Desiderio ed erezione non sono un'equazione

Trovo confortante che recenti studi abbiano preso in considerazione il desiderio ipoattivo nel maschio. Era ora che se parlasse, se non altro per una questione di parità tra i sessi.

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4909-desiderio-sessuale-maschile-assente-o-scarso-perche.html

Mentre una donna in fase ipoattiva può, al limite, accettare un rapporto sessuale non accade lo stesso nell’uomo poiché l’erezione, evento peraltro chiaramente riconosciuto per multifattoriale, abbisogna del desiderio come componente senza la quale nulla accade.

Anche con le pilloline magiche. Vediamo perché.

Proviamo semplificando, in modo puramente didattico, il meccanismo erettivo.

 L’erezione si verifica con meccanismo idraulico quando uno stimolo adeguato passa per il cervello che, a sua volta, manda segnali efficaci ai rubinetti i quali aprono al flusso di sangue. Che lo stimolo derivi dalla elaborazione del contesto relazionale o dalla stimolazione diretta del fallo sempre dal cervello, però, deve passare. C’è solo un’eccezione a ciò che si verifica con l’iniezione locale (detta intracavernosa) di farmaci vasoattivi che appunto vengono usati dagli Andrologi per studiare, in modalità Ecocolordoppler, il dato idraulico.

 

Perché il desiderio sia attivo il cervello ha bisogno di testosterone che è prodotto dai testicoli. Questo ormone, che ha anche un ruolo non secondario sul mantenimento della salute anche non sessuale, è il primo anello della catena di eventi correlati al desiderio e all’erezione. Ergo, se manca il testosterone mancherà anche il desiderio per cui nel momento in cui ci si chiede il perché della ipoattività sarà bene che il pensiero del clinico sia orientato, come primo passo, alla quantificazione del valore ematico ormonale. Poi si può ragionare del resto.

Il desiderio, posto che il testosterone sia a livelli normali, non è però un valore fisso in quanto è sottoposto anche a stimoli provenienti dall’esterno (i fattori relazionali) che lo possono facilitare o de-facilitare (inibire). La relazione (comunicazione) col resto del mondo passa per i cinque sensi e viene costantemente elaborata dal cervello ma, per fare un esempio comprensibile restringiamo il campo, momentaneamente, alla vista.

 La vista cattura prima le forme e il movimento, poi i colori e gli altri connotati secondari. Ora, se nel campo visivo maschile eterosessuale compare una forma che, nell’insieme delle linee, ricorda quelle del corpo femminile, l’occhio la segue ed il cervello elabora immediatamente tutta una serie di confronti con linee conosciute, le valuta e decide se continuare a seguirle con tutte le conseguenze possibili del caso. Il successo della bottiglia della Cocacola il cui profilo risponde al canone 90-60-90, è dovuto a questo, una lattina ha una forma alla Maga Magò ovvero è a zero sex-appeal, indipendentemente dal contenuto.

 Il fenomeno è peraltro generale: un pilota d’aereo che vede un puntino in movimento nel lato estremo del campo visivo, la coda dell’occhio, va all’istante a verificare se si tratta di un altro velivolo.

Lo stimolo efficace sul cervello attiva una comunicazione neuronale che arriva ai rubinetti chiusi a monte del pene. Qui lo stimolo si traduce in una apertura di questi, i corpi cavernosi si riempiono di sangue e arriva l’erezione. Se si richiudono l’erezione se ne va.

La catena di eventi è quindi testosterone-desiderio-rubinetti chiusi che si aprono-erezione.

 

Non tutti conoscono il meccanismo d’azione delle pilloline magiche e molti pensano che sia sufficiente ingoiarle per avere un’erezione. Spiacenti, le pilloline funzionano non facendo richiudere i rubinetti, non possono agire se la catena precedente non c’è o non funziona e non determinano l’erezione, caso mai la rinforzano. Ecco perché il desiderio è così importante e perché tutto quello che agisce in senso contrario spegne questo e l’erezione.

Ora, se l’uomo fosse un animale che pensa solo a mangiare e riprodursi i fattori negativi non lo toccherebbero ma è un dato di fatto che sia capace di una relazione attiva e passiva con l’ambiente che lo circonda: vede, sente, comprende, elabora.

Una situazione in cui lo stimolo efficace è malmenato da connotati relazionali negativi, difficilmente consente che la catena di cui sopra faccia girare la ruota per cui stupirsi del fatto che la pillolina magica non funzioni significa non averne capito il meccanismo.

 Un soggetto che ha un deficit del desiderio e un deficit dell’erezione che rimedia una pillola in rete ha meno della metà delle probabilità di ottenere un risultato soddisfacente di quello che la assume consapevolmente aiutato dal medico che la prescrive e la acquista in farmacia.

 

Data pubblicazione: 30 luglio 2014 Ultimo aggiornamento: 13 ottobre 2017

3 commenti

#1
Dr. Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria Brunialti

Molto chiaro ed efficace nellì'informare, per quelli che lo leggeranno.

Un unico mio dubbio. "Perché il desiderio sia attivo il cervello ha bisogno di testosterone che è prodotto dai testicoli."
Ricordo di aver letto uno studio qualche anno fa, che evidenziava come a fronte di un livello basso di testosterone la vita sessuale rimanesse più integra negli over 50enni che nei giovani, a testimonianza che la conoscenza e consapevolezza dei percorsi del proprio desiderio li rendesse più percorribili anche in carenza di qualche dato organico. Credo si parlasse di rimozione dei testicoli/o in giovani o in età adulta.
Di con seguenza lo studio sottolineava come la dimensione psichica potessere, in una certa misura e a certe condizioni, vicariare quella ormonale.

#2
Dr. Giulio Biagiotti
Dr. Giulio Biagiotti

la dimensione psichica sicuramente ha la capacità di "facilitare" come di rendere la vita sessuale impossibile. Credo che a parità di valori bassi un over 50 sappia gestire la cosa meglio di un giovane.
Sotto certi valori, però, non credo ci possa essere funzione vicariante.

#3
Dr. Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria Brunialti

- "Credo che a parità di valori bassi un over 50 sappia gestire la cosa meglio di un giovane.
- Sotto certi valori, però, non credo ci possa essere funzione vicariante."
Sì, credo che anche tale ricerca concludesse una cosa analoga; che del resto è quello che la pratica clinica ci conferma.
Ti ringrazio.
CarlaMaria

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