Mastoplastica additiva domande risposte.

Mastoplastica additiva: dieci domande comuni

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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico

Che cosa si intende per mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva è un procedimento di chirurgia estetica per migliorare la taglia e la forma di un seno femminile.

In un seno poco sviluppato o che si è ridotto dopo una gravidanza oppure in mammelle di taglia diversa, l'intervento di mastoplastica additiva può essere d'aiuto, migliorandone sia le dimensioni che la forma. Talvolta è possibile eseguire nello stesso momento anche una mastopessi per eliminare l'abbassamento di mammelle pendule.

Per approfondire:Un nuova tecnica di mastopessi elastica in anestesia locale

Che tipo di anestesia è necessaria?

L'aumento del seno viene effettuato generalmente in anestesia generale.

Come avviene l’intervento? 

La tecnica maggiormente usata è un’incisione o sotto la parte inferiore dell’areola (la parte più scura intorno al capezzolo) o nella parte inferiore del seno vicino al torace. Meno frequentemente s’incide intorno al capezzolo, sotto l’ascella o l’ombelico.

Una volta fatta l’incisione, si crea una tasca sotto il tessuto della mammella o sotto il muscolo pettorale o in una loggia mista. L’impianto viene posizionato in maniera sicura nella tasca creata e attraverso piccole suture si chiude l’incisione.

Come sarà la mia convalescenza dopo questo tipo di intervento?

Il riposo a letto è raccomandato per il primo giorno. Per circa una settimana bisogna avere delle attenzioni particolari, pur potendo svolgere una vita regolare. Molte pazienti rientrano al lavoro dopo la prima settimana dall’intervento.

Per l’attività fisica intensa (ginnastica, palestra, ecc.) bisogna attendere un mese.

L’intervento è doloroso?

L'intervento, specie se si utilizza la loggia sottomuscolare, è doloroso ma, avendo a disposizione una vasta gamma di moderni farmaci antidolorifici, il dolore è sempre controllabile.

Alcune pazienti hanno provato una sensazione di gonfiore, di ipersensibilità: questi sintomi si attenuano in pochi giorni.

Per approfondire:Seno troppo grande? La mastoplastica riduttiva

Ci sono diversi tipi di protesi?

Sì. Le protesi oggi in commercio si differenziano per contenuto e forma. Durante la visita il chirurgo decide insieme alla paziente quale è la più indicata, in quel caso specifico.

Solitamente si utilizzano protesi a profilo anatomico al gel di siliconeo al poliuretano per rendere più naturale l’aspetto e la consistenza del seno.

Le protesi sono sicure?

Sì. Le protesi sono resistenti ed è possibile qualsiasi attività senza alcuna restrizione; inoltre tutti gli studi effettuati sulle protesi mammarie non hanno evidenziato alcuna correlazione tra patologie mammarie e protesi.

Non esiste alcun tipo di rischio di tumore connesso con l’intervento chirurgico.  

Dopo l'intervento è possibile allattare?

Le donne portatrici di protesi possono allattare ed eseguire tutte le indagini radiologiche ed ecografiche al seno.

L’intervento chirurgico comporta dei rischi?

Tutti gli interventi chirurgici, anche il più banale, comportano dei rischi.

È assolutamente necessario studiare bene lo stato generale del paziente con esami clinici e emato-chimici. Inoltre, è indispensabile una corretta programmazione dell’intervento e del postoperatorio, per rendere il rischio operatorio non significativo.

La mastoplastica additiva è consigliabile?

L’aspetto del proprio corpo è una componente fondamentale del sentirsi bene, desiderabili e “normali”.

Sottoporsi ad una plastica estetica del seno può significare un notevole miglioramento della stima di se stesse.

Al giorno d’oggi la plastica additiva è uno degli interventi estetici più diffusi: migliaia di donne nel nostro paese si sottopongono con grande soddisfazione a questo intervento.

Per approfondire:La ricostruzione del seno dopo la mastectomia

Data pubblicazione: 07 marzo 2011

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