Perchè sapere di aver fatto la scelta giusta in amore non ci preserva dal dolore?

Buongiorno. Ad ottobre 2014 inizio a frequentare un ragazzo (lui 35 anni, io 30). Ci sentiamo e vediamo regolarmente e passiamo 3 mesi "tranquilli" con la voglia di stare insieme e di conoscerci ma senza parlare troppo seriamente di passato e futuro. Lui mi aveva detto di essere uscito da poco da una relazione ma durante i mesi in cui ci siamo frequentati non aveva mai approfondito. A gennaio 2015 decide di chiudere la frequentazione dicendomi che non prova per me un sentimento forte. Nei mesi successivi ci sentiamo qualche volta in maniera amichevole per SMS e se ci incontriamo ci salutiamo educatamente. Continuo ad amarlo e pensare a lui ma il rispetto per il modo onesto e coerente con cui aveva chiuso la relazione prende sempre il sopravvento sulla voglia di chiedergli un secondo tentativo. 10 giorni fa sogno che è in una stanza buia e mi chiama. Gli scrivo un SMS scherzoso per dirglielo e lui mi dice che molto probabilmente non è un caso, che nell'ultimo periodo ha pensato molto a me e vuole vedermi. Accetto e mi racconta che due mesi fa ha rivisto la ex e c'è stato un riavvicinamento che paradossalmente lo ha aiutato a superare la fine della relazione. Mi dice che ha pensato molto a noi e che si sente pronto a dare a se stesso e a me la chance che ci meritiamo di costruire qualcosa di serio. Passiamo una settimana bellissima insieme. Domenica mentre siamo al bar ha un attacco d'ansia. Mi dice di aver avuto un flashback sulla sua ex, si sente soffocato dalla paura di fare la scelta sbagliata, si sente in colpa per lei. Gli chiedo se la ama e dice di non saperlo. Gli chiedo cosa prova per me e dice di essere felice con me, di provare sentimenti sempre più profondi ma di aver bisogno di ripulire il casino nella sua testa. E allora io gli dico cio' che penso: che con la ex non è amore ma dipendenza affettiva, che con me non è amore ma voglia egositica di mettersi alla prova e che a prescindere da quello che pensa lui io non ho più voglia di continuare perchè non voglio che il suo carattere indeciso contamini la mia serenità. Lui mi dice che probabilmente ho ragione su tutto. E lo lascio cosi'. Razionalmente so di aver fatto la cosa giusta e so che mi passerà ma dentro mi rode l'idea di aver contato cosi' poco, di non mancargli, che non si preoccupi neanche di mandare un messaggio per sapere come sto. Lo so che devo volermi bene e andare avanti con la mia vita, ma a volte mi domando cosa ci si guadagni ad essere forti emotivamente in un mondo in cui la maggior parte della gente non lo è. Sono 30 anni che lavoro su me stessa per conoscermi e capire cosa voglio ma a cosa serve in un mondo in cui la maggior parte delle persone con cui devo relazionarmi va avanti per inerzia a ferire gli altri con i propri legami irrisolti, dipendenze, insoddisfazioni e sembra addirittura soffire meno? Mi sembra tutto cosi' ingiusto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Lo so che devo volermi bene e andare avanti con la mia vita, ma a volte mi domando cosa ci si guadagni ad essere forti emotivamente in un mondo in cui la maggior parte della gente non lo è
>>>

Ma se è davvero così forte, come mai è così amareggiata per l'accaduto?

Cosa intende con "forte"?

Probabilmente in tutti questi anni che ha lavorato su di sé le è mancato ancora qualcosa. Come capire che la vita è quella che è. Non è né giusta né ingiusta, siamo noi con le nostre aspettative disilluse o soddisfatte a percepirla in un modo o nell'altro.

Gli amori che non decollano sono una cosa normale. Più frequente di quelli che funzionano bene e a lungo. Perciò si congratuli con se stessa di essere riuscita a fare la cosa giusta e sopporti la tristezza della separazione, perché è normale.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Grazie mille dottore!

Nel contesto della frase per "forte" intendo avere il coraggio di fare la cosa che si crede giusta anche se non è la più facile: nel mio caso avrei potuto continuare a stare vicino a Richard in attesa che si schiarisse le idee perchè mi piace da morire. Avrei potuto temporeggiare nel limbo della sua indecisione per avere la possibilità di stargli accanto o magari addirittura aiutarlo con la mia presenza a prendere una decisione (perchè se mi lascio guidare solo dalle sensazioni io lo sento che sta bene con me). E invece ho sentito che la cosa migliore da fare (per entrambi) fosse mollare la presa. Questo è un atto che considero "forte" perchè è stato dettato dall'amore proprio e anche dal profondo rispetto che provo per lui. Rispetto che lui non ha avuto per me invece, usandomi per ben due volte come un test per capire se riesce a liberarsi dal legame con la sua ex. Questo trovo "ingiusto", che la gente spesso agisca per impulsività e per egoismo senza preoccuparsi (o forse senza accorgersi) di ferire gli altri. Probabilmente sto esagerando ma è successo tre giorni fa e provo ancora tanta rabbia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ok, in tal caso le confermo che la scelta, a mio parere, è stata corretta.

D'altra parte se è successo solo 3 gg fa è normale sentirsi contrariati e amareggiati. Se c'è rabbia, inoltre, significa che ha avuto davvero la percezione di essere stata usata.

Ora questo potrebbe essere, come potrebbe non essere. L'uomo in questione potrebbe davvero non averlo fatto intenzionalmente, intendo di riprovarci per vedere se era davvero ciò che voleva. Ma la *sua* percezione è di essere stata usata ed è quello secondo me il punto da tenere a mente.

In altre parole: potrebbe portarsi dentro una percezione delle relazioni un po' troppo conflittuale. Come un gioco a somma zero dove, se uno vince, l'altro deve necessariamente perdere qualcosa.

La inviterei invece a lavorare per modificare semmai questo atteggiamento, tenendo a mente un detto: gli altri non sono contro di te, sono solo per se stessi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
chiudere un legame, che trattasi di un legame lungo ed importante o breve ed intenso, fa sempre male.

Avrà investito emozionalmente, innaffiato questo amore, aspettato, sbirciato nel suo mondo interiore, combattuto in silenzio con l'immagine della ex e così via,.,
È normale che si senta così,

Quest'uomo sembra essere un po' confuso tra quello che vuole e quello che davvero può permettersi.

Conflitti interni, un passato non elaborato, la crisi d'ansia....e così via...

Solitamente siamo pronti per un nuovo amore se riusciamo a fare a meno dei "luoghi della memoria", scenari della relazione già conclusa, luogo dove abbiamo vissuto emozioni che ancora ci condizionano ....

Auguri per tutto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Grazie di cuore dr.ssa Randone e dr. Santonocito,

in effetti lui non sta bene e probabilmente soffre anche più di quello che lascia vedere del momento di stallo che sta vivendo. Anche per questo credo sia un bene per lui stare da solo per un pò. Non credo mi abbia "usata" intenzionalmente ma molto probabilmente in un momento di totale confusione si è aggrappato a me e alla "leggerezza" della nostra relazione. Paradossalmente proprio mentre mi diceva dei suoi dubbi sulla ex mi ha anche detto delle cose bellissime come che io lo "completo", gli faccio aver voglia di essere felice, si sente libero di parlare di se e di quello che prova come non è mai stato abituato a fare (magari è uno stereotipo stupido ma è tedesco…dice che non gli è mai stato insegnato a parlare di sentimenti). Ma la realtà dei fatti mostra che non sia ancora pronto. Non lo sto giustificando, forse è solo che la rabbia svanisce a poco a poco e resta la consapevolezza che non c'è niente che io possa fare…IT TAKES TWO TO TANGO

Grazie ancora!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
E se lui si facesse aiutare per sgrovigliare un po' i nodi che si attorcigliano?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Quando la rabbia svanisce, lascia il posto alla consapevolezza ed alla rassegnazione.....
Vedo che ha le idee chiare su di se.


Auguri per tutto e grazie per la valutazione, lieta di averla ascoltata.
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Grazie a tutti!

Si, dr.ssa Brunialti, credo che a lui farebbe bene farsi aiutare e spero che abbia qualcuno intorno che lo sostenga. Purtroppo nella situazione in cui siamo il consiglio di farsi aiutare non puo' venire da me, sono fuori dalla sua vita ormai.

Ieri gli ho scritto per scusarmi se ero stata troppo dura con le mie parole ("infantile", "egoista", "mentalmente instabile" e altre offese dettate dall'istinto e dalla rabbia) e per dirgli che era un bene per entrambi separarsi. Lui mi ha risposto che capisce che ho usato quelle parole perchè ero ferita, si è scusato di avermi provocato sofferenze e mi ha ringraziata per essere stata diretta con lui. Poi ci siamo reciprocamente augurati il meglio. Insomma non ci siamo detti niente di nuovo, ma a me è servito. è stato come salutare con dolcezza e pacatezza la tomba del nostro amore prima che venisse ricoperta di terra. è stato come celebrare un addio. Ora sento che è finita anche se provo ancora amore ma il mio amore non puo' bastare a tenerci in piedi entrambi.