Tanti i bimbi nati dalle tecniche di riproduzione assistita

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Da Instanbul, in Turchia, al XXVIII Congresso annuale dell'Eshre (European Society of Human Reproduction and Embryology) apprendiamo che dal 1978 ad oggi il numero totale di interventi di procreazione medicalmente assistita portati a termine con successo è arrivato a circa quattro milioni e seicento mila ed entro la fine dell’anno questo numero salirà a cinque milioni.

In questa indagine sui bimbi, nati attraverso l'utilizzo delle varie tecniche di riproduzione assistita, sono stati presi in considerazione i trattamenti di Fecondazione In Vitro ed Embryo Transfer (FIVET) e quelli di Iniezione IntraCitoplasmatica di Spermatozoo (ICSI); in entrambi i casi si è visto che il tasso di successo, in termini di gravidanze portate a termine, è attualmente intorno al trentadue per cento per embrione impiantato.


Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoo

Secondo i dati riportati, qui a Istanbul, ogni anno si effettuano un milione e mezzo circa di cicli di fecondazione assistita con circa trecentocinquantamila gravidanze portate a termine.

In Europa la media di interventi effettuati è di circa mille cicli di procreazione medicalmente assistita per milione di abitanti, mentre la richiesta sarebbe superiore e si aggirerebbe sui millecinquecento cicli sempre per milione di abitanti.

Negli ultimi anni la tendenza, soprattutto in Europa, è stata quella di impiantare singoli embrioni e di conseguenza la frequenza dei parti multipli si è per fortuna notevolmente ridotta.

I risultati hanno di gran lunga superato le attese, con appunto milioni di bambini nati, soprattutto negli ultimi 20 anni.

Purtroppo questi successi, secondo il mio parere, hanno avuto comunque una impatto non positivo su tutti i vari tentativi di comprensione delle vere cause che possono scatenare una infertilità di coppia, riducendo così la donna ad un ovocita e l’uomo ad uno spermatozoo.

Il rischio alla fine è proprio quello di rinunciare a conoscere le reali eziologie che determinano una infertilità di coppia e di puntare tutto e solamente al risultato da ottenere, cioè un bimbo portato a casa!

 

Fonte:

http://www.eshre.eu/ESHRE/English/Press-Room/Press-Releases/Press-releases-2012/ESHRE-2012/5-million-babies/page.aspx/1606

Per approfondire:

L'inseminazione intrauterina

La fecondazione in vitro e la ICSI: come si svolgono e cosa avviene in laboratorio

 

Data pubblicazione: 05 luglio 2012 Ultimo aggiornamento: 12 gennaio 2018

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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3 commenti

#1
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Caro Giovanni,
non dimentichiamo:
1) il rischio di malformazioni fetali in bambini concepiti con ICSI è del 5 per cento, mentre nella popolazione nata "normalmente" è intorno al 5 per mille. Si ricorda cher la ICSI viene eseguita per gravi alterazioni del seme4 maschile.

2) Il trattamento con antiossidanti di maschi con gravi alterazioni seminali e la cui partner era candidata ad ICSI, dimezza i costi e raddoppia i successi.

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro Giorgio,

come sempre, giuste puntualizzazioni ed osservazioni le tue!

#3
Utente 309XXX
Utente 309XXX

Sono pienamente d'accordo caro dr. Beretta la comprensione delle vere cause che possono scatenare una infertilità di coppia, riducendo così la donna ad un ovocita e l’uomo ad uno spermatozoo. Buona giornata a Voi. Diana Yedid

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