Separazione subita e depressione

Buonasera a tutti voi...
Ho 27 anni e ho un figlio di 6 anni.
Purtroppo a causa di alcune mie immaturità mia moglie ha deciso di lasciarmi dopo appena un anno di matrimonio; sono 9 anni che stiamo insieme (dal 2006) e dal 2009 (anno di nascita di nostro figlio) che conviviamo: nel 2014 ci siamo sposati. Al culmine di una crisi coniugale iniIata wuest'estate, mia moglie ha lasciato casa nostra portando con se il bambino e da settembre non conviviamo più. Ora siamo agli inizi del deposito della pratica di separazione e io sto sempre peggio, arrivando al punto di tentare di mettere fine alla mia vita con un tentativo di saltare giu dal balcone dopo aver indossato l'abito del matrimonio (di questo nessuno ne è a conoscenza). All'inizio della separazione abitativa, mia moglie ha provato a tornare a casa durante i weekend salvo poi smettere dicendo di essersi accorta di non amarmi più e che era stato solo sesso per lei e che aveva provato in quanto le avevo solo fatto pena. Da quel punto in avanti ho iniziato a peggiorare, ho smesso di avere appetito e ho perso circa 15kg in 3 settimane e ho tentato di farla finita. Mio figlio riesco a vederlo regolarmente senza alcuna ostruzione da parte della mia oramai ex moglie, ma quando sono con lui mi sento inadeguato alla figura di padre e in colpa per quello che il suo futuro sarà. Io sono figlio di separati e non sono stato mai, a mio personale giudizio, stato amato dai miei come avrei voluto per cui dopo aver preso casa con la mia ex moglie ho dedicato anima e corpo in questa relazione escludendo la mia famiglia. Ho provato in mille modi a riconquistare mia moglie ma ho ottenuto solo schiaffi al cuore con continui insulti e sentendomi dire che non sono un uomo ma un ragazzino in quanto non sono in possesso di un lavoro stabile e passo troppo tempo ai videogames. Più o meno è questa la mia situazione. Ora dal punto di fisico sto malissimo, ho continue fitte al petto con formicolii alle articolazioni superiori e inferiori, non tiesco a dormire regolarmente e non ho mai appettito, le mie giornate si alternano tra pianti e depressione e sigarette. Non consumo alcoolici per paura di stare peggio, ma ho una gran voglia di attaccarmi alla bottiglia e stordirmi fino a svenire. A lavoro ci vado a fatica ma regolarmente e so di non essere produttivo come potrei ma non ho stimoli per lavorare al meglio. Aggiungo anche il fatto che i miei genitori sono abbastanza assenti a causa dei miei comportamenti precedenti e, nello specifio: mia madre non mi sta supportando quasi per nulla non facendosi mai sentire e mio padre spinge sull'acceleratore per separarmi anche se non è quello che voglio io; amici non ne ho a parte quelli online sui videogames che si, mi ascoltano e mi stanno vicini, ma in quanto ad abbracci o sostegno non possono fare molto: mi sento abbasanza solo. Insomma non vedo via di uscita e il pensiero di farla finita mi sembra quello più giusto e forse l'unico per trovare pace.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La fine di un amore,anche quando non ci sono più margini di recupero, è il dolore più grande che ci sia.
Sarebbe utile farsi aiutare, sia come coppia - anche se non più coniugale, ma genitoriale - a superare l'odio e la rabbia per ritrovare un possibile equilibrio.

Se non potere farlo insieme, lo faccia individualmente ne trarrà grande beneficio.

Ha una famiglia alle spalle?
Degli amici?
Uno sport, una passione?

Eravate tanto giovani,mè possibile che lei abbia iper investito questo legame ed adesso ha difficoltà a reggere l'abbandono

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Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it