OMS: screening infezione da Helicobacter Pylori per prevenire il cancro gastrico

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Pur essendo un tumore la cui incidenza è in diminuzione, il cancro gastrico costituisce ancora la terza causa di morte per cancro al mondo con 700.000 decessi stimati per anno.
Il numero elevato è in evidente contrasto con la scarsa attenzione che i programmi di prevenzione e diagnosi precoce pongono nei suoi confronti.

L'80% del milione di casi che vengono diagnosticati ogni anno è attribuibile all'infezione da Helicobacter Pylori.

Lo screening e la eradicazione sembrano quindi essere la carta vincente per ridurne drasticamente il numero.

Un gruppo di esperti coordinati dall'IARC ha valutato e pubblicato i dati disponibili e proposto le migliori strategie per ottenere questo risultato.

Il gruppo ha concluso che l'eradicazione ridurrebbe certamente l'incidenza del tumore ma i risultati potrebbero non essere uguali nelle diverse popolazioni di pazienti e soprattutto dovrebbero essere considerati i possibili effetti collaterali, prima tra tutte la aumentata resitenza agli antibiotici utilizzati che li renderebbero inefficaci nella cura di diverse patologie.

Il gruppo ha quindi raccomandato di utilizzare uno schema eradicante di 7/10 giorni somministrando antibiotici non costosi con l'obiettivo di ottenere l'eradicazione nell'80% dei pazienti trattati. Sono attualmente in corso studi in tal senso.

In particolare un lavoro sta studiando una popolazione di 200000 pazienti in Cina trattati con diversi schemi e controllati per 10 anni, un altro nel Regno Unito prevede lo studio di 56000 pazienti per 15 anni.

I risultati saranno disponibili nei prossimi anni.

Il problema è particolarmente complesso perché la malattia è più comune nelle classi socio economiche meno agiate in particolare nei Paesi con meno risorse economiche a disposizione per programmi di prevenzione su larga scala.

In queste aree il tumore è spesso diagnosticato in fase avanzata con sopravvivenza modeste. 
Sempre maggiore attenzione quindi all'infezione da Helicobacter Pylori.

 

Fonte: 

Prevention of gastric cancerJAMA. 2014;312(12):1197-1198. doi:10.1001/jama.2014.10498

 

Data pubblicazione: 20 ottobre 2014

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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3 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

Per fortuna non ho l'HP, come non ho niente altro a livello gastrointestinale. mi pare però che l'HP sia presente anche tra le persone del ceto medio, non solo in quelli a basso o bassissimo reddito. un'amica di mia madre ha l'HP (che non è riuscita a debellare con la prima terapia antibiotica) ed è benestante (non ricca, ma non se la passa male)

#2
Utente 158XXX
Utente 158XXX

io ho avuto l'HP e mi ritengo un benestatnte,non ho mai patito nè la fame nè il freddo, vedi caro 348127, nell'articolo si parla di "più comune" nelle popolazioni meno abbiente, non si dice che è assente nelle altre. Così tanto per precisare. ciao

#3
Ex utente
Ex utente

E allora? non mi pare di aver affermato il contrario. ceto medio non significa poveraccio, ma ceto benestante. negli USA, la "middle class" (ceto medio, quindi) è quella fascia di popolazione che porta a casa $50.000/60.000 all'anno, che a casa mia non sono certo noccioline

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