Come agisce la pillola? Indagine conoscitiva

Sono trascorsi all'incirca 50 anni dalla commercializzazione della pillola e continuano a susseguirsi discussioni e studi sugli effetti del farmaco anticoncezionale, esaltando effetti benefici oppure oscurando rischi per la salute della donna.

La pillola è assunta da circa 2 milioni e mezzo di italiane, 100 milioni di donne nel mondo e sulla pillola si continua a dire di tutto: aumento del desiderio sessuale, o al contrario diminuisce la libido, riduzione della mortalità per tumori, aumento del rischio di trombosi; però solo il 2% delle donne che la utilizzano nella Unione Europea, sa come agisce.

A Berlino, in un simposio internazionale, si è discusso per far luce sui rischi e benefici della pillola.

Tre intervistate su quattro vorrebbero maggiori informazioni. (studio da poco pubbicato su Contraception) indipendentemente dal livello culturale, la consapevolezza delle utilizzatrici è davvero scarsa. Questi dati spiegano come mai resistano tuttora tanti pregiudizi e luoghi comuni su questo metodo contraccettivo ormonale.
La preoccupazione prevalente è che la pillola possa essere dannosa per la salute, mentre numerosi studi documentano l'esatto contrario. Uno studio britannico ha dimostrato che le donne che hanno fatto uso di pillola vivano più a lungo (46 mila donne seguite per poco meno di 40 anni). Questi dati sono confermati dalla FDA (Food and Drug Administration organismo americano di controllo dei farmaci).

Secondo un rapporto di "World Contraceptive Use" nel mondo oggi utlizza la pillola in media l'8,8% delle donne, in Europa il 21,4%. Fra i Paesi in cui si usa di più vi sono il Portogallo (58,9%), la Germania (52,6%), l'Algeria (45,9%), il Belgio(44,8%) e la Francia (41,5%).
L'Italia, con il 14,2% è ferma agli stessi livelli di Tunisia (14,5%), Botswana (14,3%) e Iraq (14,6%). Negli USA la media è del 16,3%.

Data pubblicazione: 29 gennaio 2012

5 commenti

#1
Utente 248XXX
Utente 248XXX

Salve dottore, ma se la donna che prende la Pillola Klaira, si dimentica la numero 20 (continuando a prendere le altre) è possibile che venga il ciclo anticipato di una settimana?

#2
Utente 129XXX
Utente 129XXX

Gentili dottori, più volte mi è stata prescritta la pillola, e non l'ho mai assunta. Anche recentemente. Quando mi è stato prescritto Estinette. E così preferisco tenermi la mia sindrome pre-mestruale. Il fatto è che gli attuali foglietti illustrativi, più che informare il paziente, svolgono una vera e propria azione terroristica. Perchè dovrei prendere una pillola che, in base a quanto riportato nel bugiardino, aumenta sensibilmente il rischio di ischemia, trombosi, cancro della mammella, nonchè potrebbe avere effetti avversi come mancanza di respiro, peso al petto? Sarà che io in passato ho avuto una paresi oro facciale con un farmaco che a detta di tutti era usatissimo, ma sono rimasta parecchio traumatizzata dalle medicine. E i bugiardini non aiutano. Perchè un rotolo intero di precauzioni se la pillola è tanto banale?

#3
Dr. Nicola Blasi
Dr. Nicola Blasi

Sul bugiardino (per legge) deve essere riportato qualsiasi evento che si verifica anche in percentuale bassissima.
La sicurezza dei contraccettivi ormonali ci viene dai numerosissimi studi clinici controllati e dal'elevatissimo numero di donne che utilizzano questi farmaci(dati che provengono dalla FDA e dall' OMS)

#4
Dr. Emanuele Caldarella
Dr. Emanuele Caldarella

Caro Nicola e Gentile utente,

siamo alle solite... sempre, proponendo un farmaco o un intervento chirurgico il paziente si spaventa moltissimo delle possibili complicanze o effetti indesiderati descritti nel bugiardino o nel consenso informato. E' giusto che in questi documenti siano descritti tutti i possibili eventi funesti, anche i più rari. Il paziente deve sapere.
Ma è sbagliato, da parte del paziente, farsi prendere dall'irrazionalità di non saper fare un bilancio statistico dei pro e dei contro: ad esempio, a livello statistico, è più probabile avere un cancro al seno causato dalla pillola, oppure avere un incidente stradale grave in automobile? Quante persone conoscete che rientrano in queste due categorie?
Eppure, non credo che chi si lascia spaventare dall'assunzione di un farmaco o da un intervento chirurgico vada in ansia ogni volta che deve prendere l'automobile...
Per non parlare dei rischi legati all'alimentazione sbagliata, alla scarsa attività fisica, al fumo, o anche solo al vivere in una città inquinata come lo sono tutte quelle della pianura padana...
Insomma, non potendo evitare il rischio che tutti i giorni ci arriva proposto dalla vita, il rischio va semplicemente valutato. Suggerisco alla paziente di porsi (e di porre al proprio ginecologo) la seguente domanda: sono maggiori i rischi legati all'assunzione della pillola, o al suo rifiuto? E bisogna ricordarsi di mettere in bilancio anche il beneficio (fisico e psicologico) del miglioramento della sindrome pre-mestruale... Insomma, per tornare all'esempio degli incidenti stradali è come prendere l'auto per andare in vacanza: ci meritiamo la vacanza (come la paziente si merita di non soffrire per la sua sindrome pre-mestruale), e quindi accettiamo il rischio che nel tragitto da qui al luogo di villeggiatura possa capitare un incidente.
Basta mettere tutto in conto, e non demonizzare il farmaco solo perché apparentemente è più misterioso e spaventevole di un "innocuo" viaggio in auto

#5
Dr. Nicola Blasi
Dr. Nicola Blasi

In sintonia con Emanuele ,nulla da obiettare, ti saluto caramente!!

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