Dolore lombare

Salve, scrivo per un consulto anche se consapevole delle difficoltà. Da anni soffro di dolori lombari con assenza di sofferenza neurologica fino a poco tempo fa.Passando da uno specialista a l'altro(ortopedico,fisiatra,neurochirurgo)......facendo: laser-ionoforesi-manipolazione vertebrale-ozono paravertebrale e ovviamente cortisone (non infiltrazioni) ma nulla.
Un giorno iniziai ad avere altri sintomi più preoccupanti, scariche elettriche lato posteriore sx della gamba che per fortuna durarono pochissimo , lieve bruciore come spilli alle cosce anteriori...sia a sx che dx in modo prevalente a sx (inizialmente discontinui ora sempre più presenti), calore ai piede sx e dx (faccia del piede parte interna)
Intensificazione del dolore alla parte lombare che si acutizzava inarcando la schiena all'indietro, ruotando a dx o con inclinazione e rotazione a dx ma senza più scariche. Difficoltà a stare seduto soprattutto in macchina.Il dolore sempre presente scompare a riposo o stando alzato.
Andai nuovamente da un chirurgo specializzazione terapia del dolore che mi prospetto intervento di discectomia percutanea laser:
Da RM: Lieve atteggiamento scoliotico del rachide lombare con modica riduzione della fisiologica lordosi in condizioni di scarico funzionale;
In l4-l5 disco intersomatico ridotto in altezza con segnale tipico per fenomeni di tipo disidratativo-degenerativo , presente ernia paramediana dx in appoggio sul sacco durale.In l5-s1: Salienza erniaria paramediana dx in appoggio al sacco durale.
Nodulo intraspongioso di schmorl a livello della limitante somatica superiore di l5;Angioma del soma di l2.
Dopo circa 30 gg non ho avuto nessun miglioramento, tutti i sintomi creati dall'intervento sono per fortuna scomparsi ma i vecchi problemi sono rimasti anzi adesso il fastidio lombare è diventato dolore.
Dopo visita di controlloè stato detto che il problema, dato la sintomatologia atipica , potrebbe essere creato dalle faccette articolari.
Quindi ributtato sul lettino e giù d'infiltrazione che sembrava funzionare, sentivo per i primi due gg il fastidio creato dagli aghi ma la schiena sembrava "libera" e riuscivo a stare seduto. Tra il terzo e il quarto gg dall'infiltrazione di cortisone alle faccette articolari, la sensazione di libertà dei movimenti è scomparsa lasciando posto nuovamente al dolore profondo alla schiena parte lombare.
Alla pressione il dolore si acutizza abbastanza per poi alleviarsi dopo poco.
E' possibile che il formicolio alle cosce derivi dalle faccette articolari?
E' possibile che le faccette articolari creino dolore lombare cronico sopratutto stando seduto?
L'intervento puo' essere stato inutile o può aver peggiorato la situazione dato che prima di questo stavo meglio?
Posso essere cosi sfigato d'avere 2 problemi , le ernie che ancora non ho risolto con la discetomia e pure le faccette articolari?
Eventualmente come procedere?
E' normale che un cerotto di Lenotac mi risolva momentaneamente il problema?
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
Buongiorno,

dopo tanti tentativi inefficaci è probabile che il suo rachide lombare (in particolare i due ultimi spazi mobili) richieda un intervento di fusione vertebrale.
Naturalmente solo un esame clinico diretto e l' analisi della risonanza magnetica può permettere allo specialista neurochirurgo di porre un' indicazione definitiva in questo senso.

Spero di esserle stato utile,
Cordialmente,

Dr. Nicola Marengo
nicolamarengo@icloud.com
AOU Cittá della Salute e della Scienza di Torino

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta , ma le volevo chiedere se tale intervento non fosse da troppo estremo?
Ci sono altre strade da poter percorrere con meno invasività?
Grazia 1000 e buona giornata
[#3]
Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
In realtà sulla base dei tentativi terapeutici da lei intrapresie che non hanno sortito effetto sembra la più logica strada da prendere.
Peraltro anche le fusioni vertebrali possono essere eseguite con approcci mininvasivi (io stesso eseguo circa il 50% delle fusioni con tecnica miniinvasiva)

Codialmente,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottore vorrei rubarle un altro minuto consapevole dell'impossibilità nel visitarmi e/o controllare gli esami...
Quale tecnica esiste che possa essere più adatta alla mia situazione? ovvero, quale sulla base delle informazioni date fornite mi consiglierebbe?
Ho 38 anni e vorrei continuare a fare sport o altro!
Tale intervento cosa comporta?
Oltre ai tempi di recupero avrei limitazioni?
Cosa mi potrei aspettare???
Grazie ancora.
[#5]
Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
Esistono più di una tecnica ma dirle quale senza visitarla e visionare le immagini é impossibile!
Dalla tecnica, dal tipo di intervento e dalla sua attuale condizione dipendono rischi, tempi di recupero e eventuali limitazioni delle attività (generalmente comunque si torna ad una vita pressoché normale con sport incluso nell' arco di 3 mesi).
Purtroppo i limiti del consulto a distanza sono proprio questi e sono invalicabili.

Saluti,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore, la ringrazio del tempo che mi ha dedicato.
La saluto e le auguro una buona giornata...
Grazie 1000
[#7]
Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
Una buona giornata anche a lei...

[#8]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottori, torno a riscrivervi per un secondo parere e/o consiglio sempre tenendo conto della condizione telematica.
Dopo la risposta del Dott. Marengo che ringrazio, ho voluto attendere per capire se ci potevano essere margini di miglioramento.
Durante questo breve periodo di tre mesi ho iniziato a fare rinforzo muscolare (e altre due visite con chirurghi diversi giusto per sentire pareri diversi)oltre a chi mi ha operato.
Sostanzialmente i tre mesi di attività non hanno portato particolare beneficio....
Soliti sintomi di bruciore lombare con sporadici formicolii lombari e dolori più intensi "tipo ago conficcato" che dura per pochi secondi ....
Lieve formicolio sporadico alle gambe anteriormente e posteriormente con breve sensazione di sciatica sx.
Da sdraiato diciamo che la percezione del fastidio non sempre si allevia ma da seduto il problema persiste.
I vostri colleghi che mi hanno visitato data la condizione evidenziata nella diagnosi strumentale (nulla di particolarmente grave) e nessuna instabilità vertebrale diagnosticata da rx fatte di recente mi hanno consigliato:
Il primo : continua attività per altri 3-6 mesi e poi da rivalutare;
Il secondo: completamento percorso di rinforzo muscolare ed eventualmente intervento con distanziatore interspinoso.
Volevo chiedervi, per quanto inerente il distanziatore, ma sbaglio nel dire che è una pratica in fase di abbandono?
Senza una instabilità comprovata è il caso di procedere con l'intervento?
Riferendomi al consiglio del dott. Marengo ambedue hanno escluso la necessità di tale intervento perchè cito testualmente "drastico"....
Io nel frattempo continuo a star male...
vi ringrazio in anticipo e fiducioso in un vs indirizzamento porgo saluti
[#9]
Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
In attesa che lei riceva altri pareri su questa piattaforma confermo l' indicazione da me data settimane fa e sconsiglio vivamente l' intervento di posizionamento di distanziatore interspinoso (mi dilungherei troppo a spiegare i 1000 motivi che hanno portato al progressivo abbandono di questa tecnica salvo rari casi).

Cordiali saluti,
NM
[#10]
dopo
Utente
Utente
Salve Dott. Marengo, grazie ancora x il suo tempo dedicatomi.
Ho già subito un "intervento" che sembrerebbe a detta di altri suo colleghi non necessario....sfortuna o meno, da quel momento i fastidi si sono inaspriti se non nella gravità ma sicuramente nella continuità.
La paura d'incappare in altra errata scelta è tanta.
Con estrema sincerità non saprei più dove e cosa fare dato che il problema risulta non grave a detta di tutti i suo colleghi che mi hanno visitato e tale concetto viene supportato da rm+rx+em che avvallano tale aspetto.
Nessuna instabilità relazionata ma solo presunta microinsatbilità non supportata da esami...
Ad oggi come dicevo in precedenza, bruciore e dolore ;intorpidimento e lieve pesantezza alle gambe;formicolii sia lombari che alle gambe purtroppo rimangono.
Iniziano i gg di malattia più frequenti a lavoro e le conseguenti limitazioni.
Non saprei se le posso , nel limite del possibile inoltrare in PVT alcuni referti ed immagini.
Sempre tenendo conto del colloquio via chat.
Mi scuso del mio dilungare, ma forse , in alcuni casi parte della risoluzione del problema sta nel trovare il corretto interlocutore.
Sono di Palermo, e forse credo sia arrivato il momento di salire a Torino.
In attesa di un suo riscontro sul poterle inviare alcuni referti di RM+RX+EM la ringrazio e le porgo i miei più sinceri saluti.
Antonio