Ansia da appuntamento

Salve, alcuni mesi fa sono uscito da una relazione lunga 2 anni con una ragazza della mia città, una relazione con alti e bassi ma litigavamo spesso e alla fine abbiamo chiuso la relazione e ora siamo due perfetti estranei. Nella mia vita ho la mia prima ex che vive lontana da me però ogni tanto ci vediamo e ci sentiamo spesso e per me è importante e lo è sempre stata anche nei 2 anni in cui ero fidanzato con l'altra ragazza e con lei non ho nessun tipo di problema.

Da quando sono single (da alcuni mesi come ho detto su) nelle prime settimane volevo soffocare la tristezza, l'amarezza, la delusione per la fine della storia d'amore e per la mancanza di lei (visto che mi vedevo tutti i giorni) . Quindi mi sono buttato completamente a conoscere ragazze sui social network (ne contattavo anche più di dieci al giorno) ma i risultati non erano eccellenti. Alla fine mi sentivo con molte ragazze anche per chiamata e sono uscito con 3 ragazze ma dopo pochi appuntamenti ho deciso di chiudere la frequentazione perchè non mi piacevano.
Il problema di fondo è che quando voglio conoscere una ragazza (nel virtuale) all'inizio sono convinto di me stesso però poi quando devo fissare l'appuntamento sento come un'ansia addosso, questa ansia rimane fino a quando la persona non la vedo dal vivo.
Ho 26 anni, sono un ragazzo carino, piaccio, e faccio il praticante avvocato. Il problema è la mia timidezza a livello sessuale e a livello attrattivo. Nel senso che quando fisso l'appuntamento e ci esco con la donna in questione, comunque mantengo sempre viva l'argomentazione però comunque non riesco a fare il salto di qualità e "provarci". Sono molto orgoglioso di me, non ho mai approcciato una ragazza estranea per strada e se ci provo è quando sono effettivamente sicuro.
Inoltre io ho fatto l'amore sempre con le mie "fidanzate". Nel senso che finchè una ragazza non diventa la mia fidanzata non riesco ad andare oltre i baci.
Non sono il tipo che fa scappattelle varie e non lo faccio con ragazze che conosco da poco.
E' anche vero che ultimamente mi sono iscritto ad un sito di incontri hard e sto conoscendo una cougar di 20 anni più grande di me e ci dovremmo vedere in questi giorni. Per questo motivo la mia ansia sta salendo giorno dopo giorno. Da un lato spero di incontrarla per conoscerla e per lasciarmi andare, dall'altro lato però temo l'incontro, temo di non farcela.... Consigli? Grazie
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve a lei,

mi sembra di capire che la fine della sua relazione, avvenuta qualche mese fa, mi corregga pure se mi sbaglio, sia stata fonte di dolore per lei.

In effetti qualche mese dalla fine di una storia non sempre è sufficiente per superare il dolore, può volerci molto più tempo.
Lei sembra dire che per colmare il vuoto causato dalla mancanza della sua ex, stia cercando di conoscere altre persone, utilizzando come strumento principale i social network. Sottolinea che ne contatta molte e ne incontra un buon numero, per quanto "i risultati non siano eccellenti".

Questo è un punto importante, perché forse il senso di ansia che lei sottolinea di provare è legato a una complessità di elementi. A mio avviso, bisogna tenerli presenti. Provo a dirle il mio pensiero.

Lei parla di timidezza, e questo è possibile. Leggendo i precedenti consulti, si è interrogato circa la curvatura del suo pene che, se ho capito bene, non la faceva stare tranquillo, nonché di alcune macchie bianche che curava. Mi sono chiesto, nei limiti di un consulto online, se il suo stato d'animo di ansia fosse legato a una preoccupazione su se stesso, come se vivesse un senso di inadeguatezza di sé.

Lei sembra riferire la sua timidezza sia in termini di approccio (intendeva questo nel parlare di "timidezza a livello attrattivo"?), sia in termini sessuali.
In termini di approccio, ad esempio, quando afferma che ci prova solo quando è sicuro, e in effetti la timidezza può avere un ruolo cruciale.
Relativamente all'aspetto sessuale non so se possiamo dire che si è iscritto in un sito hard, preferendo la sicurezza di una donna più grande di lei. Mi sono chiesto se una coetanea potrebbe generare in lei un senso di agitazione ancora maggiore, confermando la sua idea relativamente alla timidezza.

Accanto alla timidezza, tuttavia, bisogna sottolineare un aspetto importante, che lei dice: le persone che ha incontrato non le piacevano. Questo non dobbiamo dimenticarlo né sottovalutarlo.
Dalle sue parole questi incontri sembrano essere un suo modo più che comprensibile per alleggerire il suo dolore.
Purtroppo il dolore che può provocare la fine di una storia, in cui oltretutto sembra non restare niente, se non un amaro senso di estraneità (al contrario di quanto è accaduto nella sua prima storia), come lei ci testimonia, può fare molto male.

Conoscere tante persone con i social, incontrarne diverse, non è detto che darà i risultati sperati. Purtroppo la magia di un incontro speciale non è scontata né così frequente. E conoscere uno sconosciuto in quel modo è anche una forzatura, sono incontri che a volte possono riuscire, ma non è facile che questo avvenga.
In questo senso il suo stato d'animo di ansia potrebbe anche essere un suo vissuto che le suggerisce che non è quella la strada, poiché una certa quantità non garantisce qualità.

Inoltre, può essere comprensibile, data la situazione, vivere un certo imbarazzo. Lei non sa chi ha davanti, un senso di cautela è legittimo, anzi potremmo dire auspicabile.

Quindi da una parte potremmo parlare di timidezza e di una difficoltà a esporsi, dall'altra del fatto che è importante che lei possa accogliere il suo dolore per la fine della sua storia, e infine potremmo dire che nell'incontrare persone sconosciute nessuno sarebbe facilmente a proprio agio.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
si dottore soffro un po' di vitiligine ma lieve e in inverno è poco visibile mentre per l'altro non è più un problema.
Si la fine di questa storia mi ha fatto soffrire molto.
A giorni dovrei incontrare questa signora molto grande ma sono titubante.
C'è una parte di me che vuole provare queste nuove esperienze mentre un'altra parte di me che vuole rimanere nella "normalità" e non farle.
[#3]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Da una parte potremmo dire che le esperienze si possono provare, però sentirle dire che dovrebbe incontrare una "signora molto grande" lascia un senso di freddezza e distanza. Non trasmette la sensazione di un incontro legato al desiderio, di uno scambio erotico alla pari.

Potrebbe quindi soffermarsi a riflettere su quella parte di lei che desidera provare queste esperienze. Capire se lo fa per alleviare il suo dolore, o magari per rabbia o per sfida, o anche per sentirsi desiderato ad esempio e sentire l'altro sotto il suo controllo.
Sono tutti aspetti, su cui sarebbe necessario soffermarsi a riflettere, per poter prendere una decisione più autentica.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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