L’infezione da Helicobacter pylori aumenta il rischio di sviluppare un cancro colorettale

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Sono le sorprendenti conclusioni di un recente studio realizzato in Germania e appena pubblicato.

E’ noto da tempo il rapporto tra infezione da Helicobacter pylori e patologie gastroduodenali mentre lavori precedenti non erano riuscito a trovare una correlazione statisticamente significativa tra l’ infezione e lo sviluppo di cancro colorettale.

Il recente studio ha esaminato tra gli anni 2003 e 2007 ben 1712 pazienti affetti da cancro colorettale non ereditario e 1669 controlli in soggetti sani.

Dopo un attenta analisi statistica e dopo aver considerato tutte le variabili in grado di influenzare i risultati, è emerso che esiste un aumento del rischio statisticamente significativo per i cancri del colon sinistro e del retto: la positività ad hp è risultata essere presente nel 40.1% dei controlli e nel 46.1% dei pazienti affetti da cancro con un rischio relativo basso ma statisticamente aumentato.

Il dato conferma il precedente rilievo di rapporto tra infezione e comparsa di adenomi colorettali che in un certo numeri di casi sappiamo essere precursori del cancro.

Lo studio, come riconosciuto dagli Autori, presenta alcuni limiti ma ha il pregio di aver considerato un elevato numero di pazienti studiati per un numero sufficiente di anni in modo da raggiungere una significatività statistica nelle conclusioni.

Restano ovviamente molte questioni irrisolte quali ad esempio le ragioni di tale associazione e la eventuale opportunità di eradicare Helicobacter pylori anche in pazienti asintomatici attualmente ritenuto non necessario.

Lo studio appare comunque interessante perché ha stabilito un rapporto con una nuova patologia non localizzata al tratto digestivo superiore come quelle precedentemente identificate suggerendo una potenziale effetto negativo non solo nella sede dell’ infezione ma in un organo ‘bersaglio’, il colon, distante.

 

Am. J. Epidemiology 2012;175(5): 441-50

Data pubblicazione: 23 marzo 2012 Ultimo aggiornamento: 27 marzo 2012

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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5 commenti

#1
Dr. Alessandro Scuotto
Dr. Alessandro Scuotto

Lo studio è sicuramente interessante ed è condotto su ampia casistica, ma è opportuno - a mio avviso - considerare che si tratta di uno studio retrospettivo in cui si è valutata la positività sierologica per Helicobacter in pazienti con diagnosi di cancro del colon.
Non è possibile quindi ipotizzare una relazione causa-effetto tra infezione da Helicobacter e cancro del colon, ma è possibile soltanto sottolineare la "prevalenza" (peraltro lieve) di soggetti HP+ nei casi di cancro del colon.
In particolare, la positività sierologica informa soltanto sul contatto tra batterio e individuo, non ci informa sulla infezione in corso (gli autori sottolineano nella discussione che sarebbe stato importante avere il dato da breath-test o da biopsia), nè sappiamo quanti soggetti siano stati sottoposti a terapia farmacologica per l'eradicazione del batterio.
I risultati quindi non allargano l'indicazione ad effettuare la terapia eradicante per il batterio anche in soggetti non sintomatici, ma possono rinforzare la opportunità di una più accorta opera di prevenzione del cancro del colon con l'impiego della colonscopia (ulteriore indicazione per i soggetti con positività sierologica HP).
Gli autori sottolineano, nella discussione, come purtroppo non sia disponibile nello studio la determinazione della gastrinemia, un parametro importante che consentirebbe di valutare il nesso patogenetico tra alterazione della mucosa gastrica e lesione precancerosa del colon di sinistra.

#3
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Caro Ale,
ti ringrazio per le sempre attente e precise osservazioni che non posso far altro che sottoscrivere in toto, soprattutto come ho cercato di sottolineare nel testo, sulla attuale NON indicazione a eradicare solo per la profilassi del cancro sia per la debole associazione sia per la mancanza di evidenza che si tratti di un rapporto causale.
Condivido infine l' importanza della prevenzione secondaria del tumore del colon retto mediante colonscopia come proposto dai programmi di screening attualmente in atto.
Un caro saluto
Andrea

#4
Dr. Carmelo Favara
Dr. Carmelo Favara

Carissimi colleghi grazie per il contributo dato e concordo con voi su ciò che avete detto e vorrei riconfermare e sottolineare che ad oggi eseguire una colonscopia dopo i 45 anni nelle persone con familiarità neoplastica e dopo i 50 nella popolazione normale sia l'arma più concreta che abbiamo a disposizione per diagnosticare e curare in tempo il cancro del colon. Ancora grazie
Dr. Carmelo Favara

#5
Utente 246XXX
Utente 246XXX

salve dottore
io ho sempre nausea e mal di testa e mi sento gonfio e sempre male al lato destro dell'addome e sotto lo stomaco non riesco ne anche a camminare per molto tempo anche ho tante fame (mangio ogni 2 ore e aumentato 6 chili ),ho fatto gli analisi e mi hanno detto che hai il colon irretabile e problemi di digestione
avevo preso il spasmonal ,motilium,e poi il duspatal e anche enzimi digestivi...
ma sto ancora malissimo e mi hanno detto di fare l'esame del Helicobacter pylori e gia fatto e sto aspettando i risultati ma anche avevo fatto il test di sangue ma non avevo niente .
dottore io sono studente universitario ma non sto seguendo da gennaio per questi dolori
le chiedo gentilmente di aiutarmi
cordiali saluti
mohamed

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