Addominoplastica insoddisfacente

Salve, scrivo a distanza di un anno e mezzo dalla mia addominoplastica, in quanto insoddisfatta e alquanto perplessa.
Premesso che ho effettuato tale intervento tramite SSN, e che l'esito, stando al mio chirurgo, sarebbe quanto di più soddisfacente per un intervento di tale importanza senza aver pagato (!!!), sono alquanto perplessa, e ammetto pure infastidita, perché a distanza di un anno la pelle in eccesso è ancora molta e stando ad altri pareri, praticamente andrebbe rifatta ex-novo (salvo per la diastasi).
Sia chiaro, il chirurgo fu molto esplicito nel dire che, data la mole di pelle in eccesso (a seguito di un grosso dimagrimento, ovvero -40kg), per un lavoro migliore si sarebbe dovuto fare un taglio oltre che orizzontale, anche verticale, ivi per cui ero ben conscia che non avrei risolto completamente il mio problema, ed anzi fui felice che tenesse conto della mia giovane età (26 anni ad ora), motivo per cui mi venne sconsigliata una procedura cosi' invasiva ed esteticamente poco "bella". Tuttavia, ciò che mi ha irritato, fu che nella visita post intervento, quando, avendo intravisto il lavoro, chiesi se ci fosse da intervenire nuovamente in un prossimo futuro (vedevo ancora lo "scalino" nella parte inferiore del ventre e due pinzi laterali non completamente chiusi -le famose orecchie di cane-), rispose stizzito come sopra citato, ovvero che questo era il meglio che potevo chiedere in un intervento in convenzione... tale risposta, associata poi ad un ulteriori pareri discordanti con altri chirurghi, mi ha lasciato alquanto basita.
Ho effettuato diverse visite in questo periodo, per altri ragioni (i segni del brusco dimagrimento non hanno lasciato tracce solo sull'addome, ma anche sull'interno cosce e, in maniera più grave, sul seno, che presenta una ptosi di iv livello), e ben 3 chirurghi hanno convenuto che l'intervento non è riuscito bene, che la pelle in eccesso era ancora tanta, che l'ombelico sproporzionato e che, attraverso una procedura diversa, era possibile intervenire sull'eccesso di pelle senza per forza ricorrere al taglio verticale ed ottenendo comunque un risultato migliore (con minor presenza di pelle anche nella zona superiore dell'addome).
Ciò mi ha fatto pensare, anche a seguito della visita con lo stesso chirurgo (in previsione di un altro intervento), il quale, vedendo il suo lavoro, lo ha definito ben fatto, anche se bisognoso di una correzione a livello inferiore con l'asportazione ulteriore di 1-2cm per togliere un po' lo scalino... boh... non so che dire. Capisco che ogni chirurgo abbia la sua tecnica, ma com'è possibile che su 4 chirurghi interpellati, 3 abbiano detto che era possibile eseguire un'addomino con maggior asportazione di pelle, senza il taglio verticale?!
Mi chiedo; non vengono eseguiti corsi di aggiornamento? Perché alcuni chirurghi rimangono fissi su procedure standardizzate? Come si può giustificare un intervento non riuscito bene, con la scusante dei soldi?! Non abbiamo diritto a pari trattamento?
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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.4k 64 47
Gentile utente, le sue non sono domande ma più uno sfogo, comunque comprensibile.
A mio parere, mutua o non mutua, è il rapporto con il proprio medico a fare la differenza...se crede nel suo chirurgo, gli parli serenamente esprimendo le proprie perplessità. Lui è quello che la conosce meglio.
Comunque in chirurgia plastica vi possono essere pareri discordanti e tecniche diverse ma non si tratta della procedura più nuova o vecchia, si tratta dell'intervento giusto per Lei, per il suo addome e per la sua salute in genere.
un saluto

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com

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dopo
Utente
Utente
Capisco perfettamente quello che dice e le do ragione (anche sullo sfogo), tuttavia, a breve dovrò intraprendere un intervento di mastopessi +, proprio per la gravità della ptosi, e il chirurgo che ho consultato recentemente mi ha proposto la revisione (o per meglio dire una addomino exnovo) e la mastopessi in combinata, tuttavia sono reticente. Stando a lui è possibile eliminare la pelle in eccesso, anche nella porzione superiore, intervenendo sempre sulla cicatrice passata e senza dover effettuare quella verticale, nonostante l'entità della cute, riposizionando e riducendo anche l'ombelico, senza formare ulteriori cicatrici e in maniera meno invasiva (dato anche il fatto di non dover intervenire sulla diastasi). E' davvero possibile? E perché alcuni invece non vedono altra soluzione se non con il taglio verticale? Come è possibile che due interventi differiscano cosi' tanto?
Il problema è che comunque ad oggi, è stato appurato da tutti i chirurghi che ho consultato che bisogna intervenire nuovamente sull'addomino (cosa che peraltro avevo già intuito allo stadio iniziale post-intervento, ma che era stato fatto passare come un'idea malsana) e, dovendo anche affrontare altri interventi ricostruttivi, ad oggi ho veramente timore...
E' vero che bisogna fidarsi del proprio chirurgo, e il problema principale è che effettivamente io non ne ho di fiducia, e purtroppo non solo con lui.. tale intervento mi ha portato ad essere dubbiosa con tutti.
Il fatto che solo rivolgendomi a privati abbia avuto pareri contrastanti (e dopo anche la stessa risposta stizzita del chirugo che mi ha operata), mi fa dubitare della veridicità di molti, perché sembra che solo tramite un compenso immediato si possano ottenere risultati soddisfacenti, mentre chi si avvale del servizio sanitario si debba accontentare. A conti fatti, mi sembra tremendo, sebbene possa capire che voi chirurghi offriate una prestazione lavorativa a tutti gli effetti, e quindi, tra un pagamento immediato, ed un risarcimento del SSN, ovviamente sia preferibile il primo, solo che mi chiedo, allora io, paziente, come devo scegliere e fidarmi sulla base di tale dinamiche? Come si valuta correttamente come affidarsi ad un chirurgo?
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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.4k 64 47
Beh, io sono un ospedaliero e questo argomento mi tocca da vicino. L'interesse che l'intervento venga bene e il paziente sia soddisfatto è uguale sia nel pubblico che nel privato. Nel pubblico magari non possiamo eseguire quelle procedure ancillari che possono essere la ciliegina della torta dell'intervento, tipo una piccola liposuzione insieme all'addominoplastica, ma l'impegno DEVE essere uguale.
Dopo di che questa è la mia etica e di molti molti professionisti ospedalieri, se vi è malcostume provato lei lo evidenzi tranquillamente. E' interesse di tutti. Certo è che l'estetica non si deve eseguire in ospedale ma solo la correzione di difetti funzionali sulla base di criteri regionali
un saluto