Tumore renale spazio peritoneale con metastasi ossee

Salve, vi ringrazio anticipatamente per le attenzioni che vorrete darmi.
Un mio amico di 49 anni ha da poco saputo di avere un tumore di grandi dimensioni al rene, purtroppo con metastasi, il suo unico sintomo erano stanchezza, broncopatia cronica e una massa al fianco sinistro.
Vi riporto i risultati della tc effettuata in data 12/09 e di seguito i valori del sangue:

"In pararenale anteriore di sinistra si apprezza massa solida eterologa di forma ovalare, DL cm 21 x DT cm 14 x DAP cm 12, a densità dismonogenea per la presenza di vaste aree irregolari, nel suo interno necrotiche e aree periferiche irregolari con discreto enhancement.
La massa è indissociabile dal profilo anteriore del rene sinistro, occupa lo spazio retroperitoneale e si spinge anteriormente fino al muscolo retto dell'addome. Entrambi i reni presentano inoltre profili notevolmente irregolari per la presenza di cisti semplici e deformazioni del profilo esterno del parenchima. La massa sposta medialmente i grossi vasi arteriosi e comprime e sposta tutti gli organi perilesionali.
Con finestra per osso si evidenziano numerose aree di rimaneggiamento osseo, di tipo osteoblastico a carico di numerosi lamine, peduncoli e processi spinosi della colonna vertebrale.
Organi addominali nella norma.
Nessun linfonodo aumentato di volume."


Ed ecco le analisi del sangue:

RBC: 2,81
HGB: 6.1
HCT: 21,3
MCV: 75,8
MCH: 21,7
MCHC: 28,6
RDW-SD: 45,4
RDW-CV: 17,4
PLT: 443
PDW: 11,3
MPV: 10,4
PCT: 0,46
WBC: 11,65
Neutrofili: 86,8%
Linfociti: 5,8%
Monociti 6,4%
Eosinofili: 0,8%
Basofili: 0,2%
Neutrofili: 10,12
Linfociti: 0,67
Monociti: 0,09
Eosinofili: 0,09
Basofili: 0,02
Amilasi: 19
Creatinina: 1.42
PCR: 119,66
Calcio: 8,2
Albumina: 40,61%
Alfa 1: 5,95%
Alfa 2: 16,64%
Gamma: 22,65

Vorrei conoscere un vostro parere in merito, sulla possibilità di guarigione o di aspettative di vita in quanto nessun medico fino ad ora ci ha dato qualche speranza.

Grazie infinite.
[#1]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore il suo amico deve fare l'intervento chirurgico di asportazione della massa e del rene sinistro. quindi dovrà fare la chemioterapia e radioterapia per le metastasi ossee. Certo la situazione è critica anche perchè il suo amico è fortemente anemico (dovrebbe essere trasfuso) e il quadro infiammatorio molto importante (PCR 119.66). La prognosi è legata alle caratteristiche del tumore (esame istologico) e alla presenza di metastasi, alla risposta alla chemio e radioterapia. Quindi benchè la situazione sia critica bisogna aspettare di avere queste informazioni. Penso che allo IOV a Padova troverà dei chirurghi e degli oncologi molto capaci e che possono dare al suo amico il massimo dell'aiuto. Cari saluti

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie mille Prof. Gerunda, Lei è stato davvero gentilissimo a rispondere al mio consulto.
La informo che il mio amico è stato operato stamattina presso l'Ospedale Garibaldi Nesima di Catania (siamo catanesi, io però vivo in provincia di Padova). Al momento si trova in terapia intensiva e sottoposto a trasfusioni di sangue in quanto è sopraggiunta un'emorragia durante l'intervento, il rene sinistro è stato completamente asportato e il Chirurgo ci ha rincuorati dicendo che il tumore era "circoscritto" e quindi l'intervento è riuscito ad eliminare tutta la massa.
Tuttavia non riesco a capire il significato della parola "circoscritto" visto che il tumore ha dato comunque metastasi a distanza (solo alle ossa, gli altri organi e linfonodi sono puliti).
Non abbiamo ancora però notizie riguardo a quali saranno le aspettative di vita in quanto le metastasi sono molte e non sappiamo se le terapie che si intraprenderanno saranno solo un palliativo o porteranno ad una possibile guarigione.
Lei in merito saprebbe dirmi qualcosa? Rimanere nel dubbio è atroce per me.
Grazie ancora di tutto.
[#3]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore il termine circoscritto vuole significare che il chirurgo è riuscito ad asportare tutto il tumore visibile senza dover asportare altri tessuti od organi vicini. La presenza di metastasi rappresenta un grande limite per la sopravvivenza, sta di fatto che le terapie potranno permettere di rallentare l'evoluzione delle stesse, ma non sarà possibile ottenere una guarigione. Ovviamente tutto dipenderà dalle caratteristiche del tumore all'esame istologico. cari saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie mille Dottore e grazie anche per quello che fate ogni giorno per tutti noi.
[#5]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentile Dottore, mi permetto di disturbarla nuovamente solo per un piccolo chiarimento...
La severa anemia che riporta il mio amico, così come anche tutti gli altri valori del sangue alterati, possono essere dovute alle metastasi ossee o magari erano dovute al tumore principale e, una volta che è stato tolto, i valori possono ristabilirsi?
Mi sembra molto complicato sottoporre a chemioterapia una persona con dei valori così visto che la chemio già di suo tende a dare di queste conseguenze.
In ogni caso i medici non ci hanno ancora detto nulla su quali saranno da ora in poi le terapia da attuare.
Grazie ancora.
[#6]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
gentile signore l'anemia dovrebbe essere dovuta al tumore principale, a meno che non vi siano delle metastasi a carico del midollo osseo. ma la cosa più probabile è quella che il responsabile della situazione ematologica sia il tumore asportato e quindi la situazione dovrebbe normalizzarsi. Cordiali saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie mille per la prontezza nella sua risposta.
Cordiali saluti.
[#8]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentile Dottore, ieri abbiamo saputo che il tumore del rene risponde difficilmente alla chemioterapia e alla radioterapia ed, essendo il mio amico in uno stadio già avanzato, tentare l'intervento è stata la sola cosa che i medici hanno deciso di fare. Mi spiego meglio, non faranno nessuna terapia ma sperano che, avendo tolto il tumore primitivo, anche le metastasi ossee regrediscano spontaneamente.
In sostanza è stata giocata la sola carta disponibile secondo il loro parere.
Le chiedo se abbia mai riscontrato casi del genere in quanto sono rimasta molto basita... in pratica saranno la natura e la fortuna a decidere?
Comunque i valori dell'emoglobina al momento si sono normalizzati, tenendo anche conto che il mio amico ha ricevuto parecchie trasfusioni del sangue dopo l'intervento.
Grazie mille per la risposta che vorrà darmi.
[#9]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore potrebbe essere così gentile da scrivermi il referto istologico completo, in modo da capire di cosa si tratta? Comunque quello che le hanno detto sulla possibilità di regressione spontanea delle metastasi dopo asportazione del tumore primitivo è una cosa non vera purtroppo. Le metastasi ossee il più delle volte se non sono multiple possono essere trattate con la radioterapia. Cari saluti.
[#10]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Salve Dottore, purtroppo per il referto dell'istologico bisogna aspettare altre due settimane.
Le metastasi sono multiple (nella tac vi è scritto "numerose") e comprendono le lamine, i peduncoli e processi spinosi in tutto il tratto lombo sacrale.
Lei è sempre gentilissimo, grazie.
[#11]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentilissimo signore, per questo le hanno detto che non si può fare la radioterapia. La presenza di metastasi multiple esclude la possibilità di fare la radioterapia. Rimarrebbe la chemioterapia se possibile, con incerti risultati. Cari saluti.
[#12]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Ma quindi quale sarebbe la prognosi in questo caso? Le metastasi sono solo ossee, al momento non si sono riscontrate metastasi agli organi.
Grazie.
[#13]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore senza esame istologico non mi è possibile darle informazioni più dettagliate. certo è che le metastasi ossee erodono le ossa e quindi portano a fratture patologiche. Se le fratture si manifestano nella colonna vertebrale la situazione diventa estremamente critica. Senza un quadro completo (dove sono le metastasi) che tipo di tumore è, non posso darle informazioni chiare. Cari saluti
[#14]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Salve Dottore, con nostra sorpresa abbiamo saputo che il mio amico domani verrà dimesso e potrà tornare a casa, per il referto istologico si dovrà aspettare ancora qualche settimana.
Vi sono alcune cose che mi lasciano perplessa di questa improvvisa dimissione, ossia:
- il mio amico non è più andato di corpo dal giorno dell'intervento (quasi 10 giorni) ma i medici non ci dicono nulla a riguardo e lo mandano tranquillamente a casa.
- verrà dimesso senza nessun tipo di terapia nè infomazioni su come procedere da ora in poi per la malattia che lo ha colpito, nè tanto meno con un programma di follow up a breve termine.
- la sola cosa che gli è stata detta è stata di trovarsi un buon urologo per il mantenimento dell'unico rene rimasto.
Siamo passati dal sentirci dire "Ormai è un uomo morto, tanto vale operare", al "l'intervento è riuscito perfettamente".
Sì, ma ADESSO?
Mi chiedo, è mai possibile tutto questo?
E per le NUMEROSE metastasi vertebrali? Non ci dicono nulla, solo che l'intervento è andato bene, altrimenti sarebbe già morto.

Intanto lui è già dimagrito in maniera davvero impressionante (era in sovrappeso e adesso sembra quasi uno scheletro e tutto nell'arco di due mesi).
Cosa ci aspetta Dottore?
Ho come l'impressione che sia stato operato in extremis per il solo tentativo di allungargli la vita di qualche mese e niente più.
Possibile che sia così? Possibile che venga lasciato solo in questo modo? Non dovrebbe esservi adesso un percorso ben programmato da seguire?
Grazie mille.
[#15]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentile Dottore, faccio nuovamente appello alla sua professionalità, le scrivo quì gli attuali valori del sangue del mio amico,

urea 61
creatinnina 2.43
calcio 7.8
INR 1.14

WBC 8.5
RBC 3.72
HGB 9.5
HCT 29.4
MCV 79.0
MCH 25.6
MCHC 32.5
RDW 19.3
PLT 421
MPV 8.3
NE% 73.8
NE# 6.3
LY% 11.4
LY# 1.0
MO% 8.1
MO# 0.7
EO% 6.2
EO# 0.5
BA% 0.5
BA# 0.0

Terapia in atto: Clexane, Plasil, Antra.

Il Referto di dimissione riporta la seguente dicitura:
"Diagnosi: K rene sinistro in paziente con rene destro policistico. Confermiamo la diagnosi già effettuata con la precedente TAC.
Sottoposto a Laparotonia Esplorativa con Nefrectomia sinistra e Drenaggio".

Questo è tutto ciò che possediamo, delle metastasi ossee nel referto non si parla, la sola cosa che ci hanno detto di fare è di farlo seguire da un Nefrologo.

A suo parere come sono gli esami del sangue rispetto ai precedenti (in allegato nel primo consulto che ho scritto)?

Preciso che il mio amico nell'arco di un anno ha perso 20 kg, di cui 10 nel periodo del ricovero/intervento (dal 12 di settembre a ieri).
Le sarò immensamente grata se vorrà rispondermi.
[#16]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore il suo amico ha ha una insufficienza renale e quindi deve andare da un nefrologo perchè lo segua. la nefrologia a Padova è buona e può rivolgersi al Dott. Marchini. Per quanto riguarda le metastasi ossee sarebbe opportuno che si facesse vedere alla IOV , in modo che sia un oncologo che lo segua in questo percorso postoperatorio. Per il problema dell'intestino sarebbe opportuno che venisse praticato al suo amico dei clisteri (acqua tiepida di rubinetto con olio di vasellina) per sciogliere le feci e farlo andare di corpo. Gli faccia comprare in farmacia i contenitori per clisteri, con il tubo e l'introduttore anale (come si faceva una volta). Non gli faccia usare quelli medicati perchè sono irritanti. E' importante che liberi l'intestino. Eventualmente se avesse difficoltà faccia venire a domicilio un infermiere (dopo 10 giorni che non va di corpo potrebbero essersi formati dei fecalomi). Se mi dice dove abita posso consigliarle dei medici e delle strutture più vicine a casa sua. Cordiali saluti
[#17]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Salve Dottore e mille grazie. Ci è stato comunicata l'insufficienza renale, ma è normale che si verifichi dato che adesso il mio amico ha un solo rene? Di corpo sta andando regolarmente.
Cosa ne pensa dei valori del sangue, soprattutto a livello di emoglobina e linfociti (bassi)?
E poi mi urge chiederle il significato clinico nell'operare un paziente al IV tadio con metastasi, si è trattato solo di chirurgia palliativa? Questo è quello che ci hanno detto i medici.
Sempre gentilissimo, grazie.
[#18]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore l'insufficienza renale può essere legata o agli esiti dell'intervento chirurgico o più semplicemente al fatto che avendo un rene policistico (quello residuo) questo non sia ben funzionante. Prima dell'intervento la creatinina era 1,42 e quindi già patologica. L'asportazione del rene con il tumore ha ridotto la quantità di nefroni funzionanti e questo può giustificare l'insufficienza renale. L'anemizzazione potrebbe essere spiegata come effetto dell'intervento oppure come mancanza di eritropoietina che è l'ormone che stimola la produzione di globuli rossi prodotta dal rene e che si riduce in presenza di insufficienza renale. Sicuramente si è trattato di un intervento palliativo, ma la opportunità di asportare il rene malato deriva dalla necessità di evitare al suo amico sanguinamenti gravi e dolori legati al tumore. Evidentemente è necessario adesso occuparsi degli altri problemi. L'insufficienza renale e le metastasi ossee. Cari saluti
[#19]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie mille, i miei amici vivono a Catania, qualora mi rendessi conto che non ricevano lì le attenzioni necessarie, seguiró senz'altro le Sue indicazioni su Padova (dove vivo io).
Grazie ancora.
[#20]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Cordiali saluti.
[#21]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Rieccomi quì (purtroppo).
Oggi il mio amico ha avuto la sua prima visita con il Nefrologo il quale gli ha semplicemente detto "Tutto ok, ci rivediamo fra 3 mesi".
Nessuna terapia, nessun approfondimento, nessuna curiosità riguardo ai risultati dell'istologico che saranno pronti giovedì.
E' stato molto più serio, esauriente e di aiuto Lei online che il medico che abbiamo consultato di presenza.
Comincio a sentire davvero il senso dell'abbandono, come se ci facessero leggere tra le righe il senso delle loro parole quando ci rispondono "TUTTO OK".
Perdoni lo sfogo.
Cordiali saluti.
[#22]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore mi dispiace di questa esperienza certo non esaltante. In ogni modo il nefrologo non può non aver visto quanto appare evidente e quindi qualche dettaglio in più poteva fornirlo. Evidentemente il nefrologo non ritiene di avere armi adeguate per far fronte ad una situazione di insufficienza renale dovuta alla nefrectomia per tumore e alla presenza di un rene inefficiente perchè policistico. Penso che varrebbe la pena consultare un altro nefrologo se non altro per capire cosa aspetta il suo amico da questo punto di vista. Sicuramente varrebbe la pena valutare in modo più approfondito la situazione e vedere l'entità del filtrato glomerulare, se è presente ipertensione arteriosa ecc. Dia retta a me consulti un altro nefrologo. Cari saluti
[#23]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie infinite, non so cosa darei per trovarmi di fronte ad un medico con la sua competenza. Proverò a convincere il mio amico e la moglie a chiedere un altro parere. Purtroppo la situazione non è facile poichè davanti alla risposta "E' tutto ok, ci vediamo fra 3 mesi" i miei amici si sono illusi che vada tutto bene e che non vi sia più nessuna patologia per cui preoccuparsi ed io... faccio la parte dell'uccello del malaugurio invitandoli a non fermarsi.
Grazie di tutto.
[#24]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore le consiglio di contattare il medico di base del suo amico per cercare di modificare la situazione. Il suo amico dovrebbe avere una lettera per il curante in cui sono riportate tutte le problematiche . Cari saluti
[#25]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentilissimo, la lettera esiste, ne ho una copia e riporta quanto segue:

"Egregio Collega,
Dimettiamo in data odierna il Suo assistito (nome e cognome), ricoveratosi presso la nostra divisione in data 20/09/2016, con diagnosi di K rene sinistro.
Gli accertamenti esibiti e quelli da noi eseguiti hanno confermato la diagnosi per cui in data 21/09/2016 il Sig, (nome e cognome) è stato sottoposto ad intervento chirurgico di Laparotomia esplorativa - Nefrectomia sinistra - Drenaggio.
Il decorso post operatorio è stato regolare, senza alcuna complicazione.
Si raccomanda di ritirare il referto istologico che sarà disponibile dopo circa 20 giorni dalla data di intervento.
La invitiamo, inoltre, a chiedere, al momento della consegna dell'esame istologico, sull'opportunità di altre consulenze per l'eventuale proseguo della terapia.
Durante la degenza è stata praticata la seguente terapia: Antibiotici, Antidolorifici, PIP, Vit. K, Diuretici, Eparina, Flebo glucosate e fisiologiche.
Suggeriamo infine la prosecuzione della seguente terapia: Pariet 20 1 cpr al di, Clexane 4000 1 fiala sottocute per 18 gg, Lasix 1/2 cpr al dì, idratazione abbondante.
'Neoplasia rene sinistro in paziente con rene destro policistico' è la diagnosi di dimissione che abbiamo formulato.
Restando a Sua completa disposizione per eventuali altre notizie relative al suo assistito, voglia gradire Cordiali Saluti."

Questo è quanto, il mio amico si è recato dal Nefrologo con questa lettera e le analisi del sangue, la risposta che gli è stata data la conosce già... "Tutto ok, ci rivediamo fra 3 mesi".
Domani c'è il primo appuntamento con l'oncologo e dovrebbe essere pronto anche l'istologico, speriamo di trovarci stavolta davanti ad un medico che ci dia più soddisfazioni e chiarimenti in merito.

Dottore posso chiederle cosa vuol dire PIP?

Grazie, come sempre.



[#26]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore, la lettera non parla delle metastasi ossee e quindi il medico non lo sa. L'esame istologico non documenterà le metastasi ossee, quindi è necessario avere la cartella clinica dove sono riportati i referti degli esami strumentali che il suo amico ha fatto e dove sono riportate le metastasi. La possibilità è che l'oncologo abbia già in mano la documentazione completa perchè gliela hanno data i chirurghi. Ma questo non lo posso sapere. d'altro canto non penso che lei sarò presente alla visita e quindi vedo la cosa difficile. La moglie o i parenti del paziente conoscono la situazione o anche loro non sanno niente? Mi sappia dire. cari saluti
[#27]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dottore, sia il paziente che la moglie sanno delle metastasi ossee, come infatti la prima prognosi che hanno ricevuto da molti chirurghi, prima di trovare chi fosse disposto a rischiare operandolo, era che non vi era più nulla da fare proprio a causa dell'avanzato stadio del tumore, IV stadio e precisamente T4 M1. Entrambi (moglie e marito) sono molto dubbiosi sulla presenza delle metastasi poichè il mio amico (fortunatamente) non ha nessun dolore ma la Tac ha parlato chiaro.
Ho notato anch'io che la lettera di dimissione non riporta nulla sulle metastasi ma la tac sì.
Io ovviamente non sarò presente poichè non vivo più a Catania e i miei amici (purtroppo) non riescono a comunicare a dovere con i medici in quanto non riescono a capire di cosa si stia parlando esattamente, forse è per questo che la sola risposta che ricevono è che è TUTTO OK... non saprei.
Ci fossi stata io sarebbe stato molto diverso poichè, da OSS, ho sicuramente una cultura sanitaria superiore alla loro.
Oggi c'è l'appuntamento con l'oncologo che dovrebbe avere già tutto in mano, spero che mi facciano sapere qualcosa in modo che io possa comunicarlo a Lei.
Al momento mi sto mantenendo un pò al margine proprio perchè vengo vista come una portatrice di cattive notizie quando cerco di convincerli che non è affatto TUTTO OK.
Grazie infinite Dottore per il Suo interessamento a le Sua vicinanza, non lo dimenticherò.
Cordiali saluti.
[#28]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore, mi faccia sapere. cari saluti
[#29]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentile Dottore, ieri ho ricevuto le ultime analisi eseguite dal Nefrologo al mio amico, scrivo quì i risultati:
--------------------------------
EMOCROMO:
RBC 4.16
HGB 10.4
HCT 32.60
MCV 78.4
MCH 25.1
MCHC 32
RDW-SD 59.5
RDW-CV 20.9
PLT 457
PDW 15.8
MPV 9.1
PCT 0.42
WBC 11.2
NEUTROFILI % 82.5
LINFOCITI % 9.1
MONOCITI % 5.8
EOSINOFILI % 2.2
BASOFILI % 0.4
NEUTROFILI # 9.2
LINFOCITI # 1.00
MONOCITI # 0.6
EOSINOFILI # 0.2
BASOFILI # 0.00
NRBC % 0.00
NRBC # 0.00

CREATININA 1.80
ACIDO URICO 5.1
CALCIO 8.6
SODIO 135
POTASSIO 4.76
PROTEINE TOTALI 6.4
SIDEREMIA 50
FERRITINA 369
TRANSFERRINA 206
TRANSFERRINA SATURA 17.33

PROTEINURIA DELLE 24 ORE:
260.00

METABOLISMO OSSEO
PARATORMONE (PTH) 55
-----------------------------------

Questo è quanto, rispetto all'emocromo iniziale c'è stata una notevole ripresa dell'emoglobina che è passata da 6.1 a 10.5.
Tuttavia adesso vi è un aumento dei seguenti valori:
RDW-SD
RDW- CV
WBC
NEUTROFILI%
NEUTROFILI #
Cosa potrebbe significare questo aumento?

Nonostante il mio amico mangi regolarmente non riesce a recuperare peso che si è stabilizzato sui 72 kg dal giorno dell'intervento (prima ne pesava 95).
Ho due domande che mi preme farle:
- dai risultati di queste analisi si può evincere la presenza delle metastasi ossee? Non dovrebbero essere aumentati alcuni valori tipo il calcio e anche il paratormone? Vi possono essere cause differenti del "rimaneggiamento osseo di tipo osteoblastico" visto alla tac che non siano metastasi?

- Noto che i linfociti sono rimasti sempre molto bassi nonostante le trasfusioni e la rimozione del tumore primitivo, (9.1 a fronte di un range compreso tra 19 e 48), ovvio che il mio amico è a rischio di infezioni ma mi chiedo come mai questo valore non si alza come hanno fatto gli altri?

Venerdì ci sarà pronto l'esame istologico e lì finalmente ne sapremo di più o almeno spero che questa volta ci diano informazioni più accurate.

Grazie, come sempre.



[#30]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore i valori elevati di RDV indicano soltanto che i globuli rossi sono tendenzialmente più grandi per effetto di una anemia (sideremia bassa) conseguente all'intervento chirurgico ed al sanguinamento. I neutrofili sono aumentati perchè è ancora in atto un processo infiammatorio che porterà alla cicatrizzazione dell'area operata. I linfociti sono più bassi perchè i neutrofili sono aumentati. Il peso non è aumentato perchè il copro sta ancora smaltendo il danno dovuto all'intervento chirurgico (fase catabolica). succcessivamente si normalizzerà (fase anabolica). Dagli esami non è possibile rilevare la presenza di metastasi ossee, che si rende evidente con radiografie (TAC) scontigrafia, PET. Può anche aumentare il calcio e la fosfatasi alcalina nel sangue, ma la cosa non è immediata. Vediamo l'esame istologico per capire meglio la situazione. ma da qualche parte si deve fornire l'indicazione relativa alla presenza di metastasi ossee, perchè è una informazione che l'oncologo deve sapere. Cari saluti
[#31]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore, esaustivo come sempre. Le comunicherò i risultati dell'istologico venerdi appena li riceveremo.
Cordiali saluti.
[#32]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dottore, eccomi quì con i risultati dell'esame Istologico:
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MATERIALE IN ESAME:
Neoformazione Rene Sinistro.

REPERTO MACROSCOPICO:
Neoformazione di 35x25x20 cm facente corpo con rene di 12x6x5 cm parzialmente cistico. Al taglio la neoplasia appare in gran parte necrotica con area solida grigiastra neoplastiforme di circa 6 cm di diametro.

DIAGNOSI ISTOPATOLOGICA O CITOLOGICA:
Angiomiopolipoma con estei focolai di necrosi e ampie aree di marcato polimorfismo cellulare.
La neoplasia infiltra la midollare e la corticale renale con focolai multipli e diffonde nei tessuti molli perirenali.
Nel contesto della formazione si sviluppa un focolaio (6 cm) di carcinoma renale a cellule chiare, Grado 4 Fuhman, con franchi aspetti sarcomatoidi.
------------------------------

Che dire Dottore, sono esterefatta... siamo partiti da un angiomiopolipoma (che di norma è un tumore benigno) che è cresciuto a tal punto da mutarsi in un tipo di carcinoma che, a quanto pare, è il più aggressivo di tutti e a prognosi rapidamente infausta. Almeno questa è la sola cosa che sappiamo fino ad adesso. Aspettiamo la decisione su un'EVENTUALE terapia adiuvante... eventuale perchè secondo il medico NON VI SONO METASTASI.
E quelle aree di rimaneggiamento osseo di tipo osteoblastico diffuse a tutta la colonna vertebrale cosa sarebbero?
Dottore per favore, mi consigli perchè davvero non ci si capisce più nulla.
Può esservi un altro motivo che induca un radiologo ad interpretare come metastasi lesioni ossee di altro genere? Può essere che il carcinoma, trovandosi all'interno di un angiomiopolipoma enorme (perchè era davvero enorme) non abbia dato metastasi?
Sappiamo solo che il mio amico è stato mandato a casa, ancora una volta senza prospettive.
Che non gli dicano la verità per non sconvolgerlo? Non posso di certo pensare ad una mancanza di professionalità di questo genere.
Dottore, mi illumini la prego.
Cordiali saluti.



[#33]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore il carcinoma renale a cellule chiare di 4 grado con trasformazione sarcomatosa è molto aggressivo e quindi è verosimile la possibilità che siano presenti metastasi vertebrali. Se il radiologo non sa valutare la presenza di metastasi ossea a livello vertebrale bisognerà pensare ad una agobiopsia sotto controllo TAC. Purtroppo anche le metastasi ossee da cancro renale non rispondono bene alla chemio e radioterapia. In ogni modo l'oncologo con l'istologia in mano e la documentazione TAC dovrebbe essere in grado di proporre una terapia tenendo conto anche della insufficienza renale residua. In ogni modo se il paziente non si sente sicuro una valutazione (seconda opinione) presso lo IOV a padova o lo IEO a Milano gli darebbe una maggior serenità. Cordiali saluti
[#34]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore, sono in una confusione assurda, il mio amico ride ed è felice "Era un tumore benigno con la parte maligna incapsulata e non ho le metastasi, sono salvo", la moglie altrettanto, io invece tremo di paura leggendo l'istologico e pensando alle lesioni ossee. Mi sembra tutto troppo coincidente per poter pensare che sia tutto passato, lesioni ossee che sono benigne e tumore maligno dentro ad un benigno che quindi non ha fatto in tempo a dare metastasi...
Mi chiedo quale delle due sia la verità visto che vi sono elementi per poter trarre entrambi le conclusioni e mi chiedo anche se i miei amici ascoltino soltanto la parte che vorrebbero prendere per buona, purtroppo io non sono con loro e a distanza non saprò mai esattamente cosa sta pensando di fare l'oncologo. Per adesso la sola cosa che è stata consegnata al mio amico è stato il certificato di invalidità per mono rene policistico. Della malattia tumorale nessun cenno.
Prendo un aereo e volo da loro a Catania nella speranza di poter fare qualcosa di più, purtroppo vivendo distante non è facile e loro non verrebbero mai al nord per sentire una diagnosi che sconvolgerebbe nuovamente le loro vite.
Inizio a pensare che, essendo la Sicilia in dissesto finanziario e in totale restrizione dal punto di vista delle spese mediche, stia lasciando andare un caso sul quale non varrebbe la pena di investire con cure costose e quant'altro e, mi creda, da Siciliana quale sono e che è scappata via dalla propria terra, è un ragionamento che purtroppo ci può stare.
Grazie mille.
[#35]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore mi rifiuto di credere che un oncologo non valuti nel modo corretto le informazioni che derivano dall'esame istologico e dalla refertazione radiologica della colonna. Se il radiologo parla di metastasi è un conto se non è da approfondire la cosa, non tralasciarla.. In ogni modo l'oncologo non può non tenere conto di queste cose. cari saluti
[#36]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Ahimè Dottore, è proprio così purtroppo. Adesso hanno dirottato il mio amico da un altro oncologo... file di 6 ore e continuo stress che potrebbe venirgli risparmiato se trovasse finalmente la persona giusta che sappia aiutarlo e, se cosi non potesse essere, dirgli chiaramente come stanno le cose.
Grazie come sempre per la sua spiccata umanità.
Cordiali saluti.
[#37]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Rieccomi a disturbarLa, hanno appena chiamato dall'ospedale, il mio amico verrà indirizzato al Centro di Accoglienza Oncologico del Garibaldi Nesima.
Quindi almeno qualcosa si sta muovendo anche se non mi è chiaro quale iter si seguirà.
L'oncologo con il quale i miei amici hanno parlato oggi non aveva fatto riferimento a questa cosa che è saltata fuori adesso come un'illuminazione. Poteva essere più chiaro però, il paziente penso si meriti la massima trasparenza.
Aspettiamo che lo chiamino per la prima visita.

Grazie ancora.
[#38]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Bene. Mi faccia sapere il decorso. Grazie. Cordialmente
[#39]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dottore, avrei una domanda da porle, è possibile che il tumore, trovandosi all'interno dell'angiomiolipoma, non abbia potuto dar luogo a disseminazione di cellule tumorali?
Non mi è chiaro se si tratta di un'unica massa tumorale che si è trasformata nel suo interno o di due tumori che si sono sviluppati indipendentemente l'uno dall'altro.

Grazie anticipatamente per la delucidazione.
[#40]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore, verosimilmente sono due tumori diversi che sono nati e progrediti in maniera diversa indipendentemente l'uno dall'altro. Uno è benigno , l'altro è maligno. Lo stadio 4 e la diffusione nei tessuti circostanti fa ritenere estremamente plausibile la presenza di metastasi (il chirurgo lo definiva M1). quindi bisognerebbe vedere anche se erano presi i linfonodi. ma la certezza la si ha definendo le aree di rimaneggiamento osseo come metastasi o no. Il radiologo dovrebbe esprimersi. se rimane il dubbio si deve procedere ad una biopsia ossea. Cari saluti
[#41]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore, adesso è tutto più chiaro. I linfonodi, così come il fegato, il pancreas e gli altri organi viscerali sono risultati indenni da processi metastatici.
Le aeree di rimagenniamento osseo erano già state commentate VERBALMENTE dal radiologo del pronto soccorso come metastasi ma questa diagnosi non è poi stata trascritta nel referto della tac.
Grazie.
Cordiali saluti.
[#42]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore è possibile far vedere le lastre radiologiche ad un altro radiologo e chiedere un suo parere in merito, perchè la cosa non è di poco peso dal punto di vista prognostico. Cari saluti
[#43]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore, non sarà facile poichè siamo in possesso solo del referto cartaceo e non delle immagini. Tuttavia confidiamo nel percorso che il mio amico farà al Centro di Accoglienza Oncologico non appena verrà chiamato. Speriamo che lì facciano degli accertamenti più mirati.
Cordiali saluti.
[#44]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore sappia che la documentazione radiologica è di proprietà del paziente e quindi può richiederla, anzi dovrebbe richiederla perchè l'oncologo dovrebbe poter averne visione. Cordiali saluti
[#45]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Certamente Dottore, tutti gli accertamenti fatti in ospedale, sia quelli del pronto soccorso che i successivi effettuati nel momento del ricovero pre intervento chirurgico, sono stati da noi richiesti ma passerà almeno un mese prima di poterli avere.
In ogni modo tutta la documentazione clinica del mio amico passa direttamente dal reparto di dimissione a quello che poi lo accoglierà per le terapie, purtroppo però, di questa ultima parte di esami i miei amici non hanno potuto visionare nulla essendo stati fatti in regime di ricovero.
Posso farle una domanda? Qualora non vi fossero metastasi, si potrebbe sperare in una guarigione? Mio cognato è stato per 35 anni Primario presso la Nefrologia Chirurgica di Padova e, da quello che mi ha detto lui leggendo l'istologico, la presenza o meno di metastasi non influenza molto il decorso in quanto sembra essere un tumore molto aggressivo, imprevedibile e non responsivo alle terapie che farebbe in ogni caso la sua strada e tenderebbe comunque a metastatizzare molto rapidamente. Mio cognato addirittura pare non abbia visto nessuno dei suoi pazienti sopravvivere oltre i 9 mesi con questa diagnosi, pur senza evidenza di metastasi al momento della diagnosi e della successiva nefrectomia.
Vorrei solo sapere cosa potrebbe aspettarci, me lo terrei per me ma almeno non cadrei nell'illusione e nelle false speranze che porterebbero ad una delusione davvero insopportabile.
Cordiali saluti.
[#46]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore suo cognato le ha detto la verità. Con o senza metastasi un tumore del genere non lascia scampo anche perchè è poco responsivo alle terapie. MI dispiace. cari saluti
[#47]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Grazie Dottore, paradossalmente la Sua risposta mi ha trasmesso molta serenità. Mi sento tranquilla adesso, saprò raccogliere le forze ed affrontare ciò che ci aspetta.
In tutto questo c'è una nota positiva, ho trovato un Medico come Lei dotato di grande altruismo ed umanità, oltre che con una competenza eccellente.
Mi stia bene,
Cordiali saluti.
[#48]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Cordiali saluti a lei.
[#49]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Gentilissimo,
Il mio amico ha avuto l'incontro con l'Oncologo il quale ha confermato l'assenza di metastasi e non solo... gli ha anche detto che il carcinoma si trovava all'interno dell'angiomiolipoma dal quale era ben protetto e che è stato soffocato dallo stesso (necrosi) quindi sicuramente non è riuscito a disseminare, giudicando quindi il mio amico fuori pericolo.
Poi peró gli ha dato i documenti per richiedere l'invalidità al 100% e pure l'accompagnamento.
Non le nascondo che sono molto perplessa perchè il mio amico era in chiara sindrome paraneoplastica prima dell'intervento (febbre, anemia, tosse, calo di peso, paramentri del fegato molto al di sopra della norma). Tutti questi sintomi sono regrediti dopo l'asportazione del tumore ma se lui li manifestava, a mio parere, vuol dire che il tumore agiva nonostante fosse racchiuso nell'angiomiolipoma.
Inoltre mi sembra che l'esame istologico parli chiaro nella seguente dicitura:

"La neoplasia infiltra la midollare e la corticale renale con focolai multipli e diffonde nei tessuti molli perirenali."

Ad infiltrare allora cosa sarebbe, l'angiomiolipoma? Ma un tumore benigno può infiltrare?
Non so davvero più che pesci prendere, a mio avviso ci si trova davanti ad un muro di incomprensioni e di mancanza di chiarezza, nei referti in primis.
A suo parere questa diagnosi di guarigione può essere plausibile?
Cordiali saluti.
[#50]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora ovviamente io non ho tutti i documento di cui dispone l'oncologo, ma da quello che lei mi ha scritto mi sento di affermare che poichè per valutare la prognosi del cancro renale a cellule chiare i paramteri da valutare sono il grado Fuhrman Il paziente ha il livello più grave, il quarto), le caratteristiche di crescita( non lo so) e la presenza di necrosi tumorale (è presente), sarei portato a ritenere che la situazione è critica. Ma sicuramente lì'oncologo ha tutte le carte in mano per fornire le indicazioni che lei mi riferisce e quindi non posso contraddirlo, anche se ho dei dubbi. Cari saluti
[#51]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Grazie mille Dottore, io dò sicuramente credito alla Sua teoria.
Sostenere con certezza che un tumore aggressivo come quello descritto dall'esame istologico sia reso "inoffensivo" perchè racchiuso in un guscio (angiomiolipoma) mi sembra davvero molto azzardato soprattutto quando si tratta di illudere un essere umano e indurlo così a non intraprendere nemmeno il minimo percorso di cura possibile, anche se solo puramente palliativo.
Grazie mille e scusi il continuo disturbo.
[#52]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Buongiorno Dottore, volevo informarla che ieri nel pomeriggio il mio amico ha visto un altro oncologo che si è subito fatto carico della sua situazione.
Intanto gli è stata prenotata una scintigrafia per accertare le metastasi alla colonna vertebrale, purtroppo non può fare la tac con contrasto perchè ha la creatinina troppo elevata...
Inoltre l'Oncologo in questione si è messo in contatto con un importante centro di Roma sulle malattia rare, in effetti ho dimenticato di dirLe sin dall'inizio che il mio amico è affetto da Sclerosi Tuberosa (malattia di Bourneville) e quindi l'Oncologo vuole accertarsi che la sindrome non sia la causa principale della malattia e soprattutto vuole essere sicuro di poterlo trattare senza creare un ulteriore danno.
Volevo solo informarla pensando di farLe cosa gradita visto che le notizie che Le ho dato ieri non erano di certo confortanti da punto di vista professionale.
Grazie sempre di tutto,
Cordiali saluti.
[#53]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora la malattia congenita da cui è affetto il suo amico in effetti può dar luogo alla formazione di cisti renali benigne, angiomiolipomi e tumori maligni sempre al rene.. Nell’1-3% dei casi, la presenza di cisti molto numerose può provocare l’insufficienza renale cronica. Il 60-80% dei pazienti adulti presenta angiomiolipomi renali spesso bilaterali. Quindi il suo amico presenta la sindrome in pieno. Può inoltre avere problemi cardiaci e polmonari e quindi è necessario (se non lo ha già fatto in passato) approfondire l'aggressività della malattia congenita e bene ha fatto il nuovo oncologo a rivolgersi al centro delle malattie rare. La scintigrafia ci dirà qualche cosa di più preciso sulle supposte metastasi vertebrali. Mi sembra che il nuovo oncologo sia più serio rispetto agli altri. Auguri sinceri. cari saluti
[#54]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Grazie Dottore, ineccepibile come sempre.
Cordiali saluti.
[#55]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Buongiorno Dottore, vorrei approfittare nuovamente della Sua gentilezza e preparazione.
Il dubbio che ha l'oncologo che sta seguendo il mio amico riguarda le lesioni alla colonna vertebrale che, nel caso del tumore renale, dovrebbero essere di tipo osteoclastico e non osteoblastico e sta chiedendo consulo all'Associazione Sclerosi Tuberosa per sapere se tali lesioni possono essere dovute alla sindrome di Bourneville o se sono collegate al tumore e quindi metastasi.
Posto che la certezza la darebbe solo una biopsia (che al momento non è stata presa in considerazione), Le chiedo gentilmente se nella Sua esperienza ha mai visto casi di metastasi osteoaddensanti in pazienti con carcinoma renale e se la Sclerosi Tuberosa possa dare di queste lesioni (ho notato la rapidità e l'accurata descrizione della sindrome nella Sua ultima risposta, quindi magari sa delucidarmi in merito).
Per intanto aspettiamo la scintigrafia anche se ho letto che é un esame che non può purtroppo dare certezza sulla causa della reazione osteoblastica.
Nel frattempo il mio amico, improvvisamente, non riesce più a guidare la sera perchè letteralmente accecato dai fari delle auto. Mi chiedo se vi possa essere un'analogia con tutto il resto...
Cordiali saluti e buon fine settimana.
[#56]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore le metastasi ossee da cancro renale sono per lo più osteoclastiche, molto raramente osteoclastiche. La biopsia ossea sarebbe dirimente. Vediamo cosa dice la scintigrafia anche se ha i limiti detti. La sindrome di B. Può dare crisi epilettiche o ipertensione endicranuca, non disturbi oculati, salvo che non vi siano metastasi ossee, che saranno eventualmente da documentare. Cari saluti
[#57]
dopo
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Grazie mille Dottore,
Cordiali saluti.
[#58]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Salve Dottore, eccomi con le ultimissime novità.
La scintigrafia è stata programmata per il 19 dicembre... mi sembra davvero tanto tempo ma vabbè...
Invece adesso si aspetta che il mio amico venga chiamato dall'ospedale presso il quale è stato operato per un ricovero di qualche giorno in cui gli verrà fatta una tac con mezzo di contrasto, il ricovero è giustificato dal fatto che lui ha la creatinina alta e quindi necessita di attenzioni per l'eliminazione del radio farmaco (cosa faranno esattamente per aiutarlo ad eliminarlo?)
Quello che invece appare poco chiaro è il motivo della tac, è usuale ripetere la tac a distanza di un mese dall'intervento magari per controllo? Dal 12 di settembre è la terza che fa, prima al pronto soccorso dove è arrivata la diagnosi, poi prima dell'intervento e adesso quella di controllo, oltretutto in regime ospedaliero perchè rischiosa a causa del mezzo di contrasto.
Fa parte del regime di follow up?
Nel frattempo nessuna prospettiva di terapia, i mesi passano e noi ne sappiamo sempre meno.
Io fra 3 settimane vado a trovarlo, passo un giorno con lui e risalgo, senza sapere se lo rivedrò ancora...
Distinti saluti.
[#59]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora per quanto riguarda la scintigrafia ossea il tempo di attesa è veramente eccessivo, dipende forse dalle famose liste di attesa. Per la TAC dopo un mese io sono d'accordo e la faccio sempre fare perchè permette di vedere la situazione addominale postintervento libera da malattia e questo permette un confronto a distanza nel casi si sospetti una recidiva locale. La protezione renale durante l'infusione di mezzo di contrasto nefrotossico si attua infondendo liquidi (per diluire la sostanza ) e associando fluimucil e bicarbonato che hanno la funzione specifica di proteggere il rene dal mezzo di contrasto. Cari saluti
[#60]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Grazie Dottore per la Sua vicinanza e i suoi consigli.
Il mio amico purtroppo sta continuando a perdere peso e questo non mi piace. Siamo passati dai 95 kg ai 70 nell'arco di qualche mese.
Le confesso che ogni tanto mi assale lo sconforto.
Speriamo di ricevere presto notizie riguardo alla tac.
Cordiai saluti.
[#61]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Buonasera Dottore, ancora non abbiamo nessuna notizia della Tac che dovrà essere effettuata, Le scrivo perchè vorrei mi chiarisse un dubbio sui termini tecnici che sono stati usati nell'esame istologico.
Si parla di "Focolaio di carcinoma a cellule chiare 4 grado Fuhrman con franchi aspetti sarcomatoidi".
Il mio dubbio è sul termine Focolaio... per focolaio si intende il tumore primitivo o un'estensione dello stesso?
Grazie mille e scusi il disturbo per una domanda così banale ma sono giorni che ci chiediamo il possibile significato di quel termine che sarebbe di peso prognostico non indifferente...
Cordiali saluti.
[#62]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora per focolaio si intende una area di tessuto che in questo caso è di 6 cm.
il CARCINOMA RENALE viene stadiato in vari modi uno e quello citato dall'anatomopatologo che ha esaminato il pezzo asprtato:
Gradazione secondo Fuhrman (1982): si
fonda sulla valutazione citologica del grado di differenziazione nucleare.
Grado 1: le cellule tumorali hanno nucleo piccolo , uniforme, rotondo privo di nucleoli
Grado 2: il nucleo è più voluminoso ed irregolare con nucleoli evidenti ad ingrandimento 400x
Grado 3: i nuclei sono ancora più grandi con evidenti irregolarità dei contorni e nucleoli prominenti anche a piccolo ingrandimento (100x)
Grado 4: le cellule hanno nucleo bizzarro, multilobulato e presentano grossolane deposizioni di cromatina.
Il 4 grado è il più grave e l'aspetto sarcomatoide indica una maggiore aggressività. Per questo l'oncologo dovrà tenere conto di questi aspetti. Cordiali saluti
[#63]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Grazie Dottore, è stato molto dettagliato.
Fino alla fine di dicembre purtroppo non sapremo quali saranno i risvolti in termini di probabile terapia adiuvante, magari fa parte della normalità aspettare dopo un intervento chirurgico tanto impegnativo, non saprei. Speriamo che la tac non ci riservi già brutte sorprese anche perchè il mio amico non riprende peso, anzi, al contrario...
Se non fosse per la distanza sarebbe un onore per me farlo seguire da Lei.
Sempre riconoscente,
Cordiali saluti.
[#64]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore, aspetto notizie. Cordialmente
[#65]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Salve Dottore, Le scrivo da Catania, sto passando qualche giorno con il mio amico. La tac di controllo é stata effettuata e non bi é alcuna ripresa della malattia. Gli è stata anche prescritta una risonanza magnetica cerebrale, il mio amico vede appannato e si é riscontrata una cataratta bilaterale.
È stata prenotata una pet per chiarire il dubbio delle metastasi ossee e giovedì inizierà la terapia con Everolimus. Sarà la sola terapia che farà.
Cosa ne pensa di questo farmaco nel caso di un carcinoma sarcomatoide?
Grazie mille.
Cordiali saluti.
[#66]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora la terapia è corretta (l'Everolimus è il farmaco da usare in queste condizioni). Per il resto ritengo che la TAC indichi la situazione attuale dal punto di vista morfologico, la PET dovrebbe essere più indicativa (anche se il cancro renale non risponde bene a questa procedura). Cari auguri
[#67]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
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Grazie Dottore, la aggiorno più nel dettaglio.
Il mio amico attualmente, oltre che con l'oncologo, é anche in cura con uno specialista per quanto riguarda la Sclerosi Tuberosa. Everolimus sembra essere anche "curativo" nei pazienti affetti da questa sindrome, inoltre ci è stato comunicato (e stavolta c'ero anch'io) che molto probabilmente quelle lesioni alla colonna vertebrale sono dovute solo alla Sclerosi Tuberosa e non sarebbero, secondo il sup parere, metastasi. Per avere più certezza verrà fatta la pet e anche la scintigrafia. A questo punto, dopo quello che Lei mi ha appena scritto, la certezza non l'avremo neanche così... per l'oncologo la biopsia ossea non é nemmeno da prendere in considerazione.
Il mio amico sta riprendendo peso ma quando sta seduto per più di 20 minuti deve alzarsi a causa del mal di schiena, lo stesso a letto, se trascorrono più di sei ore, ha dolori e tutto questo adesso, non aveva nulla del genere fino a tre mesi fa.
Potrebbe essere indicativo della presenza di metastasi?
Vorrei tanto che lui guarisse, é un fratello per me.
Grazie.
Cordiali saluti.
[#68]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora è verosimile che le lesioni ossee siano da imputare alla Sclerosi tuberosa. Prima di prendere posizione sulla prognosi bisogna finire la diagnostica strumentale e poi fare il punto della situazione. Il mal di schiena non è sintomo per forza di metastasi. cari saluti
[#69]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentilissimo, Le allego qui sotto le ultime analisi:

RBC 4.07
HGB 10.60
HCT 32.80
MCV 80.4
MCH 26.2
MCHC 32.5
RDW-SD 57.8
RDW-CV 20.4
PLT 245
PDW 16.30
MPV 8.8
PCT 0.22
VBC 4.90
NEUTROFILI % 61.6
LINFOCITI % 22.6
MONOCITI% 9.9
EOSINOFILI% 5.3
BASOFILI% 0.60
NEUTROFILI# 3.00
LINFOCITI# 1.10
MONOCITI# 0.50
EOSINOFILI# 0.3
BASOFILI# 0.00
RBC# 0.00
RBC% 0.00

di seguito riporto solo i valori alterati poichè le analisi sono davvero tante...

UREA 76
FIBRINOGENO 454
CREATININA 1.90
COLESTEROLO TOTALE 136

Tutti gli altri valori, incluso Fosfatasi Alcalina e Calcio (utili per monitorare le ossa in caso di metastasi) sono negative.

Vi sono i seguenti marker tumorali:
CA 125; CA 15-3; CA 19.9; CEA; PSA TOTALE; PSA FREE; PSA RATIO; CA 72-4 che risultano tutti negativi.

Alla luce di ciò che mi dice Dottore, possiamo sperare???
Grazie infinite.




[#70]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentilissima signora gli esami vanno bene. L'insufficienza renale persiste e speriamo che migliori. La prognosi al momento è difficile da fare, ma è certo che non si vedono segni di malattia ne di progressione. Speriamo. Cari saluti
[#71]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dottore, il mio amivo ha finalmente eseguito la scintigrafia di cui posseggo i risultati. M chiedo se posso in qualche maniera inviarle le immagini poichè il referto non si è espresso in merito, ha messo in evidenza le lesioni ma non ha saputo identificare il problema. Potrebbe aiutarmi vedendo le immagini?
Colgo l'occasione per porgerLe Tanti Auguri di Buone Feste.
[#72]
Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora se il radiologo non ha saputo esprimersi facendo la procedura non penso di essere in grado di migliorare il livello di comprensione guardando io le immagini. Solo un altro radiologo esperto può darle una valutazione migliore. Mi dispiace. Cari saluti
Gerunda

gerunda.giorgioenrico@unimore.it