Tachicardia con dolori lancinanti al petto

Gentile Dottore, sono una donna di 54 anni, affetta da pemfigo volgare da 16 anni. Dal 2000 al 2010 ho curato la malattia con cortisone e azatioprima, mentre dal 2010 a ora mi sono sottoposta a infusioni di Rituximab con intervalli di due anni tra una terapia e l’altra.
Nel 2012 sono entrata in menopausa, e da quel momento soffro di violente vampate di calore che si manifestano quotidianamente.
Nel 2013, subito dopo l’infusione di biologico ho cominciato a soffrire di attacchi di tachicardia improvvisa, che si manifestano quasi sempre la mattina e mi causano un dolore fortissimo al petto e alla gola. Il dolore persiste per pochi minuti e mi costringe a interrompere ogni attività.
Dal 2013 a oggi ho eseguito i seguenti esami diagnostici:

Ecocolordoppler
Holter
Ecg
Test da sforzo
Ecografia tiroide e TSH
Esofago baritato
Nessun esame menzionato sopra ha rilevato la presenza di una patologia, eppure il sintomo persiste.
Il cardiologo mi ha prescritto Cardicor da 1,25 che assumo regolarmente se pur senza benefici.
Ad oggi non possiedo né una diagnosi né una cura. Desideravo sapere se esiste un centro in Italia che potrebbe aiutarmi con il mio problema o se esistono altri esami diagnostici che non ho ancora eseguito e che potrebbero aiutarmi a scoprire la causa della mia tachicardia.
Nel ringraziarla per la sua cortese attenzione le porgo i miei saluti.


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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Scusi, ma non mi è chiara la relazione temporale con il Rituximab. Dice di avere il problema dal 2013, ma le è successo dopo l' infusione e poi ha continuato indipendentemente dalle infusioni?

Non mi paiono comunque effetti collaterali attribuibili al farmaco.

Seconda domanda: mentre faceva il monitoraggio Holter ha avuto il disturbo o no? Se non l' ha avuto, provi a ripetere l' Holter (o metta un loop recorder) per cercare di documentare queste aritmie.

Comunque il Cardicor (o altro betabloccante) sono la terapia di elezione nelle tachicardie parossistich; solo il dosaggio è molto basso e forse andrebbe aumentato, pressione arteriosa permettendo.

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottoressa, grazie per il suo interesse. Dunque, la tachicardia ha avuto esordio nel 2013 dopo infusione di Rituximab e da quel momento il sintomo si è manifestato a prescindere dalle infusioni.

Purtroppo durante il monitoraggio Holter non ho accusato nè i dolori al petto, nè la tachicardia.


Quale potrebbe essere il dosaggio ideale di betabloccante per la mia situazione?


La ringrazio nuovamente per avermi fornito una risposta e la saluto.
[#3]
Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Il dosaggio del Cardicor va da 1.25 a 10 mg.
Siccome causa anche un abbassamento della pressione, si aumenta la dose di 1.25mg ogni 1-2 settimane, fino ad arrivare al dosaggio che controlla a sufficienza le aritmie senza causare eccessiva ipotensione.
Quindi dovrebbe passare a 2.5 mg, se non basta a 3.75 e così via.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta celere, seguirò il suo consiglio.
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