Come mi devo comportare

Buongiorno, vado da un medico da alcuni anni ed è arrivato alla conclusione che ho un disturbo di personalità (non identificato con precisione), ho letto a casa i disturbi di personalità ed io mi ci ritrovo in tutti, ma particolarmente in uno (quello della paranoia) ed ho anche la paura che gli altri pensino che io sia uno psicopatico o uno che pensa solo a se come migliore. forse (penso io) sono anche un pò ipocondriaco, io ho il terrore di avere malattie gravi. Da quando il medico mi ha detto che ho un disturbo di personalità sono cambiato (credo io) dalla notte al giorno, non provo più rancore per le persone, cerco di essere sereno, riesco ad incassare i colpi abbassando lo sguardo e controllando il mio respiro, perdono chi con le proprie convinzioni mi attacca e in famiglia il clima non è mai stato così sereno da un pò di tempo, l'unica pecca è che mi rendo conto che come stò un pò male devo cercare di parlare con qualcuno, con i miei piuttosto che con qualsiasi persona disposta ad ascoltarmi e rompo letteralmente le scatole, sono una pressa, mi viene il mal di testa a me, figuriamoci a chi mi ascolta, ed il secondo problema (più grave) che vado in ansia quando non riesco a dormire, quando devo affrontare qualcosa di nuovo, vado in ansia e a volte mi sento come se stò per delirare (io ho pure delirato qualche volta, ed un paio di volte non lo ho detto al medico perchè mi sono ripreso come al solito in un paio di giorni o in una mattinata), quando mi sento così ho paura, cerco di bloccare i miei pensieri, mollo tutto quello che faccio ed inizio a controllare il respiro poi mi riprendo e torno alla normalità (però una volta ho pensato di suicidarmi, ho detto se non ce la faccio, se mi aggravo, se inizio a delirare forte io non voglio più vivere)
(i miei deliri sono stati: credere di dover essere ucciso dalla mafia. Credere che televisione, publicità frasi e tutto il resto fosse rivolto a me. Credere di essere morto e che qualcuno doveva capire cosa fare della mia anima. Credere di essere Gesù o avere i poteri di Dio e creare universi con il mio pensiero ma che risultavano tutti terribili perchè io non ero Dio ed i miei pensieri erano generati dalla paura.) i deliri più lunghi sono stati 3 di 3 giorni gli altri ho sono durati delle orette o una mattina/pomeriggio, in totale facendo i conti alla buona credo di aver delirato 7 volte, ed altre volte (3 volte della durata di qualche ora o di una mezza giornata) è stato solo una sensazione di stare per delirare.
Prendevo un farmaco Olanzapina a dosi basse dice il medico, dopo anni che lo prendevo tutti i giorni io non volevo più prenderlo, alla fine il medico mi ha detto di non prenderlo più (più per sfinimento che per convinzione).
Il medico che mi segue si è rotto le scatole (credo), quando ci vado ho la sensazione di rompere le scatole, vorrei dire tante cose ma poi non dico niente di buono, io mi sento inutile, inadatto a vivere.
Spiegatemi voi che capite di psicologia perfavore.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Sapere come si chiama la sua problematica senza avere una strada da seguire, non serve a nulla.

Una diagnosi non è frutto dell'elenco dei sintomi, ma di tantissimo altro, immagino che il suo medico le abbia proposto un percorso psicoterapico unitamente alla farmacoterapia

Dei farmaci non può discuterne con noi psicologi, ma con lo psichiatra che la segue

Sarebbe utile che lei si rivolgesse ad uno psicologo per ulteriori ragguagli e possibili percorsi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Grazie per aver risposto.
Il medico come ha ben pensato mi ha proposto un percorso con uno/a psicologo/a ma ancora non lo ho iniziato.
Mi rendo conto che una diagnosi non è una cura e che sono molto stupido, pedante nel cercare di descrive ogni minimo dettaglio del mio comportamento, so che mi devo rilassare, che devo cercare di non fissarmi su cose inutili e lo faccio, però ci ricasco, fa parte della mia persona, se il medico non riesce a capire cosa ho, come può organizzare una cura efficace... io sono dell'idea che meglio di me nessuno può conoscere me stesso e cerco di dire quello che io ritengo più simile al mio quadro comportamentale.
E poi se devo essere sincero il disturbo di personalità a me da fastidio, da quando ho letto i disturbi di personalità non mi sento più me stesso mi sento sempre valutato come se o rientro in una categoria o in un'altra.
Anzi io mi sono sentito sempre valutato, cerco sempre di aiutare gli altri, di comportarmi bene, non penso mai a me, poi quando mi carico fino alla punta dei capelli divento cattivo e allora ecco, quella è la mia vera personalità, ed ecco che per cercare di far capire che non sono io mi auto punisco.
Mi sento come Alex di arancia meccanica, dopo il trattamento, solo che io vado in ansia e rischio di delirare poi.
Io ho paura di delirare, ho paura della demenza, della schizofrenia, delle malattie gravi, ho eliminato il mio rancore per questo, ho imparato a incassare in silenzio per questo, a perdonare gli imbecilli per questo.

Come dice lei e come dice anche il mio medico dallo psicologo ci devo andare, spero di stare bene presto.

un saluto a lei dottoressa e se qualcuno vuole aggiungere altro mi fa piacere.

[#3]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
da quanti anni è in cura? è stato curato da uno psichiatra? se non lo ha ancora fatto penso sia opportuno affiancare agli eventuali farmaci una terapia psicologica che probabilmente darà migliori risultati con la collaborazione dei familiari. I genitori soprattutto sono in genere i primi collaboratori dello psicologo.
Sarà compito dello psicoterapeuta richiedere e modulare questa collaborazione.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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Disturbi psicologici e mente-corpo

[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Sono in cura da tre anni più o meno,forse questo è il quarto che inizia o il quinto, il medico è uno psichiatra.
Lui ci mette il suo impegno nonostante i miei non risultati, ma che ci devo fare.
le malattie gravi che ho elencato non le ho, è solo il mio terrore di averle se mi aggravo o se continua così, ed ad esempio ho il terrore di fare una radiografia.
con i genitori io ci parlo e non sono all'oscuro di niente, mi sono vicini, ma non penso che vengano a parlare dallo/a psicologo/a per via del programma che mi è stato proposto di fare. Poi parlando direttamente allo/a psicologo/a magari sarà lei/lui ad indicarmi una strada psicologica mirata come ha detto lei, magari gli /le faccio leggere queste righe.
E poi forse riesco ad aprirmi di più scrivendo che parlando.
Grazie anche a lei dottoressa per avermi risposto.