Lasik: risultati entusiasmanti dai report congressuali

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CHICAGO - Con la LASIK attuale (FemtoLasik), la vista si recupera molto rapidamente e si ottiene anche un miglioramento della sensibilità al contrasto (migliora, cioè, la qualità della vista).

Il collega Daniel Durrie, titolare del Centro Oculistico Durrie Vision ad Overland Park, in Kansas, ha presentato i risultati di uno studio prospettico al Congresso che l'American Academy of Ophthalmology ha organizzato a Chicago nel 2012, ed ha iniziato il suo discorso dicendo: "Mi sono interessato a quanto rapidamente si recupera la vista dopo l'intervento".

Lo studio ha coinvolto 104 occhi (52 pazienti) e consisteva nel misurare la vista senza occhiali e la sensibilità al contrasto dopo 30 minuti, 1 ora, 2 ore, 4 ore, 1 giorno e 1 mese dall'intervento chirurgico. I pazienti avevano un'età compresa fra i 24 ed i 47 anni.

Daniel Durrie ha puntualizzato il fatto che noi oculisti non sempre ravvisiamo l'entusiasmo dei pazienti quando questi si alzano dal lettino operatorio. In effetti, ciascuno di noi ha avuto dei pazienti che, al termine dell'intervento, hanno esclamato: "Però, non vedo molto bene...".

Dallo studio, in effetti, è emerso che ci vogliono circa 4 ore (ma talvolta quasi un giorno) prima che si possa tornare a vedere in maniera soddisfacente e, anche se i pazienti preferiscono evitare, si sentono quasi sempre in grado di guidare già poche ore dopo l'operazione.

Il giorno dopo l'intervento, il 96% dei pazienti vede 10/10 naturali con un occhio solo ed il 98% dei pazienti vede 12/10 con entrambi gli occhi aperti. Dopo 1 mese, il 100% dei pazienti vede 10/10, il 92% vede 12/10, ed il 66% vede addirittura 14/10!

Per lo studio sono stati utilizzati i laser a femtosecondi Ziemer, IntraLase, e Alcon, ed i laser ad eccimeri della AMO e della Alcon. I risultati sono stati eccellenti con tutte le combinazioni laser.

La valutazione della sensibilità al contrasto è stata la cosa più interessante. Questo è spesso il motivo per cui i pazienti si possono lamentare di non vedere bene dopo l'intervento ma, dallo studio, è emerso che con la nuova LASIK la sensibilità al contrasto migliora in maniera significativa a distanza di un mese dall'operazione, indipendentemente dai laser utilizzati.

Dallo studio, si è anche avuta la conferma che i pazienti hanno dei disagi per le prime due ore del post-operatorio quando manifestano, in particolare, una significativa ipersensibilità alla luce.

I costi

Una delle domande più frequenti che ci vengono rivolte riguarda i costi dell'operazione. L'intervento di chirurgia refrattiva ha attualmente costi che variano dai 1000 euro ad occhio per tecniche più "semplici" come la PRK (tecnica efficace, ma sempre meno richiesta, a causa dei lunghi periodi di recupero post-chirurgico) a circa 3000 euro ad occhio per interventi come gli impianti di lenti fachiche. La tecnica oggi più indicata, la FemtoLasik, ha un costo orientativo di circa 2000 euro per occhio. Si possono trovare anche strutture che propongono interventi a costi minori, ma diffiderei da chi tende ad attrarre pazienti proponendo prezzi ridotti: sugli aggiornamenti tecnologici, la manutenzione e la professionalità del personale non si può risparmiare troppo...

  • Il sottoscritto non ha rapporti di collaborazione diretta con le aziende citate.

 

Lo studio è stato presentato al meeting annuale dell'American Academy of Ophthalmology (AAO), l'11 novembre 2012.

Data pubblicazione: 23 novembre 2012 Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2016

2 commenti

#1
Utente 169XXX
Utente 169XXX

Gentile dottore, mi permetta di "smorzare" un pò l'articolo in quanto privo di elementi importanti quali: il tipo di difetto corretto e l'entità del difetto corretto. Senza dubbio la Lasik sta dando risultati eccezionali, ma rimango dell'idea che quel 66% che legge 14/10 non possa essere assolutamente astigmatico, ipermetrope o miope medio-elevato. Ma al di là del visus (10/10 post-refrattiva sono già un successone), vorrei sottolineare un ulteriore elemento. Leggere la lavagna dell'oculista (gialla e ben illuminata con lettere nere) con la pupilla ferma e magari anche ristretta poiché la stanza dell'oculista è ben illuminata, non è assolutamente paragonabile alla visione della quotidianità. Mi riferisco alla luce di queste giornate uggiose di autunno, al guidare la macchina di notte o al crepuscolo. In queste situazioni in cui la pupilla tende a dilatarsi, chi ha subito un intervento di refrattiva ha maggiori problemi (proporzionalmente al tipo e alla quantità di difetto corretto) rispetto a chi ha 10/10 naturali o correzione con occhiale. Credo quindi che sia giusto parlare di 12/10 o 14/10, ma puntualizzando aspetti quali il tipo di difetto e l'entità del difetto corretto

#2
Dr. Antonio Pascotto
Dr. Antonio Pascotto

Gentile utente,

E' ovvio che la FemtoLasik, come ogni altra tecnica di chirurgia refrattiva, non prescinde da un'accurata analisi sull'idoneità (o meno) all'intervento da parte del paziente che intende sottoporvisi.

E' giusto, comunque, sottolineare che la vista non è fatta soltanto di decimi dell'ottotipo ma si basa anche su altri fattori (sensibilità al contrasto, illuminazione, ecc.) che entrano in gioco nella determinazione della qualità visiva. In termini assoluti, però, i "nuovi" interventi di chirurgia refrattiva sono, effettivamente, fonte di entusiasmo per molti nostri pazienti e, indirettamente, fonte di gratificazione per il nostro lavoro.

Noi facciamo i medici e, per le nostre valutazioni, dobbiamo basarci su dati oggettivi. I dati attuali ci confortano, ma non ci consentiranno mai di prendere l'intervento troppo "alla leggera" né possiamo banalizzarlo al punto che i pazienti arrivino a sottostimarne i possibili effetti collaterali o possano considerarlo realizzabile in ogni circostanza.

La ringrazio, quindi, per il Suo utile contributo.

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