Disfunzioni pene

Sono una persona di circa 70 anni; dalle periodiche analisi ed indagini risulta che i valori sono tutti nella norma.
Dal lontano 2011 mi è stata diagnosticata una ipertrofia prostatica benigna: (prostata 33x47x39, g.39, a conformazione trilobare e sviluppo intraloggia ed extraloggia). Dovevo alzarmi una volta ogni notte per urinare e l’urologo mi ha prescritto una compressa di finasteride ed una alla sera di urorec 8 mg., confermando la cura alle successive visite. Con il passar del tempo il desiderio sessuale è diventato sempre più piccolo, le erezioni sempre più rare e l'eiaculazione è quasi del tutto scomparsa dopo lo stimolo.
Da circa cinque mesi senza avere nessun fastidio e nessun dolore improvvisamente al tatto ed all'osservazione mi sono accorto che il pene aveva un incavo a circa due cm dalla base (per il quale il diametro per circa tre cm diventava più piccolo per poi uniformarsi nel resto dell'asta fino al glande), all’erezione si manteneva orizzontale con un leggero incurvamento verso il basso ed avevo difficoltà alla completa erezione ed al mantenimento della stessa. Per motivi psicologici ho sospeso ogni rapporto sessuale. All’ecografia trans rettale è risultato prostata 48x32x44 con ipertrofia adenomatosa del lobo medio; eco struttura disomogenea per la presenza di alcune calcificazioni periuretrali, esente da lesioni di tipo focale, assenza di raccolta nello sfondato vescico-rettale.
Un urologo mi ha diagnosticato pene in asse, presenza di placche alla palpazione in regione dorsale; cura cialis 5 mg una cp al giorno per tre mesi , finasteride e l’urorec. La cura non ha portato nessun giovamento.
Un altro andrologo dopo circa due mesi ha diagnosticato DE e IPP due placche una dorsale e l’altra ventrale con incavo a destra; cura skinsan uomo una cp. al giorno per 100 giorni, royal-E una cp. al giorno per tre mesi, colchicina perla 1 mg una cp. al giorno per tre mesi, massaggi del pene per sei minuti con reparil pomata per tre mesi; spedra 200 cp. una cp. all'occorrenza; sospensione immediata del finasteride e dell’urorec. Ho preso una cp. di spedra ma non ho notato alcuna differenza rispetto a quando non la prendo.
Sto facendo quest'ultima cura e mi sono accorto che non ho nessun miglioramento, pur aumentando di poco rispetto a prima il desiderio sessuale. In ogni caso continuo a non avere rapporti sessuali per motivi psicologici.
Mi dia un suo parere sul come proseguire, sulle eventuali indagini da fare e mi consigli un esperto andrologo a Napoli.
Ringraziamenti e saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

se presente, come sembra , un'Induratio Penis Plastica (IPP), detta anche malattia di La Peyronie, questa è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.

Questa malattia è facilmente associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione, nelle fasi più avanzate della malattia possono subentrare disturbi dell'erezione.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria.

Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa) ed infettivi (uretriti, ecc.).

Una recente osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva una causa autoimmunitaria.

Il disturbo erettivo interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per l'alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.

La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed “antifibrotici” (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).

Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intraplacca di farmaci antiinfiammatori.

Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Ringrazio per la nota.
Devo notare, però, che in essa sono analizzate le cause ed il decorso della malattia in generale, ma, a differenza delle risposte negli altri casi presi in considerazione, non sono stati per niente analizzati i miei problemi e le mie domande né sono stati dati dei consigli.
Chiedo scusa per la replica e resto in attesa di indicazioni precise sul mio caso che, spero, mi saranno date nella prossima risposta.
Saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da quello che le ho scritto mi sembra di averle indirettamente indicato che le terapie, da lei seguite, possono essere corrette e condivise, comunque, se sono presenti problemi di natura psicologica, è anche in quella direzione che bisogna andare.

Infine, come spesso ripetuto, sulla questione "indicarle un collega" le dico che questa non è comunque la sede per una informazione così particolare e non di interesse generale.

Questo quesito è bene porlo, in prima battuta, al suo medico di fiducia e poi ancora, in altre sezioni del nostro sito, può sempre trovare un aiuto mirato ed orientato a trovare l'esperto andrologo nella sua città.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Ringrazio ancora per le spiegazioni.
Chiedo, mi scusi, come bisogna fare per essere sicuri che è IPP, in quanto non ho mai avuto nessun fastidio e nessun dolore all'erezione, ma la valutazione è stata fatta dall'urologo soltanto con la palpazione; non sarebbe il caso di fare un ecodoppler per vedere anche a che punto è la malattia?
Chiedo inoltre se
il finasteride e l'urorec hanno causato la diminuzione dell'erezione e dell'eiaculazione;
la sospensione del finasteride e dell'urorec può causare una crescita della prostata con tutte le conseguenze,
Come proseguire.
Ringrazio ed invio cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

un ecografia dei corpi cavernosi non la si nega a nessuno.
I farmaci da lei indicati poi possono scatenare i disturbi sessuali da lei indicati; un eventuale loro sostituzione od interruzione deve essere valutata assieme al suo andrologo di riferimento.

Comunque, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questi temi, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/231-farmaci-e-interventi-che-possono-danneggiare-la-sessualita-maschile.html

Un cordiale saluto.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore, è abbastanza freequente che dopo i 50-60 anni, prostata o meno, possa comparire una IPP, malattia degenerativa, che oltre a determinare la comparsa di zone di indurimento "placche" comporta incurvamenti del pene più o meno capcai di disturbare od ostacolare la penetrazione.
Quasi sempre a questa patologia, IPP, si assoxcia un meccanismo vascolare, venoso, che impedisce di ottenere la blla rigidità di prima, non consente di mantenere il pene rigido per il tempo adeguato alla penetrazione, determinando anche uno stato di stress.
La placca non scompare con nessuna terapia medica. la curvatura se deteremina problemi potrebbe anche essere corretta con un intervento chirurgico; se l'erezione non è valida e non risponde ai vari viagra,cialis etc..allora una soluzione definitiva con un impianto protesico penieno è una ottima soluzione.
Se lei avesse un 'anca che le crea dolore, che non le consente un buon movimento, che le impedisce di camminare....non avrebbe perplessità a farsi metetere una protesi del femore...
anche il pene potrebbe richiedere qualche soluzione se per lei è importante e gradevole avere rapporti sessuali veda www.erezione.org
cari saluti
cari salui

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Gabriele Antonini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 291 15 23
La prostata per i suoi settanta non è molto ingrandita.Finasteride assolutamente no.Urorec si se i disturbi minzionali sono importanti.
Per corroborare quello che le ha detto i colleghi Le allego un link dove, se vuole, potrà vedere un video di un paziente con problemi di disfunzione erettile che ha deciso di impiantare una protesi peniena.
E' un vero e proprio documentario che ripercorre tutte le tappe dalla visita medica passando per l'intervento chirurgico descritto nei suoi passaggi tecnici fino alla completa ripresa dell'attività sessuale.
http://www.antoniniurology.com/primo-documentario-sullimpianto-di-una-protesi-al-pene/
Spero le sia utile
In bocca al lupo

Dr. Gabriele Antonini
Urologo Andrologo
www.antoniniurology.com
www.protesipeniene.it

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio di cuore gli esperti dottori Berretta, Pozza ed Antonini per i loro validi pareri e suggerimenti.
Con la speranza che la situazione erettiva non peggiori con le poche cure che sto eseguendo, mi accingo a fare presso una struttura pubblica l'ecodoppler. Comunicherò il risultato per le eventuali valutazioni del caso. Riguardo ad una protesi sono molto perplesso.
Saluti e buona domenica
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Non metta il carro davanti ai buoi, è prematuro ora pensare ad una protesi.

Faccia la valutazione indicata e poi, se lo desidera, ci riaggiorni.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimi dottori,
ho notato che da qualche giorno il pene durante tutta la giornata è flaccido ma di dimensioni piuttosto grandi, circa cm. 11 di lunghezza e circa cm. 9,5 di diametro, mentre, prima dell'insorgere dei problemi, quando non era in erezione ed era flaccido, era molto più piccolo e di circonferenza inferiore.. Inoltre quando mi sveglio il pene è in erezione, ma non appena urino, diventa contemporaneamente flaccido.
Questi fenomeni potrebbero essere correlati ad un aggravamento della malattia oppure causa di nuove disfunzioni.
Desidero dei validi chiarimenti, onde fugare ogni possibile preoccupazione.
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dopo
Utente
Utente
Inspiegabilmente nessuno specialista ha preso in considerazione le mie ultime riflessioni (nota n. 10). Spero che sia dovuto ad un disguido. Faccio presente che devo aspettare a metà ottobre per poter fare l'ecodoppler (questi sono i tempi di attesa per essere sottoposti ad un esame presso una struttura pubblica!!!; né posso permettermi di sostenere il costo presso una struttura privata). Vorrei sapere se esistono nuovi problemi.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da questa postazione, se non abbiamo altri dati clinici specifici di laboratorio, su cui discutere e riflettere, poco, anzi nulla, le possiamo dirle sui suoi temuti "aggravamenti" .

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentili dottori, ho effettuato i seguenti esami TSH 0,544 uUl (valori normali 0,400-4,00), FT3 2,8 pg/ml (v. n. 1,8-4,2),, FT4 9,1 pg/ml (v. n. 8,9-17,6), prolattina 5,3 ng/ml (v. n. 2,5-17), testosterone 7,45 g/ml (v. n. 2,5-10,6), testosterone free 21,3 (v. n. 15,3-51,8). Ho inoltre effettuato l'ecodoppler penieno con i seguenti risultati:
normale ecostruttura dello spongioso dell'uretra ed una ecostruttura dei corpi cavernosi omogenea. Dopo infusione di alprostadil da 10 mg, è risuiltato: erezione di buona entità (FIC tipo III); a carico del terzo medio laterale del cavernoso di destra si evidenzia area d'inspessimento dell'albuginea di 24x15x2 mm che modifica il profilo del corpo cavernosio corridspondente in assenza di curvatura patologica. Arterie cavernose a sinistra dal calibro regolare a decorso tortuoso e pareti lievemente iperecogene, con profili flussimetrici a campana e tempo di accelerazione aumentato. Parzialmente visualizzate le arterie elicine di I ordine. I valori di picco sistolico sono apparsi inferiori alla norma bilateralmente (v.n. PSV>35 cm/sec). Lo studio della fase distolica ha messo in evuidenza una progressiva riduzione delle velocità, con valori superiori nella norma a fine ossevazione, valori di IR nei limiti della norma bilateralmente. (flussometria DX VPS 23,2 cm/s; SX VPS 24,3 cm/sec V.N.>35cm/sec; EDV: 0 cm/sec; EDV: 0,7 cm/sec V.N. <=0; I.R.1, I.R. 0,97 V.N.>0,9),).
Faccio presente ho sempre difficoltà di erezione e di mantenimento della stessa, ci vuole molto tempo per l'eiaculaziopne e che nell'eiaculazione l'emissione di sperma è pressochè nulla ed alcune volte durante l'emissione ho forti dolori nel condotto I due andrologi che ho consultato hanno pareri diversi e mi hanno dato cure complertamente differenti. Chiedo un vostro valido parere al riguardo.
Ringrazio
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Che diagnosi e quali terapie sono state indicate?
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Utente
Utente
Gentili dottori,
un andrologo ha diagnosticato paziente affetto da DE con IPP; si consiglia un ciclo d'iniezioni locali di verapamil, interferone e collagenasi; nel mentre prenda 1 cp al dì di Cialis da 5 mg per tre mesi.
L'altro andrologo ha diagnosticato fibrosi diffusa dei corpi cavernosi con aree fibrotiche e placche nel terzo posteriore del pene. E' necessaria la elastosonografia Shear Wave prima e dopo la terapia da eseguire con onde d'urto per vedere se la malattia è progredita.
Non so che cosa fare in quanto ho paura dei dolori e delle conseguenze che le iniezioni possono apportare al pene e non so quali effetti collaterali possono causare le onde d'urto.
Tenendo presente quanto scritto prima, vi prego di consigliarmi sulla terapia da seguire e sulle sue eventuali conseguenze o problemi. Se non faccio niente, a che cosa presumibilmente vado incontro?
Ringrazio ancora una volta per la disponibilità ed invio distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

purtroppo lei pone in questa sede delle questioni sul tappetto veramente complesse e di difficili soluzione a cui forse è possibile darle una risposta più preciso solo dopo attenta e diretta valutazione della sua specifica situazione clinica.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gent/mi dottori,
seguendo il consiglio dell'andrologo ho fatto l'ecografia peniena con il seguente risultato: Pene: corpi cavernosi nella norma per forma e dimensioni, simmetrici. Presenza di centimetrico ispessimento della fascia di BucK a destra, che tuttavia non è caratterizzato da cono d'ombra posteriore, né da alterazione della morfologia del corpo cavernoso stesso.
Interpretazioni elastografiche: all'esame eseguito con sonda lineare da 10 MHz, con metodica shear wave, si apprezza aumento della rigidità prevalentemente a carico del corpo cavernoso sinistro (media 31,3 kPa, con picco di rigidità a livello della porzione distale (43 kPa)). Corpo cavernoso destro con valori ai limiti della norma (media 15 kPa, con piucco di rigidità a livello della porzione distale (18,5 kPas)).
Alla luce anche dell'eco doppler precedente e di questi risultati come mi consigliate di procedere per cercare di eliminare i problemi? Neanche il medico curante ha saputo consigliarmi. Vi prego datemi indirizzatemi sul da fare.
Ringrazio sempre ed invio distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

Quale diagnosi finale è stata fatta e quale indicazione terapeutica le ha suggerito il suo andrologo di fiducia?

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile dott. Beretta,
rispondo alla sua richiesta:
DE. Fibrosi e placche nei corpi cavernosi. Prenda una cp. di PeyroNex al dì per tre mesi ed una cp. di Levitra 20 al dì per tre mesi. Alla fine del ciclo ripeta l'ecodoppler e l'elastosomografia. In caso d'immutata consistenza e mancata riduzione della placca, bisogna procedere con l'applicazione di un ciclo d'onde d'urto.
Le chiedo: è necessario consultare un altro andrologo per una cura più appropiata (esistono il Potaba ed altri medicinali da assumere o altre cure ionoforesi, ecc.). Mi consigli. Naturalmente i quesiti sono inviati anche agli altri operatori dello staff.
Sentiti ringraziamenti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il farmaco indicatole già contiene l'acido para amino benzoico mentre sulla ionoforesi od altre indicazioni terapeutiche specifiche bisogna risentir in diretta sempre il suo andrologo di fiducia.

Un cordiale saluto.

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