LEGIONELLA ODONTOIATRIA

Settore odontoiatrico
La qualità dell‟acqua dei riuniti odontoiatrici è di considerevole importanza poiché sia i pazienti che gli operatori sono regolarmente esposti all‟acqua ed all‟aerosol generato dagli strumenti rotanti. Infatti una delle caratteristiche peculiari dell‟acqua che alimenta la poltrona odontoiatrica è quella di combinare la capacità di sviluppare rapidamente il biofilm con quella di generare aerosol potenzialmente contaminato.

Il biofilm, prodotto dai batteri che provengono dall‟acqua d‟alimento, diventa poi una fonte continua per la contaminazione del sistema.Allo stato attuale, pur essendo stato dimostrato il nesso di causalità tra infezione da legionella e contaminazione del circuito del riunito odontoiatrico (Ricci et al 2012.), non c‟è evidenza di una larga diffusione di casi di legionellosi attraverso l‟esposizione all‟acqua di tali circuiti. Tuttavia è ampiamente dimostrata la presenza di Legionella al loro interno (Dutil et al., 2006; Montagna et al., 2006; Pasquarella et al., 2010).

Per questo motivo, è importante ai sensi del citato D. Lgs 81/2008 attuare sempre tutte le misure di sicurezza per evitare il rischio di esposizione a
potenziali patogeni e creare un ambiente di lavoro sicuro nel quale trattare i pazienti. Per minimizzare il rischio nel corso di procedure odontoiatriche, vengono di seguito fornite indicazioni di buona pratica da applicare in tale ambito. Per ridurre la contaminazione microbica e/o la formazione del biofilm all‟interno dei circuiti idrici del riunito, si raccomanda di:

  • eliminare dal circuito i tratti esclusi dalle correnti di flusso
  •  installare dispositivi antiristagno in grado di far circolare l‟acqua in continuo, in particolare durante le pause lavorative.
  •  alimentare il circuito con soluzioni sterili, dopo averlo isolato dalla rete idrica
  •  disinfettare l‟acqua con trattamenti in continuo o discontinui. Questi ultimi, effettuati periodicamente o tra un paziente e il successivo utilizzando disinfettanti di alto livello, evitano la possibilità di contaminazioni chimiche del campo operatorio, riducono l‟esposizione degli operatori e minimizzano il rischio di selezionare microrganismi resistenti, ma richiedono maggiore impegno di risorse e attenzione rispetto ai trattamenti in continuo. 

Per ridurre l‟esposizione del paziente ad aerosol potenzialmente contaminati e/o minimizzare il rischio nei pazienti più vulnerabili si consiglia di:
 flussare ciascuno strumento accendendolo a vuoto, all‟inizio di ogni giornata lavorativa
(tempo minimo 2 minuti) e prima di ogni intervento (tempo minimo 20-30 sec.) (CDC,
2003)
 installare, subito a monte dei manipoli, filtri (≤ 0,2 μm) in grado di trattenere i microrganismi provenienti dall‟interno del circuitoØ
 acquisire, preliminarmente all‟inizio delle cure, informazioni sulla salute del paziente, con particolare riguardo alle condizioni che definiscono il “rischio molto elevato” (Tabella 9). In questo caso dovrebbero essere adottate rigorosamente le misure sopra illustrate, volte a contenere il rischio di contaminazione da Legionella.
In considerazione dei dati di letteratura che dimostrano un‟ampia contaminazione da Legionella dei circuiti dei riuniti odontoiatrici, la ricerca del microorganismo è raccomandata almeno una volta all‟anno qualora le misure di minimizzazione del rischio sopra elencate non vengano messe in atto e ogni volta che si verifica un caso di malattia. Ogni studio odontoiatrico deve inoltre tenere un registro degli interventi effettuati.
A tutela della salute del paziente, si sottolinea, infine, che per le procedure chirurgiche invasive devono essere utilizzate esclusivamente soluzioni sterili in circuiti di distribuzione a loro volta sterili. Nel caso in cui non vi fosse la garanzia di ottenere il requisito di sterilità per i circuiti propri del riunito, andrebbe realizzato un sistema di bypass utilizzando dispositivi sterili monouso o sterilizzabili

Data pubblicazione: 07 gennaio 2016

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