Finalmente la decisione finale sulla pillola dei 5 giorni dopo sull'obbligo di ricetta

Siamo finamente alla vigilia del parere che il Consiglio Superiore della Sanità ( CSS ) esprimerà in merito alla recente deliberazione dell' Agenzia Europea dei Medicinali ( EMA ) che prevede la vendita della "pillola dei 5 giorni dopo" nelle farmacie senza l'obbligo della ricetta medica  come avviene negli altri Paesi europei.

E' chiaro che mantenendo l'obbligo di ricetta e del test di gravidanza, per  le donne acquistare la pillola dei 5 giorni dopo , prevederà un accesso al farmaco più difficoltoso , senza alcun vantaggio o beneficio per le donne italiane, anzi un esborso economico (acquisto del test di gravidanza e ricerca del medico prescrittore) e un possibile ricorso alla legge 194/78 che comunque porta ad esiti sulla integrità psico-fisica.

Per questo motivo la coordinatrice di SNOQ (se non ora quando?) Maura Cossutta mette in risalto che ormai gli studi effettuati dopo la commercializzazione della contraccezione d'emergenza , hanno dimostrato l'assenza di rischi e in particolare quello di eventuale aborto  e anche in caso di assunzione durante uno stato di gravidanza non ancora noto.Questo rischio era stato ventilato alla prima immissione in commercio , mancando studi specifici di grande portata che potessero escluderlo al 100%.

Ora il CSS dovrà esprimere un parere in merito all'eliminazione dell'obbligo di prescrizione e quindi anche del test di gravidanza. 

Il motivo per cui la lettera dello SNOQ inviata alla Presidente Boldrini  e alla Presidente del CSS De Biasi  e quello di sollecitare una presa di posizione anche delle istituzioni e di tutte le parlamentari italiane; questo per sperare che non si debba sottostare ad una visione non scientifica e irragionevole per quanto concerne la "salute delle donne" come è avvenuto in passato e che ci ha allontanato dal contesto europeo e internazionale.

In Europa quasi tutti i PAESI ,anche  quelli che inizialmente si erano opposti , hanno recepito l'invito dell' EMA (tranne MALTA e UNGHERIA), ad eliminare dai foglietti illustrativi e dalle schede tecniche queste controindicazioni, come dimostrato su 3 milioni di donne che tale rischio hanno accertato è inesistente.

Data pubblicazione: 08 marzo 2015

3 commenti

#1
Utente 362XXX
Utente 362XXX

E se venisse presa dopo 30 giorni sperando che funzioni ancora, causando malformazioni al feto?
Non tutto ciò che è senza ricetta, o che fanno gli altri Paesi, è bene.
In questo caso sarei favorevole alla ricetta.

#2
Dr. Nicola Blasi
Dr. Nicola Blasi

E' chiamata pillola dei 5 giorni dopo , se si leggono le avvertenze si comprende.
Non ci sono dati sull'azione teratogena dell'ulipristal acetato (ella one)

#3
Utente 362XXX
Utente 362XXX

Se non è teratogena, già è un altro discorso: un punto a favore della non-ricetta.
Sulla volontà della gente a leggere (e seguire) i foglietti illustrativi, specie se spinte da situazioni di "emergenza" (esempio il rischio di diventare ragazza-madre, affrontare la famiglia o anche soltanto consultarsi col ginecologo...) ho comunque un poco di dubbi.
Ma il discorso sarebbe molto lungo.

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche pillola 

Contenuti correlati