Coliche renali

salve ho fatto un eco + diretta renale:
reni in sede con bilaterale evidenza di nuclei microurolitiasici.
Bacinetto renale di destra sensibilmente dilatato,opportuno monitoraggio clinico e controllo nefrospecialistico nel medio termine prima di eventuale integrazioni con ulteriore metodiche pancreas oscurato da interferenza opposta da ansie intestinali locoregionali e relativi contenuti,milza di regolare dimensioni, note di epatosteatosi vescisa ben distesa non faldefluide libere endoperitoneali
PS: TUTTO E INZIATO 5 GIORNI FA' CON UNA FORTE DOLORE RENALE
LA CURA CHE STO EFFETUANDO ORUDIS CP 1 al di e LITHOS 2al di e TORADOL AL BISOGNO BERE ACQUA OLIGOMINERALE MIN 2 lt al di POSSO FARE ALTRO E QUANDO DURANO
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Dr. Matteo Giglio Urologo 328 24 3
Buongiorno.
Dall'ecografia risulta che il rene di destra è dilatato: questo significa che probabilmente è presente un ostacolo lungo la trafila urinaria che impedisce il normale deflusso dell'urina verso la vescica. In presenza di colica renale la causa più probabile di questa situazione è rappresentata da un calcolo urinario. L'ecografia tuttavia non è in grado di esaminare tutte le vie urinarie (una parte dell'uretere non è infatti visibile).
Il consiglio è quello di consultare un urologo per decidere quali altri esami eseguire - ad esempio una TC (tac) dell'apparato urinario - e per decidere le opportune terapie.
In questa fase il lithos non è fondamentale.
In presenza di dolore anche bere molta acqua potrebbe essere controproducente, dato che si va ad aumentare la distensione del rene e delle vie urinarie a monte dell'ostacolo).
cari saluti

Dr. Matteo Giglio
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dopo
Utente
Utente
GRAZIE PER IL CONSULTO:
IL LITHOS ME LO HA PRESCRITTO L UROLOGO
NON BEVO DURANTE LA COLICA E AL DOLORE FORTE PRATICO TORADOL IM, POSSO CONTINUARE A PRENDERE IL LITHOS O DEVO PRENDERE ALTRO
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Dr. Matteo Giglio Urologo 328 24 3
Segua le indicazioni dell'urologo che l'ha visitata.
Se il dolore tende a non tornare sarà sufficiente rivalutare la situazione dopo un pò di tempo e - in particolare - sarà importante controllare la funzionalità renale e la scomparsa della dilatazione all'ecografia di controllo.
Se invece il dolore non fosse ben controllato e/o dovesse confermarsi la dilatazione del rene anche ai successivi controlli diventerebbe fondamentale eseguire accertamenti più approfonditi (tc / ureteroscopia ..)
Ancora saluti
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dopo
Utente
Utente
: QUINDI LA TERAPIA LA FACCIO TUTTA COME PRESCRITTA DAL MIO UROLOGO E VISTO CHE NON HANNO TROVATO IL CALCOLO DALL ECO E COSIDETTO RENELLA ,DEVO SOLO ASPETTARE QUANDO TEMPO PER FARE ULTERIORE INDAGINI MA AL MOMENTO LE COLICHE SONO ANCORA PRESENTI
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Dr. Matteo Giglio Urologo 328 24 3
Segua la terapia indicata dall'urologo.
Il fatto che all'ecografia "non abbiano trovato il calcolo" non è sufficiente per dire che il calcolo non c'è al 100%: come già detto prima potrebbe essere nell'uretere (che non è valutabile con l'ecografia).
Per questo motivo, se i dolori continuano nonostante la cura --> conviene fare accertamenti più approfonditi per valutare anche le zone anatomiche non visibili con l'ecografia.
Saluti!
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore: vi chiedo un ultima cosa se fosse "nell uretere" io le coliche le avro' sempre fino a che non faccio ulteriore accertamenti dopo quando tempo devo approfondire visto che sono 5 giorni di cura ma sembra che sia in fase discendente perche gli spasmi durano molto meno rispetto a prima i primi giorni durano molto di piu' in queste condizioni posso riprendere a lavorare. se occorre prendere altro medicinale potreste consigliarmelo
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Dr. Matteo Giglio Urologo 328 24 3
La cose non sono così "matematiche": un calcolo nell'uretere di solito causa coliche finchè non viene espulso o rimosso ma può anche smettere di causare dolori (pur rimanendo nella stessa sede). Per questo vale quanto detto in precedenza. Se dopo un certo periodo di tempo (diciamo 1-2 settimane) i dolori saranno completamente scomparsi basterà fare un'eco di controllo per verificare che il rene sia tornato normale (e non più dilatato). In caso contrario bisognerà sottoporsi ad accertamenti più approfonditi.
Per facilitare l'espulsione dell'ipotetico calcolo si possono utilizzare anche farmaci per favorire l'elasticità della parete ureterale e ridurne l'eventuale edema: di queste cose ne deve parlare con l'urologo che la segue.
Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Grazie del suo consulto allora inizio settimana prossima vado di nuovo dal mio urologo e vedo lui cosa mi consiglia in riguardo a miei continui spasmi renali :
non so come ringraziarla le faccio sapere al piu presto