Perdere l'amore

Buon giorno,

mi trovo in una situazione che a trascriverla mi sembra ridicola e assurda, ma che a viverla ha toni decisamente diversi e ne soffro moltissimo.

Ho 33 anni, sono stata per 5 anni con un ragazzo di un anno più di me, e ci sono stata davvero bene, poichè la relazione scorreva fluida, siamo sempre andati d'accordo su tutto, ci siamo voluti davvero bene e ci siamo divertiti davvero molto, felici di stare assieme e di condividere la vita nella casa in cui siamo andati a vivere assieme. Non riesco a trovare un difetto macroscopico in questa relazione, tutto filava liscio come l'olio, tutto era bello e gioioso. Nonostante ciò, due anni fa ho un colpo di fulmine per un perfetto sconosciuto che si è presentato alla mia porta, colpo di fulmine ricambiato. Fino a quel momento non ho mai creduto ai colpi di fulmine e quel momento lì ha proprio cambiato radicalmente la mia convinzione: in pochi secondi entrambi ci siamo innamorati perdutamente, pur non cercandolo, pur avendo entrambi delle relazioni in cui ci sentivamo bene, stabili, senza preoccupazioni. Eppure è successo. Allora ci siamo evitati per mesi, per circa 8 mesi, fino a quando lui s'è fatto risentire e siamo usciti assieme a cena. Il sentimento che abbiamo provato è stato incredibile, ci siamo follemente innamorati l'uno dell'altra. Per mesi ci siamo incontrati clandestinamente. Il mio compagno aveva capito ma non ha mai detto nulla, nemmeno una parola, nemmeno quando una notte, in lacrime gli dissi che amavo un altro... anche quella vlta lì ha fatto finta di nulla, continuando la vita come sempre. Dopo qualche mese ancora l'ho lasciato definitivamente, tornando a casa dei miei, perchè amavo troppo la nuova persona entrata nella mia vita. Eppure... non ho iniziato una relazione con lui. Il mio ex mi rimaneva sempre impresso, ho sempre sofferto per averlo lasciato, ogni giorno ho patito il sentirlo lontano. Per questo motivo non ho mai potuto lascairmi andare del tutto con questa nuova persona, S. Il mio ex, P. ha assunto una posizione attendista, in silenzio attendeva che io tornassi a casa pur continuando la sua vita. Io mi sono trovata bloccata fra due uomini: P. con cui ho troncato una relazione in cui mi sentivo bene ed S. con cui una nuova relazione non può partire a causa del fantasma reale di P. Credo che il mio problema sia l'egocentrismo che non mi permette di "lasciare andare" nè l'uno nè l'altro (i quali sanno di tutta la situazione ma non fanno alcuna mossa se non attendermi) o entrambi. Vorrei mantenere la felicità e la fluidità della relazione precedente ed al contempo vivere questa nuova relazione che mi proietterebbe verso un mondo diverso da quello in cui mi sono sempre trovata, nuove persone, nuovi luoghi, una nuova mentalità, una relazione fatta di grande emotività. Sto davvero molto male e creo grande sofferenza anche in S. e P. ma purtroppo non sono in grado di risolvere questa questione, mi manca la maturità di farlo. Potete darmi qualche consiglio?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<Vorrei mantenere la felicità e la fluidità della relazione precedente ed al contempo vivere questa nuova relazione<<

Più che egocentrismo mi pare si tratto di difficoltà nello scegliere, nell'accettare di perdere una parte.
Ma ogni scelta fa guadagnare qualcosa e perderne altre.
Se non si riesce a scegliere, succede quello che gli antichi insegnavano raccontandolo con la favola dell' "Asino di Buridano":

L' "Asino di Buridano", indeciso tra due dosi di meraviglioso fieno, differente ma ugualmente appetitoso, mentre girava per l'ennesima volta la testa a destra e a sinistra osservando i due fieni, crollò a terra morto... di fame.

Se non ce la fa da sola ad analizzare e avviarsi verso una scelta, si faccia aiutare da un/a nostro/a Collega: è tempo di vita.









Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
Grazie dottoressa,

È davvero tempo di vivere, ne sento la necessità anche perché mio padre, in mezzo a questa mia stasi sentimentale, si è ammalato di tumore e la mia vita si è fermata per potergli garantire il massimo delle cure e del sostegno e sostenere al contempo anche mia madre.

Mi sento davvero colpita da queste vicende, dalla malattia di mio padre, dalla mia empasse sentimentale, dal fatto che sono tornata a vivere dai miei dopo essermi lasciata col mio ex. Ho iniziato ad avere anche problemi fisici, probabilmente dovuti a questa situazione, che non mi consentono più di praticare lo sport che facevo prima.

Davvero, vorrei rivivere, ma sono bloccata su molti fronti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
quando gli amori si accavallano, solitamente il primo - che lei definisce fin troppo perfetto - lascia spazio al secondo ..
Siamo inoltre pronti per un nuovo amore se riusciamo a fare a meno dei "luoghi della memoria", scenari della relazione già conclusa, luogo dove abbiamo vissuto emozioni che ancora ci condizionano ..
si chieda, se preferisce con l'aiuto di un nostro collega, cosa prova davvero, cosa desidera, quali emozioni, quali progetti per il futuro... e cerchi di capire come la su storia di vita e familiare influenza le sue scelte d'amore..
Spesso i partner si scelgono in maniera collusiva ed inconscia... per come ci fanno sentire, non solo per quello che sono.

Nel mio sito e blog troverà tanto materiale su questo tema, lo consulti se desidera

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

capisco che è bloccata su più fronti,
impegnativo anche quello genitoriale: <<è ammalato di tumore e la mia vita si è fermata per potergli garantire il massimo delle cure e del sostegno e sostenere al contempo anche mia madre.<<

Tenga però conto che anche in queste situazioni difficili e molto impegnative non si può mai trascurarare del tutto se stessi. Il fatto che Lei abbia scritto a noi è la prova che rimane ancora attenta a sè.

Confermo l'indicazione precedente:
Se non ce la fa da sola ad analizzare e avviarsi verso una scelta, si faccia aiutare da un/a nostro/a Collega: è tempo di vita.


Saluti cari.