dare una spiegazione attendibile al suo disturbo. Comunque se il problema nasce principalmente dallo stare seduto forse può ance essere utile una valutazione proctologica.
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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